ho visto il film per intero e l'ho trovato ben fatto;anche gli attori e le comparse tracui c'era un adulto con s.di Down che ha recitato bene sono stati molto bravi;tra le comparse c'erano anche ex pazienti del manicomio diGorizia e Trieste. La storia èvera ,quella di Franco Basaglia lo psichiatra che vivendo in quel momento storico (67 e '6 ha voluto trasformare gli ospedali psichiatrici,veri e propri lager, in distretti con case famiglia dove infermieri e medici "vivevano" con i pazienti dando loro una vita normale,pur nella cura della malattia mentale e cercando di integrarli nel lavoro e nella società. Il film mi ha fatto riflettere che forse "al posto dei matti" ora la società ghettizza gli immigrati, i diversi,i poveri,e spesso mancano le strutture di riferimento sul territorio che sarebbero molto necessarie per la riabilitazione e la presa in carico dei pazienti.Ricordo una signora che conoscevo nel paese di mia madre che venne messa da giovane in manicomio dai familiari perchè strana e solo dopo molti anni si venne a sapere che l'unico cosa che aveva erano delle crisi epilettiche e per il resto era sana,ma i familiari non vollero riprenderla in casa e anzi per motivi ereditari venne defraudata della sua eredità da fratelli e sorelle che si comportarono da "Caini". Secondo me,ma dico un mio pensiero,ci sono molti più matti fuori che dentri i cosiddetti "Manicomi"!
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