MARTY
01-01-2007, 11:05
Giudice rigetta ricorso di genitori di un giovane down che voleva frequentare un corso scolastico per il secondo anno
30/12/2006 - Cronaca - Sciacca
Voleva frequentare per la seconda volta consecutiva la stessa scuola, ma gli è stata negata questa possibilità. Il sistema scolastico italiano non contempla la possibilità che uno studente si iscriva per una seconda volta nell’istituto dove ha già concluso l’iter di istruzione di secondo grado. E’ la risposta che il tribunale di Sciacca ha dato ai genitori di Sergio Scalia, un ragazzo di 22 anni affetto da “Sindrome di down”, che si erano rivolti al giudice per fare ricorso contro il rifiuto del dirigente scolastico dell’istituto statale d’arte “Giuseppe Bonachia” di iscrivere il proprio figlio al corso di ceramica. Il giudice Michele Guarnotta nella sentenza riferita al ricorso d’urgenza presentato dal legale dei genitori di Sergio, Ignazio Scalia e Lucia Scognamiglio, sostiene che non ci sarebbe stato nessun atteggiamento discriminatorio da parte del dirigente scolastico Enzo Bono, il quale avrebbe soltanto applicato la legge vigente in materia. Tra le altre cose, il giovane non potrebbe nemmeno usufruire dell’insegnante di sostegno in quanto la domanda di iscrizione era stata presentata oltre i termini previsti per la nomina di un docente di sostegno.
La possibilità di cominciare un altro corso nello stesso istituto, non viene prevista nemmeno per i soggetti normodotati. Secondo il giudice, il giovane down avrebbe raggiunto le finalità previste dalla legge concludendo il primo corso.
Ora i genitori del ragazzo valuteranno se proseguire le azioni legali.
Giuseppe Recca
http://www.agrigentonotizie.it/notizie/leggi/3479.html
30/12/2006 - Cronaca - Sciacca
Voleva frequentare per la seconda volta consecutiva la stessa scuola, ma gli è stata negata questa possibilità. Il sistema scolastico italiano non contempla la possibilità che uno studente si iscriva per una seconda volta nell’istituto dove ha già concluso l’iter di istruzione di secondo grado. E’ la risposta che il tribunale di Sciacca ha dato ai genitori di Sergio Scalia, un ragazzo di 22 anni affetto da “Sindrome di down”, che si erano rivolti al giudice per fare ricorso contro il rifiuto del dirigente scolastico dell’istituto statale d’arte “Giuseppe Bonachia” di iscrivere il proprio figlio al corso di ceramica. Il giudice Michele Guarnotta nella sentenza riferita al ricorso d’urgenza presentato dal legale dei genitori di Sergio, Ignazio Scalia e Lucia Scognamiglio, sostiene che non ci sarebbe stato nessun atteggiamento discriminatorio da parte del dirigente scolastico Enzo Bono, il quale avrebbe soltanto applicato la legge vigente in materia. Tra le altre cose, il giovane non potrebbe nemmeno usufruire dell’insegnante di sostegno in quanto la domanda di iscrizione era stata presentata oltre i termini previsti per la nomina di un docente di sostegno.
La possibilità di cominciare un altro corso nello stesso istituto, non viene prevista nemmeno per i soggetti normodotati. Secondo il giudice, il giovane down avrebbe raggiunto le finalità previste dalla legge concludendo il primo corso.
Ora i genitori del ragazzo valuteranno se proseguire le azioni legali.
Giuseppe Recca
http://www.agrigentonotizie.it/notizie/leggi/3479.html