Visualizza la versione completa : Dirigente scolastico
elenuzza
19-01-2014, 20:20
Scusate la domanda che per molti sarà stupida ma la prossima settimana incontreremo il diregente scolastico della scuola dell'infanzia che agata inizierà a settembre e in qs giorni mi sono chiesta:MA COSA DEVO CHIEDERE AL DIRIGENTE SCOLASTICO?DI COSA SI PARLA A UN PRIMO APPUNTAMENTO?:confused::confused: :gruebel::gruebel:
grazie mille
Non saprei...io non l'ho avuto.
mariasole
20-01-2014, 01:12
Ma questo incontro lo ha fissato il dirigente scolastico?
Probabilmente penso ti chiederà l'orario di frequenza di Agata, se tempo pieno o metà giornata, perché in base a quello farà richiesta delle ore dell'insegnante di sostegno, e sulla procedura da seguire per richiedere l'addetto all'assistenza, se necessario.
In che scuola l'hai iscritta? Statale paritaria o privata?
Ciao
P.s.come cresce la sorellina?
Scusate la domanda che per molti sarà stupida ma la prossima settimana incontreremo il diregente scolastico della scuola dell'infanzia che agata inizierà a settembre e in qs giorni mi sono chiesta:MA COSA DEVO CHIEDERE AL DIRIGENTE SCOLASTICO?DI COSA SI PARLA A UN PRIMO APPUNTAMENTO?:confused::confused: :gruebel::gruebel:
grazie mille
Il primo incontro in genere è conoscitivo e si raccolgono le prime info sulla situazione: quadro generale della bimba, certificazioni varie per avere l'insegnante di sostegno e/o l'assistente educatore, orari delle terapie etc.
Si fa un primo punto della situazione per capire cosa eventualmente fare per avere le varie figure e quali esigenze particolari potrebbero esserci.
Questo se TU hai già presente bene in che scuola iscrivi Agata, diversamente chiedi anche se hanno, per esempio, l'insegnante di sostegno di ruolo oppure no (da noi è un miraggio, ma magari voi siete più fortunati), se ha già pensato in che classe inserire Agata (se ci sono più classi) se sa già che insegnanti avrà Agata e se hanno già avuto esperienza con altri bimbi certificati in particolare con la sindrome, se ci sono progetti particolari come scuola sull'handicap, se si fanno i glh (anche qs da noi è un miraggio, ma compensiamo con un rapporto ottimo con le insegnanti e con la referente h), chi è la referente h in quella scuola..
insomma dipende da cosa sai già di quell'istituto..;)
ileana75
20-01-2014, 11:57
Ciao, se il Dirigente scolastico ti da un appuntamento è già una buona cosa, vuol dire che gli interessa il vostro inserimento, ti dico questo perché non in tutte le scuole accade ciò, pertanto è una buona premessa (io sono ins di sostegno e referente h per il mio istituto). Senti cosa ti dice, racconta di Agata e poi contatta la referente dell'istituto. Un grosso in bocca al lupo!
Ileana, mamma di Noemi
elenuzza
25-01-2014, 16:14
Ma questo incontro lo ha fissato il dirigente scolastico?
Probabilmente penso ti chiederà l'orario di frequenza di Agata, se tempo pieno o metà giornata, perché in base a quello farà richiesta delle ore dell'insegnante di sostegno, e sulla procedura da seguire per richiedere l'addetto all'assistenza, se necessario.
In che scuola l'hai iscritta? Statale paritaria o privata?
Ciao
P.s.come cresce la sorellina?
la scuola si trova a 3 km da casa nostra ed è statale.clelia cresce bene tranne in qs periodo che stiamo combattendo con i mali di stagione.porta un sacco di pazienza vs la sorellona agata che nn è sempre molto gentile con lei, ma quando riescono a giocare un pò insieme è proprio divertende guardarle!!!
grazie
Il primo incontro in genere è conoscitivo e si raccolgono le prime info sulla situazione: quadro generale della bimba, certificazioni varie per avere l'insegnante di sostegno e/o l'assistente educatore, orari delle terapie etc.
Si fa un primo punto della situazione per capire cosa eventualmente fare per avere le varie figure e quali esigenze particolari potrebbero esserci.
Questo se TU hai già presente bene in che scuola iscrivi Agata, diversamente chiedi anche se hanno, per esempio, l'insegnante di sostegno di ruolo oppure no (da noi è un miraggio, ma magari voi siete più fortunati), se ha già pensato in che classe inserire Agata (se ci sono più classi) se sa già che insegnanti avrà Agata e se hanno già avuto esperienza con altri bimbi certificati in particolare con la sindrome, se ci sono progetti particolari come scuola sull'handicap, se si fanno i glh (anche qs da noi è un miraggio, ma compensiamo con un rapporto ottimo con le insegnanti e con la referente h), chi è la referente h in quella scuola..
insomma dipende da cosa sai già di quell'istituto..;)
grazie laura mi hai dato un sacco di spunti!!!siamo già stati a visitare la scuola e tutto sommato sono rimasta soddisfatta sia dalla struttura che dalle maestre.so che le sezioni sono 3 da 20/25 bimbi l'una con 2 insegnanti.c'è un bimbo disabile che è riuscito ad avere la stessa insegnante di sostegno per il secondo anno consecutivo...speriamo!!
ciao
scusate cosa sono il GLH e LA REFERENTE H?:think:
Probabilmente penso ti chiederà l'orario di frequenza di Agata, se tempo pieno o metà giornata, perché in base a quello farà richiesta delle ore dell'insegnante di sostegno, e sulla procedura da seguire per richiedere l'addetto all'assistenza, se necessario.
Volevo solo puntualizzare che le ore di sostegno le dovrebbe definire la diagnosi funzionale e/o il PEI e/o l'equipe che segue Agata, il dirigente "si adegua" in base alla richiesta. Non dipende certo dalla dirigente.
mariasole
25-01-2014, 23:06
Volevo solo puntualizzare che le ore di sostegno le dovrebbe definire la diagnosi funzionale e/o il PEI e/o l'equipe che segue Agata, il dirigente "si adegua" in base alla richiesta. Non dipende certo dalla dirigente.
Veramente, Francesca, ciò che hai scritto accade nella scuola statale...in quella privata o parificata, le ore di sostegno le decide la dirigente, o come nel mio caso, la coordinatrice, seguendo sì le indicazioni della DF o del Pei, ma poi decide e valuta in piena autonomia.
Io infatti parlavo di scuola statale. La parificata "dovrebbe" seguire anch'essa le stesse regole pena la perdita della parità, che poi non si faccia che lo stato sia inadempiente che le scuole paritarie non "insistano" affinchè si segua la "legge" questa è un altra storia ;).
ileana75
26-01-2014, 14:22
Ciao Elena, il GLH è istituito dalla legge 104/92 , è un gruppo di lavoro dell'istituto presieduto dal dirigente scolastico o dal referente h nel quale collaborano: i genitori, i docenti di sostegno e/o di classe, gli assistenti educatori, i professionisti che lavorano sul territorio; assistente sociale, psicologo ecc. al fine di creare un progetto di integrazione dell'istituto in rete con le risorse del territorio, serve per progettare e poi verificare le linee guida per la compilazione dei PEI, per parlare di problematiche relative all'integrazione, didattica e valutazione. Il referente h o meglio referente per l'integrazione degli alunni con disabilità coordina ed indirizza gli insegnanti di sostegno e/o di classe (nelle classi in cui è presente un alunno certificato con legge 104/92) è il garante della realizzazione delle procedure di integrazione e dei percorsi di didattica semplificata o personalizzata, gestisce la rete istituto e territorio con i professionisti presenti, è un punto di riferimento per i genitori.
Spero di esserti stata di aiuto ciao e buona giornata Ileana mamma di noemi 10 mesi! :562:
mariasole
26-01-2014, 15:06
Io infatti parlavo di scuola statale. La parificata "dovrebbe" seguire anch'essa le stesse regole pena la perdita della parità, che poi non si faccia che lo stato sia inadempiente che le scuole paritarie non "insistano" affinchè si segua la "legge" questa è un altra storia ;).
queste tue parole Francesca, in breve, hanno definito la situazione della scuola in Italia....che spesso non è positiva per i bambini con disabilità, purtroppo!
http://www.superabile.it/web/it/CANALI_TEMATICI/Scuola_e_Formazione/Zoom/info682398777.html
Volevo solo puntualizzare che le ore di sostegno le dovrebbe definire la diagnosi funzionale e/o il PEI e/o l'equipe che segue Agata, il dirigente "si adegua" in base alla richiesta. Non dipende certo dalla dirigente.
Veramente il dirigente "non si adegua" ha comunque voce in capitolo.
Sulla diagnosi funzionale, almeno qui nella mia zona, non sono indicate le ore.
La Dirigente in collaborazione con la docente "funzione strumentale" si mette a tavolino e verifica in base ai documenti presentati dai genitori quante ore assegnare agli alunni. Ci sono sempre degli aggiustamenti anche se un alunno ha diritto a "mezza cattedra". può succedere che non abbia tutte le ore assegnate.
Mi sembra strano ciò che dici evele, le ore le "dovrebbe assegnare" l'ufficio scolastico regionale, penso che in tutte le regioni sia così?
In sostanza l'ufficio scolastico in base alle richieste dei Pei o delle diagnosi funzionali assegna le ore al plesso, vero è che purtroppo non viene quasi mai soddisfatta la richiesta in toto. Qui il dirigente scolastico è chiamato a fare una scelta, questo non è corretto perchè il dirigente "dovrebbe" insistere e farsi dare tutte le ore.
La mia esperienza è stata che quest'anno a Giovanni sono state date 18 ore a fronte delle 24 richieste. Noi ci siamo attivati inviando la diffida, la dirigente ha chiamato l'ufficio regionale che gli ha fatto notare che nel loro piano a Giovanni erano state date tutte le ore. Così la dirigente non ha potuto agire se non ridandoci le nostre ore, che chiaramente erano state date a qualcun'altro, purtroppo questo qualcun'altro si è visto assegnare ancora meno ore. (l'ufficio regionale si è comportato scorrettamente).
Dispiace certamente ma se tutti ci attivassimo assieme ai dirigenti a far valere un diritto che sarebbe di legge non ci si troverebbe in queste situazioni....
Mi chiedo a questo punto come mai uno stato si permette di disettendere una sua legge impunemente..... :(
da noi l ufficio scolastico provinciale assegna le cattedre in base ai bimbi certificati e alle loro gravità, ma non ne definisce le ore, il dirigente stabilisce quante ore vanno ci bimbi. così capita che due bimbi con la stessa certificazione abbiano ore differenti. . e qs te lo dico per certo
da noi l ufficio scolastico provinciale assegna le cattedre in base ai bimbi certificati e alle loro gravità, ma non ne definisce le ore, il dirigente stabilisce quante ore vanno ci bimbi. così capita che due bimbi con la stessa certificazione abbiano ore differenti. . e qs te lo dico per certo
Il fatto delle ore "diverse" ad "uguali" certificazioni è vera in quanto le ore date sono sempre meno delle richieste, è il dirigente insieme al glhi al glho o chi lo sa che smista le ore. Questo non è corretto. Però chi ha fatto ricorso sa che gli viene chiesto di chiedere all'ufficio regionale le ore assegnate al bambino.... forse ci siamo persi qualcosa?
e quando facciamo ricorso e lo accettano il più delle volte le ore del nostro bambino sono tolte ad altri. alle scuole spetta un monte ore che loro gestiscono . da noi non esiste glh per cui è dirigente che decide quante ore per ogni bimbo, così capita che due bambini con stessa certificazione e stessa diagnosi abbiamo coperture differenti.. . i misteri della scuola?
Veramente, Francesca, ciò che hai scritto accade nella scuola statale...in quella privata o parificata, le ore di sostegno le decide la dirigente, o come nel mio caso, la coordinatrice, seguendo sì le indicazioni della DF o del Pei, ma poi decide e valuta in piena autonomia.
diciamo che sono prassi (discutibili) che si vanno consolidando un po' ovunque, anche se la legislazione dovrebbe valere dappertutto allo stesso modo (statale o paritaria che sia).
Le indicazioni circa l'effettivo bisogno di sostegno del bambino si riportano nel PEI (massima raccomandazione a tutti di chiederne esplicito riferimento nel PEI redatto entro giugno, secondo quanto prescritto dalla legge 122/2010, art 10,comma 5), poi si sa in tempi di penuria di risorse si gioca un po' al gioco delle 3 carte.
Così accade per esempio che a fronte di una richiesta di 100 ore (scrivo volutamente numeri a caso) per una scuola con piu' bambini disabili ne vengano elargite numeri nettamente inferiori 70/80 (quando va bene) e allora sta ai dirigenti far tornare al meglio i conti e lavorare sui bisogni dei bambini, per delle assegnazioni che siano sensate. Sia chiaro non è che questo giustifichi il gioco al ribasso nelle assegnazioni degli ultimi anni, ma tant'è.
D'altro canto il ministero ha dalla sua il fatto che la legge riconosce l'obbligo di fornire una media di 1 insegnanti ogni 2 bambini disabili (ovviamente sono conteggi spannometrici e che non valutano il livello di gravità dichiarato), e al solito siamo al gioco dei polli pro capite, se ad esempio in lombardia,si riescono a toccare punte di 1 ogni 2,6 bambini
:(
Loredana
30-01-2014, 10:16
A Francesco sono state assegnate 12 ore, alla mia richiesta di spiegazioni al dirigente sul perchè così poche? la risposta è stata che in base ai parametri stabiliti dal uff. regionale e da quando documentato dal NPI (ritardo mentale lieve) non ha potuto ottenere un maggior numero di ore.
Allora mi sono rivolta al NPI e gli ho chiesto come mai in equipe aveva chiesto per Francesco la copertura totale e poi così non è stato? Anche se poi la copertura totale è stata ottenuta con l'assegnazione delle rimanenti ore ad un' educatrice comunale che però spesso risulta inadeguata sul piano didattico ( un vero peccato dato che sta con Francesco 13 ore settimanali ).
Allora per risolvere il problema, dato che Francesco se non viene supportato con strategie facilitanti manifesta comportamenti inadeguati, il NPI ha deciso di dare al dirigente una pezza d'appoggio per avanzare una richiesta di aumento delle ore di insegnate specializzato e, senza ricorrere a peggiorare la diagnosi sul piano intellettivo ha segnalato la maggiore difficoltà della capacità espressiva del bambino aggravata dalla presenza di disfluenza crescente.
Ora non sappiamo quante ore in più riusciremo ad ottenere ma si potrebbe arrivare ad un massimo di 18 ore contro le 12 attualmente assegnate....
Ovviamente non abbiamo la certezza ma ci spero proprio tanto!!!!
Scusate se insisto ma è compito nostro vegliare sull'applicazione delle normative. Se ci sono genitori che non si fanno sentire non so che dire :(.
La dirigente chiede le ore in base alle richieste dei PEI, della NPI, della diagnosi funzionale ecc. cosa succederebbe se al momento dell'arrivo delle fantomatiche meno ore tutti i genitori assieme alla dirigente facessero la diffida all'ufficio che assegna le ore?
Mi piacerebbe vederla una volta questa situazione, sarebbe fantastico!
Mi chiedo a questo punto come mai uno stato si permette di disettendere una sua legge impunemente..... :(
...be' ....impunemente proprio no ;)
Comunque confermo che anche a noi e' stato detto che non sono obbligati a indicare le ore nella Diagnosi Funzionale.Pero' ho notato che nel PEI di dic '13 (2' anno di scuola d'Infanzia) erano indicate.
Poi, il fatto che se a tuo figlio danno il giusto, cioe' le ore di diritto, ma vengono tolte ad un'altro non deve essere un deterrente per eventuali ricorsi.I diritti non vanno mozzati...
Problema dello Stato di garantire e dare il diritto a tutti.
Io la penso cosi'.
zioudino
30-01-2014, 13:08
Scusate, ma a voi quante ore sono state assegnate? A noi (alla scuola materna) 20 ore coperte da un'educatrice comunale (che svolge con Stefano un lavoro splendido).
Io ho pensato che la richiesta fosse fatta valutando quali erano le ore di scuola in cui ci fosse effettivamente bisogno, ed infatti le sue 4 ore comprendono il mattino dalle 9 alle 13 e cioè il periodo in cui a scuola materna si fanno le attività di classe e si pranza.
Nelle ore successive destinate al riposo pomeridiano ed al gioco libero chiaramente la maestra di classe basta e avanza...
Le ore dovrebbero essere "funzionali" al piano deciso per il bambino. Non dovrebbero essere date perchè la legge dice così.... Per questo c'è il PEI, appunto programma educativo individualizzato. Ad ognuno le ore che servono. Per questo mi fa imbestialire che a monte qualcuno si permetta di decidere di dare ore alla cavolo, salta tutta la programmazione!
Mi immagino Alessandro che le ore di Stefano siano decise in base alle sue necessità. Noi abbiamo avuto anche 16 alla materna, ma andava bene così il Pei richiedeva quelle ore.
mariasole
30-01-2014, 15:00
Quanto scritto da Rita esprime in pieno come avviene il tutto, partendo dalla legge alla realtà dei fatti...scusate... io spesso mi collego la seta/ notte e a volte le mie risposte sono essenziali e non chiare.
In merito alla scuola paritaria, a volte c'è anche il personale volontario, che alla scuola statale non c'è che supplisce ad eventuali lacune dovute alla mancanza di fondi specifici per il sostegno. Per quello il dirigente o la coordinatrice possono fare scelte diverse rispetto la scuola statale. Io stessa a volte ho dovuto tamponare certe ore scoperte di Mariasole cambiando orario di logopedia o i miei permessi lavorativi. Certo è che il diritto allo studio e quindi delle ore necessarie dell'insegnante di sostegno deve essere garantito a tutti e in modo uguale, indipendentemente dal tipo di scuola scelta.
Giusto che siano funzionali....dunque devono essere necessariamente indicate nella diagnosi Funzionale quando si incomincia il ciclo scolastico. ....e poi indicate nel PEI se necessitano di modifiche.Cosi' a settembre e' tutto pronto per il bambino.
Cosi' non sarebbe equo, pratico e funzionale?
mariasole
30-01-2014, 15:17
null A Mariasole sono state assegnate un totale di 10 ore all'assistente fornita dal centro di neuropsichiatria e 12.5 ore dall'insegnante di sostegno, su un fronte di 40 ore che frequenta alla scuola dell'infanzia. In questo modo lei ha la copertura solo delle ore in cui fa attività in classe...entrata, uscita, pranzo, gioco libero le gestisce in piena autonomia.
Alla mia richiesta al centro di neuropsichiatria di un maggior numero di ore per l'anno prossimo x l'inserimento di Mariasole alla scuola primaria, mi è stato risposto che gli verranno assegnate il massimo delle ore perché un bambino con sdd è riconosciuto con connotazione di handicap grave a prescindere dal suo ritardo mentale lieve, medio o grave. A voi risulta così? Perché da quanto scritto da Loredana non mi sembra.
Giusto che siano funzionali....dunque devono essere necessariamente indicate nella diagnosi Funzionale quando si incomincia il ciclo scolastico. ....e poi indicate nel PEI se necessitano di modifiche.Cosi' a settembre e' tutto pronto per il bambino.
Cosi' non sarebbe equo, pratico e funzionale?
Equo e funzionale in Italia? :D
a parte la battuta...no la diagnosi funzionale non riporta indicazioni di ore necessarie e d'altro canto mi pare corretto, non vedo perchè da un parere medico debba derivare l'indicazione puntuale di carattere didattico.
L'indicazione nella diagnosi funzionale resta di carattere generale, dunque al piu' viene distinto un bisogno basso, medio, alto e si danno indicazioni relative al bisogno di assistente-educatore alla persona.
Spetta al corpo docente, in accordo con specialisti e territorio (Uonpia, npi ecc) stabilire l'effettivo bisogno e questo almeno in linea teorica mi pare corretto. Peccato che ancora in troppe scuole si fatichi a riportare nel PEI di giugno indicazione chiara della richiesta di ore, funzionali al bambino :(
... gli verranno assegnate il massimo delle ore perché un bambino con sdd è riconosciuto con connotazione di handicap grave a prescindere dal suo ritardo mentale lieve, medio o grave. A voi risulta così? Perché da quanto scritto da Loredana non mi sembra.
Appunto e' quello che stavo ribadendo: con SdD hanno la gravita'e dunque di diritto hanno al massimo delle ore.Difatti se si fa ricorso si vince....e lo dico x esperienza.
Pero' occhio...xke' qui in Friuli ci hanno provato a dividere i gravi in gravi e gravini....gli e' andata male ;)
Ricordiamoci però che in caso di ricorso non basta la gravità ma bisogna avere le ore definite da qualche parte, nel PEI sarebbe l'ideale.
Ricordiamoci però che in caso di ricorso non basta la gravità ma bisogna avere le ore definite da qualche parte, nel PEI sarebbe l'ideale.
Perdonami Fraegio, non è che "sarebbe ideale", il PEI è il punto in cui vanno inserite le ore necessarie al bambino.
L'indicazione va data prima di giugno di ogni anno (secondo quanto prescritto dalla legge 122/2010, art 10,comma 5)
Quello che intendevo dire è che pare che "paese che vai usanza che trovi", quindi ho usato ideale per intendere che si "dovrebbe" chiederlo espressamente, che le ore non dovrebbero essere un "qualcosa" campato in aria in balia di dirigenti, gruppi H o taglio dei costi.
Ho detto ideale anche perchè in quanlche posto le cose funzionano anche senza applicare la legge alla lettera, chiaramente nel momento che poi ti servono non hai la pezza giustificativa per ricorrere alla legge.
Così ideale perchè sarebbe bello che tutti lo pretendessero ;)
Perdonami Fraegio, non è che "sarebbe ideale", il PEI è il punto in cui vanno inserite le ore necessarie al bambino.
L'indicazione va data prima di giugno di ogni anno (secondo quanto prescritto dalla legge 122/2010, art 10,comma 5)
scusate l'ignoranza, visto che Monica sta ancora alla materna e per ora abbiamo avuto una gestione ... diciamo... casereccia di queste tematiche, ma per la scuola primaria intendo partire e contiunare bene: anche per chi fa l'ingresso a scuola è prevista la stesura a giugno dell'anno precedente? e come fa l'equipe didattica, se è così, visto che non conosce l'alunno?
L'equipe dovrebbe essere quella che conosce la bambina. Per Gio è composta dalla logopedista, dalla psicomotricista, dallo psicologo, noi genitori e da chi segue il bambino.
Comunque al passaggio di scuola dovrebbe esserci la diagnosi funzionale in base alla quale si decide pure quante ore necessitano.
Ma sulla Diagnosi non la scrivono...almeno a noi e' successo.
L'equipe dovrebbe essere quella che conosce la bambina. Per Gio è composta dalla logopedista, dalla psicomotricista, dallo psicologo, noi genitori e da chi segue il bambino.
Comunque al passaggio di scuola dovrebbe esserci la diagnosi funzionale in base alla quale si decide pure quante ore necessitano.
Conta quel che c'è scritto sulla diagnosi funzionale infatti, dove pero' viene precisato il bisogno in termini generici (e non di esatto monte ore).
E a questa andrebbe affiancato il PEI, o una relazione simile, a cure delle insegnanti della materna, corredato delle indicazioni dei professionisti di riferimento. Solo in questo modo è possibile definire al meglio l'effettivo bisogno del bambino.
Diciamo che fornire quanti piu' elementi possibili alla scuola cui si approderà aiuta a ben iniziare (sono possibili anche progetti specifici di raccordo).
Inoltre è importante fare le dovute valutazioni in termini di monte ore necessario anche alla luce del totale di ore che il bambino frequenterà. Per intenderci nel caso di una frequenza a tempo pieno, corrispondente a 40 ore, un "sostegno pieno" non si traduce nelle corrispondenti 40 ore, bensì in 22 (massimo monte ore di una cattedra alla primaria).
Conta quel che c'è scritto sulla diagnosi funzionale infatti, dove pero' viene precisato il bisogno in termini generici (e non di esatto monte ore).
E a questa andrebbe affiancato il PEI, o una relazione simile, a cure delle insegnanti della materna, corredato delle indicazioni dei professionisti di riferimento. Solo in questo modo è possibile definire al meglio l'effettivo bisogno del bambino.
Diciamo che fornire quanti piu' elementi possibili alla scuola cui si approderà aiuta a ben iniziare (sono possibili anche progetti specifici di raccordo).
Inoltre è importante fare le dovute valutazioni in termini di monte ore necessario anche alla luce del totale di ore che il bambino frequenterà. Per intenderci nel caso di una frequenza a tempo pieno, corrispondente a 40 ore, un "sostegno pieno" non si traduce nelle corrispondenti 40 ore, bensì in 22 (massimo monte ore di una cattedra alla primaria).
Quoto in toto quanto scritto da Rita, per Eleonora il numero delle ore assegnate (educatrice e sostegno) è indicato sul PEI e non sulla Diagnosi Funzionale.
Per quanto riguarda il passaggio alla primaria, noi "avevamo" fatto il cosiddetto "progetto ponte", putroppo vanificato dalle maestre della primaria, infatti non è durato che un giorno.
mariasole
03-02-2014, 00:31
Penso che quest link chiarisca compiti e procedure di ciascun ente, per l'assegnazione delle ore di sostegno, che in varie discussioni precedenti era emerso.
http://www.aipd.it/cms/node/602
P.s Ma alla fine come è andato poi i colloqui con la Dirigente ...Elena?
grazie a tutti delle delucidazioni. Speriamo che il nostro progetto ponte vada meglio di quello di Eve :mad:
Ragazzi , ho già addosso un'ansia per questo passaggio che non potete immaginare... anzi sì che potete ;)
mariasole
03-02-2014, 15:06
grazie a tutti delle delucidazioni. Speriamo che il nostro progetto ponte vada meglio di quello di Eve :mad:
Ragazzi , ho già addosso un'ansia per questo passaggio che non potete immaginare... anzi sì che potete ;)
immagino...immagino....la mia ansia è già iniziata all'inizio di questo ultimo anno scolastico alla scuola materna...anche se una parte è nata non per paura dell'inclusione a scuola, ma per il fatto che Mariasole sta spiccando il volo e io la vorrei tenere sempre sotto la mia ala protettrice :cry::oops::nono::-
:suda::sole::sun_smiley:
Alla faccia della coordinatrice che dice ai genitori di lasciar volare gli aquiloni dei nostri figli e poi io...sono la prima a tenere stretta il filo... :eek:
ma ora sto lavorando su di me per lasciare a Mariasole la possibilità di misurarsi di persona sulle sue autonomie (la befana gli ha portato un attaccapanni basso per togliere da sola il giubbotto e appenderlo)
e a favorirle il suo vol, cercando per lei la base di atterraggio migliore... scuola, team docenti, compagni...sperando che le persone con cui avrà a che fare, abbiano il cuore aperto all'accoglienza della diversità e all'inclusione,
e la considerino prima come Mariasole e poi come bambina con sdd.
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