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zioudino
20-07-2016, 17:03
Sindrome di Down, molecola naturale rigenera i neuroni. Lo scopre scienziata con uno stimolo in più

L’équipe di Rosanna Vacca, ricercatrice dell’Ibbe-Cnr di Bari e madre di un ragazzo con sindrome di Down, scopre che il resveratrolo, un polifenolo presente in un’ampia varietà di piante e frutti, ripristina il processo di neurogenesi riattivando le funzioni mitocondriali in un modello cellulare di trisomia 21. Una speranza dalla nutraceutica per il miglioramento del deficit cognitivo che caratterizza questa patologia.

Lo studio sul modello animale, condotto dall’Istituto di biomembrane e bioenergetica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibbe-Cnr) di Bari, in collaborazione con il Dipartimento di scienze mediche di base, neuroscienze e organi di senso dell’Università di Bari, il Dipartimento di neuroscienze e tecnologie del cervello dell’Iit di Genova e l’Inserm di Parigi, è pubblicato sulla rivista Biochimica et Biophysica Acta-Molecular Basis of Disease.

La disabilità intellettiva è tra le conseguenze più evidenti dell’alterazione cromosomica che caratterizza i soggetti con sindrome di Down. La presenza di una terza copia del cromosoma 21 riduce, in particolare, la capacità di generare nuove cellule nervose nell’area del cervello denominata ippocampo. La ricerca dell’Ibbe-Cnr di Bari ha dimostrato che utilizzando il resveratrolo, un polifenolo presente in un’ampia varietà di piante e frutti, tra cui l’uva rossa e quindi il vino, è possibile stimolare la formazione di nuovi neuroni.

Si apre adesso il campo ad uno studio clinico in cui il resveratrolo potrà essere testato sulle persone con sindrome di Down.

Fonte e video http://www.scienze.rai.it/articoli/sindrome-di-down-molecola-naturale-rigenera-i-neuroni-lo-scopre-scienziata-con-uno-stimolo-in-pi%C3%B9/34102/default.aspx

mariilena
16-08-2016, 15:14
Sindrome di Down, molecola naturale rigenera i neuroni. Lo scopre scienziata con uno stimolo in più

L’équipe di Rosanna Vacca, ricercatrice dell’Ibbe-Cnr di Bari e madre di un ragazzo con sindrome di Down, scopre che il resveratrolo, un polifenolo presente in un’ampia varietà di piante e frutti, ripristina il processo di neurogenesi riattivando le funzioni mitocondriali in un modello cellulare di trisomia 21. Una speranza dalla nutraceutica per il miglioramento del deficit cognitivo che caratterizza questa patologia.

Lo studio sul modello animale, condotto dall’Istituto di biomembrane e bioenergetica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibbe-Cnr) di Bari, in collaborazione con il Dipartimento di scienze mediche di base, neuroscienze e organi di senso dell’Università di Bari, il Dipartimento di neuroscienze e tecnologie del cervello dell’Iit di Genova e l’Inserm di Parigi, è pubblicato sulla rivista Biochimica et Biophysica Acta-Molecular Basis of Disease.

La disabilità intellettiva è tra le conseguenze più evidenti dell’alterazione cromosomica che caratterizza i soggetti con sindrome di Down. La presenza di una terza copia del cromosoma 21 riduce, in particolare, la capacità di generare nuove cellule nervose nell’area del cervello denominata ippocampo. La ricerca dell’Ibbe-Cnr di Bari ha dimostrato che utilizzando il resveratrolo, un polifenolo presente in un’ampia varietà di piante e frutti, tra cui l’uva rossa e quindi il vino, è possibile stimolare la formazione di nuovi neuroni.

Si apre adesso il campo ad uno studio clinico in cui il resveratrolo potrà essere testato sulle persone con sindrome di Down.

Fonte e video http://www.scienze.rai.it/articoli/sindrome-di-down-molecola-naturale-rigenera-i-neuroni-lo-scopre-scienziata-con-uno-stimolo-in-pi%C3%B9/34102/default.aspx

mariilena
16-08-2016, 15:17
Non riesco a scrivere! Provo qui, grazie. Buongiorno, è possibile sapere a chi rivolgersi per candidarsi a un eventuale studio clinico sull'efficacia del resveratrolo?

dorothea
17-08-2016, 08:54
Ciao Marilena, leggendo il comunicato stampa del CNR vedo che la sperimentazione clinica verrà fatta con l'università Bologna. Chi implementa lo studio detiene il registro che contiene i criteri di eleggibilità e esclusione per i partecipanti, estratti dalla metodologia. Bisogna dunque contattare il Dimes di Bologna e il CNR Ibbe (stessa missiva copia conoscenza a tutti i destinatari) per sapere chi fa la sperimentazione e dove trovare i requisiti. Esiste pure un registro europeo che dovrebbe essere pienamente in funzione da quest'anno, io non l'ho mai consultato, ma in caso servisse me la cavo con le lingue e i protocolli.
Qualora i criteri ci escludano (a volte la metodologia prevede un gruppo di pazienti in una fascia di età e residenti entro un certo raggio dal centro di ricerca), vale la pena inviare comunque una espressione di interesse elencando motivazioni, requisiti che si possiedono e soluzioni per quelli che non si possiedono, come si garantirebbe l'aderenza al protocollo, la presenza a tutti i controlli, produrre eventuali certificati ecc.. Il centro potrà tenerci in considerazione per una sperimentazione ampliata, ripescarci per questa, oppure raccogliere le adesioni per giustificare il bisogno di ulteriori ricerche coi finanziatori. Facci sapere che ti dicono, un saluto a te e al tuo ragazzo :-)

mela
18-08-2016, 12:04
Marilena, credo che una persona della mia famiglia conosca la dottoressa Vacca , infatti mi aveva parlato di questa sperimentazione. Chiedo come si fa a candidarsi.

mela
20-08-2016, 23:15
Ecco la risposta che ho avuto dalla persona che vi dicevo: la sperimentazione comincerà in un gruppi di giovani adulti. Valuteremo l' efficacia sulla funzione dei mitocondri e sulle funzioni cognitive, e la tollerabilità, cioè verificare che la terapia non abbia effetti collaterali. Se tutto va bene estenderemo lo studio ai bambini. Stiamo organizzando una iniziativa per raccogliere i fondi per la sperimentazione. Appena pronti faremo sapere come poter contribuire.

mela
20-08-2016, 23:17
Quindi siamo ancora ad uno stadio iniziale ... vI aggiorno quando so esattamente i requisiti per partecipare alla speriamentazione .