Tiziana
01-07-2012, 18:13
Buongiorno a tutti e a tutte, sono la mamma di Yassin, 10 anni, SD. Se qualcuna di voi si ricorda, ho frequentato questi forum fino a qualche anno fa, poi la nascita di Ismael, nel 2006 e di Sara nel 2011 mi ha tolto anche il tempo serale per salutarvi :-)
Ora siamo tutti a Lussemburgo, dopo 8 anni da un concorso per un posto da correttrice di bozze, mi ha chiamato la Commissione europea e questo aprile ci siamo trasferiti tutti qui.
E qui sono cominciati i nostri guai...
A febbraio, sapendo di arrivare qui, ho iscritto Yassin alla Scuola Europea, una scuola finanziata da tutti i cittadini dell'Unione, in cui ci sono sezioni di tutte le lingue, in modo che i figli di chi come me, per lavoro, si trasferisce in un altro Paese, possano frequentare la scuola elementare e poi media, nella loro lingua.
Yassin in Italia frequentava la terza elementare, così ho inviato la domanda per iscriverlo alla terza alla Scuola Europea.
Ve la faccio breve, ma in pratica da febbraio abbiamo solo potuto incontrare i dirigenti della Scuola, che con nostro estremo stupore e sconcerto ci spiegavano che "la scuola non è adeguata ad accogliere al meglio i bambini come vostro figlio" e str... del genere, scusate ma sono davvero arrabbiata.
Ci siamo ritrovati catapultati improvvisamente negli anni 50, con il direttore e il suo vice che candidamente ci suggerivano, "per il bene del bambino" di mandarlo in una scuola speciale.
Non ci siamo arresi, abbiamo insistito, passando per rompiballe, illusi, prepotenti, e alla fine Yassin ha cominciato la scuola il 4 di giugno (ebbene sì, ma per fortuna qui la scuola finisce il 6 luglio...) per un periodo di "prova" di un mese, prova che termina questo giovedì.
Dopodomani abbiamo l'incontro con i responsabili della scuola per sapere se Yassin "ha superato la prova" e quindi potrà frequentare a settembre.
Altrimenti le soluzioni sono 2: andare in una scuola pubblica lussemburghese, dove si parla e si studia in tedesco, e dove dalla prima media per i bambini con sd c'è unicamente la scuola speciale, oppure rientrare in Italia, perdere il mio lavoro alla Commissione e vivere di bacche e foglie, visto che per venire qui sia io che mio marito ci siamo licenziati.
La Scuola Europea ha un articolo nel suo statuto secondo il quale può riservarsi il diritto di non accettare un bambino con disabilità a sua discrezione.
Abbiamo poi ricevuto telefonate e email da tantissimi genitori che avevano dovuto subire questa infame e vergognosa discriminazione, con tanto di "test di valutazione" da parte dello psicologo della scuola, per poi vedersi rifiutare il bambino.
Abbiamo ricevuto testimonianze di genitori di bambini con altri tipi di disabilità, come la dislessia, i cui figli erano stati accettati a malincuore e poi bocciati a fine anno, perchè la scuola non prevede un piano di studi individualizzato, quindi verifiche ed esami sono uguali per tutti sullo stesso programma e con le stesse modalità.
Io non ho intenzione di accettare tutto questo; con un avvocato della corte di Giustizia (la cui figlia con un'altra anomalia cromosomica quest'anno non è stata accettata in prima elementare, così i genitori sono dovuti rientrare in Italia e la mamma perderà il posto presso l'Istituzione europea per cui lavora) presenteremo la richiesta di modifica dello statuto.
Ovviamente se martedì da questo incontro uscirà fuori che Yassin non viene iscritto per il 2012 farò ricorso, e sono pronta a farmi portare via dalla polizia lussemburghese perchè comunque davanti alla scuola farò un casino che non si immaginano nemmeno.
Vi inviterei a incatenarvi con me ai cancelli della Scuola Europea ma la vedo un po' scomoda arrivare tutti qui ;-)
Volevo solo rendervi partecipi di quello che ci sta accadendo, e del fatto che se non avessi vissuto fino ad ora in Italia, conoscendo la realtà della scuola pubblica bolognese (con tutti i suoi limiti certo, ma che dà ormai per acquisita l'inclusione) e non avessi conosciuto i Pinguini quando più ne avevo bisogno quando è nato Yassin, forse avrei accettato il consiglio dei direttori e lo avrei mandato alla scuola speciale.
Scusate lo sfogo, un abbraccio, questo sì, SPECIALE a tutti voi.
Tiziana
Ora siamo tutti a Lussemburgo, dopo 8 anni da un concorso per un posto da correttrice di bozze, mi ha chiamato la Commissione europea e questo aprile ci siamo trasferiti tutti qui.
E qui sono cominciati i nostri guai...
A febbraio, sapendo di arrivare qui, ho iscritto Yassin alla Scuola Europea, una scuola finanziata da tutti i cittadini dell'Unione, in cui ci sono sezioni di tutte le lingue, in modo che i figli di chi come me, per lavoro, si trasferisce in un altro Paese, possano frequentare la scuola elementare e poi media, nella loro lingua.
Yassin in Italia frequentava la terza elementare, così ho inviato la domanda per iscriverlo alla terza alla Scuola Europea.
Ve la faccio breve, ma in pratica da febbraio abbiamo solo potuto incontrare i dirigenti della Scuola, che con nostro estremo stupore e sconcerto ci spiegavano che "la scuola non è adeguata ad accogliere al meglio i bambini come vostro figlio" e str... del genere, scusate ma sono davvero arrabbiata.
Ci siamo ritrovati catapultati improvvisamente negli anni 50, con il direttore e il suo vice che candidamente ci suggerivano, "per il bene del bambino" di mandarlo in una scuola speciale.
Non ci siamo arresi, abbiamo insistito, passando per rompiballe, illusi, prepotenti, e alla fine Yassin ha cominciato la scuola il 4 di giugno (ebbene sì, ma per fortuna qui la scuola finisce il 6 luglio...) per un periodo di "prova" di un mese, prova che termina questo giovedì.
Dopodomani abbiamo l'incontro con i responsabili della scuola per sapere se Yassin "ha superato la prova" e quindi potrà frequentare a settembre.
Altrimenti le soluzioni sono 2: andare in una scuola pubblica lussemburghese, dove si parla e si studia in tedesco, e dove dalla prima media per i bambini con sd c'è unicamente la scuola speciale, oppure rientrare in Italia, perdere il mio lavoro alla Commissione e vivere di bacche e foglie, visto che per venire qui sia io che mio marito ci siamo licenziati.
La Scuola Europea ha un articolo nel suo statuto secondo il quale può riservarsi il diritto di non accettare un bambino con disabilità a sua discrezione.
Abbiamo poi ricevuto telefonate e email da tantissimi genitori che avevano dovuto subire questa infame e vergognosa discriminazione, con tanto di "test di valutazione" da parte dello psicologo della scuola, per poi vedersi rifiutare il bambino.
Abbiamo ricevuto testimonianze di genitori di bambini con altri tipi di disabilità, come la dislessia, i cui figli erano stati accettati a malincuore e poi bocciati a fine anno, perchè la scuola non prevede un piano di studi individualizzato, quindi verifiche ed esami sono uguali per tutti sullo stesso programma e con le stesse modalità.
Io non ho intenzione di accettare tutto questo; con un avvocato della corte di Giustizia (la cui figlia con un'altra anomalia cromosomica quest'anno non è stata accettata in prima elementare, così i genitori sono dovuti rientrare in Italia e la mamma perderà il posto presso l'Istituzione europea per cui lavora) presenteremo la richiesta di modifica dello statuto.
Ovviamente se martedì da questo incontro uscirà fuori che Yassin non viene iscritto per il 2012 farò ricorso, e sono pronta a farmi portare via dalla polizia lussemburghese perchè comunque davanti alla scuola farò un casino che non si immaginano nemmeno.
Vi inviterei a incatenarvi con me ai cancelli della Scuola Europea ma la vedo un po' scomoda arrivare tutti qui ;-)
Volevo solo rendervi partecipi di quello che ci sta accadendo, e del fatto che se non avessi vissuto fino ad ora in Italia, conoscendo la realtà della scuola pubblica bolognese (con tutti i suoi limiti certo, ma che dà ormai per acquisita l'inclusione) e non avessi conosciuto i Pinguini quando più ne avevo bisogno quando è nato Yassin, forse avrei accettato il consiglio dei direttori e lo avrei mandato alla scuola speciale.
Scusate lo sfogo, un abbraccio, questo sì, SPECIALE a tutti voi.
Tiziana