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Da http://espresso.repubblica.it/dettaglio/vergogna-torna-la-scuola-speciale/2209730
Vergogna, torna la scuola speciale
di Chiara Baldi
E' dal 1971 che l'Italia ha integrato gli alunni portatori di handicap nelle scuole con il supporto di insegnanti specializzati. Eppure a Palermo una delibera comunale potrebbe far nascere una materna per bambini autistici
(25 giugno 2013)
Si torna a parlare di "scuole speciali" in Italia dopo che il consiglio comunale di Palermo, il 22 maggio, ha approvato una delibera con oggetto l'"istituzione di una scuola materna per bambini affetti da sindrome autistica". Una delibera che ha scatenato grandi polemiche, dapprima con il deputato Pd Davide Faraone che l'ha definita, in una nota, una mozione che "ci riporta indietro di secoli" e poi con molti esponenti politici che hanno chiesto di chiarirne il contenuto. E il chiarimento è arrivato nei giorni scorsi attraverso le parole del sindaco Leoluca Orlando il quale ha garantito che "l'amministrazione comunale è impegnata nel mondo della scuola affinché si affermi un principio elementare di civiltà: nessuno è escluso, tutti hanno il diritto a percorsi educativi e di socializzazione includenti e non ghettizzanti".
Ma se la delibera palermitana diventasse attuativa i 500 bambini autistici presenti in città, di età compresa tra gli 0 e i 6 anni, andrebbero incontro ad una ghettizzazione da cui l'Italia è scappata nel 1977 con l'approvazione della legge 517 secondo cui "la scuola attua forme di integrazione a favore degli alunni portatori di handicap con la prestazione di insegnanti specializzati".
"Uno degli elementi fondamentali che ci contraddistingue dagli altri paesi è stata proprio l'integrazione", dice all'Espresso la dottoressa Paola Visconti, esperta di neuropsichiatria infantile presso l'ambulatorio di Autismo e Disturbi dello Sviluppo Bellaria, Irccs di Bologna, che spiega: "siamo estremamente fortunati ad avere un'integrazione estesa e diffusa a tutti i livelli, soprattutto per i bambini autistici che tendono a imitare i comportamenti negativi e hanno molte difficoltà di socializzazione. In caso di "classi speciali", verrebbero penalizzati. Trovo che la delibera di Palermo sia una modalità che non va incontro alle attuali strategie abilitative".
E il problema della ghettizzazione, come spiega la stessa Visconti, "non è solo culturale, è proprio di riduzione di competenze e di inibizioni delle stesse". "Non dimentichiamo - continua - che i bambini autistici tendono ad imitare il peggio di quello che trovano. L'integrazione, invece, serve per forza di cose a migliorare proprio il comportamento: nella prima fase, fino verso i 3-4 anni, l'imitazione è molto difficile, poi però a mano a mano il cervello compensa queste difficoltà e c'è molto bisogno di avere dei pari che abbiano un comportamento adattivo sociale nella norma: questo serve ad imparare schemi sociali adeguati".
Ma non solo sono i bambini affetti da autismo a essere penalizzati da un'eventuale separazione delle classi. La presidente nazionale associazione Angsa (associazione nazionale genitori soggetti autistici), la dottoressa Liana Baroni, all'Espresso, dice: "ci sono studi in cui si è visto che il rapporto tra bambini autistici e normodotati fa bene ad entrambi, anche ai secondi che sviluppano una maggiore comprensione, maturità e sensibilità verso la vita, acquisiscono nuovi valori, sensazioni ed emozioni. Le linee guida emanate nel 2011 dall'Istituto Superiore di Sanità dicono che l'autismo deve essere combattuto proprio da scuola, dagli educatori e dalla sanità in un insieme integrato e coordinato: al bambino serve coordinamento tra tutti gli attori che hanno a che fare con lui per poter lavorare sullo stesso tipo di tecniche. L'autismo - spiega Baroni - è mancanza di comunicazione, quindi una delle caratteristiche dei bambini autistici per combattere la malattia deve essere proprio proprio l'integrazione tra pari".
"E' probabile che la motivazione della mozione palermitana - dice Baroni - sia dovuta al fatto che i bambini autistici hanno bisogno di 'un'educazione speciale'. Ma temo si sia confusa l'educazione speciale con la scuola speciale: educazione speciale vuol dire che i bambini con autismo hanno bisogno di personale docente di sostegno che sia preparato sull'autismo e che conosca le nuove tecniche che permettono all'insegnante di comunicare con l'alunno. Questo non ha nulla a che fare con una scuola speciale in cui invece viene impedito il contatto tra bambini autistici e non di cui invece i bambini hanno bisogno".
Mah.. non vorrei che questa frammentazione scolastica che come dice l'articolo risulta ghettizzante, fosse un pretesto per allocare nuove risorse al di fuori dalla scuola statale/comunale. Un modo maldestro per trovare nuove risorse, impiegare lavoro, invece che di intergrarlo in un normale percorso scolastico.
roberto 68
04-07-2013, 18:50
Dalle ultime notizie apprese, pare che il Comune di Palermo abbia fatto dietrofront aggiustando il tiro asserendo che nelle scuole materne, in sostanza, per questi bambini autistici, pur rimanendo nelle classi con bambini neurotipici saranno affiancati da insegnanti specializzate per questo tipo di disabilità nelle scuole materne.
Se così fosse il Comune di Palermo è all'avanguardia ma...sarebbe discriminatorio per le altre disabilità, a mio parere.
Invece, saltando di palo in frasca, quello che è veramente discriminatorio e ghettizzante per i ragazzi autistici è che a 18 anni per il sistema sociosanitario la persona con autismo sparisce; la psichiatria italiana non sa che l'autismo, ad oggi, perdura tutta la vita.....quello che è veramente discriminatorio e ghettizzante per i ragazzi autistici è che a 18 anni per il sistema sociosanitario la persona con autismo sparisce; la psichiatria italiana non sa che l'autismo, ad oggi, perdura tutta la vita.
La sparizione dell'autismo delle diagnosi post 18^ anno significa sparizione degli autistici e l'impossibilità di affrontare a livello generale, organizzativo e anzitutto legislativo il problema del percorso di vita umano di queste persone (e delle loro famiglie).
Occorre assolutamente un intervento del legislatore che sani la situazione per cui, a 18 anni, con l'uscita della gestione della neuropsichiatria, il soggetto autistico perde la diagnosi e col passaggio alla psichiatria diventa ufficialmente uno schizofrenico, un epilettico, un affetto da disturbo bipolare e quant'altro, con profondo rispetto di coloro che hanno effettivamente tali problematiche.... e la parola autismo sparisce.
Non c'è diritto più fondamentale di quello alla propria identità e agli autistici viene negato e questo non è un problema di lana caprina, è IL problema.
premetto che per dare un giudizio preciso bisognerebbe leggere esattamente la delibera citata, certo è che, messo così l'articolo, posso dire di NON essere stupita, perchè purtroppo tra tagli e movimenti vari, è già da un pò che lo spettro delle scuole speciali è lì ad attenderci :( ..basta volerlo vedere :(
Credo che già la guerra dei poveri che tutti gli anni noi famiglie dobbiamo fare per avere anche solo un'ora in più la sett di ins di sost, sia abbastanza esaustiva della situazione in cui viviamo! Oppure pensare che, nonostante i nostri figli abbiano diritto al'1:1, ma se siamo fortunati abbiamo un 1:2 (almeno in lombardia, o meglio almeno nella mia provincia..ma non credo sia l'unica) già dovrebbe far riflettere sul fatto che il "diritto allo studio" comunque non è garantito! Eppure è un dato di fatto ormai da anni, e fino ad oggi i comuni hanno sopperito dando ore di assistenti educatori che DOVREBBERO avere ben altri obiettivi che quelli di sopperire ai tagli dello stato! Ma anche i comuni stanno finendo i soldi...e qs è un trend che è sotto i nostri occhi ormai da almeno 10 anni!!!! Ripeto, perchè non è la prima volta che lo dico, che forse NON la generazione dei ns figli (lety ha 7 anni) ma la prox rischia davvero il ritorno alle scuole speciali...e noi assistiamo...e basta? Vorrei sapere che posizione hanno preso le associazioni di disabili locali, di Palermo, ma anche nazionali (perchè SE la delibera ha davvero l'intento dell'articolo è l'inizio della fine) e se hanno fatto concretamente qcs contro l'attuazione della stessa. Mi auguro ci sia stata un'azione forte e coesa da parte di tutte le associazioni (che qui mi sembra non essere citata):(
roberto 68
05-07-2013, 00:38
Laura, ti dirò di più, quest'idea balzana era stata caldeggiata anche da un'associazione locale di Palermo, citata dapprima nella delibera e poi successivamente cancellata :(, al momento non ho sentore di prese di posizione in merito da parte delle Associazioni nazionali (ce ne sono almeno tre di un certo rilievo) spero che lo facciano quanto prima.
Inoltre, mi auguro che le tue previsioni non si avverino, anche se la realtà....
Hanno preso posizione contro questa delibera FAND, FISH e ANFASS a livello nazionale, ma a livello territoriale non ho trovato nulla sulle associazioni territoriali e una cosa così dovrebbe essere contestata anche da altre associazioni che si occupano di disabilità intellettiva, perché se oggi tocca agli autistici domani potrebbe benissimo estendersi ai bambini Down o altro.
La smentita è avvenuta solo a mezzo stampa ma non ho trovato una modifica della delibera o un atto ufficiale che porti al chiarimento in tal senso del provvedimento. Appena posso vi metto il testo preciso se qualcuno ha notizie diverse documentate le metta pure xchè vorrei proprio capire come è messa realmente la questione.
Purtroppo la reintroduzione delle scuole speciali vorrebbe dire giro di soldi pubblici verso il privato e il fatto che un provvedimento del genere venga da una città come Palermo che è in una regione a statuto speciale ( che può accedere a più fondi rispetto alle altre) mi fa pensare che sotto ci sono interessi economici tali che forse anche associazioni di zona potrebbero essere facilmente "convinte" che sia il meglio per i bambini di domani.
Hanno preso posizione contro questa delibera FAND, FISH e ANFASS a livello nazionale, ma a livello territoriale non ho trovato nulla sulle associazioni territoriali e una cosa così dovrebbe essere contestata anche da altre associazioni che si occupano di disabilità intellettiva, perché se oggi tocca agli autistici domani potrebbe benissimo estendersi ai bambini Down o altro
completamente d'accordo con te Paola, qui non è questione del "tipo" di disabilità, ma di disabilità in genere....e mi fa piacere che associazioni di peso abbiano preso una posizione. Vorrei cmq documentarmi meglio per poter farmi un'idea prescisa, sia leggendo la delibera che il "tipo" di posizione presa da parte delle associazioni;)
Purtroppo la reintroduzione delle scuole speciali vorrebbe dire giro di soldi pubblici verso il privato e il fatto che un provvedimento del genere venga da una città come Palermo che è in una regione a statuto speciale ( che può accedere a più fondi rispetto alle altre) mi fa pensare che sotto ci sono interessi economici tali che forse anche associazioni di zona potrebbero essere facilmente "convinte" che sia il meglio per i bambini di domani.
non solo..."gestisco" nel mio piccolo (mooolllllttttooooo piccolo) dei soldi pubblici, e ti dico che costa molto meno, economicamente parlando, unire in un'unica classe 7 disabili (per es) dando loro un rapporto 1:2 o 1:3 , che averli inseriti nelle classi e dover sostenere le spese di insegnanti, insegnanti di sostegno e assictenti educatori...senza contare che è molto meno complicato a livello organizzativo e "sociale" (vogliamo metterci le lamentele che ogni tanto i genitori normo fanno nelle varie dirigenze sostenendo che "per colpa dei disabili" i loro figli sono meno seguiti?).
Per questo, e per quanto sostiene anche Paola, credo che dobbiamo essere proprio NOI genitori in primis a stare molto attenti a questa tematica e a come viene affrontata a 360 gradi....butto là un'altra cosa da unire a questa, che è emersa discorrendo con qualcuno del Pianeta, dovremmo anche approfondire davvero qs benedetti BES e cercare di capire cosa possano significare anche in prospettiva.
Scusate se sembro così "persecutoria" o forse eccessiva, ma ripeto purtroppo faccio un lavoro in cui sono abituata a guardare in prospettiva:( e spero tanto di sbagliarmi, ripeto non per Lety (perchè sarà cmq un processo lungo) ma per chi arriverà dopo Lety:(
roberto 68
05-07-2013, 23:25
Paola, Laura ho trovato la delibera del comune, se volete leggerla dovete andare su google e scrivere: palermo, una scuola ghetto per bambini autistici? Linkiesta.it.
Scusatemi, ho provato a linkare, ma....niente da fare, non "incollava":(
http://www.linkiesta.it/palermo-scuola-autistici
L’associazione Agsas, citata nella delibera ma poi successivamente cancellata tra due parentesi quadre (vedi sopra), precisa di «non avere mai avuto l’intenzione di chiedere l’istituzione di classi speciali, poiché da sempre si batte contro la ghettizzazione dei soggetti autistici». L’iniziativa del Comune, spiega Luigi Aloisi, presidente di Agsas, «rappresenta un’apertura verso l’autismo . Se si riesce a creare una classe con personale altamente qualificato nei deficit cognitivo-comportamentali, allora vuol dire che il Comune di Palermo è proiettato nel futuro. Potrebbe essere il primo Comune a farlo, un esempio da imitare in tutta Italia». Niente scuole speciali, insomma, come da più parti è stato denunciato, «ma un servizio dove normotipici e autistici convivono per pari opportunità e socializzazione».
Scusate sono tarda io... che differenza c'è tra metterli tutti insieme in una classe speciale di soli autistici con "personale qualificato" e fare una scuola speciale? che durante la ricreazione incontrano i normo?
Ma poi sta cosa del personale specializzato mi fa morire: non sarebbe più logico pretendere una scuola per tutti con personale specializzato? no perchè chi ha difficoltà con i nostri non è che con i normo eccelle, eccelle con i normo eccellenti, nel senso che è sui nostri e sui bambini "difficili" che si distungono gli insegnanti da quelli che vanno a scuola per percepire uno stipendio da insegnante :oops:
No scusate ho letto la delibera... testuali parole
"considerato
...
...
- che l'AGSAS onlus è l'unica struttura che impartisce educazione nel rispetto delle summenzionate Linee Guida e che al suo interno ha i professionisti specializzati in tecniche cognitivo - comportamentali (ABA TEACCH PECS) per la realizzazione degli obiettivi educativi
Ritenuto
- di dovere dare pari opportunità educative e di socializzazione a tutti i soggetti frequentanti la scuola materna (legge 104/92)
Si impegna l'Amministrazione Comunale
all'istituzione di una scuola materna di sua proprietà ad orientamento cognitivo - comportamentale con personale specializzato in tecniche validate a livello mondiale (ABA TEACCH PECS) e di affidarne la conduzione all'AGSAS Onlus"
Ecco mo' se spiega tutto :roll:
Nota alla seduta c'erano 33 consiglieri presenti e 17 assenti i presenti hanno votato TUTTI a favore della delibera. Mi premurerò di controllare anche gli schieramenti giusto per capire anche quali sono gli orientamenti di "partito" a riguardo.
Anna211061
08-07-2013, 13:01
ciao volevo dire la mia,che forse sembra contocorrente ma...io ho avuto una brutta esperinza di nido....ma propio brutta eh!
....quindi nn mi dispiacerebbe affatto che venissero fatte delle classi in cui c'è un isegnante specializzato che faccia programmi specilizzati,che ha magari ha solo tre bambini da gestire quindi in certi casi è piu semplice gestire le varie situaioni e poi i bambini sordi hanno probemi nel caos....x via di un amplificazione nn coretta e se le classi fossero di soli bamini sordi quindi insonorizzate e tutto o cn sdd e anche sordi nn importa o cn altri problemi simili(alle volte mi sn sentita dire e ma poi sta solo cn i disabili.. xchè mia figlia cos'è scusate la franchezza...?è sorda e ha la sdd e nn c'è nulla di male a pensare che possa stare cn bambini che hanno il suo stesso problema e possa avere un isnegnante qualificato)...e possa così seguire i bambini cn esigenze speciali avnedo una preparzione specliazzata x aiutarli al meglio (anche manutenzione gestione delle protesi,insegmento speciale x bambini sordi cn supporto liguaggio dei segni utilizzo di ausili specilai quali pc o altre cose x aiutrli a sentire i vari suoni...) piuttosto che inserire un bambino in una sezione di 20 alunni,bambini e poi dire ai genitori che e io queste cose le ho viste.... che nn sanno mettergli le pa,vederli smanettare 15 minuti e n risucire ,rispedirtelo acasa spesso che le batterie scariche da chissa quando e dirti che nn snano xchè nn le tiene (scusate ma sn ancora molto arrabiata)...e nn andarci al idea quando io in 10 secondi bastava metterci sopra le a mano e sentire che la pa nn fischia piu quindi nna ndando in larsen era scarica......dopo che 10 ,20 volte hai spiegato)nn esiste propio...sentirsi dire da una responsabile che la bambina quando gioca se le toglieva spesso...chiedo xchè?e che nn posso togliere i giochi come collane ecc che fanno si che casichino le pa tirandole su e giu solo xchè ce tuo figlio in sezione se no gli altri con cosa giocano come se nn c'erano altri giochi... :(...infine togliergli le pa e lacialo sordo nel suo silenzio.. finche nn arriva il geniotre significa ch gioca da sola che nn può interagire ....e neppure la decenza di chiamar...e ogni volta le mettevano poco prima del mio arrivo mica sn scema eh!alla fine grazie a dio era quasi primavera e l'ho ritirata nn c'era uns senso logico senza pa ci sn i disagi che nn imapra il linguaggio....io l'ho vissuto questo disagio e nn è stato x nulla piacevole....x nulla....alla fine ho rinuciati a marzo prendendo la palla al balzo ch ha avuto l'intervento e cmq avav dovuto saltare tanto e nn avevo voglia di riscriverla a fare che?ormai era marzo...scusate la franchezza...
nn capisco che razza d'integrazione è un integrazione di questo genere...è inutile che stiamo a dire che brutto le scuole speciali sn ghetizzzanti ecc ecc se poi x integrazione sifnigica una roba di questo tipo questa nn è integrazione nn so cosa sia...io spero sia capitato solo a noi ma chissà xchè non credo.penso che molti geniotri nn dicano le cose xchè hanno paura a dirle x ritorsioni cnontro i figli bhe peggio di così cosa dovevano fare....cmq...laciamo perdere è solo x farvi capire.
ora vedermo come andrà alla materna,ma nn so,perchè mia figia ha bisogno di una figura che possa stare dietro soloa lei 24 su 24..appunto solo x le pa...che possa affinacarla in una stimolazione sonaora e linguistica che possa aiutrala in un liguaggioa alternativo... io capisco che un insgenate appunto non specilizzato si trovi cn un gran casino a dover gestire 20 bambini e uno cn pa e altri problemi....è assurdo è indecente quello che sucesso a noi..ma anche se io avevo segnalto la cosa nn è cambaita di una virgola....nn avendo un insegnate dedicato questo è stato il quanto....se alla fine devo tenerla a casa bhe preferisco metterla in una scuola che almeno abbiano il buon senso di farla sentire,che abbiano l'esperiena in questo senso, una scuola preparta e specializzata... se poi uniscono anche un po riabilitazione e stimoli ensoriali sonori al interno delle ore di scuola inq aunto specializzata ancora meglio! questo è il mio punto vista sulla mia esclusiva esperienza...che è stata pessima.
poi non so se invece l'intento di queste scuole è quello di chiuderli tra di loro allora è un altro discorso...ma se è solo quello di fare le cose x bene allora nn ci vedo nulla di male e poi ci sn handicap e handicap un bambino che non ha gorssi problemi si integra cmq mia figlia no,putroppo e torno a dire io ho visto e ho vissuto sulla nostra pelle una cosa che nn era un integrazione...ma un si ci siete anche voi facciamo finta di...voi cosa scegliereste?
Anna i ns figli dovrebbero già avere un insegnante specializzato che li segue e fa programmi differenziati! Il problema vero è che non sono specializzati abbastanza e non fanno il loro lavoro, la domanda è (visto che siamo in Italia) secondo voi in quanti nelle scuole speciali sarebbero davvero specializzati e quante scenderebbero a livello di degrado (soprattutto in alcune realtà) e parcheggio tipo altre riservate agli adulti? io penso che la percentuale rimarrebbe invariata (ovvero quella delle persone che come sport nazionale percepiscono lo stipendio lavorando il minimo che possono) di persone valide con l'aggravante che non ci sarebbe da apprendere dai compagnetti normo e non solo.
Io sono per far funzionare le scuole che già ci sono xchè il problema è solo nelle persone che le gestiscono e che ci lavorano (e nelle loro garanzie) non nel sistema :(
Io sono per far funzionare le scuole che già ci sono xchè il problema è solo nelle persone che le gestiscono e che ci lavorano (e nelle loro garanzie) non nel sistema :(
D'accordissima con te.
Io non tollero nemmeno che il rapporto sia 1:2 in situazioni di gravità.Ed è una situazione che si è creata in parecchie classi.
alessandro
09-07-2013, 09:14
Io penso ke il vero problema non sia scuola speciale si o no, ma sia come verrebbero gestite,e soprattutto come vengono gestiti in generale I nostril figli sia essa special ke normo xkè ha ragione Anna ke integrazione è mettere un bambino in un gruppo giusto x dire sta con gli altri quando non gli si da la possibilità di farlo e soprattutto dove ci sono persone di dovere non competenti. Io l'ho scritto anche su fb, prima di venire qui solo la parola scuola speciale mi faceva ribrezzo, paura e appena arrivata a Singapore ho pianto xkè x me era inaudito pensare alle special schools. Ci ho messo mesi x andare a vederne una e alla fine ho visto ke stanno meglio di molte nostre normal, non sono dei lager, ogni classe ha un gruppo piccolo di bimbi con problem simili in modo da poterli seguire a 360°, fanno terapie all'interno, logopedia, psicomotricità, nuoto, li portano a fare scursioni, hanno palestre e li portano una volta settimana nelle scuole normali x insegnare sia a loro ke ai bimbi normo cosa è l'handicap e cosa vuol dire integrazione xkè anche ki li accoglie deve essere pronto a farlo, quante situazioni di bullismo o semplicemente di razzismo si verifano nelle scuole integrate....allora ci vuole informazione anche x gli altri bambini xkè molti una volta pronti vengono spostati nelle scuole normali.In una di queste special c'era un direttore indiano ke era stato anche in Italia ed elogiava il sistema integrato però mi diceva integrare non vuol dire solo mettere il bambino insieme agli altri ma dargli la possibilità di starci e anche sentirsi parte di un gruppo x cui prima sviluppare le autonomie ke danno sicurezza al ragazzo e autostima e poi inserirlo, lui è anche padre di un ragazzo autistico grave x cui ci capivamo al volo sia sulle perplessità ke gli stati d'animo. Certo sto parlando di un altro paese, dove il livello nelle scuole è troppo alto x cui sarebbe impossibile anche con sostegno farlo frequentare almeno all'inizio, insieme agli altri,comunque ora Ale è in una scuola integrata al 40%, la maggior parte sono bambini con problem ma lievi, tipo I dislessici, oppure con lievi ritardi, qualche autistico xkè x loro ci sono very e propri campus, sono più organizzati x gli autistic ke x bimbi con sdd. Io mi trovo bene xkè con gli altri genitori non devo stare lì a giustificare nulla, anche con quelli di figli 'normali',c'è molto feeling, attenzione, certo è privata pago x tutto ma Ale ci sta bene, è in inglese x lui è più difficile ma è in grado si seguire la routine,lo capisce e lo parla un pò. Di bimbi down ce ne sono solo 2, fanno lezione one to one, logopedia di gruppo, lettura, scrittura,matematica, manipolazione,palestra dove fa esercizi x equilibrio, fa yoga, nuoto,tutti i gg da routine prima di pranzo fa la doccia, cambio vestiti, se stanco riposa oppure fa altro, poi riprende lezione. Insomma come in tutte le cose dipende, secondo me ,da come vengono gestite, questa, normale o speciale I nostril figli hanno bisogno di essere seguiti da personale qualificato o ke comunque abbia voglia di fare, aiutarli e non ultimo credere in loro. Mi auguro ke sia così.
Anna211061
09-07-2013, 13:14
io penso a una scuola come quella descritta da te ale e penso che sarebbe ottimo poi l'oportunità di nn perdere giorni di scuola per portare i bambini a destra e manca ma la possibilità di fare le tarpie al interno......anche qui in italia sarebbe bello.
invece mi pare che il diritto di studiare nn è un diritto x tutti ma solo x qualcuno.....
paola nn so cosa potesse imparare la mia bimba senza protesi dai suoi coetani? difatto si isolava.:( nn riesco a capire a cosa serve integrare così-inafatti è molto migliorata da quando è a casa.... :(
le situazioni di degrado o di incuria xchè di queso si tratta si possono verificare anche nelle scuole x normo....nei confronti del singolo cn magari un cattivo pensiero che tanto non possono venircelo a dire...
mentre magari in una scuola speciale anche a pagamento in cui c'è veramente serietà e controllo anche xchè se nn fanno bene il loro lavoro perdono i clienti(nn so se mi spiego)gli conviene rigare dritto anche solo xchè se no chiudono....
e poi credo che essere in piccoli gruppi sarebbe l'ideale ovviamente chissà mai se in italia riuscirebbero a fare una roba del genere...??poi imamgino la rivota dei piu cn il discorso che è ghetizzante...e quindi le cose rimarrano come sono ma penso ai bambini come figlia o cn handicpa piu gravi e non so come si voglia dire che cn questo sitema gli i danno delle opportunità....vere.
mi piace anche immaginare di nn dover stare sempre a spiegare le cose agli altri geniotri ma trovarsi in un contesto di totale accetazione in cui tutti si fa parte della stessa barca ....e anche il fatto di portali qualche giorno nelle scuole normo x poi riuscire a intragrali quando sn pronti mi piace(magari la mia bamina per ora è troppo piccol x gestie le protesi dasola ma magri a 8 anni riscirà a pensarci da sola...chissà)....bello il tuo racconto ale.io capisco che l'intento del intgraione italiano che era stato fatto x far si che tutti possono andare in ogni scuola era fin di bene(poi alcune scuole hanno fatto benissimo a chiuderele) ma x come sn messe le cose oggi che nn ci sn soldi x i sostegni che nn ce personale specializato,mi pare che nn riescano piu a grantire questa integrazione (la ds della materna dove andrà mia figlia è contraria la ac mi ha detto nn vorrete mica anche un insgente di lis mia figlia è sorda è un suo diritto staremo avedere che casini ancora...)...che appunto nn vengono rispettati gli accordi fore sarebbe il caso di pensare al bene dei bambini che non è di certo questo....:(
come le ore di sostegno torno a dire un bambino cn le pa se nn è coperto x intero cosa fa?o cn handicap grave?chi le gestisce?la mestra molla tutta la classe x gestire la mia nn credoe se è da cambiare chi la cambia?...nn voglio sembrare cattiva ma so già che andremo incontro a una pessima situazione che nn è colpa delle maestre ma del sistema e mi dispiace xchè nn è giusto...trovo anche irispetoso costringere dei geniotri a fare ogni volta ricorso per le ore di sostegno(se una sentena dice che ti spetata uno auno dve vlere x tutto il ciclo scolastico di certo un handicap irreversibile nn può cambiare) a spendere soldi in ricorsi ecc e mi fa pensare che se un genitore nn ha le possibilità ogni anno?suo figli nn può studiare?perchè devi portarlo a acsa nelel ore che è scoperto...o lo lasci in balia di se stesso?allora dov'è sta cavolo di integrazione di ugualigianza mi sa che nn siamo tt uguali e nn abbiamo tutti gli tessi diritti.... allora tanto vale pensare a qualcosa che funzioni sul serio! che dia le giuste opportunità ai nostri figli....che riescano cn degli operatori bravi a far si che anche loro trovino la loro strada e magri si inseriscano nel mond del lavoro nelle loro possibilità questa è la mia visione di una scuola funzionante e rimane la mia...ma so che tanti mi prendono x matta,per una che nn sa cosa dice...non è vero io ho visto che qundo un bambino ha ei problemi serii nn sanno come gestire le cose.
ovviamente se invece nelle scuole si trovasse personale bravo e serioche crede nei nostri bambini che li aiuta e cn il numero gisuto di sotegno e tutto sarebbe tt diverso...nn starei qui a dire ste cose ma io sulla mia pelle ho vissuto una situaione da dimenticare.in un nido....figuriamoci al dopo..
mentre maagri in una scuola speciale anche a pagamento.
Ed è proprio questo il problema!!! Perche deve essere per forza a pagamento una cosa per funzionare? Gli insegnanti delle scuole private non guadagnano di più di quelle nel pubblico, altrettanto per quanto riguarda terapisti e medici. Io è questo che non digerisco del sistema italiano: se sei nel pubblico è bontà tua se vuoi fare il tuo dovere e il primo a non pretendere è, a volte, proprio l'utente perchè non paga (ma paga lo stato ovvero tutti), nel privato invece c'è un "padrone" e dei clienti che pagano per cui non esiste che tu non sia gentile e competente e non ha senso perche i soldi li prendono anche i dirigenti pubblici (perché laddove il dirigente è capace il dipendente si adegua).
Purtroppo il "a pagamento" mica tutti possono permetterselo quindi ci saranno bambini doppiamente penalizzati :( In uno stato civile il diritto ad avere un seguimento adeguato dovvrebbe essere per tutti non solo per chi ha la possibilità economica di pagarselo, invece da noi non è così.
Anna211061
09-07-2013, 17:43
paola ho detto che io anche a pagmento o se fosse meta pagata e matà retta la paghi tipo al nido alla fine noi lo pagavamo mica era gratis potrebbe essere anche una cosa gestita in base al l'isee e chi nn puo permettersela paga lo stato e in baese al isee ognuno paga quello che può ma potrebbero anche farle gestite dallo stato xchè no?..... se trovassi un posto serio e del genere ...forse mi sn spiagata male... ma tanto una scuola così nn esiste nemmeno a pagamento paola ,è tt da inventare.:P
in italia ingenerale la scuola adesso scondo te è grantita ai nostri bambini?hanno gli stessi diritti degli altri?
x me no....vorrei vedere se un giorno vanno gli altri a portare i figli a scuola e gli dicono oggi nn c'è l'insegnate x tutte le ore,
oppure quelloc he è capitato a noi nessun che sa metetrgli le pa...ma tanto che vuoi.... ci sarebbe la rivoluzione...ma come ti ho già detto ci sn figli e figialstri in questo stato.noi siamo figliastri....a quanto pare.
A Milano sono stati fatti esperimenti di centri diurni in cui i bambini vengono portati e seguiti da bravi educatori , in contesti molto ben organizzati. Lo so perché Gabriele ha partecipato ad uno di questi progetti quando aveva sei anni. È stata una esperienza positiva per molti aspetti, abbiamo conosciuto delle persone molto valide e motivate. Poi però l' ho tolto perché chiedevano una frequenza di ore troppo alta, che nn era compatibile con una frequentazione scolastica continuativa. Riflettendo con il senno di poi, posso dire che questa struttura nel nostro caso è andata bene per fare da ponte al passaggio asilo-elementari , poteva andare bene se fosse stato possibile per un paio di pomeriggi alla settimana ma non di più perché i nostri figli si devono assolutamente abituare a stare in un ambiente il più normale e stimolante possibile.
Lui era inserito in un piccolo gruppo di bambini che parlavano poco e male per cui potete già immaginare che questo nn lo aiutava nel linguaggio...inoltre aveva imparato ad imitare i versi che facevano gli altri e anche questo nn mi esaltava :-( infine era spaventatissimo da un altro bambino che aveva un comportamento apparentemente molto problematico e aggressivo ...intendiamoci, anche le altre mamme potrebbero dire forse la stessa cosa di mio figlio, cioè che nn parlava , faceva versi e cose strane ecc ecc..ma proprio per questo nn mi sembra il massimo che tanti bambini problematici stiano insieme soli fra loro per gran parte della giornata. Forse è meglio che ognuno di questi bambini frequenti la sua parte di coetanei normali, il tutto certo con grandi fatiche ma comunque penso che poi alla fine l'impegno che ci mettiamo per farli integrare, porti a casa i suoi frutti.
Non crediate che perché han tutti qualche difficoltà si integrano meglio fra loro...anzi....
E poi in ogni caso questa storia dei centri specializzati va bene se nn viene usata come alibi x togliere insegnanti di sostegno alle scuole statali. C'è sotto di sicuro anche questo....
Comunque alla fine a me i bambini che son rimasti in quel centro quasi tutto il giorno, con tutto che sicuramente il personale era molto valido e la struttura pure, mi facevano una gran pena, perché i genitori nn han capito che così gli toglievano per sempre dalla società normale perché se cominci a 6 anni a chiuderti in un centro diurno, per quanto all'avanguardia....non ne esci più !
Luna2009
10-07-2013, 01:12
anche io sono per le scuole integrate per due motivi :
1. le scuole speciali, per quanto siano belle e ben organizzate e che ci facilitino la vita perché fanno logopedia e psicomotricità durante le ore scolastiche...rimangono sempre scuole A PARTE, scuole DIVERSE, quindi non aiutano a preparare l'integrazione nella vita vera. Sia per i bambini con problemi che non si abituano a dover interagire con bambini che problemi non hanno, sia per i cosidetti normo che vedono il disabile come uno che sta in una scuola a parte e che al limite incontrano una volta ogni tanto in contesti al difuori della vita di classe. Come volete poi che questi bambini, diventati adulti, accettino senza battere ciglio che quel disabile che finora se ne era stato buono buono nella sua scuola speciale, ora venga a lavorare con lui come collega??? il fatto di aver avuto in classe un bambino con disabilità dovrebbe aver insegnato a tutti che sono persone con gli stessi diritti e soprattutto che hanno anche loro abilità e che possono rendersi utili.
questo senza una vita comune CONTINUATIVA e durante le attività scolastiche, é difficile da insegnare.
In francia i bambini down sono per la maggior parte in classi speciali all'interno di scuole normali. beh, anche questa soluzione a mio avviso é sbagliata. I bambini delle altre classi vedono quelli della classe speciale come i "ritardati" che incontrano a ricreazione. e infatti ho sentito commenti di insegnanti che dicono che se si chiede ai bambini di classi normali perché non giocano con quelli delle classi speciali, questi rispondono "perché sono tonti" 0_0 alla faccia dell'integrazione!
2. come hanno detto altri va bene avere un programma adattato e personale specializzato (e questo dovrebbe già esserci in Italia...), ma poi lo stimolo dei compagni normo? io sono per metterli a confronto con la società il più possibile, e da piccoli la società é la scuola. se sono abituati ad una condizione in cui tutto é adattato a loro, e i compagni hanno le stesse o maggiori difficoltà, poi quando un giorno (e primo a poi arriva) si ritrovano nella società "vera" come reagiranno? non é meglio che si facciano le ossa prima?
Tutto questo ovviamente necessita che l'integrazione sia fatta bene. con personale che sappia fare il suo lavoro, con programmi adattati, ma non troppo semplificati, con metodologie pedagociche che aiutino l'apprendimento...e questo scusate, ma non credo che sia garantito dal fatto di avere una scuola speciale!
Insomma se ci sono le persone giuste che lavorano bene, meglio la scuola integrata. se c'é personale che non ha voglia di lavorare, meglio cambiare scuola (che sia speciale o integrata!!!).
Poi vorrei aggiungere che credo fermamente che il fatto di ritrovarsi con altri coetanei con lo stesso problema (Sdd per i nostri) sia fondamentale. Però magari in attività extra-scolastiche (sport, gruppi parrocchiali, associazioni...).
Anna211061
10-07-2013, 11:31
qui c'è una gran confusione i centi diurini sono una cosa, una materna x bambini con esigenze speciali è un altra cosa...ci torno su con calma.
io rovo luna che ci sn handicap e handicap uno stupido esempio mia figlia in una classe normale come la chiami tu,cn tanti bambini,non sente niente....perchè ci sn i rumori forti che coprono tt il resto,sentirebbe solo un gran casino,a meno che nn si intende far stare fermi e zitti una classe cosa impossibile,quindi se un bambino sordo viene portati fuori a parte e gli fanno due ore di lezione o due ore gli leggono qualcosa o li rispiegano cose che x colpa della confusione non hanno capito, nel arco della giornata apparte , io lo trovo solo un aiuto....x quel tipo dis ituazione.
se invece poi vengono portati fuori bambini che nn hanno bisogno sn altri discorsi...!
le prese ingiro i nostri ce le varanno sempre scuole normo o speciali....ti renderai conto...mia figlia va al parco ogni giorno la conoscono ...eppure ogni tanto ce qualche bambino che la deride...anche solo x sentirsi piu grande piu furbo piu....con gli altri.mi è anche tokkato intervenie con un bambino che gli urlava infaccia perchè lei nn lo aveva sentito e capito....gli ha detto ma sei scema,vattene...
deve essere il nuovo sinonimo di sei sordo.
cmq trondo al discorso sia io credo che se si sta parlare di questo è solo perchè qui c'e qualcosa che nn funziona....se poi vogliano dire che ci va bene tt così allora....
se ci garantissero le giuste ore di sostegno e una vera integrazione..sarebbe bello peccato che questo nn esiste....è solo sulla carta...e i patti non vengono rispettati...e nn è colpa delle curricolari ch gia si rovano cn troppi bambini è colpa del sistema....che nn tiene conto delle esigenze di tutti...potrebbero fare funzioanre le scuole che ci sn ma nn lo fanno...io credo sarebeb giusto he si afcesse qualcosa per migliorare tutto questo.
Quoto appieno quello che dice Veronica.
E aggiungo che dobbiamo lottare affinchè la comunità si attrezzi per accogliere tutti. Anna hai avuto un esperienza brutta e Jaja ha molti più problemi di Giovanni e quindi io probabile non posso capire a fondo.
Ma se vogliamo che la disabilità passi inosservata e non ignorata dobbiamo insistere affinchè i nostri bambini vedano rispettati i propri diritti!
Le leggi ci sono sta a noi farle applicare. E la storia che non ci sono soldi ce la stanno propinando da troppo tempo!!! Io sono veramente nauseata e non sono più disposta a sopportarla.
Non ho una risposta ponta al problema ma so per certo quello che non voglio e io non voglio assolutamente le scuole speciali. Per nessuno!
Anna211061
10-07-2013, 15:11
in un paese cmq libero ci dovrebbe essere la scelta....e nn c'è!
xchè nn esistono piu le scuole specializzate....
se un geniotre nn vuole perchè sa che il suo bambino ce la puo fare cmq anche cn poco sostegno è una cosa e lo manda dove vuole ma se nn è così vorrei avere la scelta....
mettiamo così a caso un se nn le danno t tle ore e quindi non può stare da sola ti costringono a portarla a casa?? mica la posso lasciare senza sostegno...e quindi è così che si integra?
e se la mamma lavora?e se nn può portarla a casa e se nn ha i soldi x pagare un isnegnate che stia cn lei?rimane a fissare il muro.??..a bello.
Anna le scuole specializzate non esistono più per i motivi detti da Veronica.
Se non ti danno tutte le ore e la bambina non può andare a scuola come gli altri, ci battiamo sui giornali con gli avvocati per far valere il suo diritto di bambina prima di tutto, di andare a scuola!
Io ci sono ;)
Anna211061
10-07-2013, 18:54
si ovviamente farei causa però calcola che le ore ce le comunicano a settembre e quindi poi per vicenere un causa passano 6 mesi e inanto?se nn uo stare sola....pr i prolemi della protesi è evidente che nn posso lasciarla seza sostegno...e se ogni anno è così...nn frenquanta un tubo è questo che mi preoccupa,,,dispiace.
Anna211061
10-07-2013, 18:58
poi spero che nn sia nn vada così,ma poi non capisco xchè invece di farsi fare causa e spendere poi i soldi e tempo in queste cose nn vengono usati x i sostegni ....e per far funzionare le scuole....
poi spero che nn sia nn vada così,ma poi non capisco xchè invece di farsi fare causa e spendere poi i soldi e tempo in queste cose nn vengono usati x i sostegni ....e per far funzionare le scuole....
Questo è un bel dilemma! Invece per le ore si può telefonare già da ora in provedittorato. Perchè l'assegnazione delle ore la dovrebbero fare a luglio.
Anna211061
10-07-2013, 21:49
a me hanno deto a settembre in quanto la df ci è stata consegnata alla fine di giugno propio al ultimo giorno utile appena intempo x arla ascuola dopo che la chiedevo dal iniio del mese... cmq posso provare a telefonare si sa mai......grazie.
alessandro
11-07-2013, 06:28
Vorrei chiarire una cosa, anche io sono x le scuole integrate,normali ma gestite bene, Anna ha ragione dipende anche dal grado di Handicap, ci sono bimbi aggressivi o ke hanno solo bisogno di assistenza continuae allora xkè essere 'ghettizzati'??
Mela anche mio figlio all'inizio imitava un altro bimbo ke faceva dei movimenti strani ma ora ha capito e non lo fa più, certo era solo 1 gli altri non fanno nulla di strano però vedi come anche gli altri genitori potrebbero fare lo stesso con I nostri, ma è lì ke arriva l'intelligenza degli addetti ai lavori, farlo integrarem far capire ke non è colpa sua se è così ma questo non succeed sempre e allora razzismo!!. Quello ke penso io è ke in teoria tutto è bello, scuola normo, bimbi supe seguiti in generale, siano essi con problem o senza, ma la realtà purtroppo spesso è un'altra, vi pare ke uno deve spendere tempo ed energia x fare valere I proprio diritti invece ke investirli x I figli e poi sempre la stessa storia ovunque, anche qui, se hai soldi hai tutto, migliori scuole, migliore terapie, se non puoi ti arrangi e come ti arrangi se hai poche alternative. Io penso ke in Italia c'è il miglior metodo scolastico x I nostril figli il problema è e rimane sempre la gestione, la professionalità, la teoria è così lontana dalla pratica e mi chiedo sempre perkè!!!
Scusate sono tarda io... che differenza c'è tra metterli tutti insieme in una classe speciale di soli autistici con "personale qualificato" e fare una scuola speciale? che durante la ricreazione incontrano i normo?
Ma poi sta cosa del personale specializzato mi fa morire: non sarebbe più logico pretendere una scuola per tutti con personale specializzato? no perchè chi ha difficoltà con i nostri non è che con i normo eccelle, eccelle con i normo eccellenti, nel senso che è sui nostri e sui bambini "difficili" che si distungono gli insegnanti da quelli che vanno a scuola per percepire uno stipendio da insegnante :oops:
Io penso tu abbia ragione Paola, ma il problema è che non può esistere un personale così tanto specializzato se questo tipo di specializzazione non viene considerata "di base" o se non c'è un accordo unanime su cosa è efficace in quali circostanze...mi spiego: le tecniche a cui fanno riferimento sono tecniche per le quali non sei formato con una laurea in scienze della formazione, nè in scienze dell'educazione, nè in psicologia.
Non sei formato specificatamente su questo genere di tecniche nemmeno se da psicologo o da medico frequenti una scuola di psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale; sei formato specificatamente su quello solo se fai o una scuola di psicoterapia a orientamento comportamentale particolarmente specializzata su quel fronte o un master nella metodologia X, ovviamente a pagamento, che possono fare sia psicologi che educatori, e forse anche altre figure, ma non lo so...
Quindi secondo me non si può pretendere che tutte le insegnanti di sostegno o le educatrici delle scuole materne abbiano questo tipo di specializzazione...non sono terapiste e non hanno scelto di dedicarsi specificatamente alla riabilitazione dei bambini autistici...sarebbe come pretendere che tutte le insegnanti di sostegno sapessero la LIS, casomai un giorno dovesse capitare di dover seguire un bimbo sordo...
Si tratta di decidere se questo tipo di formazione è necessario per poter seguire adeguatamente un bambino autistico, oppure un bambino autistico con certe caratteristiche e problematiche: se sì allora la cosa più sensata sarebbe che, date quelle caratteristiche del bambino, l'insegnante di sostegno che gli viene affidato avesse questa formazione (come nel caso di un bimbo sordo a cui ovviamente dovrebbero dare un educatore che conosca la LIS...). Negli altri casi invece dovrebbe "bastare" la buona infarinatura su come gestire certe problematiche comportamentali o difficoltà cognitive che tutte le insegnanti dovrebbero avere (e qui si ritorna al discorso di Paola...se non le hanno è un altro problema...ma non ha niente ha che fare col metodo pinco o l'approccio pallo...)
Quello che mi pare di capire sia successo a Palermo è che siccome questo tipo di metodologie sembrerebbero le più efficaci su certi tipi di problematiche connesse all'autismo le famiglie di questa associazione si sono mosse per avere personale specificatamente qualificato per aiutare i loro bambini...solo che nella delibera non hanno spiegato molto bene come pensavano di mettere in pratica la cosa...o almeno io non sono riuscita a capirlo: i bambini autistici dovrebbero andare tutti in questa classe? O cos'altro?
Un'altra cosa che non ho capito è se questo personale si dovrebbe limitare a far "stare bene a scuola" i bambini o se invece devono fare qualche programma riabilitativo specifico...e se fanno riabilitazione allora sarà anche tanto bello per bambini e comodo per le famiglie, ma significa far fare terapia anzichè scuola, pagando però un terapista come pagheresti un insegnante o un educatore...non è che sia propriamente corretto...
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