Visualizza la versione completa : Continuità sostegno
Mi affido alle vostre esperienze dirette e alla vostra conoscenza in materia sostegno o, più precisamente "assistente alla persona" (assistenza comunale come vi ho letto più volte definirla)...
Alla fine della quarta scade il mandato della cooperativa da cui dipende l'insegnante di Simone (si tratta di contratti biennali a quanto pare e già si è stati fortunati col rinnovo dell'appalto terza-quarta). E' probabile che il contratto passi ad un'altra cooperativa. Abbiamo sentito che forse il comune può "spingere" (non so se obbligare, consigliare o altro) perchè la persona di riferimento, per continuità didattica, resti la stessa di oggi con un subappalto per quel singolo"lavoro" (chiamiamolo così). In parole povere: la nuova cooperativa paga la vecchia che ha in carico l'insegnante che continua a lavorare con Simone. Ne avete sentito parlare?
Grazie anticipate.
Antonella
no, però interessa molto anche a me!
Io sto in piena guerra con il consorsio per questo discorso e vi farò sapere, però ho saputo giusto venerdì che dietro minaccia di rinuncia del servizio da parte dei genitori la cooperativa ha cambiato un operatore, però qui il problema è che gli AEC sono stati mandati a metà anno scolastico :evil: quindi con il cambiamento dell'operatore diventa inutile la loro presenza xchè ci vuole un altro mese buono di "adattamento".
I cambi d'appalto avvengo con una nuova gara e quindi non è detto che la cooperativa che hai adesso perda (pensiamo positivo...). Il Comune può chiedere di assorbire il personale nella nuova ed eventuale cooperativa vincente per continuità...il problema è che non è detto che il eprsonale accetti il "nuovo datore di lavoro"..anche se i contratti sono gli stessi peril personale a volte alcune cooperative ahanno organizzazzioni differenti per cui il personale decide liberamente ( e giustamente dal punto di vista del lavoratore) di rimanere con la cooperativa che ha perso
I cambi d'appalto avvengo con una nuova gara e quindi non è detto che la cooperativa che hai adesso perda (pensiamo positivo...). Il Comune può chiedere di assorbire il personale nella nuova ed eventuale cooperativa vincente per continuità...il problema è che non è detto che il eprsonale accetti il "nuovo datore di lavoro"..anche se i contratti sono gli stessi peril personale a volte alcune cooperative ahanno organizzazzioni differenti per cui il personale decide liberamente ( e giustamente dal punto di vista del lavoratore) di rimanere con la cooperativa che ha perso
Messa così mi va pure bene... però da noi funziona che i vecchi non vengono proprio chiamati per metterne nuovi senza nessuna esperienza nel campo scolastico (al che mi viene da dire ma che li mandate a fare?) ma che hanno altre "qualità"... soprattutto quando gli enti locali di riferimento cambiano bandiera :(
a Roma gli appalti vanno per "lotti" di scuole e da quest'anno sono annuali. Succede quindi spesso che le cooperative perdano alcuni lotti di scuole e ne vincano altri, con una girandola infinita del personale AEC sulle scuole, a grave danno degli alunni disabili.
Mi interessa molto questa questione del subappalto, cioè della possibilità che la cooperativa vincitrice sulla tua scuola possa pagare le ore all'operatore dell'anno precedente che però è dipendente dell'altra cooperativa, al fine di garantire la continuità.
Laura, sai per caso a chi bisogna chiedere? al dipartimento socio-educativo del comune?
Qui da noi nel Veneto funziona in tutt'altro modo.
L'insegnante di sostegno ovviamente è mandata dal Ufficio Provinciale Scolastico secondo le graduatorie, etc,etc, a meno chè la il circolo didattico non abbia degli insegnati di sostegno di ruolo (cosa che doi non c'è e quindi Emanuele ogni anno ha avuto una insegnante nuova)
Per quanto riguarda la figura dell'assistente alla comunicazione (così viene chiamata qui) i cui compiti sono di collaborare con gli insegnanti nella didattica (solo però su direttive degli insegnanti stessi ) e aiutare il bambino nell'interagire con i suoi compagni, viene sì pagata dal comune ma la sua assegnazione viene fatta dall'Assistente Sociale del Servizio Integrazione Scolastica della Neuropsichiatria Infantile dell'Asl di competenza. Fino a qualche anno fa la stessa asl ne aveva di proprie ma da due anni lavora solo con Cooperative. Ciò non toglie però che è la stessa Assistente Sociale del SISS che le coordina e le assegna quindi quando si chiede la continuità la si chiede presso il SISS della NPI. L'assistente di Emanuele è l'unico suo riferimento fisso dalla prima elementare (ed ora è in quinta) ed ho già chiesto la continuità per il prossimo anno che andrà alle medie e mi è stata assicurata (ovviamente la nostra grande Mirella, ovvero l'assistente è d'accordo).
Mirella partecipa a tutte le runioni con il GLHO, ai colloqui individuali con gli insegnanti, viene presso il centro privato dove Emanuele è seguito e quindi applica il metodo che stiamo seguendo a meraviglia. Nel caso di bisogno mi hanno detto che potrebbe anche venire a lavorare a casa (ovviamente usufruendo delle ore scolastiche assegnatogli).
Io non ho mai avuto nessun contatto con il Comune per quanto riguarda Emanuele ma solo con i Servizi della Neuropsichiatria Infantile presso la quale da due anni c'è iuna commissione che assegna le ore di assistente e fa la certificazione per l'insegnante di sostegno che poi si presenta alla scuola e assegna le ore .
a Roma gli appalti vanno per "lotti" di scuole e da quest'anno sono annuali. Succede quindi spesso che le cooperative perdano alcuni lotti di scuole e ne vincano altri, con una girandola infinita del personale AEC sulle scuole, a grave danno degli alunni disabili.
Mi interessa molto questa questione del subappalto, cioè della possibilità che la cooperativa vincitrice sulla tua scuola possa pagare le ore all'operatore dell'anno precedente che però è dipendente dell'altra cooperativa, al fine di garantire la continuità.
Laura, sai per caso a chi bisogna chiedere? al dipartimento socio-educativo del comune?
si, se è quello l'ufficio che se ne occupa; nel caso nostro caso (di comuni piccoli) è direttamente l'ufficio servizi sociali che si occupa degli applati dell'assistenza educativa scolastica ed extrascolastica, non l'ufficio scuola. La richiesta viene fatta dai genitori su proposta della Neuropsichiatria, in base alla 104 i comuni hanno l'obbligo d'intervento. Da noi, in base ad un accordo tra scuola servizi sociali e npi e consultorio familiare (che può essere proponente ma non per i nostri figli), il servizio di npi fa una proposta di range di n. di ore (suddivise in base alla gravità) ed è poi il comune che, sentita la scuola, definisce il n. di ore precise (ahimè spesso tenendo IN CONTO I CONTI)
credo che vi siano differenze notevoli da regione a regione e con rammarico devo ammettere che tra nord,centro e sud le situazioni cambiano;ad esempio ho richiesto l'anno scorso in sede di GLHO l'assistente alla comunicazione e mi è stato risposto che questo è solo per i bambini sordomuti e non per mia figlia che ci sente anche se parla pocoed ha un linguaggio limitato; a stento hanno dato 10 0re di sostegno e 12 di assistenza di base ,con la"minaccia" di dimezzare quelle dell'assistenza di base dopo il secondo GLHO dell'anno scolastico! Nella zona dove abito c'è la neuropsichiatria della Asl dove non ci sono logopedisti perchè l'unica che c'era è andata in pensione e poi c'è uuna UOMPI (unita' operativa di neuropsichiatria infantile) che è ,per così difre in competizione con la NPI della ASl e ,se da una parte dicono "bianco" dall'altra parte dicono "nero" e ciò crea un profondo malessere e disorientamento tra i genitori; vi dico solo che mia figlia per un anno ha fatto logopedia individuale con la logopedista della ASl, molto brava e capace;poi però è andata in pensione e ,per continuare mi sono rivolta alla UOMPI ;qui ho trovato una lunghissima lista d'attesa e prima di prescrivere la logopedia devi fare prima una visita con la NPI che valuta la necessità di logopedia;quest'ultima si fa a porte chiuse,cioè i genitori non possono assistere, e poi si fa ' in gruppo cioè sette otto bambini che nella stessa stanza fanno psicomotricità ,una sorta di fisioterapia e contemporaneamente fanno logopedia. Il fatto che non permettono al genitore di assistere è molto negativo perchè non mettendo a conoscenza il genitore di ciò che si fa ' nell'ora di lezione,non permette poi al genitore di continuare acasa con il lavoro svolto;in definitiva tutti i genitori devono rivolgersi al privato che minimo ti chiede 30 euro a seduta due volte a settimana ; il privato ti aggancia" tramite qualche insegnnante o lo psicologo della scuola che ,Facendoti un favore,ti propone qualche logopedista privato, e naturalmente tutto in Nero!!!!!!!
credo che vi siano differenze notevoli da regione a regione e con rammarico devo ammettere che tra nord,centro e sud le situazioni cambiano;ad esempio ho richiesto l'anno scorso in sede di GLHO l'assistente alla comunicazione e mi è stato risposto che questo è solo per i bambini sordomuti e non per mia figlia che ci sente anche se parla pocoed ha un linguaggio limitato;
In questo caso è vero, l'assistente alla comunicazione viene dato solo se ci solo seri problemi di udito, per quanto riguarda la logopedia, siamo tutti sulla stessa barca.............
mi dispiace ma quello di cui parlate è "il comunicatore" che è diverso: La figura dell'assistente alla comunicazione sarebbe l'ex accudiente la quale ora deve avere il titolo oss ed ha comptenze diverse e più precise. Quando si parla di comunicazione si intende (almeno qui da noi nel Veneto) comunicazione tra compagni e insegnanti ovvero "integrazione".
fedechittò
12-01-2010, 00:41
a me sembra che qualcosa di simile si possa fare mi riferisco a ciò che chiede anto65.. beh anche la neuropsichiatra può dare un suggerimento sulla necessità di proseguire con la stessa insegnante... noi siamo riusciti ad avere la stessa insegnante della materna (francesco è ora in prima elementare a castellanza)
per continuità è di prassi che l'AEC (non l'insegnante di sostegno, che normalmente non ha titolo per insegnare alla materna e anche alle elementari!) venga portata dalla materna alle elementari, per continuità.
Il problema viene quando il servizio è dato in appalto a cooperative, e l'appalto può essere (come adesso a Roma) annuale. Ogni anno, teoricamente, la coop che gestisce il servizio in quella scuola potrebbe cambiare, e di conseguenza l'AEC che segue il bambino.
La possibilità di un "subappalto" in nome della continuità potrebbe quindi essere interessantissimo!
per continuità è di prassi che l'AEC (non l'insegnante di sostegno, che normalmente non ha titolo per insegnare alla materna e anche alle elementari!) venga portata dalla materna alle elementari, per continuità.
Il problema viene quando il servizio è dato in appalto a cooperative, e l'appalto può essere (come adesso a Roma) annuale. Ogni anno, teoricamente, la coop che gestisce il servizio in quella scuola potrebbe cambiare, e di conseguenza l'AEC che segue il bambino.
La possibilità di un "subappalto" in nome della continuità potrebbe quindi essere interessantissimo!
..noi di sub-appalti non ne facciamo, anzi specifichiamo proprio nelle gare d'applato che se la cooperativa viene beccata a dare in sub a- applato il servizio l'appalto stesso salta, qs. a tutela dei lavoratori e per evitare speculazioni: mi spiego se io ti appalto il servzio a 5 e tu lo sub appalti necessariamente a 4 (perchè ci devi guadagnare) finisce che al lavoratore invece di arrivare 3 arriva 2..se va bene!!!!
un conto è il sub appalto, un conto è chiedere che la cooperativa nuova per continuità garantisca di utlizzare il personale già in servzio! (sempre che qs. accetti), in qs. modo io pago 5 a te e tu dai il "dovuto" al tuo personale...oltre ovviamente a dare continuità al servzio!
In questo caso, se ho capito bene, non si tratterebbe di un vero e proprio sub-appalto (per altro non possibile anche in molti altri tipi di lavoro) ma di una 'deroga' alla prassi comune per favorire la continuità all'alunno. Non ci sarebbe un 'guadagno' da parte della nuova cooperativa a discapito della vecchia nè tantomeno dell'assistente alla persona con la quale, ovviamente, si valuta ogni cosa. Vi terrò informati su come si evolverà la cosa...intanto incrociamo le dita!
P.S. Visto che mi avete risposto in tanti e che le cose vanno in modi tanto diversi Vi chiedo qui, per non inviare a tutti un mp, la possibilità di poter stampare questo post per farlo leggere alla mamma di Simone.
Come sempre: grazie mille!
Antonella
In questo caso, se ho capito bene, non si tratterebbe di un vero e proprio sub-appalto (per altro non possibile anche in molti altri tipi di lavoro) ma di una 'deroga' alla prassi comune per favorire la continuità all'alunno. Non ci sarebbe un 'guadagno' da parte della nuova cooperativa a discapito della vecchia nè tantomeno dell'assistente alla persona con la quale, ovviamente, si valuta ogni cosa.
sì, infatti, non un subappalto come comunemente inteso, bensì un accrocchio gestionale fatto in nome della continuità
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