MARTY
09-01-2006, 18:30
Re: Scuola: allarme per l'handicap
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Scusate ma non riesco a "ritrovare" l'area in cui ho già parlato della figura dell'educatrice e , per non creare un nuovo "filone", scrivo quì e poi magari, si può spostare il tutto nell'area giusta!
Riassumo brevemente : dietro consiglio della psicologa della scuola media di Alessia e, con la nostra approvazione, era stata richiesta un'educatrice che operasse al di fuori dell'orario scolastico e il cui fine sarebbe stato il raggiungimento di una maggiore autonomia per Alessia.
In poche parole Alessia fa tutto ma sempre solo se ci sono io...altrimenti si "blocca" perchè non si sente più sicura. Questa "figura" avrebbe il compito di aiutarla a superare questa fase attraverso strategie mirate.
Ieri, finalmente, questa ragazza ( ha 26 anni) è venuta a casa per conoscere Alessia.
Io l'avevo già incontrata a scuola insieme alla psicologa e all'insegnante di sostegno, ma in questa occasione, non era stata presentata ad Alessia, proprio per non legare la sua presenza all'ambiente scolastico così fortemente detestato da Alessia.
La psicologa mi ha consigliato di dire una parziale verità ad Alessia e cioè che io, avendo così tante cose da fare, insieme a suo padre, avevo deciso di chiedere un aiuto.
Naturalmente è quello che ho fatto e subito Alessia ha detto : Ma ti aiuto io !!
Ieri è rimasta anche Valeria per conoscere questa ragazza : c'era pure Alessandro, mio marito, la nonna....
Tutti aspettavamo di vedere "come" Alessia l' avrebbe accolta ....il fatto di essere "bionda" ha facilitato le cose....Alessia le ha raccontato della gita, le ha fatto vedere la sua camera e poi, ad un certo punto, mentre eravamo sedute a chiacchierare, Alessia l'ha guardata e, sicuramente dopo aver pensato che questa ragazza aveva uno strano modo di aiutarmi, visto che invece di spolverare, lavare ( sennò in cosa altro avrebbe dovuto "aiutare" ??) le ha chiesto : Sei polacca? Non vi dico...per un
attimo siamo rimasti tutti zitti....poi abbiamo cominciato a ridere contemporaneamente.
Che vi devo dire se non che Alessia non ha capito ( e come poteva ...) il tipo di aiuto che questa ragazza ci darà??
Per "dosare" la presenza di questa ragazza, per le prime due settimane, verrà solo per un'ora il mercoledì e il venerdì...per esempio domani ci vederemo "fuori" casa. dopo la palestra e andremo in un bar dove sarà Alessia ad "ordinare" il caffè, il gelato o altro e soprattutto a "pagare"!
Mano a mano , avverrà il distacco completo da me , sperando che questa sia la strada giusta per "guidarla" verso questa benedettisima, sospiratissima....autonomia!
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Scusate ma non riesco a "ritrovare" l'area in cui ho già parlato della figura dell'educatrice e , per non creare un nuovo "filone", scrivo quì e poi magari, si può spostare il tutto nell'area giusta!
Riassumo brevemente : dietro consiglio della psicologa della scuola media di Alessia e, con la nostra approvazione, era stata richiesta un'educatrice che operasse al di fuori dell'orario scolastico e il cui fine sarebbe stato il raggiungimento di una maggiore autonomia per Alessia.
In poche parole Alessia fa tutto ma sempre solo se ci sono io...altrimenti si "blocca" perchè non si sente più sicura. Questa "figura" avrebbe il compito di aiutarla a superare questa fase attraverso strategie mirate.
Ieri, finalmente, questa ragazza ( ha 26 anni) è venuta a casa per conoscere Alessia.
Io l'avevo già incontrata a scuola insieme alla psicologa e all'insegnante di sostegno, ma in questa occasione, non era stata presentata ad Alessia, proprio per non legare la sua presenza all'ambiente scolastico così fortemente detestato da Alessia.
La psicologa mi ha consigliato di dire una parziale verità ad Alessia e cioè che io, avendo così tante cose da fare, insieme a suo padre, avevo deciso di chiedere un aiuto.
Naturalmente è quello che ho fatto e subito Alessia ha detto : Ma ti aiuto io !!
Ieri è rimasta anche Valeria per conoscere questa ragazza : c'era pure Alessandro, mio marito, la nonna....
Tutti aspettavamo di vedere "come" Alessia l' avrebbe accolta ....il fatto di essere "bionda" ha facilitato le cose....Alessia le ha raccontato della gita, le ha fatto vedere la sua camera e poi, ad un certo punto, mentre eravamo sedute a chiacchierare, Alessia l'ha guardata e, sicuramente dopo aver pensato che questa ragazza aveva uno strano modo di aiutarmi, visto che invece di spolverare, lavare ( sennò in cosa altro avrebbe dovuto "aiutare" ??) le ha chiesto : Sei polacca? Non vi dico...per un
attimo siamo rimasti tutti zitti....poi abbiamo cominciato a ridere contemporaneamente.
Che vi devo dire se non che Alessia non ha capito ( e come poteva ...) il tipo di aiuto che questa ragazza ci darà??
Per "dosare" la presenza di questa ragazza, per le prime due settimane, verrà solo per un'ora il mercoledì e il venerdì...per esempio domani ci vederemo "fuori" casa. dopo la palestra e andremo in un bar dove sarà Alessia ad "ordinare" il caffè, il gelato o altro e soprattutto a "pagare"!
Mano a mano , avverrà il distacco completo da me , sperando che questa sia la strada giusta per "guidarla" verso questa benedettisima, sospiratissima....autonomia!