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Visualizza la versione completa : quando le cose funzionano



ADR
25-11-2014, 03:27
Premetto che mi sembra di sfidare la sorte a scrivere questo post. Però penso che sia utile portare delle esperienze positive in questo momento in cui siamo bersagliati da notizie pessime su tutto il nostro sistema e da quello scolastico in particolare sia utile.
Come sapete ero molto in crisi per l'inizio della scuola, il fatto di mandarlo avanti con i coetanei mi faceva temere che non fosse assolutamente in grado di stare al passo con loro, sia dal punto di vista scolastico che da quello relazionale... insomma si sa che la forbice c'è e che a partire dalla prima cresce.. temevo che Lorenzo confrontandosi con i suoi compagni e con le sue evidenti difficoltà tirasse i remi in barca e decidesse di mettere in atto tutta una serie di comporamenti di evitamento del compito che già talvolta in molte occasione manifesta...

poi c'era un altro fattore che mi rendeva insicura: alla scuola dell'infanzia il rapporto con le maestre non era stato ottimale, almeno non come avrei voluto io. Per tre anni ho saputo che mio figlio era rispettato e considerato un bambino in gamba e inserito nella classe con tutti gli altri bambini e perciò non mi sono mai lamentata.... ma quello che è sempre mancato è stato quel rapporto di reciproco rispetto che mi/ci permetesse di alzare l'asticella di volta in volta... per 3 anni mi sono sempre sentita come il genitore che voleva troppo, quello dalle pretese un po' troppo alte ...ma non era così ...io cercavo una collaborazione che forse nemmeno con voi non riesco ad esprimere bene e che dopo questi tre anni pensavo fosse impossibile avere.. quella relazione che ci permetesse, attraverso il confronto reciproco, di crescere entrambi e di dare il meglio a Lorenzo. Lorenzo ha avuto tanto da questa esperienza ma non il meglio, malgrado ci fossero comunque tutti i presupposti per averlo: molte ore di sostegno, sostegno alla classe, possibilità di portare gli specialisti che seguono Lorenzo a scuola, ottima accudienza, presenza della figura della psicopedagogista a sostegno della classe. Cosa mancava ?... la voglia delle persone, di una in particolare, di mettere minimamente in discussione i propri metodi e le proprie strategie, anche di fronte a un bambino con dei bisogni speciali...e allora agli incontri con gli specialisti partecipava solo il sostegno e tutte le indicazioni finivano li e le mie richieste venivano rimbalzate con un " è bravo" e a me veniva da urlare " lo so che è bravo, ma cosa devo fare per aiutarlo dove ha bisogno di essere aiutato...??''

ho iscritto Lorenzo a scuola perchè mi avevano detto che le insegnanti erano brave e non correvano... alla prima riunione io ho buttato un po' di carichi da cento, manifestando la mia intenzione ad essere molto presente e mi hanno un po' freddato...
sempre più terorizzata ho aspettato di capire come avrebbe preso la scuola Lorenzo... c'era da chiederselo? con il solito entusiasmo che è la sua vera ricchezza, Lorenzo si è inserito nella nuova situazione e malgrado la fatica si è allineato alle attività della classe facendo un sacco di difficoltà e utilizzando delle strategie o dei mezzi diversi ma andando ( per ora) al passo...
e con le maestre ? inizialmente mi sono contenuta e mi sono messa ad aspettare le occasioni per chiarire alcuni punti importanti... ho fatto capire che non volevo invadere ma che volevo essere partecipe attivo del progetto educativo del mio bambino, come è giusto che sia. ...ho avuto un momento di confornto un po' serrato con il dirigente sul sostegno e sulla modalità con cui lo usavano, ma poi alla prima riunione con le maestre ci siamo trovati in accordo su molti punti, anche il mio diritto come mamma " competente" a prendere delle decisioni sui compiti, a comunicare delle strategie suggerite dai terapisti che poi loro potevano decidere o meno di addottare (ma di solito lo fanno) . Alla riunione quando parlavo di alcune modalità che adottiamo con Lorenzo anche loro prendevano appunti e questo mi è parso un buon segno. Mi hanno chiesto se potevano avere degli incontri con la logopedista. "Ogni volta che volete" è stata la mia risposta
Alla riunione con il npi non tutto era come da "manuale". Non c'era la logopedista e noi non avevamo mai visto il pei, ma loro avevano più volte parlato con lei , si erano confrontate, si erano scambiate il pei e stabilito delle strategie comuni. Mi hanno parlato di un bambino integrato nella classe, che partecipa e che trova grande gratificazione nel fare quello che fa. Quando ho confessato che avevo delle difficoltà con i compiti non hanno detto molto, ma da allora io trovo sempre delle magnifiche stelline sui compiti per casa e altre gratificazioni e incoraggiamneti che stanno aiutando anche me a trovare delle strade per svolgere i compiti con Lorenzo.
Lorenzo è contento, è cresciuto molto, ha smesso di farsi pipì adosso e lunedì mattina quando gli dico che deve andare a scuola mi dice sìììììììììììì. I suoi quadermi mi raccontano un bambino che fa tanta fatica a scrivere e a disegnare ma che si impegna tantissimo ( un po' meno con me però....).

Ciliegina sulla torta ieri ho chiesto all'accudiente di cui mi fido molto e che ho " portato" dalla scuola materna se fosse contenta. La risposta è stata : è un posto meraviglioso, sono tutte bravissime è bellissimo lavorare con loro...
questa era la relazione che volevo

Sì talvolta le cose funzionano davvero!

Christian2010
25-11-2014, 14:55
Ciao! Che bello leggere queste parole! Mi hanno dato speranza, visto che Chri è ancora alla scuola materna e l'idea della primaria mi spaventa molto!!! Per ora ci è andata molto bene perchè le sue insegnanti sono molto attente e disponibili, nonchè affettuose e preparate, ma tutti mi dicono di non illudermi perchè sono più uniche che rare e che alla scuola primaria tutto cambia. Ok, di questo sono convinta anch'io, ma non necessariamente i cambiamenti devono essere negativi!! Ti, vi, auguro che le cose continuino così e in bocca al lupo! ;)

mariasole
06-12-2014, 01:39
Anche io ero molto ansiosa al passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria, soprattutto perchè, lavorando in una struttura che ha asilo nido e scuola dell'infanzia assieme, non avevo ancora fatto il famoso "distacco" da mia figlia, e l'idea di non poterla più "proteggere" o sapere cosa fac:eek:eva, mi spaventava un pò.
Ma il primo giorno di scuola ( e tutti i successivi) lei era di una serenità disarmante, di una sicurezza che mi ha lasciata esterefatta: l'unica emozionata ero io!!! :eek:
lei ha fatto tutte le attività richieste (dire il nome, andare a prendere la medaglia di benvenuto fatta dalle altre classi, disegnare, ritagliare, incollare l'impronta delle mani) e mi ha dimostrato che era pronta per il grande volo!
Con diligenza, ordine, grande difficoltà a volte, ( ma la sua determinazione in questo l'ha molto aiutata,) ha incominciato ad apprendere la scrittura, e, con mia grande sorpresa, a scrivere le lettere dentro il quadretto (usano quelli da 1 cm) !
Ho la fortuna di incontrare quotidianamente le insegnanti che mi dicono come è andata la giornata e mai una volta mi hanno parlato di Mariasole in negativo, ma sempre mettendone in luce le risorse e potenzialità.
A ricreazione i suoi compagni si divertivano a costruire le torri e lei le distruggeva sempre, cosìche l'insegnante di sostegno ha detto loro: " a Mariasole piace tanto distruggere le vostre torri. Quando le avete finite, e dovete costruirne altre, la chiamate così lei le butta giù?" Al che ho "protestato": "non è meglio che lei impari a rispettare il gioco dei compagni e non a distruggerlo? e e a imparare che non lo deve fare? "
e lei" signora Mariasole lo rispetta e lo distrugge solo quando glielo dicono i compagni!" e io doppio :eek: :eek: :P
Lei di 27 ore di scuola ha una copertura di 22, e, invece di essere scoperta una ora al giorno, le insegnanti hanno fatto l'orario dal lunedì al venerdì con copertura completa dalle 8.30 alle 13.00 e al sabato aveva solo una ora centrale di doppio organico. Visto che in quel giorno arrivava a casa stravolta, non terminava le attività, scarabocchiava i quaderni, io e la scuola abbiamo fatto richiesta per avere un assistente nelle ore mancanti. Nel frattempo, in accordo con la Dirigente, ho presentato un progetto per favorire l'inclusione e al sabato va a scuola mia nipote, che ora vive con noi, con maturità magistrale, a seguirla nelle attività, e poi la segue anche nei compiti, in base ai miei orari lavorativi.
Premetto che sarà una scelta solo di questo anno perchè non ritengo giusto che ci sia una piena copertura dell'orario scolastico, così da permettere a Mariasole di avere un pò alla volta un minimo grado di autonomia che poi, spero, crescerà negli anni, però in questa fase delicata dell'apprendimento della lettura e della scrittura è bene per lei avere un rapporto 1 a 1.
E' arrivata a casa con le prime verifiche tutte esatte con scritto: "obiettivo conoscenza vocali pienamente raggiunto" e la nostra gioia è stata enorme!
Io ho sempre amato il mondo dei numeri, la geometria, la fisica e la chimica erano le mie materie preferite, e sudo sette camicie nel farle fare i compiti di matematica con i numeri, le quantità, gli abbinamenti, la linea del 20, le cornicette, perchè è la materia che le comporta maggiori difficoltà.... mentre mi scrive una pagina di parole in dieci minuti, perchè a lei piace molto e le dà soddisfazione.
Sono serena e gioiosa dell'avvio di questo anno scolastico, perchè queste sono le emozioni che vedo in mia figlia, e quando la vado a prendere è stanca ma con orgoglio mi dice "mamma sono stata brava!" e io non chiedo altro, se non che lei abbia fiducia e stima in se stessa...e tutto il resto viene in secondo piano.
A volte ci sono realtà scolastiche positive, con un team di docenti che funziona, con i bambini ben integrati nella classe (di 22 compagni, 21 hanno frequentato la scuola dell'infanzia con lei) ed io mi sento molto fortunata di aver trovato tutto questo nella scuola che frequenta mia figlia.