Visualizza la versione completa : Cortometraggio "L'amore incompreso"
Condivido con voi il nuovo cortometraggio del regista Riccardo Di Gerlando che collabora con l'ANFASS di Sanremo.
Che ne pensate?
http://www.youtube.com/watch?v=ob7ryKagNpg
Anna Rita Fracchiolla
11-08-2013, 15:28
Da persona semplice quale penso di essere avrei preferito un cortometraggio che parlasse chiaramente della fase di innamoramento tra le persone down così come succede nella realtà delle persone comuni. Questo voler vedere nel personaggio una altro tipo di persona non mi piace come idea di fondo, ognuno deve amare l'altro per quello che è nella realtà con pregi, difetti e fattezze fisiche; e questo per me vale in ogni circostanza. E poi io che sono una persona estremamente nervosa, veloce e sempre in movimento l'ho trovato di una lentezza eccessiva. Sicuramente il regista avrà voluto lanciare un messaggio ed io non ne avrò colto il significato. Pazienza mi piace pensare che l'amore tra i nostri figli possa essere bello come per noi.
Nell'insieme è molto gradevole e anche coinvolgente però non ho capito bene questo continuo rimandare fra persona down e persona normo....immagino che voglia dire che l'amore e' lo stesso per tutti :-)
Anch'io non l'ho capito...se trovo l'energia per rifletterci su e se ci capisco qualcosa ve lo faccio sapere :rolleyes:
Secondo il mio modesto parere, questo corto è orribile!!! Ci valgono solo: l'immagine della colomba in cielo ed il sorriso dei due ragazzi alla fine!
Anziché far trasparire la gioia dell'amore, è soltanto angoscioso! E fa anche innervosire per la sua lentezza. Non sono un critico ma...questo è quello che suscita in me la sua visione.
Io nonon sono riuscita a vederlo fino alla fine,boh sarò poco empatica o altro ma non sono riuscita a capirlo,spiegazioni,please,anche io l'ho trovato lento e.....
Dunque a me è piaciuto, però non avevo le competenze per spiegarvelo e ho chiesto a mio figlio di vederlo ecco la sua chiave di lettura:
Secondo lui la frase iniziale è la chiave di tutto il corto:
Il mondo è cosi totalmente e meravigliosamente privo di senso che riuscire ad essere felici non è fortuna: è arte allo stato puro. (Renè Magritte).
Il corto è pieno di riferimenti alle opere di Magritte. Detto questo secondo lui i personaggi reali sono i due ragazzi con sindrome di down che si immaginano di essere "normali" in un mondo ispirato dalla fantasia (vedi locandine alla fine). Nella loro fantasia i due ragazzi si sono idealizzati pensando che per essere felici avrebbero dovuto avere fattezze "normali", ma non per se stessi ma per il partner. Ma poi incontrandosi nella fantasia scoprono che entrambi si cercano non "normalizzati" ma come sono realmente e cioè felici. E questo rende loro un opera d'arte!
Non è una critica all'innamoramento fra persone down ma bensì una critica alla nostra società che ti fa pensare che per essere felici bisogna rientrare in determinati canoni. Questo inganno non intacca i due ragazzi del corto perchè loro sono realmente felici.
(che fatica ;) letto così è veramente bello!!!!
Grazie Stefano ;)
Condivido con l'ultimo commento.Credo sia il messaggio piu' corretto e intelligente.
Un opera surreale ci mostra davanti un insieme di elementi insensati che non subito comprendiamo. Quando poi li percepiamo credo siano di una bellezza infinita.
E' un corto che va oltre le apparenze.Il ritmo lento utilizzato nel mini film credo sia un modo per tenersi stretto il sogno o l'immaginazione dei due ragazzi in modo che duri, resista ancora per alcuni attimi al tempo della realtà gestito malamente e superficialmente dalla società stessa.
Un ottimo lavoro che esprime poesia e intelligenza!
Complimenti a Stefano Francesca! Anche a me il corto è piaciuto perchè tocca un tema tabù, spesso anche per le stesse famiglie, ovvero quello dell'affettività dei nostri figli. E lo ha fatto proprio mettendo l'accento sul fatto che può capitare che un amore fra persone con sdd venga davvero incompreso dai più solo per il fatto che non sono normali. La stessa storia vissuta da due persone non Down sarebbe invece considerata una bella storia d'amore. Secondo me ha proprio posto l'accento su una delle più grandi ingiustizie che la società a volte ancora impone ai nostri ragazzi, il che non è poco perchè, invece, rivendica il loro diritto di innamorarsi.
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