umberto
31-01-2007, 11:16
Dal momento che frequentava un centro di riabilitazione (psicomotricità) presso l'ASL di Collegno, dall'anno scorso e fino a luglio 2006 a Elisa veniva erogata dall'INPS l'indennità di frequenza, una pensione mensile di circa 290 €.
Alla fine di agosto 2006 era prevista una visita con il dirigente medico di Fisioterapia dell'ASL 5 per una valutazione e pianificazione della riabilitazione da svolgere nei mesi successivi.
Il medico purtroppo era ad un convegno e quindi l'appuntamento successivo ottenuto era previsto per i primi di ottobre. Quindi Elisa non avrebbe iniziato la psicomotricità prima di metà ottobre. Inoltre, avevamo già capito che l'unico posto disponibile sarebbe stato alle 8 del mattino. Totalmente improponibile per Elisa.
Lasciar passare un mese e più così inutilmente mi sembrava tempo sprecato, tanto più che vedevo Elisa molto "reattiva" e in grado di fare notevoli progressi con il giusto aiuto (cosa che infatti si è poi verificata).
Decido allora di mandarla ad un centro privato, con una ragazza (psicomotricista?) molto brava che le fa fare ottimi progressi.
A ottobre poi incontriamo il dirigente medico che ci dice che abbiamo fatto bene a mandarla lì, è un ottimo centro e che, visto che è privato, di chiedere il rimborso all'ASL (20 € a seduta per un max di 2 sedute settimanali).
E ieri ci arriva la sorpresa dall'INPS: la legge 289 del 1990 (art 1 comma 2) dice che
<<La concessione dell'indennità di cui al comma 1 è subordinata alla frequenza continua o anche periodica di centri ambulatoriali o di centri diurni, anche di tipo semiresidenziale, pubblici o privati, purché operanti in regime convenzionale, specializzati nel trattamento terapeutico o nella riabilitazione e nel recupero di persone portatrici di handicap >>
e dal momento che il Centro che frequenta Elisa non è convenzionato, le viene tolta l'indennità di frequenza.
Quindi:
- se un disabile frequenta un centro pubblico (ASL) o privato convenzionato non paga nulla e gli viene erogata l'indennità di frequenza di circa 290 €
- se il centro non è convenzionato gli vengono rimborsati (se il budget dell'ASL lo consente) 20 € a seduta.
In cifre (con segni + o - nel caso di costo a credito o a debito)
- con ASL o centro convenzionato, costo 0 € per il disabile, erogazione di 290 € x 11 mesi = +3190 € all'anno
- privatamente non convenzionato, costo di 45 € a seduta X 4 sedute mensili X 11 mesi, costo totale 1980 €, rimborso (se c'è copertura finanziaria dell'ASL) 880 € = costo a carico del disabile -1100 €
Bella fregatura, vero ?
Alla fine di agosto 2006 era prevista una visita con il dirigente medico di Fisioterapia dell'ASL 5 per una valutazione e pianificazione della riabilitazione da svolgere nei mesi successivi.
Il medico purtroppo era ad un convegno e quindi l'appuntamento successivo ottenuto era previsto per i primi di ottobre. Quindi Elisa non avrebbe iniziato la psicomotricità prima di metà ottobre. Inoltre, avevamo già capito che l'unico posto disponibile sarebbe stato alle 8 del mattino. Totalmente improponibile per Elisa.
Lasciar passare un mese e più così inutilmente mi sembrava tempo sprecato, tanto più che vedevo Elisa molto "reattiva" e in grado di fare notevoli progressi con il giusto aiuto (cosa che infatti si è poi verificata).
Decido allora di mandarla ad un centro privato, con una ragazza (psicomotricista?) molto brava che le fa fare ottimi progressi.
A ottobre poi incontriamo il dirigente medico che ci dice che abbiamo fatto bene a mandarla lì, è un ottimo centro e che, visto che è privato, di chiedere il rimborso all'ASL (20 € a seduta per un max di 2 sedute settimanali).
E ieri ci arriva la sorpresa dall'INPS: la legge 289 del 1990 (art 1 comma 2) dice che
<<La concessione dell'indennità di cui al comma 1 è subordinata alla frequenza continua o anche periodica di centri ambulatoriali o di centri diurni, anche di tipo semiresidenziale, pubblici o privati, purché operanti in regime convenzionale, specializzati nel trattamento terapeutico o nella riabilitazione e nel recupero di persone portatrici di handicap >>
e dal momento che il Centro che frequenta Elisa non è convenzionato, le viene tolta l'indennità di frequenza.
Quindi:
- se un disabile frequenta un centro pubblico (ASL) o privato convenzionato non paga nulla e gli viene erogata l'indennità di frequenza di circa 290 €
- se il centro non è convenzionato gli vengono rimborsati (se il budget dell'ASL lo consente) 20 € a seduta.
In cifre (con segni + o - nel caso di costo a credito o a debito)
- con ASL o centro convenzionato, costo 0 € per il disabile, erogazione di 290 € x 11 mesi = +3190 € all'anno
- privatamente non convenzionato, costo di 45 € a seduta X 4 sedute mensili X 11 mesi, costo totale 1980 €, rimborso (se c'è copertura finanziaria dell'ASL) 880 € = costo a carico del disabile -1100 €
Bella fregatura, vero ?