hai ragione,ma sai quello che ha scritto questa cosa sono sicura che rientra tra quelli che dicono tanto a me non capiterà mai...!
hai ragione,ma sai quello che ha scritto questa cosa sono sicura che rientra tra quelli che dicono tanto a me non capiterà mai...!
Cristina hai messo nero su bianco ciò che pensavi ioieri,nessuno ha la certezza che i figli''normo'' rimangano sempre tali,una malattia,un incidente magari banale e puff la disabilità presenta il conto ,il bruttoè che la gente spesso dimentica ciò facendo pesare a noi che già abbiamo in casa la situazione i costi dell'assistenza.Antonella mamma di Giorgio
Si però chi ha espresso questo concetto abominevole potrebbe ribatterti che un conto è diventare disabili per una disgrazia, una malattia..un conto far nascere volutamente un disabile ,ben sapendo fin da quando ha qualche mese non di vita 'post nascita' ma di gestazione che sarà una persona che dovrà sempre dipendere da altri.
Trovo azzeccatissima la risposta che ha dato una persona ad un commento simile ( magari era proprio quello che riporti tu) che rispondeva più o meno così: se non ti poni neanche il problema di ciò che potrebbe voler dire abortire x una mamma, allora è anche inutile spiegartelo
Purtroppo siamo a concetti tipo rupe tarpea o ideologie stile nazista: chi non è perfetto non è degno di esistere.
Quest'ultimo commento che ci ha copiato e incollato drdlrz secondo me è agghiacciante... più o meno, la stessa mentalità dei medici dei campi di sterminio nazisti... vorrei sapere se la "persona" che ha scritto questa frase ha dei figli allora quanto denaro pubblico e energie dovremo spendere per evitare che diventino dei serial killer, vista l'educazione che riceveranno in casa loro...
Spero che siano in pochi a pensare cose così agghiaccianti!!
tra l'altro, con tutti i falsi invalidi e evasori fiscali che abbiamo in italia, prendersela con i down e gli altri disabili mi sembra veramente miserabile
purtroppo è vero, sempre più le persone sentono che dover "assistere" gli altri con la spesa pubblica sia sbagliato: siamo in un periodo molto difficile dove soldi non ce ne sono, dove si chiedono sforzi da parte di tutti () e quindi chi il "problema" se l'è creato adesso se lo gestisce
e sappiamo tutti che anche le norme stanno andando verso questa direzione, inutile ricordare i vari tagli fatti a destra e a manca sempre nei confronti delle fasce più deboli (e non mi riferisco solo ai disabili purtroppo), quindi noi che possiamo fare secondo voi?
Fa rumore camminare tra gli ostacoli del cuore! (Ligabue - Gli ostacoli del cuore)
sul medesimo filone:
http://roma.repubblica.it/cronaca/20...glia-22580308/
ma lo studio non dovrebbe essere un diritto di tutti o no?
mah....è vero che noi siamo di parte...ma se volete un bell'elenco di persone e/o categorie che sono un peso per la società ve lo tiro fuori in pochi secondi!!! E vi garantisco che lì dentro i nostri figli non compaiono!!!
L'anatroccolo non diventa cigno ma vola lo stesso
Salvo poi ridimensionare questa affermazione poche righe dopo nell'articolo... la giornalista lancia comunque una provocazione "importante" con questa affermazione.Originariamente inviato da Angela Frenda
La stessa che abbiamo visto ironicamente in soap-opera olandesi in cui i protagonisti down si disperano perchè in un mondo di down il figlio che aspettano è "normale"... oppure la stessa che si potrebbe lanciare dicendo che un ragazzo down in cerca di lavoro in fondo deve competere solamente con un paio di milioni di disabili, al posto che con i 60 milioni di abitanti del Bel Paese... essendo di diritto inserito nelle liste speciali per il collocamento mirato... oppure la stessa che lo stesso blog citato nell'articolo lancia con la bellezza di fotografie professionali capaci di cogliere la bellezza intrinseca, fossilizzandola in fotogrammi perenni capaci di immobilizzare le emozioni (e la coscienza?)
oppure... oppure...
sarei tentato qui di raccontare tantio aspetti del "rovescio edlla medaglia"... quelli che fanno pendere decisamente la bilancia verso l'affermazione contraria... "Down è brutto"... bilanciando gli aspetti idilliaci, se mai ne esistono, della suddetta condizione... ma in fondo non farei altro che affermare anch'io una verità parziale e solo intuita... attraverso la parte del "mio" vissuto in relazione alla sindrome... un po' come Aldo quando dice che subito ha capito che quella bimba avrebbe cambiato la sua vita (in meglio)... oppure come chi maledice la sindrome per ciò che comporta di negativo nella propria vita (limitazioni, tempo da dedicare etc ). L'eterna discussione tra "dono" e "pacco" insomma... con tutte le sue varianti intermedie... ma sempre "dette" da noi, che la sindrome la conosciamo, e molto bene ed intimamente a volte... ma senza la possibilità che questa condizione sia "la nostra essenza".
Credo perciò profondamente che abbia ragione Mela... quando dice che la prospettiva giusta è quella... rovesciata. Se è vero il vecchio adagio "non giudicare mai una persona o una situazione fino a quando non hai vissuto la stessa situazione o camminato per almeno un giorno nei suoi mocassini" (in tutte le sue varianti etniche...), credo che le uniche persone che possano dire qualcosa in tal senso siano proprio le persone down... i nostri figli.
Mettiamoci in ascolto... e chissà... magari, in un senso o nell'altro, le loro risposte potrebbero sorprenderci...
Non con la mole vincete o fallite ... siate il meglio di qualsiasi cosa siete
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......basta guardarsi negli occhi per scoprire il nostro percorso.....il percorso dell' Amore.
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