gigliorosa
02-04-2007, 10:16
Mi permetterete di scrivere un post (ma si chiama così??? :oops: ) in questa sezione, anche se non parlo di un vero e proprio meeting ufficiale come l'ultimo di Roma, ma vi assicuro che le emozioni che abbiamo provato sono davvero le stesse.....Speriamo che questo serva ad accorciare i tempi per il prossimo!!!!
Ma andiamo con ordine.
29 marzo giovedì.
L'emozione si agita in me fin dalla notte. Cerco di rendere presentabile me e la casa (di Letizia non ho dubbi....cuore di mamma :wub: )...e...ma fra poco è l'ora! Il pane! Non ho il pane! Esco con la solita furia di chi ha una fretta indiavolata(ma proprio oggi mi doveva mancare qualcosa?) quando il telefonino squilla! E' lei! Finalmente ci stiamo per conoscere! Laura74 (ma da ora la chiamerò Laura) appare molto più calma di me al telefonino (io non capisco manco quello che sta dicendo), ci veniamo incontro a vicenda....il pane....boh, non ricordo.
Da lontano vedo una figura che subito mi sembra amica, una donna che spinge un passeggino e si sbraccia in saluti riconoscendo il mio cappotto rosso.
Tre baci, un abbraccio caloroso come il calore che solo gli amici che ti capiscono possono trasmetterti, e le due Letizia si incontrano! Letizia è una bimba deliziosa, che sorride con i suoi occhioni azzurri e mette la boccuccia come a mandare tanti baci. Come non innamorarsi di lei?
Tra le mamme non c'è stato bisogno "sciogliere il ghiaccio".
Da allora, a dire la verità il tempo si è fermato (o è volato? non saprei...). E' stato un fiume in piena, vedere Laura, sentire da vicino la sua stupenda energia, e vedere come lei si aggira trnquillamente per le strade con quel meraviglioso frugoletto nel passeggino, si ferma a chiacchierare al parco senza problemi. Mi è venuto da chiedermi: ma io perchè non volevo uscire di casa? E' stao un flash, è vero, ma sono contenta di averlo avuto.
A casa a pranzo sono venuti anche Luigi e Floriana. Per un'ora (giusto la durata del loro intervallo di pranzo) abbiamo chiacchierato, riso, parlato di nonne, capelli lunghi, orecchini, piscine...come tra vecchi amici che si trovano d'estate sulla spiaggia davanti ad un falò. E intanto la mia Letizia ci faceva compagnia, mentre la Letizia di Laura dormiva tranquilla sul lettone (si è addormentata in una stanza sconosciuta all'istante! :shock: ).
Purtroppo il tempo è scivolato via come un ladro dopo aver compiuto il suo misfatto: non ce ne siamo accorti ed è arrivato il momento dei saluti.
Grazie Laura, di questa ventata di ottimismo ed energia che hai voluto regalarci, del tempo che ci hai dedicato e del sorriso della tua bellissima Letizia!
1 aprile, domenica.
E' una mattinata uggiosa. Ideale per andare in Valtellina! Ma nessuno ha il tempo per preoccuparsi delle condizioni meteo. Complice il biberon notturno di Letizia, ci alziamo alle 8,32 arghhhh! E' tardi!
Come un fulmine cerco di prendere tutto (quindi praticamente mezza casa) per Letizia...e con ritardo di mezz'ora sulla tabella di marcia partiamo (la cosa preoccupante è che a farci strada è il navigatore satellitare che ci doveva portare all'hotel Sylvan del meeting del 10-11 marzo....).
Miracolosamente in orario, il navigatore sentenzia "arrivo a destinazione", ma.....ovviamente di case neanche l'ombra! Chiamo Marilena...."Pronto, sei tu?", "no, sono Cristina", ah, già, per telefono io le confondo....Marilena ci viene incontro, voltiamo l'auto e davanti a me si staglia la figura di una donna vestita del colore che secondo me più le si addice:l'arancione solare come lei e la sua voce.
Tra noi non c'è stato bisogno di parole, ha parlato per noi il nostro abbraccio, forte e intenso come forte e intensa è l'esperienza che stiamo vivendo.
In quel momento ho sentito che tu mi capivi Marilena, che se ho rifiutato mia figlia quel giorno lei non me ne farà una colpa, perchè sono ancora in tempo per essere una buona mamma. Il tempo....questa dimensione che nella nostra società di computer e telefonini, di aspettative di vita allungate, sembra negata a chi, per mille motivi, sceglie di diventare ancora mamma dopo i quaranta....
In casa ci accoglie Cristina con un ramoscello di ulivo(l'ho già sistemato in camera sul quadro della Madonna, Cristina!), e ci accoglie come se ci conoscesse da tempo. Il papà armeggia tra i fornelli, Francesca, la sorella di Cristina, porta il pane fatto da lei (eccezionale!).
A tavola parliamo, Marilena e Cristina ci raccontano le loro avventure. E io penso:"ma questa è quella ragazza che ho visto in tv quando aspettavo Letizia e ho girato piangendo, nel terrore di avere una figlia down?", e mi sono sentita lontana anni luce da quel tempo.
Chi è Cristina forse lo sapete meglio di me, chi è Marilena anche.
Quello che vorrei dire è che non tutti i genitori hanno la soddisfazione di avere una figlia che fa l'attrice in una fiction, interviene in un convegno e parla davanti a duemila persone, viene intervistata in TV.
Al pomeriggio ci raggiungono Pamela e il marito con Francesco e Angelica e una coppia giovane giovane, Jenny col marito e la piccola Giada.
Ci siamo seduti a far merenda.
Lì mi sono sentita a casa mia, come quando siamo uniti tutti, le mie sorelle, i mariti e i figli. I bimbi giocano e un marito li guarda, le mamme si scambiano confidenze, e la mamma (Marilena, solo per Pamela e Jenny....per me sorella maggiore per questioni anagrafiche!) che dispensa consigli che non sono mai sentenze ma suggerimenti su come affrontare la nostra realtà.
Già la realtà.
E' dura la nostra realtà cara Marilena, e tu lo sai molto meglio di me. E' faticosa la nostra realtà. E' piena di preoccupazioni, e di dubbi.
I nostri figli "speciali" non saranno mai come i nostri figli normodotati.
Ma è la nostra realtà.
E noi vogliamo che anche i nostri figli speciali siano felici.
E tu sei riuscita in questo intento.
Cristina è felice, lo dice lei stessa.
E io spero con tutto il mio cuore di poter sentire un giorno i miei figli dire "io sono felice".
Ecco la cronaca di un meeting molto speciale, pieno di bimbe speciali e mamme e papà speciali.
A presto, a tutti.
Ma andiamo con ordine.
29 marzo giovedì.
L'emozione si agita in me fin dalla notte. Cerco di rendere presentabile me e la casa (di Letizia non ho dubbi....cuore di mamma :wub: )...e...ma fra poco è l'ora! Il pane! Non ho il pane! Esco con la solita furia di chi ha una fretta indiavolata(ma proprio oggi mi doveva mancare qualcosa?) quando il telefonino squilla! E' lei! Finalmente ci stiamo per conoscere! Laura74 (ma da ora la chiamerò Laura) appare molto più calma di me al telefonino (io non capisco manco quello che sta dicendo), ci veniamo incontro a vicenda....il pane....boh, non ricordo.
Da lontano vedo una figura che subito mi sembra amica, una donna che spinge un passeggino e si sbraccia in saluti riconoscendo il mio cappotto rosso.
Tre baci, un abbraccio caloroso come il calore che solo gli amici che ti capiscono possono trasmetterti, e le due Letizia si incontrano! Letizia è una bimba deliziosa, che sorride con i suoi occhioni azzurri e mette la boccuccia come a mandare tanti baci. Come non innamorarsi di lei?
Tra le mamme non c'è stato bisogno "sciogliere il ghiaccio".
Da allora, a dire la verità il tempo si è fermato (o è volato? non saprei...). E' stato un fiume in piena, vedere Laura, sentire da vicino la sua stupenda energia, e vedere come lei si aggira trnquillamente per le strade con quel meraviglioso frugoletto nel passeggino, si ferma a chiacchierare al parco senza problemi. Mi è venuto da chiedermi: ma io perchè non volevo uscire di casa? E' stao un flash, è vero, ma sono contenta di averlo avuto.
A casa a pranzo sono venuti anche Luigi e Floriana. Per un'ora (giusto la durata del loro intervallo di pranzo) abbiamo chiacchierato, riso, parlato di nonne, capelli lunghi, orecchini, piscine...come tra vecchi amici che si trovano d'estate sulla spiaggia davanti ad un falò. E intanto la mia Letizia ci faceva compagnia, mentre la Letizia di Laura dormiva tranquilla sul lettone (si è addormentata in una stanza sconosciuta all'istante! :shock: ).
Purtroppo il tempo è scivolato via come un ladro dopo aver compiuto il suo misfatto: non ce ne siamo accorti ed è arrivato il momento dei saluti.
Grazie Laura, di questa ventata di ottimismo ed energia che hai voluto regalarci, del tempo che ci hai dedicato e del sorriso della tua bellissima Letizia!
1 aprile, domenica.
E' una mattinata uggiosa. Ideale per andare in Valtellina! Ma nessuno ha il tempo per preoccuparsi delle condizioni meteo. Complice il biberon notturno di Letizia, ci alziamo alle 8,32 arghhhh! E' tardi!
Come un fulmine cerco di prendere tutto (quindi praticamente mezza casa) per Letizia...e con ritardo di mezz'ora sulla tabella di marcia partiamo (la cosa preoccupante è che a farci strada è il navigatore satellitare che ci doveva portare all'hotel Sylvan del meeting del 10-11 marzo....).
Miracolosamente in orario, il navigatore sentenzia "arrivo a destinazione", ma.....ovviamente di case neanche l'ombra! Chiamo Marilena...."Pronto, sei tu?", "no, sono Cristina", ah, già, per telefono io le confondo....Marilena ci viene incontro, voltiamo l'auto e davanti a me si staglia la figura di una donna vestita del colore che secondo me più le si addice:l'arancione solare come lei e la sua voce.
Tra noi non c'è stato bisogno di parole, ha parlato per noi il nostro abbraccio, forte e intenso come forte e intensa è l'esperienza che stiamo vivendo.
In quel momento ho sentito che tu mi capivi Marilena, che se ho rifiutato mia figlia quel giorno lei non me ne farà una colpa, perchè sono ancora in tempo per essere una buona mamma. Il tempo....questa dimensione che nella nostra società di computer e telefonini, di aspettative di vita allungate, sembra negata a chi, per mille motivi, sceglie di diventare ancora mamma dopo i quaranta....
In casa ci accoglie Cristina con un ramoscello di ulivo(l'ho già sistemato in camera sul quadro della Madonna, Cristina!), e ci accoglie come se ci conoscesse da tempo. Il papà armeggia tra i fornelli, Francesca, la sorella di Cristina, porta il pane fatto da lei (eccezionale!).
A tavola parliamo, Marilena e Cristina ci raccontano le loro avventure. E io penso:"ma questa è quella ragazza che ho visto in tv quando aspettavo Letizia e ho girato piangendo, nel terrore di avere una figlia down?", e mi sono sentita lontana anni luce da quel tempo.
Chi è Cristina forse lo sapete meglio di me, chi è Marilena anche.
Quello che vorrei dire è che non tutti i genitori hanno la soddisfazione di avere una figlia che fa l'attrice in una fiction, interviene in un convegno e parla davanti a duemila persone, viene intervistata in TV.
Al pomeriggio ci raggiungono Pamela e il marito con Francesco e Angelica e una coppia giovane giovane, Jenny col marito e la piccola Giada.
Ci siamo seduti a far merenda.
Lì mi sono sentita a casa mia, come quando siamo uniti tutti, le mie sorelle, i mariti e i figli. I bimbi giocano e un marito li guarda, le mamme si scambiano confidenze, e la mamma (Marilena, solo per Pamela e Jenny....per me sorella maggiore per questioni anagrafiche!) che dispensa consigli che non sono mai sentenze ma suggerimenti su come affrontare la nostra realtà.
Già la realtà.
E' dura la nostra realtà cara Marilena, e tu lo sai molto meglio di me. E' faticosa la nostra realtà. E' piena di preoccupazioni, e di dubbi.
I nostri figli "speciali" non saranno mai come i nostri figli normodotati.
Ma è la nostra realtà.
E noi vogliamo che anche i nostri figli speciali siano felici.
E tu sei riuscita in questo intento.
Cristina è felice, lo dice lei stessa.
E io spero con tutto il mio cuore di poter sentire un giorno i miei figli dire "io sono felice".
Ecco la cronaca di un meeting molto speciale, pieno di bimbe speciali e mamme e papà speciali.
A presto, a tutti.