zioudino
01-06-2015, 18:01
In attesa dei commenti di chi era presente (......me compreso... :- ), comincio con il pubblicare un link con il resoconto della premiazione, qualche foto e il video dell'intervento di Ilaria.....super-bravissima!!!! :appla:
http://www.bisceglieindiretta.it/foto-il-sottosegretario-allistruzione-donghia-e-la-senatrice-bignami-a-bisceglie-per-premiare-il-concorso-di-pianetadown-grazie-a-voi-diversi-che-ci-aiutate-a-migliorare/
Ci sono emozioni che non possono essere raccontate, ma solo vissute. Questo per me è stato il pomeriggio di sabato. Potrei raccontarvi la giornata con il sopralluogo alla sala con Lory e Paola; l'attesa del treno che non arrivava mai; l'imbarazzo quando la sala si è riempita e mancavano ancora Martina, Ilaria, i premi da consegnare e una scuola da premiare; il senso di sollievo all'arrivo di tutti; la sorpresa di vedere Ilaria preparata di tutto punto, quando invece era appena arrivata da un viaggio in treno interminabile; l'orgoglio nel sentirla parlare; la soddisfazione nel vedere l'emozione sui volti della platea alle sue parole, termometri di quanto il messaggio fosse stato centrato; ma tutto ciò non darebbe l'idea delle emozioni provate, non farebbe capire quanto si sia colpito nel segno. Quello che ho capito da questa esperienza è che, quando arriva un messaggio così forte ad una platea che si è rapportata solo di striscio con la disabilità e la si riesce ad emozionare così tanto, allora ne vale sempre la pena; quando il giorno dopo arrivano riscontri da chi non te lo saresti mai aspettato, allora vuol dire che un piccolo mattone per creare quel sogno è stato messo. Ed è per questo che sono stata felice di aver fatto parte di un direttivo, partendo dal suo presidente, che ha creduto in questo e ha preso questa decisione impopolare e poco capita di fare questo evento così lontano. Ne sono felice perché so che non è facile parlare di difficoltà e disabilità senza pietismo, soprattutto laddove l'idea del diverso, in generale, e della persona Down e del disabile, in particolare, è collegata a doppio filo con l'idea di mero assistenzialismo, dove è assente l'idea che invece un margine di miglioramento c'è sempre; e farlo con Ilaria che risponde alla domanda "Cosa diresti a un genitore di un bambino con sindrome di Down" con "Gli vorrei consigliare tre cose importanti: fiducia, pazienza e caparbietà" e successiva spiegazione che, con quel fiducia al primo posto, fa saltare come un grimaldello con la serratura quei "lui/lei NON vuole/riesce/potrebbe" che troppe volte sentiamo, non ha prezzo. Tutto questo ha un impatto sul cuore che difficilmente si può capire, soprattutto se si vive laddove questi messaggi non vengono mai lanciati, ma dove si abbassa ancora troppe volte lo sguardo per l'imbarazzo di fronte alla parola "disabilità", quasi fosse una parolaccia. Per questo mi sento di ringraziare tutti, in primis Loredana che si è fatta in quattro, ma anche in otto per la riuscita dell'evento, tutti coloro che hanno collaborato a titolo gratuito sul territorio a partire dalla conduttrice, a chi ci ha concesso la location, al tipografo e agli altri, ma anche tutti coloro che sono venuti facendosi tutti questi kilometri per esserci. Per questo vorrei dire a tutti i presenti al meeting semplicemente GRAZIE.
paolagaspa
08-06-2015, 12:24
Anche per me è stato molto emozionante assistere alla premiazione e devo dire che le lacrime sono scese. ..
Per non parlare della testimonianza di Ilaria davvero realistica ed incoraggiante allo stesso tempo
Ed ovviamente un grazie enorme a Loredana che si è tanto spesa per la riuscita dell’evento. È stato bello conoscerti.. e speriamo che ora che hai ripreso tornerai ai nostri meeting più spesso.
Come sempre è stato bello rincontrarci anche se stavolta non eravamo in tanti ma almeno abbiamo chiacchierato un po’ di più.
E’ stata anche molto interessante la risonanza che ha avuto l’episodio nei giornali a dimostrazione che abbiamo raggiunto uno degli obiettivi dell’organizzazione del convegno al sud.
L’unica nota dolente che in molti articoli ho letto la parola “affetti da sindrome di down ”, un termine scorretto che ci portiamo dietro da tempo e che nel nostro piccolo dovremmo cercare di correggere. Io in ospedale ci provo sempre ma con scarsi risultati.. ho un sacco di referti con quella parole
Un abbraccio a tutti
paolagaspa
25-06-2015, 12:11
ma qualcuno ha delle foto dello scorso meeting?
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