Originariamente inviato da
cuomo
Gentilissimo signor Alessandro,
Mi scuso del fatto che non ho potuto rispondere rapidamente.
Per quanto riguarda i consigli sulla terapia i bambini con cui i ointervengo
da circa trent'anni, hanno avuto di buoni risultati indipendentemente dalla
terapia vojta. Io non sono un terapista, ma lavoro nell'ambito della
Pedagogia Speciale e specialmente nell'ambito relativo allo svilupop dei
massimi potenziali e per il permanente superamento dei deficit che gli
handicap propongono. L'allarme che posso indicarle è quello di evitare
iterventi terapeutici fortemente invasivi e che non propongono sin dalla più
tenera età esercizi senza senso, monotoni e con chiare finalità. Sono
preferibili le attività con senso, fortemente evidenti e implicanti sul
piano emozionale ed affettivo (cfr.
http://rivistaemozione.scedu.unibo.it)
Le consiglio di "sentire altre campane" (i riferimenti vengono mandati in privato)
Concludo raccomandandole un intervento precoce (con progetto) non invasivo
né monotono e senza senso (bisogna evitare che il bambino viva in una
condizione ambientale passiva, subita); il bambino deve essere sollecitato
ad esplorare il mondo, a toccare, ad odorare, ad accarezzare,..., in uno
scambio con significati (anche se appare, a noi, che non comprenda).
Mi faccia sapere
Le auguro buone feste
Nicola Cuomo
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