Visualizza la versione completa : Nuova visita fiscale
Lunedi scorso abbiamo avuto una nuva visita fiscale per Giorgio per valutare la nostra richiesta di aggravamento.Vi faccio un po' di cronistoria .Piu di due anni orsono facemmo richiesta di accompagnamento perche' se e' pur vero che tutti i bambini vanno accompagnati ,verso i 10-12 anni cominciano a muoversi un po' da soli:vanno a scuola, in qualche negozio vicino, all'oratorio,......Ci chiamarono per la visita che si svolse cosi:"Ciao come ti chiami, che classe fai"Giorgio rispose senza esitazione Domande a noi genitori:zero.La commissione ci congedo' in meno di 5 minuti.Il responso fu negativo ma mio marito tignoso volle fare ricorso prendendo un avvocato ed un perito di parte.Naturalmente avevamo prodotto gia alla commissione tutte le relazioni possibili ed immaginabili,np,test, referti medici.Finalmente ci chiamano per la nuova visita(dopo un rinvio a dicembre).Speravo non fosse la solita farsa e sono rimasta piacevolmente sorpresa.La dottoressa ci ha fatto accomodare e dopo aver chiesto le solite cose a Giorgio(nome cognome ,numero di telefono, classe,....)ha cominciato a farci domande piu specifiche:va a scuola da solo sa vestirsi da solo,sa tagliarsi il cibo da solo come trascorre il tempo libero, conosce il valore dei soldi, va a fare acquisti da solo,.....Poi ci ha chiesto come mai secondo noi avremmo avuto diritto a ricevere l'accompagnamento.Ci ha ascoltato e fatto considerazioni al riguardo.Ha poi controllato la schiena a Giorgio(per un problema di scoliosi porta un corsetto ortopedico) e gli ha fatto un piccolo test neurologico. Al di la del risultato(secondo il nostro perito dovrebbe essere positivo) siamo stati soddisfatti poiche' sono stati presi in considerazione Giorgio e le sue esigenze.Certo che per avere diritto a questa considerazione(la visita e' durata circa mezz'ora)ci sono voluti piu di due anni di tempo e sbattimenti vari per seguire il ricorso(teniamo in considerazione anche l'esborso economico)!!!
La settimana scorsa siamo stati chiamati per una visita di revisione dell'accompagnamento (che ad Adriano è stato concesso in virtù della cardiopatia e che pertanto cercheranno di togliergli) ed ho fatto le tue stesse riflessioni: a noi genitori non hanno chiesto nulla.
A lui hanno chiesto il nome (non ha risposto), hanno indicato mio marito chiedendogli "chi è lui?" (medesima reazione), gli hanno fatto i complimenti perchè è rimasto seduto due minuti sulla sedia (ragione in più per negare l'accompagnamento). Ho specificato (senza che mi fosse richiesto) che ha cominciato a camminare a due anni e mezzo, che non pronuncia una sola parola bisillaba di senso compiuto (neppure mamma!), che due volte a settimana fa fisioterapia e una volta logopedia (hanno commentato che è normale). :evil:
Il medico legale presidente della commissione non ha neppure sollevato lo sguardo dal pc su cui scriveva, un'altro medico (donna) gli sussurrava che nella prima visita è stato commesso un errore grave concedendo i benefici legati alla 104 con scadenza dopo 6 anni visto che la sindrome mica gli passa... Lui non era d'accordo e sosteneva che invece era possibile che ad una verifica successiva si decidesse di non concederla più :shock:
Insomma... chissà perchè ho l'impressione che non ci verrà riconosciuto l'accompagnamento... :gruebel:
Immagino che la visita accurata l'abbia fatta il perito del tribunale.
Giuliana se ti tolgono la 104 hai la possibilità di denunciarli per negligenza accertata e spreco di denaro pubblico (per la causa :twisted: ) perchè la legge è chiara: con la sdd la 104 è immediata e non rivedibile, poi mandi tutto il dossier direttamente a Brunetta :bastd: visto che la legge la fece proprio la destra per il fatto che alcune commissioni ci marciano mettendo le revisioni vicine per crearsi lavoro.
Immagini bene Paola.E tutto questo ci e' costato tempo e denaro.
Mi permettete una domanda?Ma come mai i vostri figli passano le visite di revisione per l'accompagnamento?Nel momento in cui Stefano l'ha avuta, insieme alla 104, mi è stato detto che la sindrome di down non è soggetta a revisione se non al compimento del 18esimo anno d'età, in quanto handicap riconosciuto irreversibile.In 13 anni non abbiamo mai passato una visita.Credo ke le leggi siano uguali per tutti o variano da regione a regione?
Ciao a tutti
paperino
21-01-2009, 23:56
a questo punto mi chiedo la stessa cosa ma la legge e o no uguale x tutti? oppure varia da regione a regione ? giuli visto che ci possiamo vedere all'asilo dove vanno i nostri pinguini ienimi informato hai il mio num. ciao paolo papa' di paperino. un bacione ad adriano
a iolanda danno laccompagnamento x 2 anni e poi si ricomincia tutto la domanda la visita come se il cromosoma puo scomparire la 104 invece l,hanno data fino alla maggiore eta.
Ad Ale l'accompagnamento non l'hanno mai dato e mai lo daranno.
Ho chiesto spiegazioni e mi è stato detto che la concessione dell'accompagnamento è a discrezione della commissione.:ouch:
fai ricorso nel tempo prestabilito alcuni anni fa a noi è capitato
Per rifare la visita abbiamo fatto noi genitori una richiesta d'aggravamento(non dovevamo fare nessuna revisione). Alla prima visita per l'aggravamento (solita visita ''farsa'')ci hanno bocciato la richiesta,a questo punto abbiamo contattato un avvocato(pagandolo di tasca nostra) per il ricorso.Hanno nominato un perito del tribunale e noi abbiamo preso(sempre a spese nostre) unperito di parte.Tutta questa trafila e' partita piu' di due anni fa e adesso vedremo cosa ci diranno.Vi faro' sapere.
Aggiorno la situazione sulla richiesta di aggravamento:non vorrei sbilanciarmi(sono come S.Tommaso finche non vedo nero su bianco) ma l'avvocato di parte ci ha detto che abbiamo vinto il ricorso fatto ormai piu di due anni fa. Se non ho capito male non dovremo pagare neanche le spese processuali ed avremo diritto agli arretrati.Devo dare merito a mio marito che ha insistito,perche io mi ero stufata di corsi e ricorsi ed avrei lasciato perdere di sicuro contano su questo ,i piu si stufano e lasciano perdere.
Le persone affette da SDD sono per legge in situazione di handicap grave non rivedibile ed hanno diritto, per legge, all'indennità di accompagnamento.
Art. 94 L. 289/2002
94. Disposizioni varie.
1. Nei comuni con sede di tribunale è mantenuta l'autonomia dell'Ufficio unico delle entrate. Ove questa sia stata soppressa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, essa è ripristinata con i fondi già assegnati alle competenti amministrazioni.
2. ... (502).
3. In considerazione del carattere specifico della disabilità intellettiva solo in parte stabile, definita ed evidente, e in particolare al fine di contribuire a prevenire la grave riduzione di autonomia di tali soggetti nella gestione delle necessità della vita quotidiana e i danni conseguenti, le persone con sindrome di Down, su richiesta corredata da presentazione del cariotipo, sono dichiarate, dalle competenti commissioni insediate presso le aziende sanitarie locali o dal proprio medico di base, in situazione di gravità ai sensi dell'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ed esentate da ulteriori successive visite e controlli. Per l'accertamento delle condizioni di invalidità e la conseguente erogazione di indennità, secondo la legge in vigore, delle persone affette dal morbo di Alzheimer, le commissioni deputate sono tenute ad accogliere le diagnosi prodotte secondo i criteri del DSM-IV dai medici specialisti del Servizio sanitario nazionale o dalle unità di valutazione Alzheimer.
Il concetto è 'grave riduzione di autonomia'
Leggete il comma 3 dell'art. 3 L. 104/92
1. È persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
2. La persona handicappata ha diritto alle prestazioni stabilite in suo favore in relazione alla natura e alla consistenza della minorazione, alla capacità complessiva individuale residua e alla efficacia delle terapie riabilitative.
3. Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità.
Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici.
4. La presente legge si applica anche agli stranieri e agli apolidi, residenti, domiciliati o aventi stabile dimora nel territorio nazionale. Le relative prestazioni sono corrisposte nei limiti ed alle condizioni previste dalla vigente legislazione o da accordi internazionali (4).
La 'grave riduzione di autonomia' comporta la necessità di intervento assistenziale permanente, continuativo e globale e dunque il diritto all'indennità di accompagnamento quale mezzo di sostegno alle famiglie. Questo non perchè il SDD non sia autonomo di per sè, ma perchè l'assistenza permanente consente al SDD di non regredire dai livelli di autonomia via via raggiunti. E poichè questa assistenza, in astratto, la dovrebbe dare lo Stato ecco che l'indennità di accompagnamento erogata alle famiglie costituisce una forma di assistenza indiretta che lo Stato ritiene comunque più economica e conveniente di quella diretta.
Spero di essere stato chiaro.
Aldo, chiarissimo! Domanda ... ma io che faccio? Prendo un avvocato e faccio ricorso direttamente ? Noi non abbiamo mai chiesto l'aggravamento perchè qui in Lombardia l'accompagnamento lo danno solo se si ha un piede nel fosso ... Pero' io sono convinta che sia come scrivi tu e cioè che l'accompagnamento serve proprio per sostenere la famiglia durante la crescita del figlio , per offrirgli maggiori stimoli . Qualche anno fa scrissi in regione, alle asl , e ricevetti sempre risposte negative ... Forse l'unica soluzione è prendere l'avvocato e tentare causa !
QUOTE=MARTY;32867]Aldo, chiarissimo! Domanda ... ma io che faccio? Prendo un avvocato e faccio ricorso direttamente ? Noi non abbiamo mai chiesto l'aggravamento perchè qui in Lombardia l'accompagnamento lo danno solo se si ha un piede nel fosso ... Pero' io sono convinta che sia come scrivi tu e cioè che l'accompagnamento serve proprio per sostenere la famiglia durante la crescita del figlio , per offrirgli maggiori stimoli . Qualche anno fa scrissi in regione, alle asl , e ricevetti sempre risposte negative ... Forse l'unica soluzione è prendere l'avvocato e tentare causa ![/QUOTE]
Ti quoto in tutto e per tutto, perchè anch'io ho fatto il giro regione,asl, associazioni varie e l'unica via è l'avvocato.
Mi hanno detto di aspettare la legge sulla "class action" visti i costi in denaro e in salute...........
E certo aspettiamo e speriamo, la legge è ferma in parlamento, dovevano approvarla la fine dello scorso anno, ovviamente............ :mart:cavoli nostri!!
Vi posso dire come abbiamo fatto noi:piu di due anni fa(Giorgio aveva gia 11-12 anni) abbiamo fatto richiesta di aggravamento ,ci hanno convocato alla ASL Monza nel Marzo 2007,solita visita ''farsa'' con domande 2 :come ti chiami,che classe fai.Giorgio naturalmente rispose subito,a 12 anni certo che queste cose le sai.A noi genitori domande zero.Dopo qualhe mese risposta negativa.A quel punto mio marito ha voluto continuare perche conosciamo ragazzini come Giorgio che sono riusciti ad avere l'accompagnamento.Abbiamo contattato un avvocato che ci ha detto che dovevamo fargli avere le relazioni della npi,e tutto quanto secondo noi avrebbe potuto servire come cartelle mediche o altro che potesse servire.E' cominciata cosi la trafila ,il tribunale ha nominato un giudice ed un medico per esaminare la situazione,da parte nostra abbiamo nominato un perito di parte,a Dicembre 08 ci hanno convocato per la visita poi spostata a Gennaio 09 .La visita ,alla presenza del nostro perito e' stata accurata(ne ho parlato un po di messaggi sopra) e il 17 Aprile ,poi spostata al 24 c'e' stata la sentenza:positiva. Ci sono voluti:la cocciutaggine di mio marito e tempo per mandare avanti il tutto ma pare che sia tutto a posto.Certo che se mi servivano quei soldi stava fresca!Pare che non dovremo pagare neanche l'avvocato eid il perito,vi faro' sapere.
Bisogna prima chiedere l'aggravamento alla ASL competente. Se lo nega si impugna il provvedimento davanti al Giudice del Lavoro (e qui ci vuole l'avvocato). Trattandosi di processo per ottenere provvidenze assistenziali le spese non sono mai dovute per chi possiede un reddito imponibile IRPEF annuo pari o inferiore ad € 21.256,00 (NB: ai fini della determinazione del reddito si cumulano i redditi di tutti i componenti il nucleo famigliare, compreso il ricorrente). Per prassi però i giudici esonerano dalle spese anche chi è titolare di redditi superiori quando la causa (come in questi casi) non è affatto azzardata. Per quanto riguarda la visita collegiale poi, non sarebbe, in realtà, nemmeno necessaria essendo sufficiente il certificato del medico che attesti la sindrome.
mariasole
04-05-2009, 00:24
Io ho già fatto la domanda di aggravamento, e di conseguenza, per l'accompagnatoria, ma mi è stata negata.
Adesso il gruppo AIPD della mia provincia mi ha consigliato di far ricorso con avvocato a seguito, perchè risulta che chi l'ha fatto per vie legali l'ha sempre vinto.
Però, pensavo, se io riprovo a fare la stessa richiesta, allegando
copia delle legge che tu hai citato,
la circolare ministeriale 18,
la relazione della neuropsichiatra con scritta la mitica frase...non è in grado si svolgere le normali attività di vita quotidiana senza il supporto di un adulto (questo è il concetto..le parole precise non me le ricordo),
la relazione del pediatra,
ho qualche speranza che cambino la loro posizione...o è proprio necessario andare per vie legali???
ciao ciao
Laura, pur allegando tutto ciò che tu hai scritto (leggi comprese e sentenze della corte di cassazione) in più anche la documentazione dell'intervento, noi siamo dovuti andare per via legali perchè ce l'hanno rifiutata, addirittura scrivendo una diagnosi che non era quella contenuta nei documenti prodotti (sindrome di down con ritardo lieve ) anzi... ci eravamo proprio fatti fare un certificato da un NPI di un ospedale pubblico che certificava un ritardo psicomotorio medio (il ritardo va considerato rispetto alla norma), oltre a quello canonico in cui c'era la dicitura precisa "non in grado di compiere gli atti ecc ecc". La nostra causa ha sforato i due anni e ci hanno dato parzialmente ragione in quanto l'ind di accompagnamento è stata riconosciuta dal momento della perizia del tribunale :eek: come se la sdd fosse sopragiunta in quel frangente :?. Tra l'altro per il tribunale dovevamo anche pagare la metà delle spese del nostro avvocato (indicatoci dall'AIPD di Avellino) che però non ha voluto nulla da noi...
Noi siamo stati fortunati! mio marito si è dato da fare dopo un meeting a pescara dove aldo ci aveva "aperto gli occhi". anche noi sapevamo che in lombardia è quasi impossibile ottenere l'accompagnamento. franco ha fatto richiesta di aggravamento preparando tutta la documentazione, siamo ritornati davanti alla commissione. ci hanno chiesto il motivo della nostra richiesta e noi siamo stati "onesti", nel senso che non ci siamo inventati chissà cosa ma abbiamo semplicemente detto che Sara fa 4 volte alla settimana terapia in più fa piscina e per farle seguire il tutto non bastava la legge 104. Abbiamo detto che vedevamo l'indennità di accompagnamento come un aiuto alla famiglia (ero superincinta di simone, all'8 mese). Qualcuno ha anche fatto delle domande a Sara ma si sono beccati un bel "vai via". dopo un pò però sara si è rivolta a noi: andiamo a casa?????? bè, ero convinta di non cavarci fuori niente invece dopo 90 giorni è arrivata la buona notizia.
forse può essere utile un commento dell'avvocato Nocera e una sentenza di cassazione che potete trovare a questo indirizzo http://www.grusol.it/informazioni/13-05-05bis.asp
Questa la "massima" fissata dalla Cassazione:
La capacità richiesta per il riconoscimento dell'indennità di accompagnamento non deve parametrarsi sul numero degli elementari atti giornalieri, ma soprattutto sulle loro ricadute, nell'ambito delle quali assume rilievo non certo trascurabile l'incidenza sulla salute del malato,
nonché la salvaguardia della sua "dignità" come persona (anche l'incapacità ad un solo genere di atti può, per la rilevanza di questi ultimi e per l'imprevedibilità del loro accadimento, attestare di per sé la necessità di una effettiva assistenza giornaliera)."
http://www.altalex.com/index.php?idnot=9525
Come si vede, basta anche l'incapacità di compiere un solo atto importante della vita quotidiana , come è per molti minori Down il tornare da scuola a casa da soli, per imporre alle commissioni la necessità giuridica di riconoscere loro l'indennità di accompagnamento.
interessante anche il fatto che sul portale della regione liguria ci sai scritto:
Il modello deve essere restituito compilato entro il 31 marzo di ogni anno, anche via posta, alla propria Asl, al proprio Comune o alla Prefettura. L'indennità di accompagnamento spetta anche:
ai ciechi assoluti. Per queste persone l'importo è maggiorato a 669,21 euro mensili
alle persone che sono sottoposte a chemioterapia o a altre terapie in regime di day hospital e che non possono recarsi da sole all'ospedale (sentenza Corte di Cassazione n. 1705/99)
ai minorenni incapaci di camminare senza l'aiuto di una persona e bisognosi di assistenza continua (sentenza della Corte di Cassazione n. 1377/2003)
alle persone affette dal morbo di Alzheimer e dalla sindrome di Down
alle persone affette da epilessia, sia che subiscono attacchi quotidiani, sia che abbiano crisi saltuarie.
Per ulteriori informazioni si può contattare l'Ufficio relazioni col pubblico della Asl di appartenenza.
http://www.liguriainformanziani.it/cgi-bin/liguria/terzaeta/ep/home.do?pageTypeId=20787&displayPage=/ep/channelView.do&channelId=-30004&channelPage=/jsp/layout/LayRccRcCrr.jsp&BV_SessionID=@@@@1110706780.1241422325@@@@&BV_EngineID=cccdadehefdmfhdcefeceffdgnndffk.0
da questo sito potete ascoltare una trasmissione di radio rai
http://www.radio.rai.it/radio1/laradioneparla/view.cfm?NOTIZIA=284206&DATATEMA=2009-04-27
ci hanno chiesto il motivo della nostra richiesta e noi siamo stati "onesti", nel senso che non ci siamo inventati chissà cosa ma abbiamo semplicemente detto che Sara fa 4 volte alla settimana terapia in più fa piscina e per farle seguire il tutto non bastava la legge 104. Abbiamo detto che vedevamo l'indennità di accompagnamento come un aiuto alla famiglia
Guarda caso ci stavo pensando anch'io questa mattina, in effetti io ho dovuto passare dal tempo pieno al part-time (6 ore) e comunque dovendo portare Eleonora 2 volte alla settimana a fare logopedia, non mi bastano le ore della 104, perchè gli orari sono tali che non riesco a far coincidere il lavoro e i centro di riabilitazione, più ovviamente tutte le visite di controllo. Quindi pensavo di far valere soprattutto questa cosa, anche perchè per Eleonora l'aggravamento non saprei come motivarlo.
Posso chiederti quindi quale documentazione hai allegato???
Grazie.
tiziana caposiena
05-05-2009, 19:22
dopo che è nato Alessio mi sono subito attivata per la domanda di invalidità con accompagnamento e della legge 104 perchè diciamoci la verità anche se il mio bambino ha ancora 2 mesi e mezzo ci serve questo aiuto per il problema del megacolon che lui ha e per i viaggi da fare a genova e per le cose da acquistare per fargli i lavaggi intestinali visto che ci hanno detto che le asl non possono passarci queste cose neanche con l'esenzione per patologia e il 13 di maggio devo andare per la visita. vorrei sapere se è possibile voi pensate che ad un bambino così piccolo che ancora non frequenta neanche un centro di riabilitazione per il problema del pancino gonfio potrà essere riconosciuto qualcosa? ma l'accompagnamento o l'indennità di frequenza? grazie.
Le persone affette da SDD sono per legge in situazione di handicap grave non rivedibile ed hanno diritto, per legge, all'indennità di accompagnamento.
Art. 94 L. 289/2002
3. In considerazione del carattere specifico della disabilità intellettiva solo in parte stabile, definita ed evidente, e in particolare al fine di contribuire a prevenire la grave riduzione di autonomia di tali soggetti nella gestione delle necessità della vita quotidiana e i danni conseguenti, le persone con sindrome di Down, su richiesta corredata da presentazione del cariotipo, sono dichiarate, dalle competenti commissioni insediate presso le aziende sanitarie locali o dal proprio medico di base, in situazione di gravità ai sensi dell'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ed esentate da ulteriori successive visite e controlli.
Quello che dice Aldo è una più che logica deduzione che quelli delle Commissioni ASL, posizionati dietro quelle vetrate su cui campeggia la scritta "soglia oltre la quale ogni ferrea logica si tramuta in mera speranza", fanno fatica a seguire.
In un mio vecchissimo post ci deve essere trasritta una mia lettera al Ministero dell'Economia e delle Finanze (gli amici di Brunetta) in cui chiedevo se l'entrata in vigore della norma richiamata da Aldo, che in sostanza riconosceva le persone con SdD abbisognevoli di assistenza, non implicasse automatica indennità di accompagnamento.
Siccome l'invalidità civile è una materia ostica dove ognuno sente il dovere di coprirsi di ridicolo, quelli del Ministero, per non essere da meno e, anzi, per spararla più grossa del dovuto, disquisirono sulla necessità di valutare l'inabilità lavorativa per concedere l'accompagnamento.
Ricordo che in ufficio, nei momenti di depressione, rileggevamo ad alta voce la nota del Ministero per cambiare umore.
L'invalidità civile, purtroppo, non si studia in nessuna facoltà, per cui quando c'è da occuparsene per lavoro (costretti da ordini di servizio il più delle volte non condivisi) si cerca di affrontarla con quei pochi e fuorvianti rudimenti che solo una lettura superficiale e non sistematica delle norme può dare.
Neppure l'AIPD, peraltro, sta insistendo tanto sulla deduzione mia e di Aldo (che rimaniamo comunque una sparuta minoranza): io mi aspettavo di trovare un'argomentazione simile sul loro sito a caratteri cubitali... invece niente!
E visto che ci siamo voglio (ogni tanto lo faccio sul forum per i neo genitori) ricordare che le due ore di permesso ex legge 104, per i bambini con età inferiore a un anno, si AGGUINGONO a quelle per l'allattamento e spettano sin da subito, anche se la mamma (o il papà) è casalinga (...go). Nonostante le mazzate in Cassazione l'INPS ogni tanto non rammenta (o "rammenda", come era scritto fino a poco tempo fa, rivolto agli utenti, sulla vetrata della segreteria di commissione della ASL di Corato, quasi a non far comprendere che un ufficio pubblico, in una città di 45 mila abitanti, non può essere aperto solo una mattina a settimana).
:pecora:
dopo che è nato Alessio mi sono subito attivata per la domanda di invalidità con accompagnamento e della legge 104 perchè diciamoci la verità anche se il mio bambino ha ancora 2 mesi e mezzo ci serve questo aiuto per il problema del megacolon che lui ha e per i viaggi da fare a genova e per le cose da acquistare per fargli i lavaggi intestinali visto che ci hanno detto che le asl non possono passarci queste cose neanche con l'esenzione per patologia e il 13 di maggio devo andare per la visita. vorrei sapere se è possibile voi pensate che ad un bambino così piccolo che ancora non frequenta neanche un centro di riabilitazione per il problema del pancino gonfio potrà essere riconosciuto qualcosa? ma l'accompagnamento o l'indennità di frequenza? grazie.
Avevo dimenticato: l'indennità di accompagnamento può essere in generale erogata senza limiti di età. Tanti anni fa il Ministero dell'Interno (che ha avuto competenza in materia fino al 2000 e l'ha persa quando iniziava a capirci qualcosa) si era inventato un divieto di concessione per i minori di anni 3 perchè comunque, secondo loro, non capaci di badare a se stessi.
Quelli della Cassazione stentavano a crederci, e con la mano tremolante dalle risate scrissero che se il Legislatore (in passato gente come Bobbio e ora gente come Calderoli) avesse voluto escludere i minori di anni 3 dall'accompagnamento semplicemente lo avrebbero scritto! E chiosarono: anche dopo i 90 anni è normale farsi addosso, eppure nessuno mai si sognerebbe di togliere l'accompagnamento a un noventenne laddove ricorrono i presupposti (i pantaloni bagnati).
E i presupposti, fate attenzione, non sono legati alla necessità di accompagnarli a terapie varie (altrimenti andreste a suffragare il diritto alla fraquenza), quanto a quella di assisterli nel compimento di atti che, laddove normodotati, avrebbero compiuto autonomamente (non mangia da solo, non si veste da solo, non si attacca al seno, non tiene il biberon, è incontinente a 6 anni, non gattona, non cammina, non sta in equilibrio, non scrive, non sa inserire il DVD nel lettore da solo, non coglie la differenza fra Marco Carta e Frank Sinatra :n_rofl:, ecc... ecc...).
E visto che ci siamo voglio (ogni tanto lo faccio sul forum per i neo genitori) ricordare che le due ore di permesso ex legge 104, per i bambini con età inferiore a un anno, si AGGUINGONO a quelle per l'allattamento e spettano sin da subito, anche se la mamma (o il papà) è casalinga (...go). Nonostante le mazzate in Cassazione l'INPS ogni tanto non rammenta (o "rammenda", come era scritto fino a poco tempo fa, rivolto agli utenti, sulla vetrata della segreteria di commissione della ASL di Corato, quasi a non far comprendere che un ufficio pubblico, in una città di 45 mila abitanti, non può essere aperto solo una mattina a settimana).
:pecora:
eppure a me hanno chiesto di provare la "speciale gravità dell'handicap", cosa che ho fatto presentandomi alla commissione medico legale dell'inps con i miei tre tomi che costuiscono la cartella clinica rilasciata dall'ospedale di bergamo... non li aprirono nemmeno e si fidarono del mio racconto.
Ad onor del vero, devo dire che in quell'occasione ho trovato all'inps persone disponibili e competenti.
Il problema è stato capire che dovevo rivolgermi all'inps, e a quale ufficio soprattutto... La mia azienda mi disse che per cumulare allattamento e 104 dovevo avere la certficazione di speciale gravità dell'handicap, ma non mi seppe dire a chi dovevo rivolgermi. Passai quindi una giornata al telefono tra asl, inps (svariate sedi che mi rimpallavano in circolo), sindacato... Alla fine mi decisi a recarmi di persona all'inps e risolsi brillantemente la questione... solo perchè trovai finalmente alla reception una persona che capiva di cosa avevo bisogno e mi indirizzò all'ufficio giusto
voi pensate che ad un bambino così piccolo che ancora non frequenta neanche un centro di riabilitazione per il problema del pancino gonfio potrà essere riconosciuto qualcosa? ma l'accompagnamento o l'indennità di frequenza? grazie.
l'indennità di frequenza presuppone appunto la frequenza di qualcosa... quindi se ti negano l'accompagnamento la fregatura doppia è che per ora non ti danno neppure la frequenza
Comunque comviene presentarla subito, perchè allora che ti chiamano frequenterà di certo qualche centro !
Posso chiederti quindi quale documentazione hai allegato???
Grazie.
Certo. Ci sentiamo tramite MP.
l'indennità di frequenza presuppone appunto la frequenza di qualcosa... quindi se ti negano l'accompagnamento la fregatura doppia è che per ora non ti danno neppure la frequenza
l'indennità di frequenza te la danno anche se si "frequenta" semplicemente la NPI oppure un centro riabilitativo convenzionato, oppure il nido, etc.
eppure a me hanno chiesto di provare la "speciale gravità dell'handicap", cosa che ho fatto presentandomi alla commissione medico legale dell'inps con i miei tre tomi che costuiscono la cartella clinica rilasciata dall'ospedale di bergamo... non li aprirono nemmeno e si fidarono del mio racconto.
Ad onor del vero, devo dire che in quell'occasione ho trovato all'inps persone disponibili e competenti.
Quelle persone disponibili e competenti hanno semplicemente commesso un abuso di ufficio! E il fatto che la circostanza di chiedere la prova che un handicap già grave sia pure speciale sia scritto in un mero messaggio INPS, non costituisce per loro un'attenuante se li denunciassimo alla Procura.
In che modo, poi, un handicap grave (sancito da una commissione medica e, per la SdD, da una legge dello Stato) possa divenire speciale sulla base di un racconto del genitore, farebbe rabbrividire qualsiasi persona dotata di buon senso (poche, a onor del vero).
In che modo, poi, un handicap grave (sancito da una commissione medica e, per la SdD, da una legge dello Stato) possa divenire speciale sulla base di un racconto del genitore, farebbe rabbrividire qualsiasi persona dotata di buon senso (poche, a onor del vero).
Purtroppo , qui è così, provare per credere!!.
Purtroppo , qui è così, provare per credere!!.
Mi preoccupa l'egemonia: con le competenze passate all'INPS sarà dovunque così. Una ridda di funzionari senza arte e parte che, di fronte alle nostre richieste di spiegazioni, scrolleranno le spalle e diranno "così è scritto". Uniti e compatti, come un gregge!
Quelle persone disponibili e competenti hanno semplicemente commesso un abuso di ufficio! E il fatto che la circostanza di chiedere la prova che un handicap già grave sia pure speciale sia scritto in un mero messaggio INPS, non costituisce per loro un'attenuante se li denunciassimo alla Procura.
In che modo, poi, un handicap grave (sancito da una commissione medica e, per la SdD, da una legge dello Stato) possa divenire speciale sulla base di un racconto del genitore, farebbe rabbrividire qualsiasi persona dotata di buon senso (poche, a onor del vero).
mah, non saprei se l'abuso d'ufficio l'ha commesso l'inps o il mio datore di lavoro o chi...
Però, che un bambino di 10 mesi affetto da sdd, con problemi ematologici, 2 operazioni al cuore e ancora tendenza allo scompenso, possa definirsi handicappato di speciale gravità, non mi sembra un delirio.
Aggiungo che io sono stata frettolosa e semplicistica nel mio racconto: riguardo alle cartelle cliniche in effetti non le hanno nemmeno aperte e hanno voluto che io riassumessi la questione. Poi però si sono fotocopiati la lettera di dimissione, e un paio di esami recenti ( se non ricordo male un ecocardio e una relazione pedaitrica per i problemi di piastrinopenia)
Mi preoccupa l'egemonia: con le competenze passate all'INPS sarà dovunque così. Una ridda di funzionari senza arte e parte che, di fronte alle nostre richieste di spiegazioni, scrolleranno le spalle e diranno "così è scritto". Uniti e compatti, come un gregge!
Scusami forse ho capito male, ma guarda che qui la competenza è della commissione ASL, è solo quella che decide se il bimbo deve avere l'indennità di frequenza o l'indennità di accompagnamento.
Certo ad esempio per la richiesta degli assegni familiari, e quindi per rientrare nella tabella adeguata si fa domanda all'inps. Quando io ho presentato la domanda per avere diritto a questa tabella, mi era stato detto che forse avremmo dovuto fare una visita con il medico legale, alla fine non siamo stati chiamati, ma................ assurdo tale diritto vale solo fino al 2012, poi devo rifare di nuovo tutta la pratica!!! Effettivamento forse non tutti hanno ben chiaro che la sdd non può sparire da un giorno all'altro!!
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