Ciao a tutti!
Sto cercando idee ed esperienze per un servizio TV che vorremmo girare in Svizzera (mio marito è regista).
Vorremmo mostrare il "potere della diagnosi": ovvero quanto influiscono i modi e le parole del medico sulla reazione dei neo genitori di fronte alla diagnosi di trisomia 21.
Per esempio nel nostro caso la diagnosi è stata fatta a mio marito senza di me, lui l'ha presa abbastanza bene e subito dopo abbiamo avuto la fortuna di incontrare una neonatologa che è stata molto positiva ed incoraggiante. Credo che quelle parole positive nel momento dello shock abbiano in qualche modo alimentato la nostra visione positiva del futuro.
Ho incontrato altre persone, anche qui nel forum, che invece hanno avuto esperienze negative e mi chiedevo se quelle prime parole siano state un ostacolo all'accettazione dell'imprevisto e come hanno influenzato le prime reazioni ed il futuro.
Se riesco mi piacerebbe anche intervistare qualcuno che ha avuto una diagnosi prenatale e sapere se si è sentito spinto a fare una scelta piuttosto che un'altra. Credo che sia soprattutto in questi casi che le parole del medico possono influenzare il futuro della famiglia. Ben inteso che il servizio non vuole criticare la scelta individuale dei genitori di fronte alla diagnosi prenatale, ma dare uno spunto di riflessione sull'importanza dell'obiettività di questa comunicazione e sulle conseguenze delle parole scelte.
Insomma, vorrei dare una visione realistica della situazione attuale: sappiamo che c'è ancora da fare nella società perché i nostri figli siano completamente accettati ed integrati, credo che affrontare questo argomento potrebbe essere interessante non solo per noi famiglie di bimbi con Sdd ma anche per i medici, il personale sanitario e in qualche modo tutte le donne in gravidanza.
In quest'ottica sto pensando di far partecipare oltre a delle famiglie rappresentative un ginecologo, un neonatologo e uno psichiatra (ho una conoscenza personale che ha in cura donne che non hanno mai superato il trauma dell'aborto, perché sentono di non aver fatto loro la scelta ma di essere state influenzate).
Pensate che sia un tema di interesse generale, per la televisione? Avete qualche idea o consiglio? Qualche esperienza che può essere d'ispirazione?
Grazie!
Segnalibri