drdlrz
29-09-2010, 12:09
L'On. Maria Antonietta Farina Coscioni ha presentato alla Camera dei Deputati una mozione per impegnare il Governo ad intervenire sulla questione degli accessi alle attrazioni di Gardaland per le persone con sdd.
La mozione sarà presentata dall'On. Coscioni, dal Presidente di Pianeta Down, dal Presidente del Coordown e da Anna Contardi nella sala stampa della Camera giovedì 7 ottobre alle ore 16.
Se avete conoscenze nei mezzi di comunicazione, vi prego di girare la notizia per dare il massimo risalto alla mozione, in particolare data la coincidenza con la giornata nazionale della persona con sdd del 10 ottobre.
Per intervenire alla conferenza stampa i giornalisti devono chiedere l'accredito all'ufficio stampa della Camera dei Deputati qualche giorno prima della conferenza.
Vi copio a seguire la mozione e i firmatari:
*La Camera**, *
*premesso che:*
il regolamento del parco divertimenti di Gardaland impedisce l’accesso a
numerose attrazioni ai disabili intellettivi e mentali, a differenza di
quanto avviene a livello internazionale nei parchi di grosse dimensioni, ove
i disabili hanno un accesso prioritario e non sono presenti divieti per le
disabilità intellettive;
di fatto, non potendosi in linea generale accertare la disabilità
intellettiva degli ospiti, le uniche persone a cui è fisicamente impedito
l’accesso alle attrazioni dagli addetti alla sicurezza del parco sono quelle
con sindrome di Down, che vengono quindi discriminate unicamente sulla base
dei tratti somatici;
in seguito alla notizia riportata da numerose testate giornalistiche a fine
agosto 2010 di una bambina con sindrome di Down di otto anni a cui è stato
fisicamente impedito l’accesso all’attrazione “Monorotaia”, e dell’annuncio
del padre della stessa di citare in giudizio il parco, sono state raccolte
da parte dell’Associazione Pianeta Down decine di testimonianze di persone
con sindrome di Down fermate al momento di accedere alle giostre. A riprova
del fatto che la discriminazione avviene sulla base dei tratti somatici, c’è
la testimonianza del padre di una ragazza cerebrolesa, “molto più fragile
emotivamente e limitata intellettivamente di una ragazza con la sindrome di
Down”, la quale, secondo le parole del padre stesso “ha potuto scorrazzare
su e giù in tutte le attrazioni che noi abbiamo ritenuto adatte a lei,
perchè la sua disabilità non è visibile a un esame sommario”;
si ha notizia dell’insuccesso delle trattative avviate dal Coordown
(Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down)
con la direzione del parco per tentare una mediazione sulla questione degli
accessi negati, tanto che sono state annunciate iniziative legali a tutti i
livelli, compresa la possibilità di una *Class Action*;
la direzione del parco sostiene che “l'accesso alle singole attrazioni è
subordinato al rispetto di alcune limitazioni, variabili in funzione della
tipologia di attrazione e delle misure di sicurezza disposte dal
costruttore, vincolanti in base ad età, altezza o disabilità”. Peraltro, in
altri parchi in cui sono presenti attrazioni analoghe (ad esempio,
Mirabilandia in Italia, ma anche Eurodisney di Parigi, o addirittura
Disneyland negli Stati Uniti) non sussistono tali divieti e le attrazioni
più adrenaliniche sono solo talvolta “sconsigliate”, per cui la valutazione
viene fatta dall’accompagnatore. D’altra parte, eccezion fatta per la
sindrome di Down, le altre disabilità intellettive, peraltro come le
cardiopatie o i problemi ossei, non sono in nessun modo individuabili
dall’esame sommario degli addetti alle attrazioni, e questo vanifica
all’origine la motivazione addotta dalla direzione del parco circa le misure
di sicurezza;
per quanto riguarda il caso specifico della sindrome di Down, è noto che il
ritardo mentale delle persone con sindrome di Down è variabile e spesso
sovrapponibile o addirittura inferiore a quello di persone che non hanno
nessun’evidenza fisica di questo ritardo, alle quali non è impedito
l'ingresso alle attrazioni. Il fattore di rischio cardiologico in molte
persone con sindrome di Down è assolutamente inesistente o comunque minore
di persone che non hanno nessun’evidenza fisico-somatica di queste
problematiche. Infine, la sindrome di Down in sé non comporta alcun problema
motorio. L’unica discriminante utilizzata per negare l’accesso alle
attrazioni, in ultima analisi, è data dai loro caratteristici tratti
somatici.
la legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle
persone handicappate (legge 104/1992, in particolare all’articolo 23, comma
5) prevede sanzioni per coloro che discriminano persone handicappate
nell’ambito dei pubblici esercizi (in cui rientrano i parchi a tema come
strutture turistico-ricettive, a norma dell’articolo 1, punto 2), del
D.P.C.M. 13-9-2002);
la legge 67/2006, recante misure per la tutela giudiziaria delle persone con
disabilità vittime di discriminazioni, all’articolo 2 dispone che, per il
principio di parità di trattamento, non può essere praticata alcuna
discriminazione in pregiudizio delle persone con disabilità e qualifica come
discriminazione indiretta il caso in cui una disposizione, un criterio, una
prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono
una persona con disabilità in una posizione di svantaggio rispetto ad altre
persone. Sono inoltre considerati come discriminazioni le molestie ovvero
quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla
disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con
disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di
ostilità nei suoi confronti. Da tali disposizioni risulta chiaro che il
parco di Gardaland sta ponendo in atto una condotta discriminatoria nei
confronti delle persone con sindrome di Down;
la legge 18/2009 ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui
diritti delle persone con disabilità e previsto l’istituzione presso il
Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali
dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità,
di cui peraltro si attende ancora l’effettiva costituzione;
*impegna il Governo:*
ad assumere nell’immediato iniziative per garantire la cessazione tempestiva
della situazione di discriminazione in premessa;
ad effettuare un monitoraggio sull’accessibilità dei parchi di divertimento
nazionali da parte della clientela con disabilità;
a promuovere e presiedere un tavolo di confronto tra i maggiori parchi di
divertimento italiani, le associazioni di costruttori e le associazioni
rappresentative del mondo della disabilità per addivenire alla stesura di
regolamenti condivisi che nel contempo tengano conto delle misure di
sicurezza e non determinino condotte pregiudizialmente discriminatorie, in
accordo con le Regioni e gli enti locali interessati
MOZIONE ON FARINA COSCIONI
Donata lenzi
Duilio
M.Turco
Tabacci
Strizzolo
Barbieri
Murer
Bernardini
Zamparutti
Beltrandi
Bossa
Stefano Esposito
Grassi
Ciccioli
Margiotta
Mariani
Mecacci
Calearo
Occhiuto
Garavini
Federico Testa
Codurelli
Rosato
Boccuzzi
Trappolino
Fiano
Ferranti
Walter togni
Touadi
Calvisi
Baretta
Fontanelli
Melis
Fadda
Piccolo
Parisi
Bucchino
Bocci
Paglia
Bonavitacola
Sposetti
Burtone
Benamati
Fioroni
Amici
Mazzarella
Giovannelli
Giulietti
Minasso
Mario pepe PDL
La mozione sarà presentata dall'On. Coscioni, dal Presidente di Pianeta Down, dal Presidente del Coordown e da Anna Contardi nella sala stampa della Camera giovedì 7 ottobre alle ore 16.
Se avete conoscenze nei mezzi di comunicazione, vi prego di girare la notizia per dare il massimo risalto alla mozione, in particolare data la coincidenza con la giornata nazionale della persona con sdd del 10 ottobre.
Per intervenire alla conferenza stampa i giornalisti devono chiedere l'accredito all'ufficio stampa della Camera dei Deputati qualche giorno prima della conferenza.
Vi copio a seguire la mozione e i firmatari:
*La Camera**, *
*premesso che:*
il regolamento del parco divertimenti di Gardaland impedisce l’accesso a
numerose attrazioni ai disabili intellettivi e mentali, a differenza di
quanto avviene a livello internazionale nei parchi di grosse dimensioni, ove
i disabili hanno un accesso prioritario e non sono presenti divieti per le
disabilità intellettive;
di fatto, non potendosi in linea generale accertare la disabilità
intellettiva degli ospiti, le uniche persone a cui è fisicamente impedito
l’accesso alle attrazioni dagli addetti alla sicurezza del parco sono quelle
con sindrome di Down, che vengono quindi discriminate unicamente sulla base
dei tratti somatici;
in seguito alla notizia riportata da numerose testate giornalistiche a fine
agosto 2010 di una bambina con sindrome di Down di otto anni a cui è stato
fisicamente impedito l’accesso all’attrazione “Monorotaia”, e dell’annuncio
del padre della stessa di citare in giudizio il parco, sono state raccolte
da parte dell’Associazione Pianeta Down decine di testimonianze di persone
con sindrome di Down fermate al momento di accedere alle giostre. A riprova
del fatto che la discriminazione avviene sulla base dei tratti somatici, c’è
la testimonianza del padre di una ragazza cerebrolesa, “molto più fragile
emotivamente e limitata intellettivamente di una ragazza con la sindrome di
Down”, la quale, secondo le parole del padre stesso “ha potuto scorrazzare
su e giù in tutte le attrazioni che noi abbiamo ritenuto adatte a lei,
perchè la sua disabilità non è visibile a un esame sommario”;
si ha notizia dell’insuccesso delle trattative avviate dal Coordown
(Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down)
con la direzione del parco per tentare una mediazione sulla questione degli
accessi negati, tanto che sono state annunciate iniziative legali a tutti i
livelli, compresa la possibilità di una *Class Action*;
la direzione del parco sostiene che “l'accesso alle singole attrazioni è
subordinato al rispetto di alcune limitazioni, variabili in funzione della
tipologia di attrazione e delle misure di sicurezza disposte dal
costruttore, vincolanti in base ad età, altezza o disabilità”. Peraltro, in
altri parchi in cui sono presenti attrazioni analoghe (ad esempio,
Mirabilandia in Italia, ma anche Eurodisney di Parigi, o addirittura
Disneyland negli Stati Uniti) non sussistono tali divieti e le attrazioni
più adrenaliniche sono solo talvolta “sconsigliate”, per cui la valutazione
viene fatta dall’accompagnatore. D’altra parte, eccezion fatta per la
sindrome di Down, le altre disabilità intellettive, peraltro come le
cardiopatie o i problemi ossei, non sono in nessun modo individuabili
dall’esame sommario degli addetti alle attrazioni, e questo vanifica
all’origine la motivazione addotta dalla direzione del parco circa le misure
di sicurezza;
per quanto riguarda il caso specifico della sindrome di Down, è noto che il
ritardo mentale delle persone con sindrome di Down è variabile e spesso
sovrapponibile o addirittura inferiore a quello di persone che non hanno
nessun’evidenza fisica di questo ritardo, alle quali non è impedito
l'ingresso alle attrazioni. Il fattore di rischio cardiologico in molte
persone con sindrome di Down è assolutamente inesistente o comunque minore
di persone che non hanno nessun’evidenza fisico-somatica di queste
problematiche. Infine, la sindrome di Down in sé non comporta alcun problema
motorio. L’unica discriminante utilizzata per negare l’accesso alle
attrazioni, in ultima analisi, è data dai loro caratteristici tratti
somatici.
la legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle
persone handicappate (legge 104/1992, in particolare all’articolo 23, comma
5) prevede sanzioni per coloro che discriminano persone handicappate
nell’ambito dei pubblici esercizi (in cui rientrano i parchi a tema come
strutture turistico-ricettive, a norma dell’articolo 1, punto 2), del
D.P.C.M. 13-9-2002);
la legge 67/2006, recante misure per la tutela giudiziaria delle persone con
disabilità vittime di discriminazioni, all’articolo 2 dispone che, per il
principio di parità di trattamento, non può essere praticata alcuna
discriminazione in pregiudizio delle persone con disabilità e qualifica come
discriminazione indiretta il caso in cui una disposizione, un criterio, una
prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono
una persona con disabilità in una posizione di svantaggio rispetto ad altre
persone. Sono inoltre considerati come discriminazioni le molestie ovvero
quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla
disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con
disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di
ostilità nei suoi confronti. Da tali disposizioni risulta chiaro che il
parco di Gardaland sta ponendo in atto una condotta discriminatoria nei
confronti delle persone con sindrome di Down;
la legge 18/2009 ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui
diritti delle persone con disabilità e previsto l’istituzione presso il
Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali
dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità,
di cui peraltro si attende ancora l’effettiva costituzione;
*impegna il Governo:*
ad assumere nell’immediato iniziative per garantire la cessazione tempestiva
della situazione di discriminazione in premessa;
ad effettuare un monitoraggio sull’accessibilità dei parchi di divertimento
nazionali da parte della clientela con disabilità;
a promuovere e presiedere un tavolo di confronto tra i maggiori parchi di
divertimento italiani, le associazioni di costruttori e le associazioni
rappresentative del mondo della disabilità per addivenire alla stesura di
regolamenti condivisi che nel contempo tengano conto delle misure di
sicurezza e non determinino condotte pregiudizialmente discriminatorie, in
accordo con le Regioni e gli enti locali interessati
MOZIONE ON FARINA COSCIONI
Donata lenzi
Duilio
M.Turco
Tabacci
Strizzolo
Barbieri
Murer
Bernardini
Zamparutti
Beltrandi
Bossa
Stefano Esposito
Grassi
Ciccioli
Margiotta
Mariani
Mecacci
Calearo
Occhiuto
Garavini
Federico Testa
Codurelli
Rosato
Boccuzzi
Trappolino
Fiano
Ferranti
Walter togni
Touadi
Calvisi
Baretta
Fontanelli
Melis
Fadda
Piccolo
Parisi
Bucchino
Bocci
Paglia
Bonavitacola
Sposetti
Burtone
Benamati
Fioroni
Amici
Mazzarella
Giovannelli
Giulietti
Minasso
Mario pepe PDL