le maestre ideali

[drdlrz]

Oggi Lucrezia saluterà le sue insegnanti, dopo 3 anni di scuola materna, e questo è il bigliettino che ha firmato per loro:

GRAZIE per avermi saputa ascoltare...
e GRAZIE per non averlo fatto sempre.

GRAZIE per aver avuto pazienza...
e GRAZIE per non averne avuta troppa.

GRAZIE di avermi permesso di sbagliare
di cadere e di rialzarmi
di avermi spronata ad andare avanti
ma di avermi anche lasciata tornare indietro.

GRAZIE di avermi accompagnata,
con semplicità
giorno dopo giorno,
nella favola della vita.

Per me queste sono le maestre ideali, persone normali che, con professionalità ma anche con naturalezza, accompagnano i nostri bambini nella loro crescita.
Vorrei però cogliere lo spunto per domandarvi: quali sono le caratteristiche delle "maestre ideali", anche rispetto ai vari ordini di scuola in cui si trovano i nostri figli?

[francesca]

Rosa ha frequentato il primo anno di scuola materna, e da sola ha scelto la maestra ideale, nel senso che manifesta chiaramente le sue preferenze verso una delle maestre ordinarie e verso la maestra di religione, e adora l'assistente comunale :)
La prima è anche iscritta nel nostro forum :D :wink:
Cercando di interpretare le ragioni di questa "scelta" di Rosa, credo che derivi dalla dolcezza e dall'entusiasmo di queste persone, ed anche dal fatto che con lei si comportano molto semplicemente e "normalmente", anche cercando di "difenderla" dai comportamenti eccessivamente protettivi ed affettuosi di tutti i suoi compagni :)
Aggiungo che la maestra di religione può anche permettersi, dato che vede poco la bambina, di essere molto affettuosa con lei, quindi credo che la furbetta la "preferisca" per questo motivo :roll:
Come dice la tua bellissima poesia Cristina, credo che la "maestra ideale" sia proprio quella che ti accompagna semplicemente nel cammino della vita, ma sempre con grande passione per il proprio lavoro e desiderio continuo di aggiornarsi ed imparare dagli stessi bambini :D

[EDO2000]

la poesia è bellissima, posso copiarla per Edoardo? In effetti stavo proprio pensando in questi giorni di lasciare un ricordo alle maestre... Se mi permetti di usarla potrei allegarla ad una rosa ..... complimeti!

[drdlrz]

certo che sì! ;)
io l'ho usata allegata al libro "Come pinguini nel deserto" ;) :D :oops:

[lara]

:D
Bellisma....penso che stamperò la poesia e la proporro come regalo alle maestre della materna il prossimo anno.

[MARTY]

Proprio ieri parlavo con Nadia ,l'insegnante che segue a casa Martina delle maestre della scuola materna... ecco loro sono state le insegnanti ideali ... hanno saputo ascoltare noi genitori , hanno accolto le nostre aspettative, le nostre ansie con umiltà ; hanno osservato Martina continuamente aiutandola a crescere , hanno sempre parlato con noi apertamente a volte anche aprendoci gli occhi . Sono stati incontri/scontri . Ai colloqui ,che duravano ore, ne uscivo sempre distrutta . Hanno sempre saputo cogliere i pregi di Martina (sfruttandoli) e i difetti (aiutandola a superarli)
Hanno lavorato con amore, passione . Non era un semplice "lavoro" ma una missione . ..
Tutto questo si è perso all'ingresso della scuola elementare ,purtroppo ne sono rimasta delusa . I colloqui sono solo perdite di tempo . Non hanno la minima voglia di "conoscere" Martina nei pregi e nei difetti , non hanno la minima idea di quali siano le potenzialità e non fanno nulla per saperlo e per aiutarla a crescere . L'esperienza è totalmente negativa . Siamo stati anche l'altro giorno dal NP con loro . Non hanno aperto la bocca !!!
Non hanno spiegato cos'hanno fatto con Martina , come intendono procedere . una vera delusione . Purtroppo non hanno fiducia in lei . Martina per loro è semplicemente down, affettuosa serena . Non si spendono in fatica e allora la "famiglia" deve intervenire facendosene carico. Hanno avuto solo la decenza di sfogliare il lavoro fatto a casa e si sono domandate come avesse potuto seguire un lavoro cosi’ complicato . Purtroppo nella scuola elementare sono poche le insegnanti che la vivono come “missione” per il resto è solo un tirare la fine del mese per portare a casa lo stipendio .
Sono molto dura ad esprimere questo giudizio nei loro confronti …ma malgrado tutto il tempo e le energie sprecate (da parte mia) loro non sono cambiate . Purtroppo Martina non avrà modo di spiccare il volo in quella scuola perché nessuno crede in lei . Mi vengono in mente le parole dl Prof Cuomo “una scuola che fa unire puntini , che lavora su schede non insegnerà mai nulla e il lavoro risulterà noioso” – I nostri figli hanno bisogno di creare , dobbiamo dargli fiducia e impareranno , con i loro tempi certo , ma impareranno . S e continueranno ad unire puntini a fare esercizi di copiatura si annoieranno a morte … ed è quello che succede a Martina e odieranno la scuola.
Martina quando ha da fare i compiti che le assegnano a scuola si metterebbe volentieri due dita in gola … li odia da morire ; quando lavora con Nadia , malgrado siano lavori molto piu’ complicati ci mette tutta la passione e la voglia e non smetterebbe mai.
Le mie insegnanti ideali ,restano quelle della materna e le rimpiango tantissimo. La mia insegnante ideale è Nadia (la mia Mary Poppins) che riesce partendo dalla matematica a spiegare a Martina i propri e i nomi comuni (per fare solo un semplice esempio) che è convinta che sia giusto che Martina conosca i termini appropriati ed è giusto che sappia ,restando in tema nomi, che esistono dei nomi propri, dei nomi comuni e non semplicemente i nomi . Nadia fa partire tutto dal vissuto di Martina perché deve concretizzare ,non riesce ancora ad astrarre è un passo che farà successivamente . So che non trovero’ ,nella scuola delle persone in grado veramente di insegnare e devo accettare là mediocrità che mi circonda tamponando le lacune che creano a scuola facendomene carico.

[Giampaolo]

Te la rubo e la porto (citando la fonte...) alle maestre dell'asilo dove andrà Benedetta...

[drdlrz]

:D
Bellissima....penso che stamperò la poesia e la proporro come regalo alle maestre della materna il prossimo anno.



Te la rubo e la porto (citando la fonte...) alle maestre dell'asilo dove andrà Benedetta....

Ragazzi, va bene mettere le mani avanti... ma questa è una poesia di addio, non di benvenuto! :roll: :D
Mettetela da parte almeno per un annetto e, nel frattempo, per i primi saluti sono sicura che sapete fare di meglio! :D

[Manuela]

Matteo ha concluso a giugno la scuola materna.
Per tutti i tre anni ha avuto la maestra di sostegno (per i primi due anni la stessa e il terzo anno una nuova) e l'assistente dell'Ulss(sempre la stessa), ma la sua vera maestra era quella della sua sezione.
Fin dall'inizio ha detto che sarebbe stata lei l'insegnante di riferimento e che si prendeva lei in carico Matteo.
Noi ci siamo trovati molto bene perchè ha una certa età e quindi ha esperienza e autorità senza aver perso però l'entusiasmo per il suo lavoro.
Abbiamo sempre potuto parlare con franchezza e abbiamo collaborato molto bene.
La materna frequentata da Matteo è molto piccola, solo 2 sezioni quindi alla fin fine le maestre lavorano con tutti i bambini. Riescono a fare molti progetti e laboratori e con la presenza delle "insegnanti di Matteo" riuscivano a fare molti piccoli gruppi per poter lavorare meglio con tutti.
Matteo lavorando in piccoli gruppi riusciva a concentrarsi meglio e anche esprimersi di più.
Tutti i bambini gli vogliono bene e quest'anno, quando vado alla materna a prendere Michele (che ha cominciato quest'anno) tanti bambini lo salutano e lo abbracciano.
Vista la bella esperienza della materna ero molto in ansia al pensiero dell'inizio delle elementari.
La scuola è iniziata da poco più di un mese e devo dire che se il buon giorno si vede dal mattino......
Forse siamo stati ancora fortunati.
Le maestre, a pelle, ci sono piaciute subito. Ci pare siano una bella squadra che lavora insieme da più anni.
Anche Matteo pare soddisfatto tanto che va a scuola volentieri e non mi pare abbia particolari ansie.
Lavora sempre in classe con gli altri facendo ovviamente meno, perchè la sua capacità grafica è inferiore, ma segue il programma degli altri.
Vedremo a novembre, quando avremo l'incontro tra le maestre e il Dottore che lo segue cosa diranno.
Intanto sono contenta anche di un'altra cosa, ho visto che le maestre, nonostante lui non parli tanto bene (la nonna paterna per dire, non capisce quasi niente di quello che dice) lo capiscono abbastanza visto che alcune cose che aveva raccontato loro, durante un colloquio abbiamo verificato essere passate giuste.
Insomma, mi pare che stiano facendo tutte uno sforzo per farlo sentire bene.
Fortunatamente è in classe con alcuni bambini che erano con lui alla materna e specialmente con due bambine con cui era particolarmente legato e anche questo aiuta, ma ha già legato anche con altri bambini nuovi.
Insomma, per concludere, vorrei dire che finora siamo stati fortunati perchè abbiamo trovato maestre non ideali...., ma molto reali.
Dal mio punto di vista mi pare che da noi il concetto di integrazione sia veramente acquisito.

[GIUSI]

Ed io per il mio Mirco non desidero solo una maestra come viene descritta nel primo post di questa discussione.Vorrei una maestra specializzata in disabilità :prof:
Proprio in questi giorni sta scadendo il termine per un bando di 120 ore on-line :pc: per trasformare delle maestre "normo" in maestre di sostegno.
Ho letto la notizia su Vita.it.
Magari chi è più pratico di me vi metterà il link :mrgreen:

[Laura74]

Bello questo post...me l'ero persa...forse perchè quando è stato iniziato Lety era appena nata e forse non ero nemmeno ancora iscritta;)

Adesso che Lety è al suo terzo anno di materna posso dire che concordo con Cristina: credo che la "maestra ideale" sia semplicemente una "comune maestra" che ce la mette tutta, nonostante i tagli e le difficoltà che la scuola sta attraversando, e che prova a guardare i nostri figli per quelli che sono..dei bambini! provando a fare in modo di coinvolgerli il più possibile nelle attività di classe, con i loro limiti ma anche con le risorse "umane" che hanno.
Certo nella scuola dell'infanzia questo è forse più semplice: la strutturazione orararia c'è, ma il tempo della didattica è inferiore rispetto a tante altre attività (gioco, mensa, presentazione, saluto, nanna, etc.) e quindi diventa più semplice coinvolgere i nostri bimbi all'interno della normale attività scolastica.
Immagino che con le elementari tutto si ribalti un pò e diventi un pò più difficile :(
Fino ad oggi Lety ha avuto 7 insegnanti (tra le curriculari e quelle di sostegno) e quelle che io ho apprezzato di più, che stranamente coincidono a quelle a cui Lety è più legata, sono quelle che l'hanno rispettato nella sua interezza: hanno preso atto dei limiti ma hanno visto le risorse cercando di valorizzarle, sono tenere ed affettuose, ma direttive allo stesso tempo:D (Lety ha estremamente bisogno di regole e di qualcuno che le sappia far rispettare).
Mi permetto di aggiungere che sono state e sono anche TANTO PAZIENTI con questa mamma a volte un pò rompi che le tiene magari anche un'ora ai colloqui :( perchè ha bisogno di essere rassicurata più di sua figlia;)

[Laura74]

Ed io per il mio Mirco non desidero solo una maestra come viene descritta nel primo post di questa discussione.Vorrei una maestra specializzata in disabilità :prof:


nella mia esperienza, seppur breve quindi limitata, posso dire di aver incontrato persone non specializzate che hanno dimostrato però grande preparazione e grande professionalità, indipendentemente dal titolo o meno

[Laura74]

Proprio in questi giorni sta scadendo il termine per un bando di 120 ore on-line :pc: per trasformare delle maestre "normo" in maestre di sostegno.
Ho letto la notizia su Vita.it.
Magari chi è più pratico di me vi metterà il link :mrgreen:

eccolo
http://www.vita.it/news/view/117164

[Anna211061]

concordo con laura....

[GIUSI]

Grazie Laura :up:

[Claudia.de]

anche io ricordo con piacere le maestre della materna. Anche a me è successo dì sottovalutare le maestre meno preparate in fatto dì disabilità e spesso mi sono dovuta ricredere

[Enza]

Penso che la maestra ideale sia quella che con amore, disponibilità e pazienza sappia trasferire nozioni anche complesse rendendole semplici e pratiche:
questo implica la conoscenza delle varie difficoltà che la disabilità comporta e quindi occorre sempre una buona preparazione, lavoro programmato e non improvvisazione...