zioudino
11-02-2013, 19:26
L'ARCO DI MANUEL NON TIRA PIU'
di Margherita De Bac
E’ stata seguita con molta partecipazione la storia pubblicata il 27 dicembre dal quotidiano “Avvenire” sempre attento a questi temi. La storia di Manuel De March, 17 anni, campione speciale di tiro con l’arco. Ha la sindrome di Down e per questa ragione, anche se ne avrebbe le facoltà tecniche, non può partecipare alle gare open ma soltanto a quelle per i diversamente abili. Dopo aver disputato 7 tornei con buoni risultati fra i normodotati, la Federazione Fitarco gli ha comunicato di non poterlo più includere in quelle categorie a causa della sua disabilità mentale. La mamma di Romina ricorre al tribunale di Pesaro, sostenuta dalla Fish, la federazione italiana per il superamento dell’handicap, e l’Aipd, associazione italiana per le persone Down. La causa però finisce male per il ragazzo. I giudici marchigiani stabiliscono che secondo il regolamento di Fitarco e Comitato Paraolimpico italiano solo gli atleti con disabilità fisica possono tesserarsi fra i normali. Carlo Giacobini, presidente dell’associazione Superando, conosce la storia dall’inizio. “Alla base c’è un problema di assicurazione – racconta al nostro portale – Le agenzie non stipulano polizze per disabili mentali. Nulla impedirebbe di assicurare un ragazzo Down valutando i rischi. A mio parere non esiste per casi come questi un rischio superiore. Manuel usa l’arco da anni, senza problemi ma ha subito una discriminazione”. Il presidente della Fitarco, Mario Scarzelli, intervistato da www.lemalattierare.info, si dice molto dispiaciuto: “Anche noi vorremmo che Manuel fosse considerato in grado di prendere parte alle gare normali. L’ho spiegato alla madre che per regolamento i tiratori di arco e pistola non possono gareggiare con i normodotati se hanno un coefficiente di disabilità superiore a certi limiti. Se il ragazzo fosse assicurato non avrei difficoltà a includerlo nei nostri tornei”. Che ne pensate? Il caso di Manuel appare ingiusto. Probabilmente potrebbe partecipare alle gare open senza costituire un problema per se e i concorrenti. I regolamenti non sono ad personam e riguardano in generale tutti i disabili mentali. La Fitarco non può muoversi senza assicurazione. Le assicurazioni non vogliono prendere in carico questo cliente. Temo che non ci sia via di uscita.
FONTE: http://www.lemalattierare.info/larco-di-manuel-non-tira-piu/
di Margherita De Bac
E’ stata seguita con molta partecipazione la storia pubblicata il 27 dicembre dal quotidiano “Avvenire” sempre attento a questi temi. La storia di Manuel De March, 17 anni, campione speciale di tiro con l’arco. Ha la sindrome di Down e per questa ragione, anche se ne avrebbe le facoltà tecniche, non può partecipare alle gare open ma soltanto a quelle per i diversamente abili. Dopo aver disputato 7 tornei con buoni risultati fra i normodotati, la Federazione Fitarco gli ha comunicato di non poterlo più includere in quelle categorie a causa della sua disabilità mentale. La mamma di Romina ricorre al tribunale di Pesaro, sostenuta dalla Fish, la federazione italiana per il superamento dell’handicap, e l’Aipd, associazione italiana per le persone Down. La causa però finisce male per il ragazzo. I giudici marchigiani stabiliscono che secondo il regolamento di Fitarco e Comitato Paraolimpico italiano solo gli atleti con disabilità fisica possono tesserarsi fra i normali. Carlo Giacobini, presidente dell’associazione Superando, conosce la storia dall’inizio. “Alla base c’è un problema di assicurazione – racconta al nostro portale – Le agenzie non stipulano polizze per disabili mentali. Nulla impedirebbe di assicurare un ragazzo Down valutando i rischi. A mio parere non esiste per casi come questi un rischio superiore. Manuel usa l’arco da anni, senza problemi ma ha subito una discriminazione”. Il presidente della Fitarco, Mario Scarzelli, intervistato da www.lemalattierare.info, si dice molto dispiaciuto: “Anche noi vorremmo che Manuel fosse considerato in grado di prendere parte alle gare normali. L’ho spiegato alla madre che per regolamento i tiratori di arco e pistola non possono gareggiare con i normodotati se hanno un coefficiente di disabilità superiore a certi limiti. Se il ragazzo fosse assicurato non avrei difficoltà a includerlo nei nostri tornei”. Che ne pensate? Il caso di Manuel appare ingiusto. Probabilmente potrebbe partecipare alle gare open senza costituire un problema per se e i concorrenti. I regolamenti non sono ad personam e riguardano in generale tutti i disabili mentali. La Fitarco non può muoversi senza assicurazione. Le assicurazioni non vogliono prendere in carico questo cliente. Temo che non ci sia via di uscita.
FONTE: http://www.lemalattierare.info/larco-di-manuel-non-tira-piu/