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io sono d'accordo con la tesi di Cristina, tutte le mamme down che io conosco sono giovani, al momento della nascita non avevano 35 anni, e non hanno fatto l'amnio! credo anch'io che chi concepisce in età più avanzata fa l'amnio e in caso positivo c'è più tendenza all'aborto :cry: :cry:
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Infatti, hanno ragione Cristina e Caterina. Da quello che ho visto quando frequentavo il forum delle mamme in attesa perche' aspettavo Camilla, alle mamme sopra i 35 veniva addirittura detto spesso che l'amnio era obbligatoria..... figuriamoci la pressione psicologica da parte dei medici, che orrore :evil:
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Piu' o meno era quello che volevo dire riferendomi alle mamme di uan volta<.facevano tanti figli e smettevano di farli quando arrivavano alla menopausa, quindi probabilita' di figli disabili maggiore!
Anche se l'eta' delle mamme al primo parto si sta innalzando non credo che arrivino a partorire a 47 anni!
Metti che ognuno di noi rischia al 50% ogni volta che è incinta di avere un figlio disabile, chi fa solo due figli rischia per due volte ....chi invece ne fa tanti rischia altrettante volte il 505 di avere un figlio disabile!
Insomma io anche se dite di rassegnarmi preferisco il beneficio del dubbio e sperare che siano di meno per quesi motivi! :D
Saro pure testarda o ciuca! :D :wall:
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Originariamente inviato da drdlrz
Se invece il rapporto è diminuito, vanno cercate altre cause.
Quella che, evidentemente, salta agli occhi è data dal diffondersi degli esami prenatali, e dalle decisioni prese - in massima parte - di conseguenza.
:evil: :evil: Per fortuna che ci sono ginecologi che non sanno interpretare le ecografie ! :evil: :evil: Io come moltre altri madri che conosco o che mi è stato riferito dalla fisoterapista di Nicola, abbiamo incappato in dei bravi medici :twisted: i bimbi dovevano essere sanissimi invece...non solo down ma pure cardiopatici !
Penso che questo dato sia importante, anche perchè io abitando in un centro dove mediamente nascono dai 750-800 nati l'anno, grazie alla bravura dei medici siamo sopra la media dei nati con s.d. Nel mio paese nascono mediamente 4-5 bimbi con sd. Tanto che i servizi sociali stanno parlando di epidemia :twisted:
Io ho suggerito di mandare alcuni medici a scuola..... :D
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Bè dai,
su 7500 bimbi che nascono ogni anno dalle vostre parti, 4-5 con la sdd non sono poi tanti :D
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Originariamente inviato da Michele
Bè dai,
su 7500 bimbi che nascono ogni anno dalle vostre parti, 4-5 con la sdd non sono poi tanti :D
:oops: :oops: :oops: :oops: :oops: la solita pasticciona ! ora ho corretto
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Originariamente inviato da elsy63
Piu' o meno era quello che volevo dire riferendomi alle mamme di uan volta<.facevano tanti figli e smettevano di farli quando arrivavano alla menopausa, quindi probabilita' di figli disabili maggiore!
Cristina non posta più: avrà pensato che siamo irrecuperabili!
:chair:
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no, scusate, stavo spulciando a tempo perso (poco) le pubblicazioni dell'istat sull'ivg, nelle tabelle oltre le 12 settimane, ma ci si ricava ben poco.
Appena riesco, comunque, vi posto i dati che confermano l'innalzarsi dell'età media della madre al parto negli anni (ora siamo a 30,8 anni, ed è aumentata di un anno in poco tempo, nonostante le immigrate)... così almeno partiamo a ragionare da una base comune...
Nel caso che mi dimentichi, ricordatemelo...
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Vi riporto solo questi dati tratti dal sito disabilità in cifre:
"La prevalenza alla nascita viene misurata considerando il rapporto tra i casi accertati di sindrome di Down (nati vivi) ed il totale dei nati vivi. Occorre tener presente che una percentuale rilevante di casi di sindrome di Down sono individuati attraverso la diagnosi prenatale e conseguentemente le gravidanze interessate non vengono portate a termine.
I dati vengono tratti dalle Schede di Dimissione Ospedaliere (SDO) la cui compilazione è obbligatoria nel caso di neonati che presentano delle patologie. La rilevazione è quindi totale ed i dati qui presentati si riferiscono all'anno 1999.
Il tasso di prevalenza stimato è di 10,3 per 10.000 nati, con un valori più bassi nel Centro (8,3 per 10.000 nati) e più alti al Nord (11,1 per 10.000 nati). Le differenze geografiche risentono di due fattori: la diagnosi prenatale e la struttura per età della popolazione. La diffusione dei centri di diagnosi prenatale e il ricorso alle interruzione di gravidanza, a seguito della diagnosi della sindrome di Down, sono piuttosto eterogenei nel territorio nazionale [Registri regionali italiani delle malformazioni congenite, ICBDMS 1998]. Ad esempio, in Emilia Romagna e in Toscana per ogni 10 gravidanze portate a termine, con diagnosi di sindrome di Down, si verificano 16 interruzioni di gravidanza. Nel Triveneto la proporzione scende a 8 interruzioni ogni 10 nascite, mentre in Campania sono circa 6 interruzioni di gravidanza per 10 nascite. L’occorrenza della sindrome di Down è correlata con l’età materna, ovvero aumenta al crescere dell’età materna in particolare a partire dai 35 anni di età. Per tale motivo la stima della prevalenza è influenzata dalle diverse strutture per età e fertilità delle donne nelle varie regioni. Purtroppo i dati delle SDO non permettono di conoscere l’età materna e quindi di standardizzare le misure di prevalenza."
I dati, dunque, esistono in questi registri regionali delle malformazioni congenite. Sarebbe interessante fare una ricerca, ma per ragioni di tempo io devo fermarmi qua! ;)
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Claudio-Harold ... perchè non ci riassumi qui i risultati dell'analisi statistica sul tema che hai presentato nella tua chiara ed esaustiva relazione al Convegno di Milano :-)