Visualizza la versione completa : prove invalsi: parliamone!
Loredana
18-05-2013, 00:30
Mi piacerebbe confrontarmi con altri genitori di bambini che hanno affrontato le prove invalsi per sapere come sono stati preparati, se la loro prova era diversa da quella dei loro compagni, se sono riusciti a lavorare in autonomia o sono stati aiutati, se hanno svolto il lavoro in classe o sono stati separati....e con quale stato d'animo hanno affrontato questa prova.
Ti riferisci alla quinta elementare o alle medie? Nel caso tu ti riferissi alla quinta elementare, Giovanni è in quinta e dubito fortemente che lui abbia fatto una qualsiasi prova invalsi, però dovrò chiederlo giusto per sapere. Nell'ultima 104 nella quale ci preparavamo per il passaggio alle medie nessuno ha neanche accennato alla cosa. Il livello però di Giovanni è molto basso, legge benino ma scrive solo in stampatello e con fatica, per la matematica arriviamo al 10 ...quasi sempre... però i calcoli non ci sono ancora se non molto semplici. Comunque mi sembra strano, in generale, che facciano le prove invalsi i bambini che seguono un programma differenziato posto che lo scopo delle prove è quello di avere uno standard nazionale. E se i nostri bambini fossero esentati da queste prove sarebbe uno dei loro vantaggi posto l'inutilità, secondo me, delle stesse. Ma questa è un'altra storia....
Nella scuola di Gabriele non han fatto fare le prove invalsi ne a lui ne ad altri bambini della classe che hanno difficoltà certificate. A me nn sembra un criterio corretto, visto che anche loro sono alunni come gli altri...troppo comodo che le prove le facciano solo quelli senza difficoltà . Comunque non me ne importa nulla.
Loredana
18-05-2013, 10:16
Mi riferisco in generale alla scuola dell'obbligo, in particolare mi interessa la scuola primaria dato che mio figlio frequenta la 2 elementare.
A Francesco è stata somministrata sia di italiano che di matematica una prova personalizzata molto simile nei contenuti a quella dei suoi compagni ma semplificata.
L'hanno spostato in un'aula dove poteva leggere a voce alta senza disturbare il resto della classe e per mantenere più alta la sua concentrazione, personalmente ho condiviso questo "allontanamento" perchè andava a vantaggio di tutti e non solo dei suoi compagni.
Mi piacerebbe sapere se queste prove non essendo valutate ai fini della statistica generale non possano invece essere valutate per monitorare il livello di apprendimento dei ragazzi disabili nelle ns scuole.
Qualcuno sa dirmi qualcosa in proposito?
Vi va di raccontare l'esperienza dei vostri figli riguardo questo argomento?
I docenti hanno informato le famiglie e mostrato un fax-simile della prova per far si che anche i ns ragazzi potevano prepararsi per tempo ad affrontare la prova con più serenità.....?
Loredana
18-05-2013, 11:07
E se i nostri bambini fossero esentati da queste prove sarebbe uno dei loro vantaggi posto l'inutilità, secondo me, delle stesse. Ma questa è un'altra storia....
Scusa Fabia ma che vantaggio ne trarrebbero i ns ragazzi ad essere esentati dalle prove ? Non credi che invece che in base ai loro risultati la scuola potrebbe farsi un esamino di coscienza e chiedersi se non potrebbero adoperarsi di più e meglio? ;)
Loredana
18-05-2013, 11:11
Nella scuola di Gabriele non han fatto fare le prove invalsi ne a lui ne ad altri bambini della classe che hanno difficoltà certificate. A me nn sembra un criterio corretto, visto che anche loro sono alunni come gli altri...troppo comodo che le prove le facciano solo quelli senza difficoltà . Comunque non me ne importa nulla.
Anche secondo me non è un criterio corretto.....
e su quel "non me ne importa nulla" .....non ci credo ;) .....forse volevi dire che non puoi farci niente?:mad:
Mi riferisco in generale alla scuola dell'obbligo, in particolare mi interessa la scuola primaria dato che mio figlio frequenta la 2 elementare.
A Francesco è stata somministrata sia di italiano che di matematica una prova personalizzata molto simile nei contenuti a quella dei suoi compagni ma semplificata.
L'hanno spostato in un'aula dove poteva leggere a voce alta senza disturbare il resto della classe e per mantenere più alta la sua concentrazione, personalmente ho condiviso questo "allontanamento" perchè andava a vantaggio di tutti e non solo dei suoi compagni.
Mi piacerebbe sapere se queste prove non essendo valutate ai fini della statistica generale non possano invece essere valutate per monitorare il livello di apprendimento dei ragazzi disabili nelle ns scuole.
Qualcuno sa dirmi qualcosa in proposito?
Vi va di raccontare l'esperienza dei vostri figli riguardo questo argomento?
I docenti hanno informato le famiglie e mostrato un fax-simile della prova per far si che anche i ns ragazzi potevano prepararsi per tempo ad affrontare la prova con più serenità.....?
come sempre io e te siamo in sintonia. Allora l'esperienza con Emanuele è stata questa. Alle elementari che se ricordi non ha fatto un buon lavoro ha fatto delle prove fac-simile, tipo Francesco cioè semplificate. In prima media l'ha fatta semplificata e da solo proprio per il discorso della lettura a voce alta per non disturbare i compagni ma dalla seconda quando hanno cominciato a "credere" nelle sue capacità hanno cominciato a prepararlo a quelle come i suoi compagni ed ora che avrà quella d'esame di terza media le farà come i suoi compagni solo ingrandite graficamente. Ovviamente le insegnanti hanno lavorato molto nel prepararlo, mi hanno mandato a casa plichi di simulazioni per esercitarlo, soprattutto nell'area matematica. A scuola Emanuele ha fatto le prove per l'esame come i suoi compagni e ora addirittura in classe. poi se il giorno dell'esame lo farà da solo per un problema di concentrazione a me va benissimo! Lui è molto sereno davanti a queste prove, è molto bravo anche se le scelte sono 4, ho preparato il solito cartello ingrandito A B C D dove lui decide la scelta e poi la va a segnare. Che poi le dovrebbero togliere per tutti queste prove Invalsi è decisamente un altro discorso.
Ti riferisci alla quinta elementare o alle medie? Nel caso tu ti riferissi alla quinta elementare, Giovanni è in quinta e dubito fortemente che lui abbia fatto una qualsiasi prova invalsi, però dovrò chiederlo giusto per sapere. Nell'ultima 104 nella quale ci preparavamo per il passaggio alle medie nessuno ha neanche accennato alla cosa. Il livello però di Giovanni è molto basso, legge benino ma scrive solo in stampatello e con fatica, per la matematica arriviamo al 10 ...quasi sempre... però i calcoli non ci sono ancora se non molto semplici. Comunque mi sembra strano, in generale, che facciano le prove invalsi i bambini che seguono un programma differenziato posto che lo scopo delle prove è quello di avere uno standard nazionale. E se i nostri bambini fossero esentati da queste prove sarebbe uno dei loro vantaggi posto l'inutilità, secondo me, delle stesse. Ma questa è un'altra storia....
è vero cara Fabia che molto spesso noi genitori siamo all'oscuro di quanto succede a scuola, ecc...credo sia importante "pretendere" di essere informati. per quanto concerne la scrittura in stampatello anche Emanuele scrive solo così per la sua disprassia alle mani ma questo non significa assolutamente nulla tranquilla! potrebbe essere che se alle medie trovi le persone giuste il suo "livello" si innalzi notevolmente
Io sono tra quei genitori che sanno che esistono le prove invalsi dai genitori dei compagni normo. Dubito che a Davide le abbiano fatte fare e se gliele hanno fatte fare non è che sono falsate ma di più, in quanto ancora non legge nè scrive in autonomia. Ritengo le prove INVALSI non solo una forma di discriminazione nei confronti dei bambini con difficoltà più grandi che si discostano notevolmente dal livello della classe, ma anche un'inutile (per gli utenti) cartina tornasole per le insegnanti che in qs modo fanno vedere quelli bravi dove arrivano nel programma e magari aiutano gli altri. Altrimenti non mi spiego com'è che vadano bene in tutte le classi (almeno qui) con insegnanti che non sanno neanche fare un PEI differenziato x i bambini con difficoltà (per non dire altro).
Come ho già scritto in altra sede se il ministero volesse davvero vedere la qualità dei suoi insegnanti si farebbe mandare i PEI per vedere come sanno affrontare le difficoltà di apprendimento dei bambini, che comunque possono esserci in misura minore a che nei non certificati.
A un bambino che apprende da solo tutti sono in grado di insegnare, è con quello che ha un canale diverso di apprendimento che si vede la differenza tra una buona maestra e una maestra mediocre.
Inoltre: e per i disabili gravissimi? Dov'è il loro posto nelle prove INVALSI? Forse nell'idea di chi ha fatto la legge il loro posto è nelle scuole speciali... E noi davvero siamo convinti che in questo caso tutti i nostri figli sarebbero considerati da scuola "normo"?
Scusa Fabia ma che vantaggio ne trarrebbero i ns ragazzi ad essere esentati dalle prove ? Non credi che invece che in base ai loro risultati la scuola potrebbe farsi un esamino di coscienza e chiedersi se non potrebbero adoperarsi di più e meglio? ;)
vista secondo questa prospettiva certo che hai ragione ma non penso proprio che ci sia qualcuno che lo pensi. Senza voler essere pessimisti io penso però che ci siano bambini down con problematiche diverse e più o meno gravi, naturalmente a volte dipende anche dalla formazione percorsa ma credimi Giovanni ha avuto un ottima maestra di sostegno e di classe tuttavia ha fatto molta fatica ha raggiungere gli obiettivi pur avendo per contro una particolare predisposizione al rapporto umano e a stare con gli altri ed è su questo che fa leva (infatti mimetizza molto bene le sue difficoltà, si vende bene).
Per quanto riguarda il prossimo anno sono venuta a sapere che probabilmente avra 3 insegnanti di sostegno e il perchè sta nella necessità di distribuire equamente l'insegnante di sostegno unico maschio e anche"peso morto" (quando va bene) tra tutti i poveri... bambini con h. Naturalmente spero che le voci siano esagerate (ma ahime sono fondate) e ci prepareremo a nuove battaglie. Del resto come posso andare a dire alla preside "guardati bene dal metterlo a mio figlio, ma niente da dire se lo metti con qualcun'altro:twisted:) ma vi saprò dire. Comunque in quest'ottica un'invalsi H non ci starebbe male, almeno si capirebbe che l'insegnante non fa nulla.
Ritengo le prove INVALSI non solo una forma di discriminazione nei confronti dei bambini con difficoltà più grandi che si discostano notevolmente dal livello della classe, ma anche un'inutile (per gli utenti) cartina tornasole per le insegnanti che in qs modo fanno vedere quelli bravi dove arrivano nel programma e magari aiutano gli altri.
A un bambino che apprende da solo tutti sono in grado di insegnare, è con quello che ha un canale diverso di apprendimento che si vede la differenza tra una buona maestra e una maestra mediocre.
Inoltre: e per i disabili gravissimi? Dov'è il loro posto nelle prove INVALSI? Forse nell'idea di chi ha fatto la legge il loro posto è nelle scuole speciali... E noi davvero siamo convinti che in questo caso tutti i nostri figli sarebbero considerati da scuola "normo"?
D'accordissimo con queste affermazioni di Paola e non solo come genitore ma anche come insegnante.
Trovo che le prove Invalsi siano una grandissima farsa, che non siano utili a valutare l'apprendimento degli alunni e tantomeno l'operato delle insegnanti. Non credo sia questa la sede adatta a motivare queste mie affermazioni ma se qualcuno è interessato ad approfondire l'argomento sono disponibile :twisted: ;)
Le prove Invalsi sono prove che vengono somministrate agli alunni di tutta Italia in determinate classi (2^ e 5^ per quanto riguarda la primaria), somministrando prove differenziate ai bambini con certificazione di handicap decadrebbe il loro significato in quanto sarebbero tutte diversissime tra loro per tipologia e difficoltà.
Se anche venissero ideate delle prove appositamente create per i bimbi con sdd sarebbero assolutamente inadatte nella maggior parte dei casi, in quanto sappiamo benissimo quanto siano diverse tra loro le abilità cognitive dei nostri figli.
Diverso è il discorso di non far sentire diverso dai compagni il bambino con difficoltà, ma credo che più o meno tutti trovino il modo di predisporre delle prove adatte magari costruite con la stessa struttura delle prove ufficiali.
Per quanto concerne gli alunni con certificazione di DSA è previsto che svolgano le stesse prove dei compagni avvalendosi però degli strumenti compensativi che già normalmente usano durante le normali attività e verifiche (calcolatrice, tabelle varie, lettura ad alta voce da parte dell'insegnante).
Dubito che ai nostri bimbi sia sufficiente una lettura ad alta voce per risolvere, ad esempio, un problema di matematica di 5^, tenendo conto soprattutto del fatto che le prove contengono pochissimi quesiti risolvibili con abilità tecniche e meccaniche (ad esempio calcoli o equivalenze) ma richiedono abilità logiche molto spiccate spesso rare anche tra i "normo" :(
Per quanto riguarda il prossimo anno sono venuta a sapere che probabilmente avra 3 insegnanti di sostegno e il perchè sta nella necessità di distribuire equamente l'insegnante di sostegno unico maschio e anche"peso morto" (quando va bene) tra tutti i poveri... bambini con h. Comunque in quest'ottica un'invalsi H non ci starebbe male, almeno si capirebbe che l'insegnante non fa nulla.
Per quanto riguarda la valutazione del singolo insegnante non è così che può avvenire una valutazione seria e corretta, non valutando le performance dei bambini una volta ogni tre anni! Ci sono troppe variabili di cui occorrerebbe tener conto...
Un insegnante andrebbe valutato in base a ciò che fa, all'impegno che impiega nel suo lavoro (non solo in termini di tempo), alle risorse che mette in atto... purtroppo è difficilissimo e comunque sto andando OT :oops:
Rispondo a Loredana per completezza anche se ci siamo già confrontate direttamente :-)
Sicuramente mi dispiace che le prove invalsi siano un'occasione in più perché mio figlio ovviamente riceva un trattamento differenziato rispetto agli altri..quello che volevo dire e' ...se poi durante tutti gli altri giorni di scuola lui fosse seguito al meglio, come ciliegina sulla torta avrei il tempo e lo spirito per occuparmi anche delle modalita delle prove invalsi....in realtà per colpe varie ( situazione della scuola italiana, soldi che mancano , insegnanti di sostegno poco seri e preparati ecc ecc ) ci sono problemi continui , mancanze e carenze di varia natura che purtroppo mi fanno considerare le prove invalsi come l'ultimo dei problemi :-( .
scusate mi pronuncio anche se Lety non è ancora alla primaria, ma io sono d'accordo con Mela: se tutto funzionasse, allora potremmo concentare le ns forze anche su delle prove che vengono somministrate una volta l'anno e nemmeno tutti gli anni, ma visto che, purtroppo, abbiamo grosse difficoltà sulla quotidianità, anche per me le prove INVALSI sono l'ultimo dei problemi :(.
Rispettp alla provocazione che ha lanciato Paola sulle scuole speciali, credo che, purtroppo, per definizione ognuno dei nostri figli sarebbe destinato alle scuole speciali, proprio perchè non in grado di seguire nella totalità il programma dei normo, sia che sia semplificato in parte oppure completamente differenziato..la sostanza non cambierebbe...qs prospettiva sarebbe tristissima ovviamente! Per qs credo che ognuno di noi, nel ns piccolo, e, a livello di macrosistema, le associazioni dovrebbero difendere a spada tratta qs diritto allo studio sancito dalla 104 che, purtroppo, coi vari tagli rischia veramente di essere messo in discussione :(
chiedo scusa anticipatamente, non sapevo se scrivere o meno ma forse è meglio che dica quello che penso.
Mi sembra che in questo Pianeta si vada sempre più in negativo, è difficile fare delle sane discussioni se sempre traspare la sfiducia, la rassegnazione o il "non è possibile"...io credo invece che sia giusto sperare, credere e lottare per migliorare altrimenti veramente non ci resteranno che le scuole speciali! e non solo...per lo stesso motivo Ceod e quant'altro! vi auguro veramente di poter vedere il futuro dei vostri figli con occhi pieni di speranza e di nuova luce nonostante le grandi fatiche che prima di tutto loro e poi noi dobbiamo vivere.
Un abbraccio, Adriana
Mi sembra che in questo Pianeta si vada sempre più in negativo, è difficile fare delle sane discussioni se sempre traspare la sfiducia, la rassegnazione o il "non è possibile"...io credo invece che sia giusto sperare, credere e lottare per migliorare altrimenti veramente non ci resteranno che le scuole speciali! e non solo...per lo stesso motivo Ceod e quant'altro!
Per me "sana discussione" significa dire ciò che si pensa, in positivo o in negativo... se avessimo sempre tutti la stessa opinione e lo stesso modo di sentire le discussioni morirebbero subito.
Io trovo sia giusto invece esprimere i propri sentimenti, belli o brutti che siano, anzi, ti dirò di più, io spesso sono più invogliata a scrivere delle mie emozioni negative, di quelle più scomode che non posso (o non voglio!) esternare di fronte a chi mi è vicino nel quotidiano, proprio perchè so che solo qui posso trovare chi mi capisce davvero!
E comunque nonostante ciò (o forse proprio grazie a questo confronto-sfogo) continuo a sperare, credere e lottare, mantenendo anche una certa serenità nei confronti della vita presente e futura.
chiedo scusa anticipatamente, non sapevo se scrivere o meno ma forse è meglio che dica quello che penso.
Hai fatto benissimo a scrivere quello che pensi e ti prego di continuare a farlo, perchè solo così il dialogo può continuare :D
Loredana
20-05-2013, 11:10
Hai fatto benissimo a scrivere quello che pensi e ti prego di continuare a farlo, perchè solo così il dialogo può continuare :D
Credo che in questo Forum ci sia posto per tutti e per tutti i modi di pensare, nessuno dovrebbe mai sentirsi limitato ad esprimere il proprio pensiero e nessuno deve sentirsi costretto a condividere il pensiero dell'altro.
Pertanto come ha già fatto Giuly, anch'io prego Adriana di continuare a dire la sua, anche se a volte è fuori dal coro ;)
Per tornare invece all'argomento in discussione, sollecito ancora a chi se la sente di raccontare la propria esperienza in merito, da quanto è emerso fino ad ora, sembrerebbero poche le scuole che hanno acconsentito le prove invalsi ai bambini diversamente abili.....
Non ho capito se anche nella scuola dove insegna Giuly sono stati esclusi dalle prove...????
Non ho capito se anche nella scuola dove insegna Giuly sono stati esclusi dalle prove...????
Non sono stati esclusi dalle prove, ma le hanno eseguite con modalità diverse rispetto ai compagni in quanto hanno avuto il supporto della lettura ad alta voce da parte dell'insegnante.
Sto parlando però di alunni con certificazione di DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento quali, ad esempio, dislessia, discalculia, disgrafia, ecc.). Nelle classi del mio plesso che hanno eseguito le prove invalsi non ci sono alunni con certificazione di handicap. Ma non credo che nelle altre scuole abbiano dato ai bambini seguiti dal sostegno le stesse prove dei loro compagni... o per lo meno me lo auguro in alcuni casi... le prove predisposte per la classe 5^ sono davvero difficili e mi sembrerebbe una crudeltà proporle a tappeto anche a tutti i bimbi con un ritardo di apprendimento più o meno marcato.
La situazione non è ben chiara ma sicuramente per quanto riguarda i bambini certificati posso dirti che le prove vengono inviate all'Invalsi con sopra un codice che le distingue dalle altre. Da quello che ho capito anche le prove eseguite dagli alunni con DSA non vengono inserite nelle statistiche insieme a quelle degli altri. Quindi la prova viene data al bambino per non farlo sentire diverso dai compagni ma non ne viene poi tenuto conto in fase di tabulazione dei dati.
Mi riprometto di informarmi meglio e poi vi riferirò con maggiori certezze.
Io sono contraria alle prove in genere, queste invalsi mi paiono più inutili delle altre, sento maestre che lavorano per la prova invalsi, penso che in questo modo di fare scuola si perda completamente di vista il bambino!
La scuola che intendo io non è quella che insegna concetti ma quella che dovrebbe insegnare soprattutto modi di lavorare, di relazionarsi, di maturare. Trovo l'esperienza della Montessori molto vicina al mio modo di pensare.
Per quanto riguarda la fiducia nelle capacità di Giovanni quella non verrà mai a mancare, però non intendo sottoporlo a un giudizio sterile come quello della prova invalsi, vedremo fra un paio di anni come affronteremo queta situazione intanto vi ringrazio moltissiimo dello spunto di riflessione, condivido molto di ciò che avete detto.
Io sono contraria alle prove in genere, queste invalsi mi paiono più inutili delle altre, sento maestre che lavorano per la prova invalsi, penso che in questo modo di fare scuola si perda completamente di vista il bambino!
La scuola che intendo io non è quella che insegna concetti ma quella che dovrebbe insegnare soprattutto modi di lavorare, di relazionarsi, di maturare. Trovo l'esperienza della Montessori molto vicina al mio modo di pensare.
Per quanto riguarda la fiducia nelle capacità di Giovanni quella non verrà mai a mancare, però non intendo sottoporlo a un giudizio sterile come quello della prova invalsi, vedremo fra un paio di anni come affronteremo queta situazione intanto vi ringrazio moltissiimo dello spunto di riflessione, condivido molto di ciò che avete detto.
speriamo che tra un paio d'anni non ci siano proprio più!!!!!!!
Emma è in seconda elementare. La coordinatrice didattica ha segnalato la bimba e il tipo di handicap e mi è stato detto che sarebbe arrivata una prova adeguata a lei e l'avrebbe svolta con modalità differenziate.
Il loro test non entra nel monitoraggio dei risultati complessivi della classe e della scuola, ma io ci tenevo che lo facesse, indipendentemente da cio' che penso degli invalsi.
Le sue prove non sono arrivate o sono arrivate sbagliate, e Emma non le ha fatto.
Non sono per nulla contenta di questo e vedrò di vederci chiaro, anche se come dite le prove invalsi sono l'ultimo dei nostri problemi... Ma l'inclusione passa anche di qua!
Non sono per nulla contenta di questo e vedrò di vederci chiaro, anche se come dite le prove invalsi sono l'ultimo dei nostri problemi... Ma l'inclusione passa anche di qua!
è il mio stesso modo di pensare....
Loredana
20-05-2013, 18:21
Emma è in seconda elementare. La coordinatrice didattica ha segnalato la bimba e il tipo di handicap e mi è stato detto che sarebbe arrivata una prova adeguata a lei e l'avrebbe svolta con modalità differenziate.
Il loro test non entra nel monitoraggio dei risultati complessivi della classe e della scuola, ma io ci tenevo che lo facesse, indipendentemente da cio' che penso degli invalsi.
Le sue prove non sono arrivate o sono arrivate sbagliate, e Emma non le ha fatto.
Non sono per nulla contenta di questo e vedrò di vederci chiaro, anche se come dite le prove invalsi sono l'ultimo dei nostri problemi... Ma l'inclusione passa anche di qua!
D'accordo anch'io sul fatto che abbiamo problemi più importanti delle prove invalsi ma dato c'è stato un lavoro di preparazione per tutti gli alunni sono contenta che non abbiano escluso Francesco.
Da quello che mi è stato riferito dall'ins. di sostegno, la prova adeguata a Francesco con le dovute semplificazioni l'ha preparata lei, non è arrivata preconfezionata dal Ministero.... tanto è vero che Francesco non l'ha vissuta nè con timore nè con particolare difficoltà, gli sono stati somministrati esercizi simili a quelli che vien facendo abitualmente, direi anche più facili per dargli modo di lavorare in autonomia.
Di italiano doveva leggere una serie di nomi e mettere la crocetta su una delle figure che stavano affianco alla parola e che la rappresentavano.
Poi c'era un breve testo da leggere ( da solo a voce alta ) e 6 semplici domande alle quali doveva rispondere mettendo una crocetta su una delle tre risposte a disposizione.
Preciso che il testo e le domande erano estremamente semplici.
Di matematica invece:
1) un problemino del tipo: hai 4 mele e 2 pere. Quanta frutta in tutto? Rappresentato con un disegno.
Doveva mettere anche in questo caso la crocetta sulla risposta esatta.
2) Doveva numerare da 1 a 30 e da 30 a 1 .
3) osservare la linea dei numeri e completare quelli mancanti
4) sempre osservando la linea dei numeri indicare il numero che viene prima e quello che viene dopo il numero ...x
5) degli insiemi di oggetti con rispettive corrispondenze alle quali doveva scegliere gli oggetti di più - di meno - uguali .
6) disegnare un simbolo in una griglia in base a delle coordinate
7) unire i puntini da 1 a 20 e mettere la crocetta sul nome giusto dell'animale che appare.
Questo è per far capire a chi legge che la prova invalsi per i bambini disabili era adeguata al soggetto che la doveva eseguire......
Pertanto anche se non viene tenuta in considerazione ai fini statistici quantomeno non ha escluso i ns bimbi dal resto della classe (anche se hanno lavorato separatamente il motivo di cui ho parlato in precedenza)
Tanto è vero che ( a modo suo ) Francesco quando è tornanto a casa ha raccontato di aver fatto la prova invalsi ed era contento e consapevole che quella era una prova e che lui era riuscito a farla.
Ecco è questo aspetto che io ritengo importante!
Mi sembra che in questo Pianeta si vada sempre più in negativo, è difficile fare delle sane discussioni se sempre traspare la sfiducia, la rassegnazione o il "non è possibile"...io credo invece che sia giusto sperare, credere e lottare per migliorare altrimenti veramente non ci resteranno che le scuole speciali! e non solo...per lo stesso motivo Ceod e quant'altro! vi auguro veramente di poter vedere il futuro dei vostri figli con occhi pieni di speranza e di nuova luce nonostante le grandi fatiche che prima di tutto loro e poi noi dobbiamo vivere.
Mi piacerebbe capire meglio questa tua affermazione Adriana perchè penso ci sia un malinteso di base.
Nessuno di noi mette in dubbio le potenzialità dei nostri figli e guarda con sfiduca il loro futuro, però, quando si arriva a scuola, oggettivamente ci sono difficoltà sempre crescenti e di entità variabile anche in base a chi ci troviamo di fronte. Il livello di apprendimento dei nostri figli e i traguardi che possono o meno raggiungere sono il risultato di tanti, ma tanti, fattori, in cui la fiducia che la famiglia ripone nelle loro capacità e solo uno, perchè se, di pari passo, non c'è quella degli operatori, delle maestre, degli specialisti che dovrebbero aiutare la famiglia, poco ci fai solo con la tua fiducia, soprattutto se ti manca il tempo di sostituirti (perchè a volte si tratta proprio di sostituirsi) alla scuola e agli addetti ai lavori.
Se a mio figlio (e lo dico con cognizione di causa) non gli fanno MAI un'interrogazione, se mi spediscono al mittente esperti del settore pagati fior di quattrini (dalla famiglia) per insegnargli come fare il loro lavoro che non sanno fare, ecc. come posso essere fiduciosa verso quello che la scuola può insegnargli? L'ultimo colloquio che ho avuto con una delle sue maestre non più di 10 giorni fa è stato per spiegarle che è inadeguato tenerlo in braccio a 9 anni suonati mentre lui fa finta di dormire davanti al resto della classe!!! Con questi presupposti può essere mai il fare o meno la prova INVALSI che mi fa la differenza per l'integrazione? Questo non è mancare di fiducia verso mio figlio ma essere furiosi verso le istituzioni (tra cui la scuola) piene di gente lavativa e/o ignorante.
Settimana scorsa invece ho avuto uno scontro con la direttice dell'AIAS (quindi campo disabilità piena) perchè a Davide avevano cambiato logopedista mettendone una alla prima esperienza assoluta lavorativa, quando le ho chiesto quale fosse stato il criterio mi ha risposto che avevano preferito la continuità per i dislessici e i DSA :shock: , come a dire quelli di qualità li mandiamo dove c'è più possibilità di recupero :evil: , subito dopo Davide è tornato dal suo logopedista, perchè non sono riuscita a contenere il mio disappunto (chiamiamolo così) ma gli altri bambini che non hanno genitori in grado di puntare i piedi?
Dove c'è una scuola e una rete che funziona e, per questo, bambini che riescono ad esprimere le loro potenzialità si può anche pensare alle INVALSI, il problema, in diversi casi, è però arrivarci a questo presupposto, e visto che qui siamo in tanti e anche giusto fare questo tipo di valutazioni e poter esprimere anche questo malcontento che è, comunque, uno spaccato di realtà della scuola italiana.
Per quanto riguarda il rimando ai Ceod (che qui manco ci sono) accostati alla scuole speciali, ci si potrebbe leggere un certo disprezzo, e questo, francamente, mi dispiace, perchè dà un po' l'impressione (spero sbagliata) che l'accettazione dei nostri figli sia in qualche modo subordinata a quello che saranno in grado di fare...
mariasole
22-05-2013, 04:02
;)
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151362051356296&set=a.183673076295.135717.32175686295&type=1&theater
Paola ne abbiamo parlato altre volte io e te di queste cose riguardo alla scuola ti ricordi? allora non sto diecndo chenonci siano delle reali difficoltà, eccome che ci sono! Emanuele ha fatto delle elementari da brivido ma poi con il non mollare abbiamo raccolto i frutti alle medie. quello che a volte noto, e comunque rispetto il pensiero e il modo di vivere le proprie situazioni di ciascuno, è la "negatività" globale della situazione quando invece non è così. Il percorso per noi ti assicuro non è statoassolutamente facile! però la nostra insistenzanel "credere" ne è valsa la pena nonostante tutte le difficoltà che abbiamo incontrato (e un prof. che mette le mani addosso all'alunno noncredo che sia poco!). riguardo il Ceod non ho nessun disprezzo assolutamente e se mio figlio fosse felice in un Ceod a me basterebbe! ma nel caso ci fosse veramente bisogno ma come dice il mio npi se noi lavoriamo oggi per laloro autonomia e il servizio pubblico ci aiutasse e sostenesse in questo poi ne risparmierebbe nell'assistenzialismo ad oltranza. ma purtroppo questo non c'è, nel Veneto per esempio non esiste la figura dell'educatore per i nostri figli da affiancarli nel "volo nella società". Questo non significa che cercherò ad ogni costo altre strade. Quello che intendevo dire è che dobbiamo lottare tanto e uniti! e forse le scuole speciali non saranno più nemmeno nominate. Se non sono stata chiara dimmelo perchè scrivo sempre in corsa. Adriana
.. Quello che intendevo dire è che dobbiamo lottare tanto e uniti! e forse le scuole speciali non saranno più nemmeno nominate.
io sono d'accordo con quanto dice il tuo NPI e con quanto dici tu in questa frase! ognuno di noi crede nei suoi figli, altrimenti non saremmo qui a confrontarci e a supportarci sempre e da anni;) con visioni diverse, con posizioni distinte, ma qs è il bello dell'essere in tanti..e non credo che esista un coro di cui qcn fa parte e qcn altro no, ma credo che esistano (per fortuna) tantissime voci, ognuna con la propria peculiarità ed insieme formiamo una bella melodia:P
Così come condivido al 100% con quello che dice Giuly, quando afferma che in qs luogo c'è la possibilità anche di leccarsi le ferite tra di noi, per poter ricaricarsi ed affrontare a testa alta l'esterno...io sono una che fuori non esprime..gli "altri" non capirebbero, quindi ho sempre il sorriso e la testa alta, ma qui mi sento libera ANCHE di esprimere le mie fatiche, oltre che parlare dei traguardi che Lety raggiunge;)
Poi Adriana tu stai raccogliendo i frutti di anni di lavoro;), molti di noi sono ancora al momento della semina:rolleyes:, quindi con tutti gli interrogativi e le paure di un contadino di fronte ad un terreno ancora "vuoto" o con pochi germogli...tu sei già di fronte al campo con delle piante che stanno crescendo:P
io sono d'accordo con quanto dice il tuo NPI e con quanto dici tu in questa frase! ognuno di noi crede nei suoi figli, altrimenti non saremmo qui a confrontarci e a supportarci sempre e da anni;) con visioni diverse, con posizioni distinte, ma qs è il bello dell'essere in tanti..e non credo che esista un coro di cui qcn fa parte e qcn altro no, ma credo che esistano (per fortuna) tantissime voci, ognuna con la propria peculiarità ed insieme formiamo una bella melodia:P
Così come condivido al 100% con quello che dice Giuly, quando afferma che in qs luogo c'è la possibilità anche di leccarsi le ferite tra di noi, per poter ricaricarsi ed affrontare a testa alta l'esterno...io sono una che fuori non esprime..gli "altri" non capirebbero, quindi ho sempre il sorriso e la testa alta, ma qui mi sento libera ANCHE di esprimere le mie fatiche, oltre che parlare dei traguardi che Lety raggiunge;)
Poi Adriana tu stai raccogliendo i frutti di anni di lavoro;), molti di noi sono ancora al momento della semina:rolleyes:, quindi con tutti gli interrogativi e le paure di un contadino di fronte ad un terreno ancora "vuoto" o con pochi germogli...tu sei già di fronte al campo con delle piante che stanno crescendo:P
è vero quello che dici ma per quel campo vuoto ci sono passata anch'io e mi sono leccata tante ferite e questo non l'ho mai nascosto ma ciò non toglie che cerco di trasmettere sempre ciò che è positivo, mai fermanodmi sulle esperienze negative che pur sono state tante e ne ho avute anche molto recentemente al di fuori della scuola. la cosa che sempre spero è che quando racconto il positivo di Emanuele non venga frainteso come un "vanto" ma come uno sprone a continuare e perverare sempre nel credere nelle potenzialità di TUTTI i nostri figli.
FINO A PASSARE PER MATTA...a settembre Emanuele andrà al Liceo di Scienze Umane e io stamattina ho chiesto all'insegnante di lettere un testo che possa usare per un avviamento al latino durante l'estate, è chiaro che mi ha visto come un pò (tanto) fuori! l'insegnante di sostegno non mi ha nascosto che secondo lui "esagero" ma a entrambi ho ribadito che se Emanuele è arrivato dov'è ora è grazie alla mia testardaggine e a voler provare sempre e comunque salvo fermarmi dove non ne vale la pena ma sempre dargli l'opportunità di mettersi alla prova. e gli insegnanti questo non l'hanno potuto negare...domani mi arriva il testo.
D'accordo anch'io sul fatto che abbiamo problemi più importanti delle prove invalsi ma dato c'è stato un lavoro di preparazione per tutti gli alunni sono contenta che non abbiano escluso Francesco.
Da quello che mi è stato riferito dall'ins. di sostegno, la prova adeguata a Francesco con le dovute semplificazioni l'ha preparata lei, non è arrivata preconfezionata dal Ministero.... tanto è vero che Francesco non l'ha vissuta nè con timore nè con particolare difficoltà, gli sono stati somministrati esercizi simili a quelli che vien facendo abitualmente, direi anche più facili per dargli modo di lavorare in autonomia.
Di italiano doveva leggere una serie di nomi e mettere la crocetta su una delle figure che stavano affianco alla parola e che la rappresentavano.
Poi c'era un breve testo da leggere ( da solo a voce alta ) e 6 semplici domande alle quali doveva rispondere mettendo una crocetta su una delle tre risposte a disposizione.
Preciso che il testo e le domande erano estremamente semplici.
Di matematica invece:
1) un problemino del tipo: hai 4 mele e 2 pere. Quanta frutta in tutto? Rappresentato con un disegno.
Doveva mettere anche in questo caso la crocetta sulla risposta esatta.
2) Doveva numerare da 1 a 30 e da 30 a 1 .
3) osservare la linea dei numeri e completare quelli mancanti
4) sempre osservando la linea dei numeri indicare il numero che viene prima e quello che viene dopo il numero ...x
5) degli insiemi di oggetti con rispettive corrispondenze alle quali doveva scegliere gli oggetti di più - di meno - uguali .
6) disegnare un simbolo in una griglia in base a delle coordinate
7) unire i puntini da 1 a 20 e mettere la crocetta sul nome giusto dell'animale che appare.
Questo è per far capire a chi legge che la prova invalsi per i bambini disabili era adeguata al soggetto che la doveva eseguire......
Pertanto anche se non viene tenuta in considerazione ai fini statistici quantomeno non ha escluso i ns bimbi dal resto della classe (anche se hanno lavorato separatamente il motivo di cui ho parlato in precedenza)
Tanto è vero che ( a modo suo ) Francesco quando è tornanto a casa ha raccontato di aver fatto la prova invalsi ed era contento e consapevole che quella era una prova e che lui era riuscito a farla.
Ecco è questo aspetto che io ritengo importante!
Scusa Loredana se insisto, ma mi pare di capire che questa non era la prova invalsi ma l'intelligenza dell'insegnante di sostegno e del gruppo di maestre che ha saputo mettere in atto la vera integrazione, costruendo una prova ad hoc, che rispetti le competenze del bambino ma che contemporaneamente lo mettesse a livello dei compagni ovvero tutti facevano la medesima cosa.
Risultato: lui si è sentito soddisfatto di aver fatto la prova come i compagni.
Beh a me questo basta, ovvero è il primo scopo, dopo bisogna sempre sperare un pò di più per i nostri figli consapevoli però di non superare il limite, perchè il limite esiste ed è quello che c'è tra le cose che non sono in grado di fare e lo sforzo per farlo, insomma un equilibrio sempre delicato. Il neuropsichiatra dice che c'è sempre il rischio di avere degli effetti psichici peggiori. (Mi riferisco a qualche forma di psicosi)
Chissà forse sbaglia e molti di voi lo confermano ma proprio non vorrei sperimentarlo in prima persona.
Come dico sempre.... la salute mentale è la prima cosa. Sembra paradossale pensarlo per i nostri ragazzi down ma è proprio così che la vedo.
;)
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151362051356296&set=a.183673076295.135717.32175686295&type=1&theater
bellissimo!
Vi siete accorti che ho imparato a quotare....? ci arrivo con la calma come Giovanni
Loredana
24-05-2013, 01:33
Scusa Loredana se insisto, ma mi pare di capire che questa non era la prova invalsi ma l'intelligenza dell'insegnante di sostegno e del gruppo di maestre che ha saputo mettere in atto la vera integrazione, costruendo una prova ad hoc, che rispetti le competenze del bambino ma che contemporaneamente lo mettesse a livello dei compagni ovvero tutti facevano la medesima cosa.
Risultato: lui si è sentito soddisfatto di aver fatto la prova come i compagni.
Beh a me questo basta, ovvero è il primo scopo, dopo bisogna sempre sperare un pò di più per i nostri figli consapevoli però di non superare il limite, perchè il limite esiste ed è quello che c'è tra le cose che non sono in grado di fare e lo sforzo per farlo, insomma un equilibrio sempre delicato. Il neuropsichiatra dice che c'è sempre il rischio di avere degli effetti psichici peggiori. (Mi riferisco a qualche forma di psicosi)
Chissà forse sbaglia e molti di voi lo confermano ma proprio non vorrei sperimentarlo in prima persona.
Come dico sempre.... la salute mentale è la prima cosa. Sembra paradossale pensarlo per i nostri ragazzi down ma è proprio così che la vedo.
Cara Fabia nella normativa predisposta dall'Invalsi a pag. 3 della "Nota sullo svolgimento delle prove invalsi 2012/2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali", si legge che, per gli alunni con disabilità intellettiva, il dirigente scolastico potrà decidere di "non far partecipare a una o a tutte le prove Invalsi gli alunni con disabilità intellettiva o altra grave disabilità, impegnandoli nei giorni delle prove in un'altra attività.
Ma potrà anche "fare partecipare a una o a tutte le prove invalsi gli allievi con disabilità intellettiva o altra disabilità grave insieme agli altri studenti della classe, purchè sia possibile assicurare che ciò non modifichi in alcun modo le condizioni di somministrazione".
Pertanto la Dirigente della mia scuola ha deciso di far partecipare alle prove Invalsi anche i bambini disabili dando indicazioni alle insegnanti di sostegno di semplificare la prova in base alle capacità del bambino affichè potesse affrontarla con le stesse modalità degli altri.
Mi è sembrato un modo corretto di lavorare e mi dispiace che invece in tante altre scuole non solo i ragazzi con disabilità sono stati esclusi ma addirittura alcuni di questi ragazzi sono stati fatti stare a casa senza organizzar loro nessuna attività alternativa. :-(
Anche per me la salute mentale dei nostri figli è la cosa più importante ma personalmente credo che lasciandoli a se stessi o a dormire in classe in braccio all'insegnante sia molto peggio che farli sforzare un pò a fare le prove Invalsi.....o meglio ancora a farli lavorare durante tutto l'anno scolastico con serietà e professionalità, cosa che mi sembra di capire (prendendo ad es. il racconto di Paola :-( ) non sempre è così .....
[QUOTE=Loredana;7023
Anche per me la salute mentale dei nostri figli è la cosa più importante ma personalmente credo che lasciandoli a se stessi o a dormire in classe in braccio all'insegnante sia molto peggio che farli sforzare un pò a fare le prove Invalsi.....o meglio ancora a farli lavorare durante tutto l'anno scolastico con serietà e professionalità, cosa che mi sembra di capire (prendendo ad es. il racconto di Paola :-( ) non sempre è così .....[/QUOTE]
condivido! la loro "salute mentale" a mio parere dipende proprio dall'inclusione e non dall'esclusione
In realtà sono d'accordo con voi, spero si sia capito e penso che la preside di Loredana sia una in gamba. Ritengo solo che non si debba esagerare, ma ovviamente questo concetto è molto relativo e dipende dalla conoscenza che ognuno di noi ha dei suoi ragazzi: tra l'altro senza nessuna certezza posto che spesso ci sorprendono. E' solo un elemento che ci aiuta ad accettare la pausa, la lentezza e anche il non farcela (oggi perchè magari domani non sarà così!)
Loredana
25-05-2013, 00:44
In realtà sono d'accordo con voi, spero si sia capito e penso che la preside di Loredana sia una in gamba. Ritengo solo che non si debba esagerare, ma ovviamente questo concetto è molto relativo e dipende dalla conoscenza che ognuno di noi ha dei suoi ragazzi: tra l'altro senza nessuna certezza posto che spesso ci sorprendono. E' solo un elemento che ci aiuta ad accettare la pausa, la lentezza e anche il non farcela (oggi perchè magari domani non sarà così!)
:ok:
Mi piacerebbe raccontare come è andata con Eleonora l'anno scorso ;), credo le abbia fatte, perchè la DS durante uno dei numerosi incontri, mi chiese "Le insegnanti le hanno detto che domani Eleonora farà le prove INVALSI???" risposta "NO".
Come saranno andate??? Probabilmente benissimo..... per gli altri.
Le "nuove" insegnanti hanno detto che i bambini, compagni di classe di Eleonora, sono molto bravi....peccato che non hanno capito nulla di ciò che hanno imparato:eek:, quindi hanno dovuto riprendere tutto il lavoro fatto in prima e seconda, ma soprattutto dal punto di vista relazionare hanno dovuto "costruire" un rapporto di condivisione e complicità tra compagni.
Quest'anno mi è andata di lusso:D
Loredana
27-05-2013, 01:15
Le "nuove" insegnanti hanno detto che i bambini, compagni di classe di Eleonora, sono molto bravi....peccato che non hanno capito nulla di ciò che hanno imparato:eek:, quindi hanno dovuto riprendere tutto il lavoro fatto in prima e seconda, ma soprattutto dal punto di vista relazionare hanno dovuto "costruire" un rapporto di condivisione e complicità tra compagni. Quest'anno mi è andata di lusso:D
Ancora una volta possiamo dire: " non è la scuola che fa la differenza bensì le persone " ;)
mariasole
31-05-2013, 00:49
http://www.corriere.it/inchieste/reportime/societa/scuola-quinz-invalsi-proteste-contro-discriminazione-disabili/a409593a-bd9a-11e2-a017-98f938f31864.shtml#.UZqP86Db3F4.facebook
Finalmente se ne parla! Speriamo che vengano eliminate, non rappresentano per nulla la scuola che vorrei!
Nella prima media che frequenta Lucrezia i docenti hanno preparato gli alunni alle prove invalsi con un testo che anche a lei abbiamo comprato.
Il giorno delle prove ha avuto una scheda con la grafica uguale a quella degli altri (quindi immagino che arrivasse dal Ministero) ma con domande più semplici ("dei bambini dell'asilo", come ha detto lei). Ha fatto la prova in classe con gli altri, ma come da normativa la sua prova non sarà valutata.
Mi è sembrata una procedura corretta, inclusiva, che non ha creato disagio a Lucrezia.
Se si decide di mettere in atto una procedura valutativa come quella INVALSI, credo sia questa l'alternativa migliore da seguire per un direttore didattico (piuttosto che escludere i nostri ragazzi dalle prove).
Da statistico, invece, mi piacerebbe rendere più produttivo quel materiale di prove non valutate. Se lavorassi ancora in quel MInistero non mi darei pace finchè non avessero accostato alla prova dei ragazzi disabili alcuni dati significativi (in forma anonima), come quantomeno i codici della diagnosi, per poter rendere elaborabili e "parlanti" i dati raccolti...
Ecco, qui vedo l'unica vera ingiustizia e tristezza di tutto questo, cioè che il lavoro dei nostri figli che hanno fatto le prove, sulle quali si sono impegnati e scervellati, non venga in qualche modo utilizzato.
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