biglau
30-06-2006, 18:45
Inizio con lo scusarmi con Paola che credo siano tre mesi ormai che mi ha chiesto questa delucidazione: vi presento (con appunti tratti da alcuni progetti proposti alle scuole) in cosa consiste e cosa tratta il metodo.
Operatore responsabile e referente: DOTT. essa Bignami Laura –Applicatrice PAS I, PAS II, PAS III, PAS-Basic 1 , PAS-Basic 2
Denominazione del Progetto: “IMPARIAMO A PENSARE” col metodo Feuerstein
1. Descrizione del progetto con particolare riferimento al contesto e alle problematiche individuali legate al processo di apprendimento;
2. Finalità del progetto e risultati attesi;
3. Obiettivi generali;
4. Procedimenti didattici e metodologici;
5. Ambito entro il quale si sviluppa l’iniziativa;
6. Destinatari;
7. Descrizione delle attività da realizzare e dei tempi di realizzazione previsti;
8. Strumenti,attrezzature, materiale etc. necessari per la realizzazione del progetto;
9. Piano economico del progetto.
1. Dscrizione del progetto con particolare riferimento al contesto e alle problematiche individuali legate al processo di apprendimento.
Il metodo Feuerstein basa tutta la sua teoria sulla modificabilità cognitiva e sul ruolo fondamentale del Mediatore in tutti i processi di apprendimento dove affiorano difficoltà cognitive, emotive, di comportamento relazionale.
Il programma di educazione cognitiva è tradotto in 11 lingue ed applicato in 70 paesi. Gli strumenti che lo compongono consistono in batterie di esercizi finalizzati al potenziamento di funzioni cognitive come la percezione analitica, l’orientamento spaziale, l’orientamento temporale, la classificazione e il confronto. Esistono anche batterie che coinvolgono maggiormente la sfera emotiva dove gli scopi principali sono sia quelle di contenere atti di violenza che conoscere le proprie emozioni per saperle dominare.
Scopo delle diverse prove non è la soluzione ma la messa a fuoco dei processi mentali attraverso cui si arriva alla soluzione. Deliberatamente la mediazione che attiva i passaggi di chiarificazione dei processi di elaborazione cognitiva, favorisce il trasferimento delle conoscenze verso altre contestualizzazioni: familiari, scolastiche, sociali. Inoltre, e non di meno importante, rende il fruitore del messaggio, più consapevole della struttura del proprio pensiero e quindi in grado di correggersi nell’analizzare il proprio procedere eliminando quindi gradualmente la logica che supporta l’errore.
Il prof. Feuerstein ha progettato piani di intervento per bambini piccoli dai 3 anni attraverso il BASIC 1 e 2 e ragazzi attraverso il PAS 1-PAS2 –PAS3.
I ragazzi con difficoltà di apprendimento sono dotati di strumenti per imparare e conoscere ma talvolta il loro utilizzo non avviene in modo spontaneamente corretto; tale bagaglio anche se potenzialmente esistente può non essere attivato completamente. Può accadere quindi che le nozioni apprese poggino su strutture carenti e mal organizzate.
Tali strumenti permettono di pulire il back-graund culturale del ragazzo e di rafforzare quelle strutture cognitive più deboli (che per altro utilizza quotidianamente) in modo corretto, fluido e consapevole.
Attraverso il progetto “Impariamo a pensare” ci si pone come obiettivo la valutazione della situazione attuale dal punto di vista dell’utilizzo delle capacità cognitive dei ragazzi e di potenziare quelle funzioni-operazioni che risultano poco utilizzate e sviluppabili.
Il metodo Feuerstein prevede tempi lunghi di applicazione (2-3) anni e quindi auspico di poter continuare successivamente il lavoro che verrà iniziato con l’attuale progetto.
Vorrei inoltre, attraverso il rapporto con le famiglie, rendere più consapevoli i genitori dell’importantissimo ruolo della mediatore e suggerire modalità di relazione e di attività che favoriscono nei loro figli la propensione verso l’apprendimento.
In dettaglio le fasi di lavoro pensate sono:
1. Incontro di presentazione del progetto con genitori e operatori scolastici.
2. Valutazione del potenziale di apprendimento in fase iniziale e finale del percorso
Svolgimento di attività di potenziamento delle abilità cognitive attraverso il programma del
PAS 1 o attività didattiche varie.
3. Incontri di supervisione con gli operatori scolastici, i genitori e le autorità scolastiche per monitorare le competenze acquisite da ogni ragazzo.
4. Incontro finale di condivisione del percorso svolto aperto ad insegnanti, genitori e autorità scolastiche.
2. Finalità del progetto e risultati attesi.
- Evidenziare le abilità cognitive di un soggetto attraverso una serie di mediazioni che rivelano le
capacità di apprendimento e di adattamento
- Migliorare la propensione ad imparare
- Migliorare la compentenza della mediazione
- Monitorare i progressi ottenuti per sviluppare nei ragazzi e nelle famiglie senso di competenza.
3. Obiettivi generali
Valutazione dinamica:
- Individuare i contenuti e le modalità con cui un individuo presenta le sue performance dominanti
e valutare la sua capacità di applicarli in altri contesti
- Evidenziare le operazioni mentali e le funzioni cognitive poco mobilitate dal soggetto e valutare a
attraverso diverse mediazioni la sua capacità di potenziarle, determinando anche il tempo
necessario alla loro rimobilitazione e le modalità che consentono un’efficacia maggiore
- Conoscere i livelli successivi di complessità, di astrazione e di efficacia (rapidità, numero di errori,
livello di affaticamento) che il soggetto potrà raggiungere, tenendo conto del suo funzionamento
cognitivo esistente all’inizio del percorso esperienziale.
Programma metodologia Feuerstein
- Correggere le funzioni cognitive carenti
- Formare corrette abitudini cognitive
- Focalizzare concetti, strategie e operazioni
- Sviluppare motivazione intrinseca
- Promuovere l’insight e il pensiero riflessivo
- Trasformare l’individuo da passivo ricettore ad attivo produttore di informazioni.
4. Procedimenti didattici e metodologici
I PAS sono costituiti da batterie di Strumenti che focalizzano specifiche funzioni cognitive. L’imparare a pensare si realizza nella ripetizione, non però nella ripetizione degli stessi esercizi bensì nella ripetizione delle funzioni cognitive che mettono in grado i soggeti di pensare in modo efficace. Gli esercizi diventano via via più complessi ed astratti e gli Strumenti rinforzano le funzioni cognitive in maniera ciclica.
Deliberatamente privi di specifici riferimenti a materie scolastiche, gli esercizi diventano via via più complessi ed astratti. Attraverso i Pas i ragazzi sviluppano l’abilità di applicare le loro funzioni cognitive ad ogni problema o situazione che richiede ragionamento.
L’intervento del mediatore si inserisce quindi nel quadro della valutazione cognitiva del ragazzo. Il ragazzo, se partecipa giocando in modo attivo, posto di fronte alle proposte didattiche dell’adulto proverà a superare gli step delle difficoltà graduali e potrà arricchire il suo patrimonio cognitivo di precise modalità di risoluzione, di strategie e di intervento.
Successivamente il valutatore provoca l’insight del soggetto sul proprio funzionamento cognitivo, mostrandogli come si affronta un compito e come le risposte migliorino quando le condizioni di lavoro sono quelle descritte.
Gli studenti ricevono un feedback attraverso l’autocorrezione, l’interazione con i pari, la valutazione che l’insegnante dà alla loro prestazione. L’applicatore PAS valuta i cambiamenti indotti dall’uso degli strumenti osservando l’efficienza degli studenti nel risolvere esercizi specifici, la loro capacità di mettere in atto processi di pensiero piuttosto che sul prodotto.
Gli studenti si autovalutano sulla base dell’obiettivo e facendo ricorso a criteri misurabili come la velocità, un minore affaticamento, un comportamento meno impulsivo che si evidenzia nella diminuzione delle incertezze e degli errori. Essi in seguito utilizzeranno anche il feedback che proviene dagli insegnanti o dai pari e la loro crescente riuscita scolastica come indicatori.
5. Ambito entro il quale si sviluppa l’iniziativa
L’esperienza verrà svolta due volte alla settimana al mattino per la durata di 1.5 ore l’una in un locale idoneo dove il piccolo gruppo abbia possibilità di lavorare secondo le caratteristiche di un setting il più possibile pulito da interferenze visive e acustiche.
L’iniziativa risponde alle finalità educative realizzate già dalle insegnanti di classe che sono l’inserimento sociale e scolastico. Il piccolo gruppo si colloca come esperienza di mediazione rispetto al gruppo-classe più allargato.
6. Destinatari
Tutti i bimbi e ragazzi con più di 3 anni
7. Descrizione delle attività da realizzare e dei tempi di realizzazione previsti
- Presentazione del progetto ai genitori, agli insegnanti del Circolo, alle insegnanti dei gruppi classi dei ragazzi coinvolti nel lavoro di laboratorio che si occupano di riabilitazione cognitiva (2 ore)
- Laboratorio di potenziamento cognitivo attraverso l’esecuzione in gruppo di schede del PAS 1 e 2 (esercizi di carta-matita suddivisi in eserciziari detti Strumenti, a carico dell’utente)
8. Strumenti, attrezzature, materiale etc. necessari per la realizzazione del progetto
Schede PAS o Basic
Cancelleria
Sedie e tavoli
Lavagna
:D :D :D :D :D
OK spero ora Paola di esser riuscita concretamente a darti delle risposte
se poi vuoi sapere altro chiedi pure...la cosa importante che vorrei sottolineare è che non tratta argomenti scolastici, le schede sono più vicine alla settimana enigmistica che ad un libro di storia si trattano solo i processi mentali non i contenuti, è chiaro che se poi ci sono problemi particolari ci si può lavorare ...........
un bacione e tutti. :D :lol: :D
lalla
Operatore responsabile e referente: DOTT. essa Bignami Laura –Applicatrice PAS I, PAS II, PAS III, PAS-Basic 1 , PAS-Basic 2
Denominazione del Progetto: “IMPARIAMO A PENSARE” col metodo Feuerstein
1. Descrizione del progetto con particolare riferimento al contesto e alle problematiche individuali legate al processo di apprendimento;
2. Finalità del progetto e risultati attesi;
3. Obiettivi generali;
4. Procedimenti didattici e metodologici;
5. Ambito entro il quale si sviluppa l’iniziativa;
6. Destinatari;
7. Descrizione delle attività da realizzare e dei tempi di realizzazione previsti;
8. Strumenti,attrezzature, materiale etc. necessari per la realizzazione del progetto;
9. Piano economico del progetto.
1. Dscrizione del progetto con particolare riferimento al contesto e alle problematiche individuali legate al processo di apprendimento.
Il metodo Feuerstein basa tutta la sua teoria sulla modificabilità cognitiva e sul ruolo fondamentale del Mediatore in tutti i processi di apprendimento dove affiorano difficoltà cognitive, emotive, di comportamento relazionale.
Il programma di educazione cognitiva è tradotto in 11 lingue ed applicato in 70 paesi. Gli strumenti che lo compongono consistono in batterie di esercizi finalizzati al potenziamento di funzioni cognitive come la percezione analitica, l’orientamento spaziale, l’orientamento temporale, la classificazione e il confronto. Esistono anche batterie che coinvolgono maggiormente la sfera emotiva dove gli scopi principali sono sia quelle di contenere atti di violenza che conoscere le proprie emozioni per saperle dominare.
Scopo delle diverse prove non è la soluzione ma la messa a fuoco dei processi mentali attraverso cui si arriva alla soluzione. Deliberatamente la mediazione che attiva i passaggi di chiarificazione dei processi di elaborazione cognitiva, favorisce il trasferimento delle conoscenze verso altre contestualizzazioni: familiari, scolastiche, sociali. Inoltre, e non di meno importante, rende il fruitore del messaggio, più consapevole della struttura del proprio pensiero e quindi in grado di correggersi nell’analizzare il proprio procedere eliminando quindi gradualmente la logica che supporta l’errore.
Il prof. Feuerstein ha progettato piani di intervento per bambini piccoli dai 3 anni attraverso il BASIC 1 e 2 e ragazzi attraverso il PAS 1-PAS2 –PAS3.
I ragazzi con difficoltà di apprendimento sono dotati di strumenti per imparare e conoscere ma talvolta il loro utilizzo non avviene in modo spontaneamente corretto; tale bagaglio anche se potenzialmente esistente può non essere attivato completamente. Può accadere quindi che le nozioni apprese poggino su strutture carenti e mal organizzate.
Tali strumenti permettono di pulire il back-graund culturale del ragazzo e di rafforzare quelle strutture cognitive più deboli (che per altro utilizza quotidianamente) in modo corretto, fluido e consapevole.
Attraverso il progetto “Impariamo a pensare” ci si pone come obiettivo la valutazione della situazione attuale dal punto di vista dell’utilizzo delle capacità cognitive dei ragazzi e di potenziare quelle funzioni-operazioni che risultano poco utilizzate e sviluppabili.
Il metodo Feuerstein prevede tempi lunghi di applicazione (2-3) anni e quindi auspico di poter continuare successivamente il lavoro che verrà iniziato con l’attuale progetto.
Vorrei inoltre, attraverso il rapporto con le famiglie, rendere più consapevoli i genitori dell’importantissimo ruolo della mediatore e suggerire modalità di relazione e di attività che favoriscono nei loro figli la propensione verso l’apprendimento.
In dettaglio le fasi di lavoro pensate sono:
1. Incontro di presentazione del progetto con genitori e operatori scolastici.
2. Valutazione del potenziale di apprendimento in fase iniziale e finale del percorso
Svolgimento di attività di potenziamento delle abilità cognitive attraverso il programma del
PAS 1 o attività didattiche varie.
3. Incontri di supervisione con gli operatori scolastici, i genitori e le autorità scolastiche per monitorare le competenze acquisite da ogni ragazzo.
4. Incontro finale di condivisione del percorso svolto aperto ad insegnanti, genitori e autorità scolastiche.
2. Finalità del progetto e risultati attesi.
- Evidenziare le abilità cognitive di un soggetto attraverso una serie di mediazioni che rivelano le
capacità di apprendimento e di adattamento
- Migliorare la propensione ad imparare
- Migliorare la compentenza della mediazione
- Monitorare i progressi ottenuti per sviluppare nei ragazzi e nelle famiglie senso di competenza.
3. Obiettivi generali
Valutazione dinamica:
- Individuare i contenuti e le modalità con cui un individuo presenta le sue performance dominanti
e valutare la sua capacità di applicarli in altri contesti
- Evidenziare le operazioni mentali e le funzioni cognitive poco mobilitate dal soggetto e valutare a
attraverso diverse mediazioni la sua capacità di potenziarle, determinando anche il tempo
necessario alla loro rimobilitazione e le modalità che consentono un’efficacia maggiore
- Conoscere i livelli successivi di complessità, di astrazione e di efficacia (rapidità, numero di errori,
livello di affaticamento) che il soggetto potrà raggiungere, tenendo conto del suo funzionamento
cognitivo esistente all’inizio del percorso esperienziale.
Programma metodologia Feuerstein
- Correggere le funzioni cognitive carenti
- Formare corrette abitudini cognitive
- Focalizzare concetti, strategie e operazioni
- Sviluppare motivazione intrinseca
- Promuovere l’insight e il pensiero riflessivo
- Trasformare l’individuo da passivo ricettore ad attivo produttore di informazioni.
4. Procedimenti didattici e metodologici
I PAS sono costituiti da batterie di Strumenti che focalizzano specifiche funzioni cognitive. L’imparare a pensare si realizza nella ripetizione, non però nella ripetizione degli stessi esercizi bensì nella ripetizione delle funzioni cognitive che mettono in grado i soggeti di pensare in modo efficace. Gli esercizi diventano via via più complessi ed astratti e gli Strumenti rinforzano le funzioni cognitive in maniera ciclica.
Deliberatamente privi di specifici riferimenti a materie scolastiche, gli esercizi diventano via via più complessi ed astratti. Attraverso i Pas i ragazzi sviluppano l’abilità di applicare le loro funzioni cognitive ad ogni problema o situazione che richiede ragionamento.
L’intervento del mediatore si inserisce quindi nel quadro della valutazione cognitiva del ragazzo. Il ragazzo, se partecipa giocando in modo attivo, posto di fronte alle proposte didattiche dell’adulto proverà a superare gli step delle difficoltà graduali e potrà arricchire il suo patrimonio cognitivo di precise modalità di risoluzione, di strategie e di intervento.
Successivamente il valutatore provoca l’insight del soggetto sul proprio funzionamento cognitivo, mostrandogli come si affronta un compito e come le risposte migliorino quando le condizioni di lavoro sono quelle descritte.
Gli studenti ricevono un feedback attraverso l’autocorrezione, l’interazione con i pari, la valutazione che l’insegnante dà alla loro prestazione. L’applicatore PAS valuta i cambiamenti indotti dall’uso degli strumenti osservando l’efficienza degli studenti nel risolvere esercizi specifici, la loro capacità di mettere in atto processi di pensiero piuttosto che sul prodotto.
Gli studenti si autovalutano sulla base dell’obiettivo e facendo ricorso a criteri misurabili come la velocità, un minore affaticamento, un comportamento meno impulsivo che si evidenzia nella diminuzione delle incertezze e degli errori. Essi in seguito utilizzeranno anche il feedback che proviene dagli insegnanti o dai pari e la loro crescente riuscita scolastica come indicatori.
5. Ambito entro il quale si sviluppa l’iniziativa
L’esperienza verrà svolta due volte alla settimana al mattino per la durata di 1.5 ore l’una in un locale idoneo dove il piccolo gruppo abbia possibilità di lavorare secondo le caratteristiche di un setting il più possibile pulito da interferenze visive e acustiche.
L’iniziativa risponde alle finalità educative realizzate già dalle insegnanti di classe che sono l’inserimento sociale e scolastico. Il piccolo gruppo si colloca come esperienza di mediazione rispetto al gruppo-classe più allargato.
6. Destinatari
Tutti i bimbi e ragazzi con più di 3 anni
7. Descrizione delle attività da realizzare e dei tempi di realizzazione previsti
- Presentazione del progetto ai genitori, agli insegnanti del Circolo, alle insegnanti dei gruppi classi dei ragazzi coinvolti nel lavoro di laboratorio che si occupano di riabilitazione cognitiva (2 ore)
- Laboratorio di potenziamento cognitivo attraverso l’esecuzione in gruppo di schede del PAS 1 e 2 (esercizi di carta-matita suddivisi in eserciziari detti Strumenti, a carico dell’utente)
8. Strumenti, attrezzature, materiale etc. necessari per la realizzazione del progetto
Schede PAS o Basic
Cancelleria
Sedie e tavoli
Lavagna
:D :D :D :D :D
OK spero ora Paola di esser riuscita concretamente a darti delle risposte
se poi vuoi sapere altro chiedi pure...la cosa importante che vorrei sottolineare è che non tratta argomenti scolastici, le schede sono più vicine alla settimana enigmistica che ad un libro di storia si trattano solo i processi mentali non i contenuti, è chiaro che se poi ci sono problemi particolari ci si può lavorare ...........
un bacione e tutti. :D :lol: :D
lalla