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Visualizza la versione completa : Buona scuola: la riforma e la continuità educativa



mariasole
12-04-2017, 03:36
Di seguito, due link sulle nuove normative:
http://www.acchiappalanotizia.it/inclusione-scolastica-degli-studenti-con-disabilita-articolo-1-commi-180-e-181-lettera-c/

http://www.repubblica.it/scuola/2017/04/11/news/scuola_il_docente_di_sostegno_lo_scelgono_i_genito ri-162707650/

Il secondo articolo è molto interessante e sarà causa di varie discussioni.
Le famiglie che scelgono se confermare o meno il docente di sostegno, per favorire la continuità?
Sarebbe un gran passo in avanti, anche se la cosa sarà molto difficile da definire, ma almeno può ovviare all'inconveniente, come è successo a Mariasole, di aver avuto 5 insegnanti di sostegno in 3 anni.

paola
26-07-2017, 20:06
Riprendo questa discussione perché mi è stato segnalato che su Lodi è stato fatto un incontro con le associazioni organizzato da Ledha, in cui sono state date precise indicazione da parte del ministro alle famiglie, in quanto il dlgs forse non è ancora ben chiaro come possa essere utilizzato a causa dell'attesa per i decreti attuativi.

Ripeto qui quanto scritto nell'articolo e nella legge sulla continuità educativa, aspetto che Laura ha già cercato di evidenziare.
L'art del Dlgs 66/17 recita

Art. 14 - Continuita' del progetto educativo e didattico

1. La continuita' educativa e didattica per le bambine e i bambini, le alunne e gli alunni, le studentesse e gli studenti con disabilita' certificata e' garantita dal personale della scuola, dal Piano per l'inclusione e dal PEI.
2. Per valorizzare le competenze professionali e garantire la piena attuazione del Piano annuale di inclusione, il dirigente scolastico propone ai docenti dell'organico dell'autonomia di svolgere anche attivita' di sostegno didattico, purche' in possesso della specializzazione, in coerenza con quanto previsto dall'articolo 1, commi 5 e 79, della legge 13 luglio del 2015, n. 107.
3. Al fine di agevolare la continuita' educativa e didattica di cui al comma 1 e valutati, da parte del dirigente scolastico, l'interesse della bambina o del bambino, dell'alunna o dell'alunno, della studentessa o dello studente e l'eventuale richiesta della famiglia, ai docenti con contratto a tempo determinato per i posti di sostegno didattico possono essere proposti, non prima dell'avvio delle lezioni, ulteriori contratti a tempo determinato nell'anno scolastico successivo, ferma restando la disponibilita' dei posti e le operazioni relative al personale a tempo indeterminato, nonché quanto previsto dall'articolo 1, comma 131, della citata legge n. 107 del 2015. Le modalita' attuative del presente comma sono definite con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca da adottare ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, anche apportando le necessarie modificazioni al regolamento di cui al decreto del Ministro della pubblica istruzione 13 giugno 2007, n. 131.

Questo passaggio significa esattamente quanto scritto da Laura però è importante che le famiglie, che si trovino nella condizioni di avere insegnanti di sostegno non di ruolo, facciano richiesta scritta al dirigente con riferimento a questo articolo di legge. Il dirigente a sua volta dovrà girare la richiesta all'ufficio scolastico provinciale che dovrà riassegnare lo stesso insegnante senza aspettare tutto il giro di nomine che accade per i posti non di ruolo, con il risultato che spesso gli insegnanti arrivano a ottobre o anche novembre. Per cui vi giro l'invito che ha fatto il ministro a fare queste richieste perchè il ministero le sta monitorando per vedere le necessità se questa norma va a colmare veramente un'esigenza delle famiglie.
Va da sé che i diritti acquisiti degli insegnanti sulle sedi a cui sono assegnati sono normativamente più importanti del diritto alla continuità educativa dell'alunno per cui se c'è un insegnante di ruolo con alunno che esce dalla scuola (come è successo a Davide quest'anno) la famiglia non può far nulla anche se questo penalizza il ragazzo. In ogni caso fate lo stesso la richiesta in modo che al ministero arrivi il dato!

GIUSI
28-07-2017, 09:30
Paola, la maestra di sostegno dell'anno scorso ha ottenuto una cattedra in altra scuola. Dunque non so chi arriverà per Mirco (8 anni).
Siccome la prossima settimana vado dal Dirigente Scolastico, posso o devo presentare qualcosa di scritto....cosa mi consigli?
Io vado per sottolineare il fatto che la situazione è delicata e che Mirco necessita di una maestra EMPATICA e specializzata.....visto il passato :n_cursing:

paola
28-07-2017, 09:45
Fa richiesta scritta facendo riferimento all'articolo di legge che ho citato, e se hai dubbi sul dirigente mandala anche al provveditorato. Se il posto c'è nella scuola dove è Mirko può venire anche lì tant'è che gli stessi insegnanti poi chiedono le assegnazioni provvisorie in sedi diverse da quelle dove sono di ruolo.
Dì al dirigente che il ministro in persona sta dando queste indicazioni alle associazioni, che le stanno girando ai genitori.

GIUSI
28-07-2017, 14:49
Il fatto è che quella dell'anno scorso non era né empatica,né comunicativa....né specializzata. Non c'è una legge che mi permetta di richiedere questo....anche se è dovrebbe essere ovvio?

paola
28-07-2017, 15:12
Ah ecco!! avevo capito il contrario. Allora fa presente che in questo caso la continuità non è auspicabile :angel:
Hanno fatto delle modifiche in merito alla specializzazione, ma purtroppo il problema è sempre lo stesso: il diritto dell'insegnante (ad avere un posto di lavoro non adatto ai suoi titoli e capacità) prevale su quello dell'alunno (ad avere un insegnante preparato che lo sappia far apprendere).
Nocchetti di Tutti a scuola, qualche anno fa, mi disse che il problema è che Italia le scuole sono degli insegnanti e gli ospedali dei medici e non, come dovrebbe essere, degli alunni e dei pazienti e sono più tutelati loro che ci lavorano che gli utenti a cui invece il servizio dovrebbe essere rivolto. Finchè non faremo questo passaggio culturale (che vedo moooolto lontano) non funzionerà mail nulla come si deve. Ora questa legge, per quanto difenda la continuità educativa, ha comunque questa pecca: l'insegnante (di ruolo) non si può spostare neanche di un kilometro per agevolare i diritti dei ragazzi e questo lo trovo assurdo. Da una parte ci sono i precari che vengono collocati a centinaia di km (magari pure validi e preparati) e dall'altra gli insegnanti di ruolo, spesso demotivati, che sono inamovibili e che, in alcuni casi, continuano a far danni a go go.

GIUSI
29-07-2017, 10:13
Ho capito.....spero pregando ;)