mariasole
20-11-2016, 14:03
Mariasole quest'anno è in terza e la forbice, cioè la distanza tra le sue reali capacità, e quelle dei suoi compagni, comincia a farsi sempre più evidente.
Finora, in prima e in seconda, lei è riuscita a fare il programma dei compagni. Nel Pei non c'erano semplificazioni o altro: semplicemente ha raggiunto gli stessi obiettivi della classe.
Questo anno sarà impossibile, però mi stavo attivando, per cercare di offrirle le giuste strategie di apprendimento, facilitate, che l'aiutassero in questo, come i suggerimenti proposti dall'allenatrice che la segue nella ginnastica artistica, che è anche insegnante di sostegno, che mi ha consigliato:
Comprensione del testo, con relative domande.
Colorare le righe, nelle quali Mariasole trova le risposte, con lo stesso colore della domanda.
Es: il testo della storia di san Martino: prima domanda, "Chi è"? Le righe nelle quali si trova la risposta che è un cavaliere, dovranno essere sottolineate di rosso, e la domanda scritta in rosso.
"Chi ha incontrato per la strada"? Domanda due, colorata di verde. Le righe che contengono la parola "un mendicante", sottolineate di verde.
Poca capacità attentiva, rispetto ai compagni, nel momento delle spiegazioni.
Mentre l'insegnante spiega, fare dei disegni, scrivere delle parole chiave dei concetti che vuole trasmettere, così che sia semplificata la comprensione e si allunghi l'attenzione.
Lo stesso metodo si può utilizzare per far imparare a memoria la poesia: per ogni frase, fare un disegno che rievochi la parola da dire...
Mappe concettuali:
per ogni pagina, o argomento che si dovrà studiare o imparare, in storia, geografia, scienze, fare delle mappe concettuali, che riassumano la lezione, arricchite con immagini che si possono trovare su internet, assieme al bambino.
Grammatica: anche se non sa differenziare o riconoscere tutto in maniera completa, capire i concetti: ad esempio articolo determinativo, che determina un oggetto "è il pallone di Giulio" rispetto a quello indeterminativo "è un pallone "... o riconoscere che quello è un verbo e questo un soggetto, senza necessariamente conoscere tutti i tempi dei verbi.
Ma la vera difficoltà è questa: come si fa a comprendere quanto "volare" con i nostri figli, per evitare di andare troppo alto e diminuire la loro autostima o aumentare il "blocco" nel fare le cose, perchè ritenute troppo difficili,
o volare troppo basso, non riconoscendo le loro reali capacità, che molto spesso sono maggiori di quello che si pensa, perchè non riuscendo ad esprimersi con il linguaggio, noi non sappiamo o abbiamo i mezzi per comprendere realmente quali siano?
E nella matematica, altro scoglio notevole, (noi abbiamo adottato il metodo analogico della linea del 1000 e ora comprerò il libro e lo strumento), fino a quanto si può "osare" ? Addizioni e moltiplicazioni senza riporto, con riporto, Moltiplicazioni e divisioni a una cifra, a due cifre?
Lo so che non ci può essere una soluzione comune, perchè ogni bambino ha una storia e un apprendimento diverso, però, ci sono esempi positivi o non, in questo?
Un pò come vedere tutte le conquiste dei nostri figli ora, rispetto ad anni fa..cito tra tutti Nicole Orlando, perchè è stata più visibile ultimamente. Lo so, come per i normo, mica tutti arrivano a fare trasmissioni in tv, però il sapere che lo si può fare...anche se per pochi... è diverso dal ...."neanche ti propongo di farlo, perchè non ce la farai mai", di una volta.
So che imparare il corsivo può non servire, come molte forme di apprendimento, però anche nei normo, se pensiamo a tutto quello che la scuola ci insegna, ....quanto di tutte le materie, servirà o verrà utilizzato nella vita reale? Basti pensare a educazione tecnica, che io non sopportavo, o chimica, che io adoravo.
Non so se mi sono spiegata...ho messo in effetti vari concetti sul fuoco...però, alla fine, quello che mi interessava di più, era capire un pò il percorso scolastico dei nostri figli alla scuola primaria, consapevole che in questo, una grande variabile è determinata dai singoli talenti di ciascuno, ma anche dall'avere accanto delle valide figure di riferimento scolastico, a partire dall'insegnante di classe e di sostegno.
Chi ha i figli nelle classi più avanti, che consigli mi suggerite per aiutarli nelle materie di studio?
Finora, in prima e in seconda, lei è riuscita a fare il programma dei compagni. Nel Pei non c'erano semplificazioni o altro: semplicemente ha raggiunto gli stessi obiettivi della classe.
Questo anno sarà impossibile, però mi stavo attivando, per cercare di offrirle le giuste strategie di apprendimento, facilitate, che l'aiutassero in questo, come i suggerimenti proposti dall'allenatrice che la segue nella ginnastica artistica, che è anche insegnante di sostegno, che mi ha consigliato:
Comprensione del testo, con relative domande.
Colorare le righe, nelle quali Mariasole trova le risposte, con lo stesso colore della domanda.
Es: il testo della storia di san Martino: prima domanda, "Chi è"? Le righe nelle quali si trova la risposta che è un cavaliere, dovranno essere sottolineate di rosso, e la domanda scritta in rosso.
"Chi ha incontrato per la strada"? Domanda due, colorata di verde. Le righe che contengono la parola "un mendicante", sottolineate di verde.
Poca capacità attentiva, rispetto ai compagni, nel momento delle spiegazioni.
Mentre l'insegnante spiega, fare dei disegni, scrivere delle parole chiave dei concetti che vuole trasmettere, così che sia semplificata la comprensione e si allunghi l'attenzione.
Lo stesso metodo si può utilizzare per far imparare a memoria la poesia: per ogni frase, fare un disegno che rievochi la parola da dire...
Mappe concettuali:
per ogni pagina, o argomento che si dovrà studiare o imparare, in storia, geografia, scienze, fare delle mappe concettuali, che riassumano la lezione, arricchite con immagini che si possono trovare su internet, assieme al bambino.
Grammatica: anche se non sa differenziare o riconoscere tutto in maniera completa, capire i concetti: ad esempio articolo determinativo, che determina un oggetto "è il pallone di Giulio" rispetto a quello indeterminativo "è un pallone "... o riconoscere che quello è un verbo e questo un soggetto, senza necessariamente conoscere tutti i tempi dei verbi.
Ma la vera difficoltà è questa: come si fa a comprendere quanto "volare" con i nostri figli, per evitare di andare troppo alto e diminuire la loro autostima o aumentare il "blocco" nel fare le cose, perchè ritenute troppo difficili,
o volare troppo basso, non riconoscendo le loro reali capacità, che molto spesso sono maggiori di quello che si pensa, perchè non riuscendo ad esprimersi con il linguaggio, noi non sappiamo o abbiamo i mezzi per comprendere realmente quali siano?
E nella matematica, altro scoglio notevole, (noi abbiamo adottato il metodo analogico della linea del 1000 e ora comprerò il libro e lo strumento), fino a quanto si può "osare" ? Addizioni e moltiplicazioni senza riporto, con riporto, Moltiplicazioni e divisioni a una cifra, a due cifre?
Lo so che non ci può essere una soluzione comune, perchè ogni bambino ha una storia e un apprendimento diverso, però, ci sono esempi positivi o non, in questo?
Un pò come vedere tutte le conquiste dei nostri figli ora, rispetto ad anni fa..cito tra tutti Nicole Orlando, perchè è stata più visibile ultimamente. Lo so, come per i normo, mica tutti arrivano a fare trasmissioni in tv, però il sapere che lo si può fare...anche se per pochi... è diverso dal ...."neanche ti propongo di farlo, perchè non ce la farai mai", di una volta.
So che imparare il corsivo può non servire, come molte forme di apprendimento, però anche nei normo, se pensiamo a tutto quello che la scuola ci insegna, ....quanto di tutte le materie, servirà o verrà utilizzato nella vita reale? Basti pensare a educazione tecnica, che io non sopportavo, o chimica, che io adoravo.
Non so se mi sono spiegata...ho messo in effetti vari concetti sul fuoco...però, alla fine, quello che mi interessava di più, era capire un pò il percorso scolastico dei nostri figli alla scuola primaria, consapevole che in questo, una grande variabile è determinata dai singoli talenti di ciascuno, ma anche dall'avere accanto delle valide figure di riferimento scolastico, a partire dall'insegnante di classe e di sostegno.
Chi ha i figli nelle classi più avanti, che consigli mi suggerite per aiutarli nelle materie di studio?