sono la mamma di un bambino in sd di 2 anni, subito dopo la nascita (aprile 2009) ho effettuato domanda d'invalidità. A novembre 2010 il presidente della commissione ASL di Marigliano (NA) in sede di visita di accertamento si è rifiutato di accettare il certificato del medico pediatra di mio figlio della stessa ASL , attestante che lui "Necessita di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita", sostenendo con aria spavalda che la situazione era molto chiara.
Dopo 6 mesi (pochi giorni fa) mi arriva il certificato della stessa ASL dove viene espresso il giudizio (al punto 7 di un elenco) che decreta:
Il Richiedente è riconosciuto MINORE DEAMBULANTE con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua età (Legge 289/90). Rivedibile ad Aprile 2012
Premettendo che mio figlio a 2 anni non si regge in piedi e non cammina da solo, come hanno fatto a stabilire che è deambulante? Inoltre non mangia da solo e (ovviamente) non si cambia il pannolino da solo quindi non è neanche giusta la seconda parte, semplicemente non è in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.
- Se la situazione era così chiara, perchè non riconoscere il punto 5 o 6?
- Che io sappia per legge, nel caso della Sindrome di Down non è contemplata la rivedibilità del richiedente, è così?
- Ci sono gli estremi ed esiste la possibilità di vincere in caso di ricorso? O dovrei richiedere l'aggravamento?
- Come mi consiglia di agire per ottenere un riconoscimento per l'indennità di accompagnamento??
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