Loren1980
02-03-2011, 13:14
“ALL’OMBRA DEL 21”: UN RACCONTO PER DARE VOCE AI FRATELLI E ALLE SORELLE DEI BAMBNI DISABILI
http://giotto.ibs.it/cop/copj170.asp?f=9788896703373
Salve a tutti.
Sono un insegnante di sostegno della scuola primaria.
Con altre due amiche, insegnanti di sostegno anche loro, abbiamo deciso di scrivere un racconto per affrontare il tema della disabilità e della diversità con i nostri ragazzi. Al libro di narrativa creato abbiamo dato il titolo di "All'ombra del 21". Vi propongo qui in basso la recensione.
Quando ci si occupa dei problemi legati alla disabilità, molto spesso ci si dimentica dei bisogni dei fratelli e delle sorelle dei bambini con difficoltà.
La nascita di un figlio con disabilità è un carico emotivo di sofferenza e responsabilità che altera irrimediabilmente i delicati equilibri presenti all’interno di una famiglia. In una situazione come questa, i figli “normodotati” vengono spesso caricati di responsabilità inadeguate alla loro età e si ritrovano da soli a dover gestire violenti conflitti interiori: rabbia, paura, gelosia, ma anche affetto profondo verso il fratello o la sorella disabile.
Il modo più opportuno per iniziare ad aiutare questi ragazzi è dar loro la possibilità di uscire da questa sfera di “invisibilità” in cui sono avvolti, per dare voce alle loro necessità e bisogni.
Questo è l’argomento che si è cercato di affrontare nel libro “All’ombra del 21”, vincitore nella categoria inediti del Concorso Letterario “Autore di te stesso”, Premio Nazionale Campi Flegrei, organizzato da RecensioneLibro.it in collaborazione con l’Associazione Flegreando e la CSA Editrice.
“All’ombra del 21” è un libro che parla della disabilità, così come viene vista da Flo, la sorella minore di Maddy, una bambina con la sindrome di down.
Flo, anche se più piccola di età rispetto a Maddy, vive il rapporto con la sorella con un forte senso del dovere, ma a volte, molto spesso, sente anche il bisogno di attirare attenzione e amore su di sé: si sente trascurata, vuole essere lei il centro di tutto, lei che a volte si sente trasparente agli occhi dei genitori e della nonna Orietta. Così capita che Flo “odi” la sorella, perché attira tutta l’attenzione su di sé, ma allo stesso tempo sa che si sentirebbe incompleta senza quella bambina “combina guai” che non potrebbe amare così profondamente se fosse diversa da com’è.
“All’ombra del 21” è un libro particolare, intenso, dolce, che vuole parlare di un argomento delicato attraverso le semplici parole di Flo, nel tentativo di riuscire ad aprire una piccola finestra sui fatti di vita che caratterizzano le famiglie nelle quali si vive a contatto con la disabilità e la diversità.
È un libro da leggere ai ragazzi, ma adatto anche a tutti quei lettori adulti che decidono di ascoltare la voce di bambine come Flo, che con il loro modo unico di approcciarsi alla disabilità ci fanno più che mai comprendere che la diversità non deve intimorire, ma arricchire.
È un racconto che si propone anche di trasmettere una nota di speranza, quella della possibilità di promuovere la cultura della diversità attraverso il dialogo. Solamente il dialogo, infatti, può rendere comprensibili i litigi che sovente capitano tra Flo e Maddy e può aiutare a raccontare la sofferenza che nessun bambino vorrebbe vivere; solamente il dialogo ci aiuta a promuovere il rispetto per la diversità e a convivere con essa, ciascuno a modo proprio.
http://giotto.ibs.it/cop/copj170.asp?f=9788896703373
Salve a tutti.
Sono un insegnante di sostegno della scuola primaria.
Con altre due amiche, insegnanti di sostegno anche loro, abbiamo deciso di scrivere un racconto per affrontare il tema della disabilità e della diversità con i nostri ragazzi. Al libro di narrativa creato abbiamo dato il titolo di "All'ombra del 21". Vi propongo qui in basso la recensione.
Quando ci si occupa dei problemi legati alla disabilità, molto spesso ci si dimentica dei bisogni dei fratelli e delle sorelle dei bambini con difficoltà.
La nascita di un figlio con disabilità è un carico emotivo di sofferenza e responsabilità che altera irrimediabilmente i delicati equilibri presenti all’interno di una famiglia. In una situazione come questa, i figli “normodotati” vengono spesso caricati di responsabilità inadeguate alla loro età e si ritrovano da soli a dover gestire violenti conflitti interiori: rabbia, paura, gelosia, ma anche affetto profondo verso il fratello o la sorella disabile.
Il modo più opportuno per iniziare ad aiutare questi ragazzi è dar loro la possibilità di uscire da questa sfera di “invisibilità” in cui sono avvolti, per dare voce alle loro necessità e bisogni.
Questo è l’argomento che si è cercato di affrontare nel libro “All’ombra del 21”, vincitore nella categoria inediti del Concorso Letterario “Autore di te stesso”, Premio Nazionale Campi Flegrei, organizzato da RecensioneLibro.it in collaborazione con l’Associazione Flegreando e la CSA Editrice.
“All’ombra del 21” è un libro che parla della disabilità, così come viene vista da Flo, la sorella minore di Maddy, una bambina con la sindrome di down.
Flo, anche se più piccola di età rispetto a Maddy, vive il rapporto con la sorella con un forte senso del dovere, ma a volte, molto spesso, sente anche il bisogno di attirare attenzione e amore su di sé: si sente trascurata, vuole essere lei il centro di tutto, lei che a volte si sente trasparente agli occhi dei genitori e della nonna Orietta. Così capita che Flo “odi” la sorella, perché attira tutta l’attenzione su di sé, ma allo stesso tempo sa che si sentirebbe incompleta senza quella bambina “combina guai” che non potrebbe amare così profondamente se fosse diversa da com’è.
“All’ombra del 21” è un libro particolare, intenso, dolce, che vuole parlare di un argomento delicato attraverso le semplici parole di Flo, nel tentativo di riuscire ad aprire una piccola finestra sui fatti di vita che caratterizzano le famiglie nelle quali si vive a contatto con la disabilità e la diversità.
È un libro da leggere ai ragazzi, ma adatto anche a tutti quei lettori adulti che decidono di ascoltare la voce di bambine come Flo, che con il loro modo unico di approcciarsi alla disabilità ci fanno più che mai comprendere che la diversità non deve intimorire, ma arricchire.
È un racconto che si propone anche di trasmettere una nota di speranza, quella della possibilità di promuovere la cultura della diversità attraverso il dialogo. Solamente il dialogo, infatti, può rendere comprensibili i litigi che sovente capitano tra Flo e Maddy e può aiutare a raccontare la sofferenza che nessun bambino vorrebbe vivere; solamente il dialogo ci aiuta a promuovere il rispetto per la diversità e a convivere con essa, ciascuno a modo proprio.