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Discussione: lo sviluppo del linguaggio

  1. #16

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    Ciao anche a noi è stato detto dopo i 3 anni. Comunque lui gioca molto con i giochi del fratello maggiore, quelli istruttivi che ad ogni tasto corrisponde una parola o un suono, con i libri degli animali e con la fattoria che fa tutti i versi ...e poi adora vedere i video dello zecchino su youtube. Il suo preferito è il gatto puzzolone e batte con le mani a tempo di musica e mette le labbra arricciate come se volesse cantare.
    Ieri ha messo una macchina sulla pista emulando il fratello.

  2. #17

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    Donatella ha centrato in pieno la domanda : come si fa a capire se lo sviluppo del linguaggio (o altre tappe) sta procedendo bene o si può intervenire in maniera più mirata?
    Intanto grazie a tutti x i vostri preziosi consigli!
    Invece volevo chiedere ad Anna Rita, x la pedagogista privata ti ha consigliato qualcuno o hai deciso tu perché ti sembrava giusto iniziare?

  3. #18

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    in realtà da quando è nato io ho contattato genitori con figli più grandi per sapere come si erano mossi e poi una mattina ho visto un ragazzino adolescente sveglio che pagava da solo al supermercato con sicurezza e ho chiesto ai suoi genitori dove lo avevano portato per terapie e loro mi hanno indirizzato questa dottoressa. Abbiamo deciso di fare una prova per 6 mesi e in caso avessimo verificato dei progressi in marco avremmo continuato e così è stato. Le terapie della asl si riducevano a poco perchè lui entrava piangendo ed era più il tempo per entrare in sintonia con lui che gli esercizi. Con questa pedagogista potevamo esserci anche noi (per almeno un anno) e lui si sentiva tranquillo e noi potevamo constatare realmente cosa faceva e magari ripeterlo anche a casa.
    noi sorteggiati dal computer di Dio!!

  4. #19
    Super Moderator Pinguino reale L'avatar di maddy
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    Quote Originariamente inviato da antodany21 Visualizza il messaggio
    Donatella ha centrato in pieno la domanda : come si fa a capire se lo sviluppo del linguaggio (o altre tappe) sta procedendo bene o si può intervenire in maniera più mirata?
    io purtroppo non so rispondere a questa domanda. Sicuramente una visita logopedica saprebbe stabilirlo, ma il problema è sempre quello, a quanto pare: non viene offerta la logopedia dalle strutture pubblica prima dei 3 anni, a prescindere. E' ovvio che il problema non è che prima il bambino non sia pronto, ma piuttosto che la struttura non può soddisfare la domanda di tutta l'utenza. Va anche detto però che spesso la terapia logopedica prevede un lavoro a tavolino che prima dei 3 anni può non essere accettato dal bambino, e quindi in questo senso davvero non serve. Però i buoni consigli (massaggi, giochi del soffio etc etc) possono e devono essere dati anche prima e comprendo benissimo lo scoramento di chi si sente abbandonato a sè stesso, perchè questo sentimento è stato e ancora a volte è il mio.
    Il mio suggerimento è di cercare, in difetto di un supporto da parte del pubblico, un bravo professionista privato (facendosi consigliare dall'associazione locale, piuttosto che da altre mamme che conoscete) che possa fare una prima valutazione e possa poi offrire se non una terapia settimanale, che in effetti diventa un bell'impegno economico, almeno qualche consulto ogni tanto, per dare alla famiglia "i compiti da fare a casa"
    Maddalena, mamma di Monica, 11 anni

  5. #20
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    Lo specialista che dovrebbe valutare le strategie e capire se ci sono problemi funzionali che ostacolano il linguaggio è il foniatra. Figura che dovrebbe essere presente in tutti i centri di riabilitazione dove si fa logopedia. Il piano terapeutico andrebbe seguito da npi e foniatra in equipe con logopedista e psicomotricista, questa almeno è la teoria...
    "Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente"

  6. #21

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    Quote Originariamente inviato da paola Visualizza il messaggio
    Lo specialista che dovrebbe valutare le strategie e capire se ci sono problemi funzionali che ostacolano il linguaggio è il foniatra. Figura che dovrebbe essere presente in tutti i centri di riabilitazione dove si fa logopedia. Il piano terapeutico andrebbe seguito da npi e foniatra in equipe con logopedista e psicomotricista, questa almeno è la teoria...
    si la teoria...

  7. #22

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    Flavio ha dieci anni a non fa logopedia da quando e' stato dimesso dalla ASL all'eta' di 6 anni circa con la motivazione che ormai non ne aveva pu' bisogno (??????) . Ovviamente noi sapevamo benissimo che ne avrebbe avuto ancora bisogno, ma siccome stava attraversando un periodo un po' delicato dovuto all'inserimento alla scuola elementare abbiamo approfittato della cosa per "scaricarlo" un po' da impegni e pressioni. Circa sei mesi fa ci siamo chiesti se fosse stato il caso di riprendere la logopedia e abbiamo richiesto una valutazione psicologica e logopedica all' ospedale San Raffaele di Roma con l'equipe del professor Albertini. Dopo una serie di visite e valutazioni e emerso che OVVIAMENTE ha ancora bisogno di fare logopedia e quindi abbiamo ricominciato privatamente con due sedute a settimana.
    Patrizia (mamma di Flavio 11/03/2005)

  8. #23

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    Sara ha 3 anni, ha iniziato logopedia da alcuni mesi e ancora fatica a sostenere tutta le durata della terapia. Prima di iniziare ha fatto diverse valutazioni che ci sono state utili per capire dove eravamo e cosa fare.
    Io le ho letto tantissimi libri fin da piccolissima. Le facevo notare prima solo le figure degli animali e i colori, poi via via sempre più particolari.
    Le ho fatto fare alcuni esercizi spontanei di imitazione quando mi guardava la bocca.
    Le ho mostrato la lingua e i movimenti che può fare. L'ho aiutata a scoprire il suo corpo.
    Ha assaggiato varie volte il limone e ha fatto esercizi col ghiaccio e con spazzolini elettrici consigliati dalla logopedista.
    Questa la mia esperienza al riguardo
    11 mesi sono decisamente pochi per la terapia vera e propria, ma una valutazione può sicuramente darti spunti e consigli utili.

  9. #24

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    Sento tanti di voi parlare dell'intervento del pedagogista ma cosa fa esattamente il pedagogista ?

  10. #25
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    ciao, non so cosa dovrebbe fare "da manuale", ti posso dire cosa fa o cerca di fare la nostra pedagogista.
    Noi ci avvaliamo della sua collaborazione da quando Monica aveva circa 2 anni e mezzo. All'inizio non capivo bene nemmeno io perchè pagavo questa figura ma per la serie "non lasciamo nulla di intentato" sono andata avanti.
    In pratica, all'inizio il suo intervento era più che altro volto a far "digerire" a noi genitori l'unicità di nostra figlia, cercando di farci prendere consapevolezza delle sue capacità e caratteristiche umane, a prescindere dalla sindrome.
    Nei confronti della scuola, prima nido, poi materna e ora alla primaria, ha cercato (non sempre riuscendoci a motivo di varie "chiusure" da parte della scuola) di fare un pò di cultura, ovvero di far vedere alle insegnanti prima Monica e poi la sindrome e tentando anche di passare loro gli strumenti più efficaci per stabilire una buona relazione con la bambina favorendo i suoi processi di apprendimento.
    Adesso che Monica è alla primaria, si è proposta anche come figura in grado di dare consigli "pratici" di didattica. Tanto per fare degli esempi, ha suggerito l'uso dei quadretti di 2 cm invece che di quelli più piccoli, ha consigliato di utilizzare molto le dita delle mani per il conteggio, e altre piccole strategie.
    Con noi genitori cerca sempre di stimolarci suggerendo qualcosa da "insegnarle" nella vita quotidiana.
    Se dovessi riassumere direi che aiuta a tenere le fila del percorso di crescita del bambino, aiutando a evidenziare le lacune e le strategie per superarle e allo stesso tempo facendo notare gli aspetti di maggiore "eccellenza" (relativa ).
    Per chi non capisce niente di bambini, perchè è il primo e magari anche l'ultimo, può essere molto utile
    Maddalena, mamma di Monica, 11 anni

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