elsy63
07-03-2009, 17:57
Disabili: in Italia ancora poco integrati, ma a scuola sempre più iscritti
di A.G.
A rilevarlo è stato il rapporto Osservasalute 2008 dell'Università
Cattolica, presentato il 3 marzo a Roma presso il Policlinico Gemelli.
Dall'anno scolastico 1997/98 al 2006/2007 siamo passati da 113mila iscritti
disabili severi a ben 174mila. Aumentati, del 110% in soli cinque anni,
anche quelli frequentanti l'Università statale. Va male invece sul lavoro:
tra i 25-64 anni solo il 17% ha un'occupazione, contro il 60% delle persone
non disabili.
In Italia per mezzo milione di persone con disabilità severa la vita è dura:
la maggior parte rimangono ancora poco integrate e con scarse prospettive
occupazionali. C'è un dato però che fa sorridere: quello della loro sempre
più massiccia presenza a scuola. Tanto che in un decennio scarso, dall'anno
scolastico 1997/98 al 2006/2007 siamo passati da 113mila iscritti a ben
174mila. Pari ad un incremento superiore al 50%.
A rilevarlo è stato il rapporto Osservasalute 2008 dell'Università
Cattolica, presentato il 3 marzo a Roma presso il Policlinico Gemelli. Nel
rapporto questo andamento viene considerato come "un gran passo avanti,
frutto dell'innalzamento dell'obbligo scolastico e delle politiche di
sostegno scolastico". Ed anche i dati sugli studenti con disabilità iscritti
all'Università statale segnano un trend crescente: il trend, in questo caso
di cinque anni, ha fatto registrare un incremento medio percentuale pari a
ben il 110%, passando da 4.813 iscritti con disabilità nel corso dell'anno
accademico 2000/01 a 10.126 nell'anno accademico 2005/06.
A livello territoriale, le percentuali maggiori di studenti con disabilità
iscritti all'Università statale nell'anno accademico 2005/06 si hanno nelle
Isole, con un minimo al Nord con il 5,1 per mille. La Sardegna presenta un
valore che è doppio rispetto a quello medio nazionale ed è pari al 12,5 per
mille, il fanalino di coda sembra essere rappresentato dal Piemonte con un
valore del 4,0 per mille.
Secondo il rapporto oggi in Italia le persone con disabilità severa sono
529.485, pari al 1,2% della popolazione italiana, 116mila nell'età della
formazione - tra i 6 e i 24 anni - e 413 mila in età lavorativa, ovvero tra
i 25-64 anni - e tra questi ultimi solo il 17% ha un'occupazione, contro il
60% delle persone non disabili.
Ma come per altri contesti, a livello territoriale la situazione è tutt'altro
che omogenea: basta dire che la quota di persone con disabilità che lavorano
è doppia al Nord rispetto al Sud (23% contro 12%). E le differenze esistono
anche a livello di genere: sempre in ambito lavorativo, la quota di occupati
tra le persone con disabilità di sesso femminile (11,7%) è la metà di quella
rilevata tra gli uomini.
06/03/2009
Maggiori info:
http://www.osservasalute.it/m12/RASSEGNA_2008/comunicati_stampa.pdf
di A.G.
A rilevarlo è stato il rapporto Osservasalute 2008 dell'Università
Cattolica, presentato il 3 marzo a Roma presso il Policlinico Gemelli.
Dall'anno scolastico 1997/98 al 2006/2007 siamo passati da 113mila iscritti
disabili severi a ben 174mila. Aumentati, del 110% in soli cinque anni,
anche quelli frequentanti l'Università statale. Va male invece sul lavoro:
tra i 25-64 anni solo il 17% ha un'occupazione, contro il 60% delle persone
non disabili.
In Italia per mezzo milione di persone con disabilità severa la vita è dura:
la maggior parte rimangono ancora poco integrate e con scarse prospettive
occupazionali. C'è un dato però che fa sorridere: quello della loro sempre
più massiccia presenza a scuola. Tanto che in un decennio scarso, dall'anno
scolastico 1997/98 al 2006/2007 siamo passati da 113mila iscritti a ben
174mila. Pari ad un incremento superiore al 50%.
A rilevarlo è stato il rapporto Osservasalute 2008 dell'Università
Cattolica, presentato il 3 marzo a Roma presso il Policlinico Gemelli. Nel
rapporto questo andamento viene considerato come "un gran passo avanti,
frutto dell'innalzamento dell'obbligo scolastico e delle politiche di
sostegno scolastico". Ed anche i dati sugli studenti con disabilità iscritti
all'Università statale segnano un trend crescente: il trend, in questo caso
di cinque anni, ha fatto registrare un incremento medio percentuale pari a
ben il 110%, passando da 4.813 iscritti con disabilità nel corso dell'anno
accademico 2000/01 a 10.126 nell'anno accademico 2005/06.
A livello territoriale, le percentuali maggiori di studenti con disabilità
iscritti all'Università statale nell'anno accademico 2005/06 si hanno nelle
Isole, con un minimo al Nord con il 5,1 per mille. La Sardegna presenta un
valore che è doppio rispetto a quello medio nazionale ed è pari al 12,5 per
mille, il fanalino di coda sembra essere rappresentato dal Piemonte con un
valore del 4,0 per mille.
Secondo il rapporto oggi in Italia le persone con disabilità severa sono
529.485, pari al 1,2% della popolazione italiana, 116mila nell'età della
formazione - tra i 6 e i 24 anni - e 413 mila in età lavorativa, ovvero tra
i 25-64 anni - e tra questi ultimi solo il 17% ha un'occupazione, contro il
60% delle persone non disabili.
Ma come per altri contesti, a livello territoriale la situazione è tutt'altro
che omogenea: basta dire che la quota di persone con disabilità che lavorano
è doppia al Nord rispetto al Sud (23% contro 12%). E le differenze esistono
anche a livello di genere: sempre in ambito lavorativo, la quota di occupati
tra le persone con disabilità di sesso femminile (11,7%) è la metà di quella
rilevata tra gli uomini.
06/03/2009
Maggiori info:
http://www.osservasalute.it/m12/RASSEGNA_2008/comunicati_stampa.pdf