Buon giorno. Sono nuovissimo in Pianeta Down. Ho un simpaticissimo figlio di 31 anni. E vi sottopongo una domanda. Come saprete l'Inps ha finalmente iniziato ad erogare gli aumenti delle pensioni come stabilito di recente. Il mio problema è il seguente. Siccome l'importo, tra pensione e indennità di accompagnamento, supererà i 1000 euro, devo aprire un rapporto di conto o carta prepagata a mio figlio. Vi premetto che sono dipendente di banca. Mi sono ovviamene rivolto alla mia banca (fino adesso la pensione arrivava in banca ma la prelevavamo per cassa e qui nessuno aveva nulla da ridire). Adesso sono andato a chiedere l'apertura di un conto ed è successa la valle. Mi è stato detto, dopo addirittura il coinvolgimento dell'ufficio di consulenza legale della banca che è una delle più grandi d'Italia, che se non c'è interdizione e inabilità, è vero che il soggetto può aprire il conto, ma dovrebbero verificarsi le sue capacità di comprensione delle clausole contrattuali, normativa sulla privacy e quant'altro… E chi verificherebbe, ho chiesto, le capacità di mio figlio? Un direttore di banca? un Cassiere? Chi? Non mi hanno saputo dare risposta, ovviamene. Perciò chiedo: è lecito chiedere questa verifica? E se lecito, chi dovrebbe effettuarla? Ci sono norme che disciplinano il caso?
Ringrazio anticipatamene e saluto.
PS io nel frattempo ho già aperto un conto su altro istituto in remoto.
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