Visualizza la versione completa : La presa in carico
...... ti posso dire che il Comune ha la titolarità sui "progetti di vita" degli utenti già con una normativa del lontano 1977..il DPR 616 che viene ribadita con la Legge Quadro 328 del 2000..
Questo NON significa che il Comune si debba fare carico ECONOMICAMENTE di un progetto educativo (l'obbligo economico è solo nell'ambito del diritto allo studio sancito dalla 104, quindi, per intenderci, educatori a scuola, in BASE alle proprie possibilità di bilancio ...ecco perchè alcuni ns ragazzi hanno tante ore altri meno:(.dipende dalle possibilità di bilancio che il comune ha a disposizione) MA questo significa che il Comune è obbligato ad aiutare voi famiglia a capire che tipo di progetto si possa mettere in campo per Marco essendo la cabina di regia con gli altri servizi...mi spiego: Marco è in carico per la parte riabilitativa al servizio xxx (sia esso pubblico che privato), frequenta la scuola yyy o l'associazione zzz..il Comune, sentito voi e le vostre esigenze conosciuto Marco, incontra xxx yyy e zzz, e vi aiuta a capire cosa provare e con chi e nello stesso tempo monitora il progetto con incontri visite etc...poi magari effettivamente, se dovesse servire un educatore per il tempo libero, non lo paga...però vi aiuta a cercarlo vi da gli obbiettivi vi scandisce i tempi e vede come va il progetto ed interviene facendo da mediatore coi vari attori coinvolti;)
Fai una richiesta scritta e cita qs due leggi, più o meno così..."a norma del DPR 616/77 ed in ottemperanza della L. 328/00, considerando che mio fg .....è dichiarato portatore di handicap secondo l'art3 comma3 della l. 104/92....chiedo che i Vs servizi sociali prendano in carico la situazione del suddetto per promuoverne un progetto educativo che abbia come obiettivo la sua autonomia..."
una cosa del genere...una volta fatta la richiesta scritta NON possono NON dare una risposta...verba volant scripta manent...se telefoni o ti presenti rischi che ti dicano che loro non hanno fondi e ti liquidano e basta:( (scusate parlo purtroppo per conoscenze di qs meccanismi facendone parte attiva:()
Nel fare la richiesta scritta ricordati di consegnarla all'ufficio protocollo in duplice copia e su una copia ci fai mettere un timbro che ettesti la consegna con la data e la tieni tu...oppure manda una raccomandata con ric evuta di ritorno....
ho estrapolato questo pezzo preso dalla discussione iniziata da Anna Rita, perchè mi sono resa conto che spesso non abbiamo informazioni normative sufficienti, pensiamo che i nostri diritti nascano e finiscano con la 104, ma non è così...lo Stato ci ha tutelato negli anni, solo che noi spesso non lo sappiamo o nessuno ce lo dice:(. siamo preparati su richieste di invalidità, accompaganmento, assistenza educativa scolastica, sostegno etc...ma poi fuori dalla scuola pensiamo che sia solo "affar nostro" ma anche all'interno della scuola non sappiamo che potremmo contare su qualcuno che faccia da regia al posto nostro:(
la legge Italiana per ora ci ha aiutato...poi ovvio che i servizi sono fatti da persone, per cui ci "può andar bene o andar male"..così come per tutte le situazioni...ci sono Comuni in cui non è necessario fare una domanda come quella sopra, perchè viene fatto normalmente come procedura, ce ne sono altri in cui invece si deve attrezzare...RIPETO non è detto che poi questa cosa ci risolva la vita, ma è giusta sapere che ci sono struemnti che possiamo usare...
qualcuno di voi l'ha fatto? ha dovuto scrivere oppure è stata una cosa naturale?
come avete proceduto e come è andata?
Noi fatta quest'anno (ma Laura lo sa bene :D) per iscritto, lunedì abbiamo la prima riunione. Purtroppo nella nostra zona non esistono associazioni che aiutano le famiglie in questo coordinamento e nelle valutazioni, quindi si va a tentoni, se si considera inoltre che non sono presenti neanche i NPI dell'ASL sul territorio. Abbiamo fatto richiesta scritta al comune con gli estremi di legge, abbiamo fatto riferimento ad un lavoro già fatto da un operatore del consorzio dei comuni e ora mi sto documentando un po' su cosa è questo progetto di vita, cosa bisogna sapere e chiedere e come cercare magari di farlo funzionare anche per altre famiglie della zona che sono nelle nostre stesse condizioni (praticamente tutte), questo perchè non è stato mai attivato un po' perchè costa e un po' perchè a volte non è ben chiaro questo "obbligo" o meglio la legge lo prevede solo su richiesta della famiglia.
Per l'attivazione del servizio si è dovuta riunire l'UVI (che manco sapevo esistesse e che è analoga alla UONPIA lombarda per intenderci) che ha dato l'incarico all'operatore del consorzio che in questo modo supporterà la famiglia in queste valutazioni e, nello specifico, anche le insegnanti partendo da quelle che sono le potenzialità di Davide.
Loredana
27-09-2013, 19:13
questa cosa è estremamente interessante Laura, ma a che età si può far richiesta per questo tipo di servizio?
Oltre ad essere interessante per Francesco, lo potrebbe essere nell'immediato molto di più per Francesca una ragazza down adulta mia compaesana alla quale il Comune non ha mai dato questo tipo di assistenza per lo sviluppo delle autonomie. Tutto ciò che ha imparato è grazie alla famiglia che però nel tempo spesso l'ho sentita lamentarsi perchè stanca......
Non c'è un età Loredana! Incollo l'articolo 14 della legge della 328/00
Art. 14.
(Progetti individuali per le persone disabili)
1. Per realizzare la piena integrazione delle persone disabili di cui all'articolo 3 della legge 5
febbraio 1992, n. 104, nell'ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell'istruzione
scolastica o professionale e del lavoro, i comuni, d'intesa con le aziende unità sanitarie locali,
predispongono, su richiesta dell'interessato, un progetto individuale, secondo quanto stabilito al
comma 2.
2. Nell'ambito delle risorse disponibili in base ai piani di cui agli articoli 18 e 19, il progetto
individuale comprende, oltre alla valutazione diagnostico-funzionale, le prestazioni di cura e di
riabilitazione a carico del Servizio sanitario nazionale, i servizi alla persona a cui provvede il
comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e all'integrazione
sociale, nonché le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà,
emarginazione ed esclusione sociale. Nel progetto individuale sono definiti le potenzialità e gli
eventuali sostegni per il nucleo familiare.
Una precisazione per non creare confusione: l UVI , che immagino sia l unità di valutazione integrata, corrisponde al servizio di neuropsichiatria infantile? ( U O N P I A lombardo) se è così allora anche da voi ci sono servizi riabilitativi territoriali che dipendono dalle aziende ospedaliere non dalle ASL .
L asl non ha più competenza di presa in carico degli utenti già da qualche anno se non per attività di consultorio familiare ma solo in ambito sanitario non sociale.
Io credo che quanto hai attivato tu invece sia un équipe integrata che per noi puó essere il nucleo zonale handicap che cmq non tutti anno:-(
L importante è che qs lavoro venga fatto dagli operatori comunali o loro delegati con l interazione dei servizi specialistici (es neuropsichiatria)
Per rispondere a loredana non esiste un età ma delle esigenze specifiche o dei bisogni specifici tra i quali anche e ovviamente la stanchezza dei genitori.
Scusate l italiano poco corretto ma scrivo dal cell e sono una schiappa
Una precisazione per non creare confusione: l UVI , che immagino sia l unità di valutazione integrata, corrisponde al servizio di neuropsichiatria infantile? ( U O N P I A lombardo) se è così allora anche da voi ci sono servizi riabilitativi territoriali che dipendono dalle aziende ospedaliere non dalle ASL .
Sul nostro territorio non esiste il servizio di neuropsichiatria infantile, quindi l'unica cosa che si riunisce è l'UVI a cui fanno capo le strutture che erogano i servizi riabilitativi (se ho capito bene).
Loredana
29-09-2013, 01:40
Noi fatta quest'anno (ma Laura lo sa bene :D) per iscritto, lunedì abbiamo la prima riunione. Purtroppo nella nostra zona non esistono associazioni che aiutano le famiglie in questo coordinamento e nelle valutazioni, quindi si va a tentoni, se si considera inoltre che non sono presenti neanche i NPI dell'ASL sul territorio. Abbiamo fatto richiesta scritta al comune con gli estremi di legge, abbiamo fatto riferimento ad un lavoro già fatto da un operatore del consorzio dei comuni e ora mi sto documentando un po' su cosa è questo progetto di vita, cosa bisogna sapere e chiedere e come cercare magari di farlo funzionare anche per altre famiglie della zona che sono nelle nostre stesse condizioni (praticamente tutte), questo perchè non è stato mai attivato un po' perchè costa e un po' perchè a volte non è ben chiaro questo "obbligo" o meglio la legge lo prevede solo su richiesta della famiglia.
Per l'attivazione del servizio si è dovuta riunire l'UVI (che manco sapevo esistesse e che è analoga alla UONPIA lombarda per intenderci) che ha dato l'incarico all'operatore del consorzio che in questo modo supporterà la famiglia in queste valutazioni e, nello specifico, anche le insegnanti partendo da quelle che sono le potenzialità di Davide.
Scusa Paola se non sono troppo indiscreta potresti dirmi in cosa consiste il progetto che dovrebbe essere portato avanti con Davide?
Verrebbe svolto come attività extrascolastica?
Interessante, io abito a Milano e tempo fa avevo provato a chiedere un educatore tramite il comune. Ma poi sinceramente mi ero letteralmente spaventata vista la mole di burocrazia e i tempi di attesa biblici. Così ho optato per il fai da te. Però in quel caso l'educatore lo avrebbero scelto e pagato loro...
Interessante, io abito a Milano e tempo fa avevo provato a chiedere un educatore tramite il comune. Ma poi sinceramente mi ero letteralmente spaventata vista la mole di burocrazia e i tempi di attesa biblici. Così ho optato per il fai da te. Però in quel caso l'educatore lo avrebbero scelto e pagato loro...
Beh vivi in un 'isola felice;-) ormai i bilanci sono talmente risicati che i comuni intervengono solo dove sono obbligati:-( come l assistenza scolastica. Tutto il resto in genere è stato tagliato:-(
Scusa Paola se non sono troppo indiscreta potresti dirmi in cosa consiste il progetto che dovrebbe essere portato avanti con Davide?
Verrebbe svolto come attività extrascolastica?
Il progetto (che ancora non c'è perchè l'incarico è stato appena formalizzato) riguarda tutto partendo anche (e principalmente visto che ora è lì la criticità maggiore) la scuola. Praticamente il "responsabile" di progetto è l'operatore dei servizi sociali, che nel nostro caso è anche pedagogista. L'operatore conosce Davide dal momento dell'insermento a scuola materna perchè è quello che cura la pratica del famoso educatore comunale.
L'anno scorso siamo riusciti a far chiedere alla scuola un'osservazione più puntuale da parta sua di Davide a scuola, quindi ci ha lavorato insieme mezza giornata alla settimana per tre mesi (tieni presente che però Davide è unico caso nel comune quindi le ha dedicato tutto il suo tempo a servizio del ns comune), dopo di che ha stilato una relazione e ha dato le indicazioni alle maestre, regolarmente disattese perchè la sua osservazione era stata fatta alla stregua di una consulenza esterna e quindi non vincolante. Ora è diverso, perchè lei ha la presa in carico globale di Davide per cui dovremo stilare insieme (lei e la famiglia) un progetto a 360° in cui ci sia la programmazione scolastica, ma anche la riabilitazione che fa presso il centro convenzionato e le altre attività extrascolastiche. Praticamente di volta in volta ci deve indirizzare su cosa puntare, partendo da quelle che sono le potenzialità da incentivare, ma anche su cosa dobbiamo aggiustare il tiro o tirare il freno. Per ora iniziamo dalla scuola, lunedì abbiamo il primo incontro di programmazione con insegnanti e dirigente e vediamo se in quella sede già possiamo fare un discorso globale sul bambino, se non sarà possibile per motivi di tempo e/o organizzativi vuol dire che ci rincontremo a parte, ma comunque va affrontanto anche il discorso dell'autonomia ad di fuori della scuola e della famiglia e quindi appena si mette a posto il discorso programmazione quello sarà il secondo step. Per ora siamo nella fase teorica quando arriveremo alla pratica vi dirò ;)
stefania71
30-09-2013, 13:15
Interessante discussione, finora noi non ci siamo rivolti al comune in nessun modo la presa in carico per la parte sanitaria l'ha fatta il centro di genetica clinica nel centro di riferimento regionale(sardegna) la parte dela neuroriabilitazione o come la chiamo io sostegno allo sviluppo il centro di neuroriabilitazione della asl che ha npi logopedista e fisioterapista lavorano in equipe e seguono Anna dal terzo mese di vita. Ora la mia piccola ha un anno la nostra vita scorre tra asilo e terapia e famiglia di cosa potrebbe avere bisogno in questa fase?
. Ora la mia piccola ha un anno la nostra vita scorre tra asilo e terapia e famiglia di cosa potrebbe avere bisogno in questa fase?
...tante coccole:P
Battute a parte, Stefania mi sembra di capire che la vita vostra e della vostra piccolina in qs momento sia full di stimoli;) e che non abbiate esigenze particolari;)
Nel cosiddetto "progetto di vita" i primi anni in genere le attività riguardano al massimo l'inserimento al nido o allo spazio gioco o servizi di qs genere..
Qs in linea di massima...se poi la famiglia pone esigenze particolari possono essere valutate;)
A volte ci sono dei percorsi di accompagnamento psicologico per i genitori o anche per i fratelli.
Ripeto, nulla di preconfezionato, ma dovrebbero essere predisposti progetti calibrati sulle esigenze delle famiglie e ovviamente in base a ciò che il territorio offre
Loredana
30-09-2013, 23:32
grazie Paola, trovo il tutto mooolto interessante, attendo aggiornamenti! :ok:
Per chi avesse voglia di approfondire, vi segnalo quanto sta succedendo in Lombardia grazie alla collaborazione (evviva ogni tanto ci si riesce!!!) tra la Ledha e l'Ordine delle Assistenti Sociali proprio sul tema della presa in carico e del progetto di vita delle persone disabili http://www.ledha.it/page.asp?menu1=12¬izia=4385
Se vi va di leggere, potete anche scaricare un "vademecum" sulla presa in carico, che altro non è che una raccolta di articoli e pubblicazioni riferiti proprio a questo tema.
Arrivano gli aggiornamenti: ieri abbiamo ricevuto la lettera per la convocazione del GLO (mai così presto!!! :D) e oggi è arrivata la telefonata della pedagogista che ha la presa in carico perchè deve arrivare al gruppo PEI con tutte le informazioni del caso, per cui vuole la valutazione fatta dalla npi giovedì scorso, venerdì verrà a parlare con i terapisti e insieme telefoneremo (con esami che faremo giovedì prossimo alla mano) al foniatra per avere una linea di indirizzo preciso su come agire a livello logopedico e di comunicazione con il bambino (lei è convinta che ci siano delle frequenze su cui gli arriva il suono distorto per cui non può andare bene in dettatura). Frasi del tipo "dovete chiedere che vi dicano cosa fare è inutile che vi dicono quali sono le difficoltà senza indicare quali sono le soluzioni!". Ecco cose scontate come queste, una persona competente che si prenda tutto il faldone di Davide e che si mette con me a parlare con tutti "alla pari" la ritenevo un'utopia invece a quanto pare è una cosa che si può avverare... non pare, ma avere qualcuno che ti aiuta in questo ti dà anche la forza di tenere il passo su queste cose, ti aiuta a essere meno confuso e più consapevole nelle valutazioni.
Benissimo Paola! Speriamo che questo sia solo l'inizio :D
Adriano è stato piuttosto fortunato sia con i terapisti che con gli insegnanti, però mi manca proprio una figura di riferimento che sia al corrente di ogni cosa e che si faccia carico di tirare le fila di tutto... insomma che rivesta il ruolo che fino ad ora ho svolto io in modo poco costante e, soprattutto, poco competente.
Ad esempio ha ripetuto più volte gli esami dell'udito ma l'unica cosa che mi dicono ogni volta è che il test ha evidenziato solo un problema lieve e che quindi va ripetuto dopo 8 mesi. A questo punto mi sono stufata di farglielo rifare visto che mi pare proprio inutile!
Anche io sono contenta per voi! Qs è la dimostrazione che la legge italiana è dalla nostra parte e che possiamo vendere ad ottimi interventi senza che ad impazzire siano le famiglie! Quindi spero che qs tua esperienza possa essere utile a tutti ! Grazie paola per averci reso partecipi. . . Anche qs sono traguardi importanti per l autonomia dei nostri figli!
Sono arrivate delle richieste specifiche a Paola su una "lettera tipo" da inoltrare per la presa in carico
Vi do una possibile traccia da modificare in base alle esigenze del Vs pinguino;). Tenete in considerazione che ogni Regione ha poi delle leggi proprie che possono citate a supporto della Vs richiesta
Luogo di residenza, data
Alla cortese attenzione
del Responsabile dei Servizi Sociali
del Comune di........
Indirizzo
Oggetto: richiesta predisposizione progetto individuale in favore di............
I sottoscritti NOME DEI GENITORI, genitori di ..........., nato a ......il...... riconosciuto invalido al 100% e con handicap grave ai sensi dell’art.3 legge 104/92 (vd certificazioni allegate) residente in codesto comune in Via..........
VISTO
L’articolo 14 della legge n. 328 dell’8 novembre 2000 che recita:
1. Per realizzare la piena integrazione delle persone disabili di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nell’ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell’istruzione scolastica o professionale e del lavoro, i comuni, d’intesa con le aziende unità snitarie locali, predispongono, su richiesta dell’interessato, un progetto individuale, secondo quanto stabilito al comma 2
2. Nell’ambito delle risorse disponibili in base ai piani di cui agli artt. 18 e 19, il progetto individuale comprende, oltre alla valutazione diagnostica funzionale, le prestazioni di cura e riabilitazione a carico del Servizio sanitario nazionale, i servizi alla persona a cui provvede il comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recuper e all’integrazione sociale, nonché le misure economichenecessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale. Nel progetto individuale sono definiti le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare.
3. Con decreto del Ministro della sanità, di concerto con il Ministro per la solidarietà sociale, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite, nel rispetto dei principi di tutela della riservatezza previsti dalla normativa vigente, le modalità per indicare nella tessera sanitaria, su richiesta dell’interessato, i dati relativi alle condizioni di non autosufficienza o di dipendenza per facilitare la persona disabile nell’accesso ai servizi ed alle prestazioni sociali.
PREMESSO CHE
- ......... frequenta.... (citare ordine e grado della scuola che frequenta il figlio oltre che al centro riabilitativo a cui si è in carico sia esso pubblico o privato) dove svolge diverse attività rivolte all’ottenimento di un’autonomia raggiungibile
-nonostante gli sforzi, la famiglia incontra difficoltà a trovare dei punti di riferimento qualificati fermi che la aiutino nel coordinare tutte le attività che ruotano intorno a ..... in modo che si operi in maniera organica e con interazione fra i vari ambiti e a tutelarne i diritti
-...(altre necessità che giustifichino la richiesta di una persona super partes che gestisca la situazione, es la difficoltà a dialogare con la scuola o con il centro specialistico, necessità di attività extrascolastiche, avvicinamento alla vita lavorativa,etc....)
CHIEDONO
Che venga effettuata una vera presa in carico da parte del Comune o da ente da esso delegato, individuando un referente/coordinatore qualificato che, dopo una conoscenza reale di ..... , predisponga un progetto individuale di vita, in collaborazione con la famiglia, che parta dalle sue potenzialità e racchiuda indicazioni precise in tutti gli ambiti in cui viene seguito, in particolare in ambito.... (scolastico o riabilitativo o lavorativo o extrascolastico etc...a seconda delle esigenze);
che tale progetto individualizzato sia monitorato nel tempo e che si concretizzi anche nella partecipazione attiva alla predisposizione anche di....(PEI in ambito scolastico in collaborazione con le insegnanti, progettti lavorativo col servizio specifico, progetti extrascolastici con le associazioni del territorio etc....)
Certi di Vs riscontro favorevole, si coglie l'occasione per progere cordiali saluti.
IN FEDE
___________________________ _________________________
SI ALLEGA:
- fotocopia certificato invalidità di...
- fotocopia certificato l. 104/92
ire12998
19-10-2016, 11:37
Ciao a tutti, scusate se riprendo questo post ma mi sto informando su come fare per chiedere un progetto scolastico per il mio Filippo che sta iniziando a frequentare il nido. Ho fatto richiesta al mio comune ma mi ha risposto che "non ci sono i fondi e che non possono giustificare un progetto per un singolo".
Ora sono un pò confusa.....a chi devo chiedere per avere un progetto per mio figlio? Devo chiedere la UMVD per minori? e nel caso a chi....al comune o all'asl?
Solo leggendo questo forum ho capito che posso avere dei diritti oltre la richiesta del classico sostegno ma non so come fare.....
Ciao Ire, non mi stupisce che il tuo comune ti abbia risposto che non ci sono i fondi.....è la risposta più classica che si possa ottenere in comune da qualche anno a questa parte. Io quando andai a chiedere se offrivano un servizio di presa in carico mi guardarono come se stessi chiedendo la luna.
Credo che tu debba rivolgerti all'asl. Filippo è già seguito da un servizio di neuropsichiatria infantile?
dorothea
19-10-2016, 16:08
Anche noi abbiamo iscritto mio figlio al nido, non ha ancora iniziato perché c'è un'epidemia di varicella. Durante la selezione della struttura siamo stati riferiti al Comune, servizio Istruzione, per prendere informazioni sull'eventuale sostegno. La prima risposta è: "Non sapendolo, non lo avevamo messo in budget" e poi: "ora ci informiamo e vi facciamo sapere". E' passato un mesetto e torneremo noi a sentire se ne sono venuti a capo. Intanto abbiamo scelto una struttura bellissima dove c'è un altro bimbo con la sdD e le educatrici preparate ad imboccarlo e gestirlo. La direttrice ci ha detto che per lui non è previsto il sostegno e a noi sta bene che frequenti con il rapporto insegnanti-bambini mainstream. Ovviamente, dalla materna non potrà più essere così.
Circa l'eventuale educatore/trice, nessuno ci ha detto nulla. La NPI dell'ASL ci ha indirizzati all'associazione che fa logopedia e psicomotricità nel nostro Comune, perché ha l'età (14 mesi) e i requisiti per cominciare.
Ora, questo tread ci apre un mondo. Grazie.
Dovremmo muoverci già adesso? Oppure si può tranquillamente aspettare un altro annetto?
perchè aspettare? comincia a segnalarti, tanto poi ci sono le liste d'attesa ;)
ire12998
20-10-2016, 16:21
Si siamo già seguiti dall'NPI ma non mi ha mai dato indicazioni in merito. Chiederò nella prossima visita. Ho l'impressione che ogni specialista faccia la sua parte e che nessuno abbia una visione dell'insieme.
Grazie Maddy, proverò ad informarmi all'asl....
mariasole
21-10-2016, 23:16
Per ora siamo nella fase teorica quando arriveremo alla pratica vi dirò ;)
Paola, come è andata a finire?
mariasole
21-10-2016, 23:23
Devo chiedere la UMVD per minori? e nel caso a chi....al comune o all'asl?
Solo leggendo questo forum ho capito che posso avere dei diritti oltre la richiesta del classico sostegno ma non so come fare.....
L'UVDM viene fatto dall'ULSS e poi da questo documento si definiscono le ore di assistente assegnate, sia per il nido, sia per la scuola dell'infanzia o primaria.
zioudino
22-10-2016, 11:17
Si siamo già seguiti dall'NPI ma non mi ha mai dato indicazioni in merito. Chiederò nella prossima visita. Ho l'impressione che ogni specialista faccia la sua parte e che nessuno abbia una visione dell'insieme.
Effettivamente è così, però all'interno della neuropsichiatria infantile ci dovrebbe essere una figura (ad esempio da noi è la psicologa) che coordina le attività di tutto il team, si interfaccia con le altre strutture (come la scuola e il comune) e conosce le dinamiche "burocratiche" per l'assegnazione, ad esempio, degli insegnanti di sostegno e degli assistenti fisici.
Prova a informarti presso la segreteria della tua NPI e chiedi chi è la persona che ricopre questo ruolo nella struttura, così puoi parlargli e magari fare in modo che si attivi in base alle vostre esigenze.
Questa teoria è spesso disattesa però. Da noi la presa in carico è un atto formale. La presenza della neuropsichiatria c'è solo per l'incontro con la scuola in una riunione completamente inutile che ogni volta mi lascia nervoso e senso di inadeguatezza. Gli specialisti solo privati non partecipano nemmeno perché l' incontro vero si fa senza npi. ..'.
Il npi non vede Lorenzo dal primo anno di scuola , se si esclude un incontro casuale al mercato..... tanto che all'ultima riunione lo ho salutato dicendo " noi ci vediamo al mercato"... almeno mi sono tolta lo sfizio di fargli capire la sua inutilità
Viste le ultime normative che mettono al centro il progetto di vita individuale per poter accedere a quasi tutti i finanziamenti, e anche a qualche richiesta in tal senso, ripropongo questo thread, facendo notare che al suo interno c'è il testo pro-forma di un'eventuale richiesta al comune.
Viste le ultime normative che mettono al centro il progetto di vita individuale per poter accedere a quasi tutti i finanziamenti, e anche a qualche richiesta in tal senso, ripropongo questo thread, facendo notare che al suo interno c'è il testo pro-forma di un'eventuale richiesta al comune.
Ragazzi state attenti perché il "progetto di vita" previsto dall'articolo 14 della l.328/2000 è richiamato non solo nella legge sul "dopo di noi" srl 2016 ma anche nel decreto attuativo della buona scuola del 2017!!!!
Dal 2019 il PEI dovrà collegarsi al progetto di vita, quindi, siccome i servizi "tentenneranno", dobbiamo aver chiaro noi cosa chiedere e a chi!
mariasole
16-10-2017, 22:58
Ragazzi state attenti perché il "progetto di vita" previsto dall'articolo 14 della l.328/2000 è richiamato non solo nella legge sul "dopo di noi" srl 2016 ma anche nel decreto attuativo della buona scuola del 2017!!!!
Dal 2019 il PEI dovrà collegarsi al progetto di vita, quindi, siccome i servizi "tentenneranno", dobbiamo aver chiaro noi cosa chiedere e a chi!
Puoi spiegare meglio questi concetti, e cosa si può fare oggi, senza rileggere tutte le discussioni precedenti?
All'ultima riunione AIPD mi avevano accennato a questa possibilità, anche perchè questi progetti vengono fatti principalmente per i bambini autistici...ma i fondi ci sono per tutti, anche per noi. grazie
Anna211061
17-10-2017, 17:25
Non ho ben capito anche perche tra poco a novembre andremo a rounione per il pei e gia sono preoccupata sul pei dev esserci scritto tutto il progetto di vita non solo scolastico intendo anche futuro?altrimenti poi dopo non possiamo più richiedere nulla?????
Puoi spiegare meglio questi concetti, e cosa si può fare oggi, senza rileggere tutte le discussioni precedenti?
All'ultima riunione AIPD mi avevano accennato a questa possibilità, anche perchè questi progetti vengono fatti principalmente per i bambini autistici...ma i fondi ci sono per tutti, anche per noi. grazie
Non ci sono fondi stanziati nella Buona Scuola ma solo "prassi", quindi procedure...esistono fondi sul "dopo di noi" sulla 112/16, ma lì parliamo di maggiorenni e di uscita da casa...quindi niente bambini...e l'autismo non ha la priorità per l'accesso a qs fondi, ma si tratta di richieste che possono essere presentate per persone disabili con l'artt 3/comma 3, anche solo con disabilità fisica..non è necessario avere una disabilità cognitiva...Poi non so se la tua Regione ha dei fondi particolari finalizzati all'autismo, queste sono normative e direttive Nazionali! Ma non addentriamoci nell'accesso ai fondi che altrimenti ci perdiamo ...
riporto la normativa, perchè dobbiamo imparare che questa è la nostra "valigia" che dobbiamo riempire di contenuti differenti a seconda delle peculiarità dei nostri figli, dell'ambiante che viviamo e che ci circonda e dei mezzi, anche economici, che abbiamo: la normativa è il nostro contorno, il nostro contenitore, uguale per tutti..il contenuto cambia!
E' importante, quando ci si interfaccia con l'ente pubblico, conoscere! Conoscendo, si possono sostenere delle tesi, altrimenti si rischia di prendersi anche dei "no" non motivati!
VALIGIA ---STARTED PACK!:) (Sono mamma di un'adolescente si vede???ahaha speriamo di avere scritto giusto!)
L. 328/2000 art 14
(Progetti individuali per le persone disabili).
1. Per realizzare la piena integrazione delle persone disabili di cui all'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nell'ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell'istruzione scolastica o professionale e del lavoro, i comuni, d'intesa con le aziende unità sanitarie locali, predispongono, su richiesta dell'interessato, un progetto individuale, secondo quanto stabilito al comma 2.
2. Nell'ambito delle risorse disponibili in base ai piani di cui agli articoli 18 e 19, il progetto individuale comprende, oltre alla valutazione diagnostico-funzionale o al Profilo di funzionamento, le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del Servizio sanitario nazionale, il Piano educativo individualizzato a cura delle istituzioni scolastiche, i servizi alla persona a cui provvede il comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e all'integrazione sociale, nonché le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale. Nel progetto individuale sono definiti le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare. (1)
(1) il presente comma è così modificato dall'articolo 7 del Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66. Si legga, per completezza, l'articolo 7 del medesimo Decreto.
leggete bene le competenze: I COMUNI PREDISPONGONO SU RICHIESTA DEGLI INTERESSATI, SENTITI LE USL...ETCETC
Significa che:
primo: l'interessato deve chiedere! sembra una banalità ma non lo è...all'ente pubblico si chiede per ISCRITTO tutto ciò che è verbale potrebbe non contare o contare poco..l'Ente pubblico ha l'obbligo di risposta se la domanda è per iscritto
secondo: il Comune predispone sentiti gli specialisti...attenzione non significa IL COMUNE PAGA! significa che però devono predisporre un progetto individuale specifico e aderente alle esigenze di quella specifica persona
terzo: il progetto varia anche a seconda dell'età...cioè mio figlio cresce..il progetto va rivisto e cambiato perchè le sue esigenze cambiano
quarto: ultimo ma primo nella mia top list mentale:) progetto individuale significa che parte dalla persona non dal servizio! mi spiego: se un disabile con gravità esce dal circuito scolastico e sul territorio c'è solo il cdd, non è che lo mandi al cdd se la sua esigenza è un cse:chair: Se gli esperti valutano ( e se valutano conoscono e vedono e rilevano) che una persona ha bisogno di un servizio educativo e non riabilitativo, ci si attiva per trovare una proposta aderente al bisogno!!
quinto: CHI PAGA? ogni regione, ex provincia, ambito, comune etc etc etc ha regolamenti differenti, comunque tutti basati sull'ISEE che cambia tra ISEE per i minori e ISEE per gli adulti...cmq mettiamoci in testa che un pò dobbiamo pagare anche noi...giusto per chiarezza.
Ma francamente io sarei contenta di pagare, anche in parte o totalmente, un'attività (esattamente come faccio per la normo che mi costa un capitale in palestra ed equitazione) che risponda alle esigenze di mia figlia!
D.LGS 66/2017
L'art 5 modifica in parte la L. 104/92 e al comma 2 punto b cita:
b) all'articolo 12, il comma 5 e' sostituito dal seguente: «5.
Successivamente all'accertamento della condizione di disabilita'
delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle
studentesse e degli studenti ai sensi dell'articolo 3, e' redatto un
profilo di funzionamento secondo i criteri del modello
bio-psico-sociale della Classificazione Internazionale del
Funzionamento, della Disabilita' e della Salute (ICF) adottata
dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS), ai fini della
formulazione del progetto individuale di cui all'articolo 14 della
legge 8 novembre 2000, n. 328, nonche' per la predisposizione del
Piano Educativo Individualizzato (PEI).»;
questo significa che , a seguito della valutazione e alla certificazione della condizione di disabilità, deve essere fatta una valutazione multidisciplinare che sia fondamento per il progetto di vita e il PEI
ma soprattutto all'art 7
Piano educativo individualizzato
(omissis).....
f) indica le modalita' di coordinamento degli interventi ivi
previsti e la loro interazione con il Progetto individuale;....(omissis)
questo che significa????
che i Comuni che spesso facevano finta di non sapere dell'esistenza dell'art 14 della L.328/00 (non tutti nè!!! alcuni si!) adesso sono costretti a prenderne atto...
della L. 112/2016..ne riparleremo un'altra volta..qui siamo quasi tutti pischelletti..quella è per i grandoni over 18
il modello di richiesta lo leggete nelle pagine precedenti...
Non ho ben capito anche perche tra poco a novembre andremo a rounione per il pei e gia sono preoccupata sul pei dev esserci scritto tutto il progetto di vita non solo scolastico intendo anche futuro?altrimenti poi dopo non possiamo più richiedere nulla?????
scusami Anna, il D.Lgs 66/2017 troverà la sua totale attuazione dal 2019....quindi vai alla riunione tranquilla a novembre!
il progetto di vita o individuale è un progetto che "guarda" tua figlia nella sua interezza: fuori e dentro scuola...perchè ciò che fa a scuola abbia senso con ciò che fa fuori..perchè gli obbiettivi siano gli stessi..
Mi spiego: se per tua figlia si segue un particolare metodo (es comunicazione aumentativa) che viene usata in terapia riabilitativa e nei progetti extrascolastici, va da se che debba essere usata anche a scuola..oppure se a scuola state affrontando l'euro o l'utilizzo del denaro, magari con l'educatrice domiciliare (se prevista) si inizierà a sperimentare quell'autonomia...
Oppure se a scuola si rileva che tua figlia ha delle difficoltà di socializzazione e vale la pena che venga fatto un progetto domiciliare, allora nel suo progetto globale verrà affiancato un progetto educativo extrascolatsico che tenga conto della sua difficoltà..
non so se mi sono spiegata...
chi valuta i bisogni? l'equipe...chi progetta? il comune
Anna211061
18-10-2017, 19:16
Si si la bimba usa sia la caa che la Lis a scuola idem sul pei deve esserci scritto giusto domani ne parlo cn l insegnate di sostegno del pei grazie.per le informazioni.e sempre utile.
Anna Rita Fracchiolla
21-10-2017, 21:56
Scusami Laura ma il modello fax-simile precendente va comunque bene o bisogna fare qualche altro riferimento alle ultime leggi? E comunque nel mio caso Marco è maggiorenne, posso prenderlo comunque ad esempio con le dovute modifiche? Vorrei provare ad inoltrare la domanda, anni fa ho desistito perchè mi dicevano che c'erano tempi biblici di attesa ma ora che ha finito la scuola e non c'è un minimo spiraglio di niente(se non attività ludiche) tenterei anche questa strada.
....Marco è maggiorenne, posso prenderlo comunque ad esempio con le dovute modifiche? Vorrei provare ad inoltrare la domanda, anni fa ho desistito perchè mi dicevano che c'erano tempi biblici di attesa ma ora che ha finito la scuola e non c'è un minimo spiraglio di niente(se non attività ludiche) tenterei anche questa strada.
A maggior ragione se è maggiorenne! Laddove finita la scuola si rischia il nulla Totale!!!! Ho riportato la normativa sulla buona scuola per far capire che dovrebbe diventare un assunto di base fin da piccoli!!!
A volte parlano di tempi biblici o mancanza di fondi per far desistere....ma io consiglio sempre di presentare richiesta.. perché quella resta! È ufficiale! Le richieste solo verbali non fanno "un precedente" quelle scritte si!
Quindi...richiama l'art 14 della l. 328/2000, ribadisco che tuo figlio è persona disabile certificato dall'articolo 3 comma 3 così come previsto dalla normativa citata, per qs motivo chiedi che i servizi sociali definiscano un progetto individuale come da loro obbligo normativo😉
Anna Rita Fracchiolla
23-10-2017, 09:25
grazie mi attivo subito perchè hai detto bene marco ha finito la scuola quest'anno e per lui come per tanti altri come lui c'è il VUOTO assoluto, neanche i corsi professionali fanno più per loro perchè la regione sicilia non ha fondi per pagare i sostegni e non accettano altre forme di tutor (mi ero proposta anche io, pensa un pò come sono disperata) e lui sta sviluppando una rabbia soprattutto nei miei confronti perchè non sa che fare (tranne attività ludiche ahimè) mentre lui vorrebbe un lavoro e pensa che la colpa è mia. Vi aggiornerò
Ciao a tutti :)
Ieri ho provato a consegnare il modello all'assistente sociale.
L'abbiamo studiato assieme. Mi ha detto che se l'avesse inoltrato, sarebbe stato convocato un UVDH (Unità di Valutazione Distrettuali Handicap)
Siccome sono già in programma una serie di UVDH, non ho insistito. Inoltre mi ha suggerito di portare il modello nel prossimo GLHO , perché sembrerebbe che già la psicologa del Distretto Sanitario sia la figura che ha preso in carico Mirco.
In effetti, qui nel Comune di Udine, già c'è un lavoro di collaborazione tra Comune, Scuola,Distretto Sanitario e strutture extrascolastiche. L'unica cosa è che sono io a comunicare cosa fa quello e come e quando :rolleyes: con e-mail o consegne di carte.
Dunque, tocca aspettare il prossimo incontro. Certo è che preferisco consegnare richiesta scritta e sottoscritta da noi genitori.
Vi farò sapere ;)
L'altro giorno sono andata dall'ass. sociale per inoltrare la domanda per il contributo regionale ai disabili per l'anno 2019.
Mi ha fatto scrivere di mio pugno un preventivo di spesa riguardante le attività. Prima mi aveva chiesto se ne avevo uno fatto da una associazione.
Sembrerebbe che qui in Friuli non sia ancora in uso la presa in carico del comune.
C'è qualcuno che in Friuli, invece, ha la presa in carico?
Perché come me l'ha posta l'ass. sociale, visto che Mirco è stato preso in carico dall'Equipe Sanitaria (la Nostra Famiglia), o è l'associazione a presentare un progetto di vita o è il genitore a farlo.
In sostanza, fino adesso, ho seguito e creato io il progetto di vita. Tutte le altre figure, al massimo, mi hanno guidato un po' nelle procedure...ma giusto un pochino!
Anna211061
12-12-2018, 09:56
Ma spese x cosa?
Ma spese x cosa?
Spese sanitarie, culturali, sportive.
Powered by vBulletin™ Version 4.2.5 Copyright © 2024 vBulletin Solutions, Inc. All rights