vi ringrazio delle vostre risposte, mi hanno aperto una serie di cassettini in testa che non riesco per ora a mettere in ordine con quell'unico neurone che mi rimane la sera dopo l'ufficio... sto leggiucchiando il link suggerito da Laura per cercare di capire a che punto è il mio bambino nel disegno...
La verità è che non lo so perchè a un certo punto Lorenzo ha smesso di disegnare... cioè all'inizio mi pareva si divertisse a pastrocciare con il colore e i pennerelli, ma poi a un certo punto ha iniziato a disinteressarsi , forse perchè si rendeva conto che non riusciva a disegnare come gli altri bimbi....sicuramente io non gli ho dato il tempo e il modo e le occasioni per sperimentarsi a casa .... ma credo che alla scuola dell'infanzia su questo aspetto non abbiano lavorato bene,anche leggendo quello che ci segnala Laura. Mi spiego meglio: inanzitutto le mani, si poteva fare secondo me molto di più, ho visto dei video in cui Lorenzo teneva a 5 anni in mano la pasta di sale come se fosse un'entità morta... non è certo così che si rafforzano le mani e non è certo così che noi facciamo la pizza quest'anno; in secondo luogo l'aspetto ludico e piacevole del disegno: i lavori e i disegni che portava a casa erano sempre perfetti e troppo difficili perchè li avesse fatti Lorenzo... che senso ha proporre qualcosa di troppo difficile, come si può pretendere che il bambino ( o almeno il bambino con difficoltà) si diverta a realizzare qualcosa di così complicato nella realizzazione e non di immediato... molto meglio ad esempio fare la neve con le forbici e la carta ( esercizio proposto dalle maestre quest'anno a Lorenzo), piuttosto che fargli tagliare la foglia, che è attaccata all'albero , dentro il bosco , ai piedi del vulcano che sputa fuoco... non so se mi spiego.... questo pensiero che ho più volte tentato di esprimere e per il quale sono stata etichettata come il genitore antipatico e che pretende troppo è stato in questi gg confermato da 3 cose: I° che Lorenzo all'inizio della scuola primaria ancora non sapeva tagliare, II° che durante questi anni non ha mai voluto usare le forbici e adesso invece si diverte,; III° che l'altro ieri è tornato a casa chiedendo di "tagliare la neve" e invece in 3 anni non mi ha mai chiesto di rifare qualcosa che aveva fatto alla scuola materna....
perciò se, dopo questa disgressione, analizzo quali sono le difficoltà di Lorenzo nel disegnare posso fare questa lista:
-le mani, ancora deboli, la presa della matita non è ancora sufficiente, lo si vede anche nella scittura che gli costa ancora tanta fatica
- la coordinazione oculo manuale; Lorenzo fa fatica, anche quando ci prova, a stare nel disegno anche abbastanza grande e con il bordo
-la voglia, nessun interesse per il disegno e probabilmente una forte componente di " evitamento del compito" perchè troppo difficile e perchè, lo ha detto lui e forse lo ha registrato da qualche compagno, " ho fatto un pastroccio".
- la fretta, che Lorenzo mette in tutto, un'ansia di finire che non gli permette di fare un minimo di riflessione su quello che sta facendo; pur conoscendo lo schema corporeo Lorenzo non ci pensa un momento disegna a caso, così come viene ... come fa le lettere " a caso" come dico io, anche se sa benissimo come si fanno. La fretta è una componente caratteriale certo,io sono una veloce e combina guai, ma credo che sia anche una componente della sindrome, la difficoltà di controllarsi anche a livello fisico, che Lorenzo manifesta in altre cose...
- la difficoltà alla rappresentazione , sicuramente figlia di una difficoltà di coordinamento generale che ha Lorenzo. Ad esempio ieri pur avendo capito benissimo il concetto di > e < , non era assolutamente in grado di rappresentarle
Detto questo penso che per cercare di migliorare il disegno di Lorenzo credo che cercherò proprio di agire su tutte queste componenti partendo però dalle prime due, ma contemporaneamente cercando di far tornare la voglia di disegnare e proponendo qualcosa di divertente, gratificante, magari tornando al solo uso del colore a dita, ai pasticci, ai timbrini , per poi riuscire a fare un disegno assieme con i pennarelli e poi... ripercorrere cioè le tappe che sono riportate nell'articolo che Laura segnala...
io credo che lavorare su questi 3 punti poi dovrebbe aiutare anche a risolvere con il tempo i punti 5,6 ... ecco ho messo a posto i cassettini
perchè è così importante il disegno per me? perchè è un grosso componente del lavoro che si fa a scuola, dalle cornicette , ai disegni fatti a supporto della parola e dei concetti (es disegna un gatto sopra il tavolo) , all'ora di arte, alla mostra scolastica, ecc; perchè senza una minima capacità di rappresentazione è improbabile pensare che Lorenzo possa diventare un po' autonomo in classe e quest'anno è andata bene perchè c'è sempre una qualche compresenza, ma in futuro? .. e perchè come spiegava Laura il disegno aiuta moltissimo la scrittura...
Vorrei tornare alla coloriture : anche a scuola di Lorenzo sono abbastanza presenti, ma non mi pare in maniera ossessiva. Certo le maestre sono molto più interessate all'aspetto dell'evoluzione del gusto (li hanno già portati alla biennale) e all'aspetto cognitivo e della comprensione dei concetti. Per questo se fanno a Lorenzo degli sconti è proprio dal lato disegno, magari disegnando al posto suo o aiutandolo con dei puntini o facendosi dire dove e cosa disegnare. Per questo hanno ben accolto i pastelli a cera suggeriti ,che rendono più facile per Lorenzo dipingere, a scapito della precisione però... ... Per il resto Maddy io molto spesso, quando vedo che Lorenzo è molto stanco mi prendo il diritto di decidere che cosa è veramente importante e pur avendo preteso e ottenuto che avesse gli stessi compiti, preferisco concentrarmi su altri aspetti mentre dal lato coloriture lo aiuto molto , magari facendomi indicare da lui di che colore o cosa colorare , o magari facendo un metà .. un po' io e un pò lui... e ti dirò non faccio nemmeno finta, coloro per benino rimanendo dentro i bordi, in modo che sia chiaro che è stato aiutato... e per ora nessuno mi ha sgridato
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