Visualizza la versione completa : Gb/ Nonostante test aumentano nascite bambini Down
francesco
24-11-2008, 14:25
Roma, 24 nov. (Apcom) - Il numero delle nascite di bambini affetti dalla sindrome di Down è in aumento nonostante il ricorso ad esami prenatali per individuare eventuali problemi del feto. In Gran Bretagna nel 2006 sono nati 749 bambini Down, contro i 717 del 1989, anno in cui venne introdotto il test.
L'Associazione "Down's Syndrome" - scrive oggi la Bbc online - ha condotto un'inchiesta su 100 coppie che hanno deciso di portare avanti la gravidanza nonostante lo screening avesse individuato la sindrome: un quinto di queste coppie ha deciso di non interrompere la gravidanza perché aveva avuto occasione di conoscere persone Down; un terzo ha spiegato la scelta con motivi etico-religiosi; un altro terzo ritiene che la qualità della vita sia migliorata per le persone affette dalla sindrome. Una coppia su cinque ha detto anche di non aver creduto ai risultati del test.
L'inchiesta coincide con un documentario sulla BBC Radio 4 questa sera alle 21 dal titolo: "Born With Down's". Carol Boys, responsabile della "Down's Syndrome Association", sostiene che le risposte ottenute dimostrino quanto ormai vi sia molta più comprensione e disponibilità nella nostra società verso le persone Down: "Quando io o altre coppie abbiamo avuto i nostri figli, il mondo era molto diverso, coloro che avevano questa malattia erano trattati in modo molto diverso". "Ora c'è più accoglienza e accettazione".
Secondo i dati del registro nazionale, le nascite di bambini Down sono aumentate del 15% in proporzione alle nascite totali dal 2000 ad oggi.
Bella notizia!!!!:D
Avrei detto il contrario, sono contenta di essere smentita!
Del resto se ne nascessero sempre meno come farebbero i nostri piccoli a trovare la loro dolce metà? Tanto per rimanere in tema matrimonio fra pinguini..;).
uncantodilode
24-11-2008, 18:12
Quando ho portato il mio piccolino al reparto di genetica del policlinico della mia città,Messina, la genetista mi ha detto che nel 2008 c'è stato in città un aumento delle nascite di bambini con la sindrome di down nonostante fosse aumentato il numero delle gestanti che ricorrevano all'amniocentesi ,molto probabilmente c'è una maggiore sensibilità e conoscenza della problematica down.
aledario
24-11-2008, 18:52
In Gran Bretagna nel 2006 sono nati 749 bambini Down, contro i 717 del 1989, anno in cui venne introdotto il test. Bah... non conosco in dettaglio la situazione così come si presenta in GB, ma se devo guardare ad un dato statisticamente significativo... guarderei al n° di nati down ogni mille nati vivi... decisamente più indicativo del reale aumento in questo senso. Prendendo spunto da un articolo appena letto che vi riporto qua sotto che vede aumentare la natalità in GB del 3% solo nell'ultimo anno... figratevi se dal '91 ad oggi non è aumentata di più di quel 4,2% che corre tra 717 e 749! E poi... visto che come in tutto il mondo occidentale l'incremento demografico è dato dalle famiglie extracomunitarie... non molto "ricche", e spesso comunque meno "progredite" :- sul piano dell'emancipazione... credo che l'aumento in oggetto si giustifichi più che abbondantemente.
Non sarei perciò così sicuro nell'equazione ... più down = maggiore sensibilità. :-(
Senza poi entrare nel campo minato della qualità dell'ambiente in cui viviamo (che certo non migliora con gli anni :evil: ) e la sua possibile influenza sulla % di concepimenti cromosomicamente modificati.
Inghilterra e Galles: 1 bambino su 4 nato da madre di origini straniere nel 2007
Come da titolo: non c'è molto altro da dire. Aggiungiamo che l'anno scorso il numero totale di nascite in Inghilterra e Galles ha raggiunto il picco più alto dal 1991: 691.013 sono stati i nuovi nati, con un incremento del 3% rispetto al 2006. Prevedibili i fattori di questa crescita tutt'altro che positiva: immigrazione e tasso di natalità più alto tra le famiglie immigrate, oltre ad una tendenza sempre più diffusa fra le donne ad avere figli intorno ai 40 anni. Il tasso di fertilità medio si attesta a 1,91 figli per donna, il più alto dal 1973.
paperino
24-11-2008, 21:49
io non voglio pensare a mio figlio come un numero da inserire in una statistica penso che questi signori si debbano preoccuparedi piu' a come aiutare di piu' quei genitori che cadono nello sconforto piu' totale e decidano di interrompere la gravidanza solo per ignoranza e paura
uncantodilode
25-11-2008, 09:57
Perchè dobbiamo essere sempre così pessimisti e pensare che le coscienze umane e l'ambiente in cui viviamo non possono cambiare?
Allora la nostra lotta quotidiana per cercare di cambiare le cose che non ci piacciono è vana ,scusami Sandro ,ma questa volta non sono daccordo con te,tu parli di statistiche ,ma dietro le statistiche ci sono uomini e donne con un cuore che forse ,auguriamocelo ,stanno prendendo coscienza che non si può abortire una vita solo perchè non è "perfetta".
aledario
25-11-2008, 11:19
io non voglio pensare a mio figlio come un numero da inserire in una statisticaNemmeno io naturalmente... ma credo che per "capire" il mondo in cui viviamo questa operazione sia comunque importante...
Perchè dobbiamo essere sempre così pessimisti e pensare che le coscienze umane e l'ambiente in cui viviamo non possono cambiare?Nessun pessimismo da parte mia ;-). Se sono qui da cinque anni a parlare quotidianamente di me, di mio figlio, di valore della "diversità" e di cultura della "non-diversità"... se da molto più tempo comunque dedico anche parte del mio tempo a realtà con ripercussioni nel "sociale" ... è solamente perchè credo fermamente che le coscienze e l'ambiente si possano e si debbano cambiare! :-) Altra cosa però... è guardare il mondo attraverso occhiali dalle lenti rosa che impediscono di leggere la realtà in modo oggettivo. Ci sono tanti segnali che mostrano che negli ultimi trenta-quarant'anni si sono fatti passi da gigante sotto questo profilo... ce ne sono tanti che comunque mostrano l'esatto contrario... almeno secondo la mia opinione. In particolare... molti i progressi a livello legislativo sulle tematiche dell'integrazione-inclusione ... a livello scolastico, di inserimento lavorativo etc... molti i progressi della scienza medica ... ma molte anche le "regressioni" a livello delle possibilità di utilizzo concreto, specie a livello riabilitativo, a livello di risorse rese disponibili per l'attuazione delle buone prassi individuate... e così via.
E in particolare a livello culturale due opposte tendenze... una specie di estremizzazione culturale per quanto riguarda l'approccio alla diversità. Da un lato la più serena accettazione da parte di chi è estraneo a questo mondo... nel momento in cui la conoscenza di esso diventa anche solo poco più che teorica... dall'altro il rifiuto senza appello da parte di chi questa conoscenza non ce l'ha... che si esprime in molti modi, dalla scelta di non far nascere un figlio down (che comunque ha anche spesso molte altre motivazioni) ... per arrivare ad atteggiamenti molto più sottilmente crudeli quali l'indifferenza, il disprezzo, la violenza privata, l'emarginazione sociale ... atteggiamenti che cinquant'anni fa erano molto meno presenti nel tessuto sociale, molto meno individualista e perciò molto più avvezzo all'esercizio quotidiano della solidarietà.
E le statistiche in questo senso secondo me sono un importante strumento (uno tra i tanti!) di doverosa analisi della realtà che ci aiuta a leggere l'oggi, riflettere su ieri... e lavorare per il domani. ;-)
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