Visualizza la versione completa : Anticipare la scuola?!
valeria sechi
06-11-2008, 12:11
Scrivo questo post in veste di spudorata profittatrice di esperienza altrui!!!!
Ieri mattina Maddalena ha avuto la sua valutazione NPI, quella che avrebbe dovuto fare a giugno, ma che per via dell'intervento è stata rimandata.....dunque ieri ha dato il meglio di se :cool: nonostante la visita fosse stata fissata alle 8.30 del mattino ora in cui di solito lei è ancora pesantemente abbandonata fra le braccia di Morfeo:letto:!!!
La NPI era entusiasta e fra le varie indicazioni per il futuro mi ha suggerito di mandarla all'asilo a due anni e mezzo :eek: :eek: :eek: !!!
I miei figli non sono mai andati al nido e due di loro, essendo nati a febbraio e ad aprile, hanno iniziato la scuola materna a tre anni e mezzo!!!
Sono sempre stata dell'idea che lasciarli giocare un anno in più non poteva che fargli bene e che avendo davanti tutta una vita "perdere" un anno
(che in realtà per il mio modo di vedere è guadagnato!!!) non sia la fine del mondo!!!
Ma le motivazioni addotte dalla NPI sono decisamente valide: per quanto la famiglia numerosa sia stimolante non può esserlo quanto un ambiente strutturato appositamente per i bambini, gli stimoli che riceverebbe sarebbero molto più mirati all'acquisizione di autonomie e competenze che secondo lei Maddy è potenzialmente in grado di sviluppare già adesso.
A supporto di questa teoria si aggiunge una recente conoscenza maturata nell'asilo di Filippo, dove ho incontrato una giovane mamma con un bimbo Alberto di tre anni e mezzo che ha iniziato l'asilo quest'anno ed una bimba di nome Elisa di due anni e mezzo che è uno dei più bei pinguini che abbia mai visto (può fare concorrenza alla "mia" Letizia!!!), la quale giovane mamma di fronte al mio stupore per le straordinarie performance di sua figlia mi ha confessato che, per lei, è stato fondamentale il nido!!!! La possibilità di misurarsi con bambini della sua "taglia" le è stato di gande stimolo.
Ora vi chiedo: quali sono le vostre esperiene!? Ho sempre sentito parlare di posticipo dell'inizio scuola :confused:, mai dell'anticipo!? Chi di voi manda i bimbi al nido conferma che esso sia uno stimolo superiore e che ne valga la pena!?
Se devo dirla tutta l'idea non mi entusiasma...certo però se fosse per il suo bene non esiterei! Mi piacerebbe conoscere le esperienze maturate sul campo o anche solo il vostro punto di vista!
Grazie
Dal titolo del tuo post, avevo capito che la np voleva mandare la bimba alla scuola materna a 2 anni e mezzo (come fanno ad es. quelli nati a gennaio), e mi era preso un colpo.
Invece poi ho realizzato che parlava di mandarla all'asilo nido per un anno, prima di iniziare la materna nei tempi regolari. E' così, no?
Se è così, sono d'accordo con lei, anche secondo me l'ambiente strutturato e collettivo è un ottimo stimolo psicomotorio, relazionale, e un'ottima preparazione per la scuola materna, per iniziare ad abituarsi a rispettare i tempi, le file, ecc.
Poi, dipende da quale obiettivo ci si vuole porre. Se l'obiettivo è migliorare sul piano psicomotorio e sulla socializzazione, il nido è ottimo. Soprattutto se l'alternativa è "vegetare" a casa con una baby sitter inadeguata.
Se invece puoi stare a casa a leggere i librini con mamma, a cucinare con lei e giocare qualche ora con il fratellino, va benissimo lo stesso, si tratta comunque di un ambiente stimolante... non è che se non vai al nido non fai progressi! ;)
valeria sechi
06-11-2008, 12:34
Dal titolo del tuo post, avevo capito che la np voleva mandare la bimba alla scuola materna a 2 anni e mezzo (come fanno ad es. quelli nati a gennaio), e mi era preso un colpo.
HAI CAPITO BENISSIMO!!!!!!! Si parla di scuola materna a due anni e mezzo...ecco perchè la mia perplessità!!!
aledario
06-11-2008, 12:45
E allora anche io sono leggermente perplesso... :?
O ti hanno vista... particolarmente "provata" :lol: e hanno deciso di sollevarti da qualche incombenza? :-
A parte gli scherzi... valutate insieme con attenzione cosa valga la pena di fare.
Personalmente credo che un inserimento in materna (al nido sarebbe diverso... sia per rapporto educatori/bambini... che per il fatto che comunque a quella età non si ha ancora una presa di coscienza di grosse diversità) anticipato... possa anche provocare qualche problema in più... dal confronto forzato con bambini che già disquisiranno dei massimi sistemi (e magari hanno già tre anni e mezzo) ... insomma rischiosetto! ;-) Almeno per quanto riguarda la vita "vissuta"... le esperienze, e le potenziali frustrazioni di una bimba down di soli due anni e mezzo. Se invece questo poi si possa trasformare in risorsa... credo vada anche valutato in funzione del carattere del bambino, e della realtà con cui si andrebbe a misurare.
Solo a titolo di "inventario" ... Dario non ha fatto nido... ha iniziato la materna a tre anni giusti, che ha "completato" ;-) in quattro anni di "studi" :-)
valeria sechi
06-11-2008, 12:51
Solo a titolo di "inventario" ... Dario non ha fatto nido... ha iniziato la materna a tre anni giusti, che ha "completato" ;-) in quattro anni di "studi" :-)
Se Dario, che per tutti noi è un "idolo", non ha fatto il nido....posso stare tranquilla!!!! Non mi sembra che sia rimasto indietro ne da un punto di vista motorio ne da un punto di vista relazionale ne da un punto di vista intellettivo!
aledario
06-11-2008, 12:55
Se Dario, che per tutti noi è un "idolo", non ha fatto il nido....posso stare tranquilla!!!! Non mi sembra che sia rimasto indietro ne da un punto di vista motorio ne da un punto di vista relazionale ne da un punto di vista intellettivo!Non si è però diplomato (se non con PEI) e non è andato all'Università! ;-)
Sei disposta a sopportare questa sconfitta? :-
allora quoto Sandro... con l'aggiunta di controindicazione che, con questo anticipo, ci si gioca la possibilità di far iniziare a 7 anni la scuola elementare, a meno di rimanere per 5 anni alla scuola materna... roba da metterci le radici ;)
Ma perchè ha litigato con il nido questa np? ;)
Non si è però diplomato (se non con PEI) e non è andato all'Università! ;-)
Sei disposta a sopportare questa sconfitta? :-
cosa vuol dire PEI?
aledario
06-11-2008, 14:32
cosa vuol dire PEI?Scusa... ed insieme a te scusatemi tutti coloro che ancora non avete interiorizzato il "lessico" scolastico ed i suoi acronimi ;-).
PEI sta per "Piano Educativo Individualizzato", ed è il "piano di studi" adattato alle potenzialità reali di chi non può seguire con profitto i programmi ministeriali; viene preparato all'inizio di ogni anno, condiviso con i genitori, e sugli obiettivi in esso contenuti viene effettuata la valutazione del soggetto cui è destinato. Il PEI ovviamente preclude l'ottenimento di titoli di studio riconosciuti oltre la scuola dell'obbligo (Diploma e/o Laurea .. al posto dei quali viene rilasciato un certificato di frequenza con profitto, non equiparabile ai titoli di cui sopra, ma sufficiente per la qualifica professionale e l'inserimento nelle liste lavorative per il collocamento mirato)
chicchi123
06-11-2008, 16:43
Ciao, per quello che puo' valere la mia esperienza, vivendo in un paese diverso con strutture diverse, Gaia ha iniziato la "prescuola" a 2 anni, pero' era un programma Montessori diviso per eta' cioe' era nella "toddler class" con tutti bambini dai due ai 3 anni (massimo 3 anni e mezzo). Per lei ha funzionato benissimo, ma una materna che mischia bambini di 2 anni con quelli di 6 non mi sembra un'idea cosi' brillante......
Loredana
06-11-2008, 17:24
Sono curiosa anch'io di capire perchè la npi per tutti i validi motivi di cui sopra non ti ha proposto il nido anzichè la materna, forse per il problema (da non sottovalutare) del costo oneroso della retta???
Effettivamente il nido credo sia di grande stimolo per tutti i bambini ed in particolare per i ns. purchè il loro ingresso non sia invece penalizzante per la loro salute ( di solito a contatto con altri bambini si ammalano più frequentemente..) ma, come dice Cristina, se si ha il tempo necessario per giocarci e seguirla a casa, specialmente nella vs dove i bambini non mancano, può andar bene lo stesso.
Anche Francesco ne avrebbe potuto giovare frequentando il nido tanto che il pediatra me lo aveva consigliato, ma la mia scelta è stata di tenerlo a casa, in primis perchè veniva da una comunità e aveva bisogno del calore di una famiglia e in second'ordine perchè con la sua cagionevolissima salute non gli avrebbe permesso di frequentare se non per pochissimi giorni.
Ha iniziato la materna pochi giorni prima di compiere tre anni, l'inserimento è stato semplicissimo e si è integrato con gli altri bambini in un batter d'occhio, peccato che di lì a poco ha iniziato ad ammalarsi ed ha praticamente perso quasi tutto l'anno scolastico, quest'anno le cose stanno andando decisamente meglio....(anche se in questi giorni è a casa ben pieno di catarro..:( )
allora quoto Sandro... con l'aggiunta di controindicazione che, con questo anticipo, ci si gioca la possibilità di far iniziare a 7 anni la scuola elementare, a meno di rimanere per 5 anni alla scuola materna... roba da metterci le radici ;)
Ma perchè ha litigato con il nido questa np? ;)
Nell'istituto comprensivo di Davide c'è un bambino che ha iniziato a 2 anni e mezzo e ora che ha 5 anni hanno fatto già un programma di permanena x 2 anni oltre l'età con una permanenza totale alla materna di 6 anni
Sono un pò perplessa anche io sulla scelta della Materna così in anticipo, sarà che ho avuto una figlia normo che c'è andata che non aveva ancora tre anni (gaia è di dicembre) e ti assicuro che la differenza con i pari età di gennaio si vedeva proprio tanto, nonostante Gaia abbia sempre avuto buone capacità...Mi sembra un pò eccessivo, anche perchè è vero che gli stimoli sono importanti, ma allora esiste il nido..la materna richiede "competenze" differenti. Oddio è vero che esitono le sezioni primavera, (non in tutte le materne) e magari sono strutturate in maniera diversa, però il rischio è davvero quello di farle fare più anni di materna che di elementari, che dici ha senso?
La nostra esperienza scolare è appena iniziata ;): Luca frequenta l'asilo nido dal mese di settembre nonostante io sia a casa, ma credo nella scelta asilo per motivazioni pedagogiche e di socializzazione (sono un'ex educatrice!).La creatura nonostante sia un "medio" è stato inserito nel gruppo piccoli, poichè il suo livello di sviluppo psicomotorio è già adesso vistosamente diverso dai coetanei, :pinguino::???:di conseguenza farà sicuramente tre anni di nido dopodichè ovviamente la materna.
Anch'io sono perplessa sulla proposta della npi....complimenti per la tua bimba devess'essere davvero una bella speperina!!!!Facci sapere cosa deciderai!:confused:
jambo1974
06-11-2008, 23:58
anche noi siamo appena all'inizio dell'esperienza scolastica..Gabriele frequenta il nido da settembre,ormai mangia e dorme li....credo che gli stimoli che altri bambini possano offrigli sono numerosi...in più è migliorata la qualità del tempo che trascorro con lui,riusciamo a giocare insieme molto di più...è vero è già stato a casa un paio di settimane per faringite,laringite etc.ma credo sia un esperienza importante....ho già notato dei miglioramenti,forse non saranno tutto merito del nido ma credo che facciano la loro parte!
quindi ...a favore del nido ma non vedo motivo per correre alla materna!
magic lamp
07-11-2008, 01:53
Scusa, Sandro, rettifico : il PEI è il piano educativo individualizzato predisposto dal GLHO (docenti, ASL e famiglia) ma non necessariamente preclude l'ottenimento del diploma. Infatti il PEI può prevedere 3 diversi percorsi: 1) percorso normale, come tutti i compagni; 2) percorso semplificato o per obiettivi minimi; 3) percorso differenziato, con contenuti molto ridotti e diversi da quelli dei compagni. Mentre i primi due danno diritto al diploma, il terzo dà diritto a un attestato. Il parere della famiglia è vincolante per l'adozione di questi percorsi. Sottolineo questo perchè troppo spesso noi genitori siamo messi da parte come se non avessimo nessun ruolo nell'educazione dei nostri figli, e non sappiamo che invece la normativa ribadisce il ruolo determinante della famiglia nella scuola.
Esiste il Vademecum scuola, che dà importanti e complete indicazioni per l'inserimento scolastico dal nido fino all'università, predisposto dal Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down, a cura dell'avv. Salvatore Nocera, che vi consiglio di scaricare e di leggere attentamente. Io l'ho dato anche al mio dirigente e ai docenti.
Esiste il Vademecum scuola, che dà importanti e complete indicazioni per l'inserimento scolastico dal nido fino all'università, predisposto dal Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down, a cura dell'avv. Salvatore Nocera, che vi consiglio di scaricare e di leggere attentamente.
Per comodità inserisco il link per scaricarlo
http://www.coordinamentodown.it/public/vademecum.pdf
Scusa, Sandro, rettifico : il PEI è il piano educativo individualizzato predisposto dal GLHO (docenti, ASL e famiglia) ma non necessariamente preclude l'ottenimento del diploma. Infatti il PEI può prevedere 3 diversi percorsi: 1) percorso normale, come tutti i compagni; 2) percorso semplificato o per obiettivi minimi; 3) percorso differenziato, con contenuti molto ridotti e diversi da quelli dei compagni. Mentre i primi due danno diritto al diploma, il terzo dà diritto a un attestato. Il parere della famiglia è vincolante per l'adozione di questi percorsi. Sottolineo questo perchè troppo spesso noi genitori siamo messi da parte come se non avessimo nessun ruolo nell'educazione dei nostri figli, e non sappiamo che invece la normativa ribadisce il ruolo determinante della famiglia nella scuola.
Esiste il Vademecum scuola, che dà importanti e complete indicazioni per l'inserimento scolastico dal nido fino all'università, predisposto dal Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down, a cura dell'avv. Salvatore Nocera, che vi consiglio di scaricare e di leggere attentamente. Io l'ho dato anche al mio dirigente e ai docenti.
Malgrado tutto il casino che ho combinato a scuola io queste cose non le sapevo !
Chi sceglie ? Io questo ancora non l'ho capito . Il Pei noi lo firmiamo e basta non abbiamo voce in capitolo sui programmi . Non possiamo scegliere se fa un programma diverso, semplificato o uguale alla classe (uguale è impossibile) ma io non so nemmeno che diavolo fa la classe !!!
Per noi è praticamente impossibile imporci ! E poi non abbiamo le competenze necessarie per poter decidere . Mi fido o meglio cerco di fidarmi sorvegliando sempre ma non so se stanno seguendo la strada corretta. Ora ad esempio , durante le ore scolastiche sta seguendo il Fuerestain ma sinceramente io sono moooolto perplessa !
aledario
07-11-2008, 10:27
Scusa, Sandro, rettifico : il PEI è il piano educativo individualizzato predisposto dal GLHO (docenti, ASL e famiglia) ma non necessariamente preclude l'ottenimento del diploma. Scusami tu Renza... se ho volutamente semplificato la questione in questa sede, dove si parlava solo "di striscio" dell'argomento... e se ho dato per scontato, forse sbagliando, che nessuno dei nostri figli per quanto in gamba possa essere, potrà mai raggiungere il primo livello di PSP (dovendo essere precisi ;-)... Piano Studio Personalizzato), quello con la programmazione uguale alla classe ... nè, credo, il livello due con gli obiettivi semplificati (ovviamente tutto dipende da cosa si intende con questa parola! ;-)) in una scuola superiore. Per questo ho "semplificato", sbagliando... la questione del PEI/PSP/Diploma/Attestato. Mi rendo conto che gran parte dei tuoi sforzi attuali sono rivolti proprio a dimostrare attraverso il supporto e gli stimoli che dai a Mariachiara e l'impegno e le energie che metti in tutto ciò che fai per lei e con lei sul fronte scuola ... che questa mia idea è un pregiudizio... e ti auguro di cuore di aver ragione, anche se in tutta sincerità sono intimamente convinto che non sia così.
valeria sechi
07-11-2008, 11:07
CON ORDINE:
per Sandro- sono prontissima alla "sconfitta" di cui tu parli, anche perchè non la ritengo tale!!!!! Mi importa solo di sapere che Maddalena farà ciò che più le piace e le è congeniale, come può esserci sconfitta in questo!?? A volte questa opportunità è negata persino ai normo vittime delle aspettative dei genitori che scelgono per loro!!!
per Cristina - la np non ha assolutamente litigato col nido, da un lato ha fatto centro Loredana, non possiamo assolutamente permetterci la retta (attraversiamo una crisi economica spaventosa - probabilmente mi dovrò vendere la casa, figuriamoci il nido!!!) da un lato secondo lei ad aprile , marzo epoca presunta dell'inserimento, la bambina sarebbe troppo grande per il nido ma giusta per l'asilo :confused: !!!
Maddalena dovrebbe iscriversi all'asilo in cui poi inizierebbe il prossimo anno a tre anni non ancora compiuti...mi pare tutta una corsa all'anticipo!!!!
A me sembra che lei stia crescendo bene la stessa np era entusiasta dei progressi fatti, del livello di comprensione del linguaggio verbale e non verbale, della grande capacità comunicativa...tutte cose che dopotutto ha maturato stando a casa con me ;) !!! Certo crescendo potrebbe non essere sufficiente...non ho ancora deciso niente anche perchè di fatto si parla di aprile non prima...e anche qua grossa perplessità: ha senso per pochi mesi...in un gruppo già formato e collaudato...
io penso che tu, da plurimamma di grande sensibilità ed esperienza, ti sia già data la risposta...
se di pagare il nido non se ne parla, e comunque la bimba cresce bene, a te non pesa troppo tenerla a casa... come suol dirsi, squadra che vince non si cambia, no? ;)
Loredana
07-11-2008, 12:53
Valeria hai fatto benissimo a confidardi e confrontarti con noi genitori del forum, anche a me serve moltissimo quando una qualsiasi cosa mi desta perplessità...parlarne serve a chiarirci un pò le idee...ma sono arcisicura che nessuno meglio di te sa cosa è meglio per Maddalena ora o tra qualche mese.
Il tuo buon senso saprà guidare la tua scelta nella direzione migliore!
Mi sembra che Maddy anche a casa sia molto ben seguita....;)
Un abbraccio ! :D
Ale ha iniziato la materna a 2 anni e 1/2, camminava appena e portava il pann0lino, aveva l'insegnante di sostegno per tutte le ore di permanenza.
Posso assicurarti che non ha subito trami nè danni anzi adorava andare all'asilo.
Ha sempre amato stare coi bimbi della sua età.
Era inserito in una classe con i bimbi di 2 anni 1/2 e 3 anni ma l'accoglienza ed il pranzo erano momenti comuni a tutti i bambini.
Per quanto riguarda la ns esperienza devo dire che è stata assolutamente positiva ancora adesso ci frequentiamo con la sua maestra di sstegno del'epoca mi dice sempre che Ale è anche un pò "suo".
Quindi io ti consiglierei di non precluderti nessuna strada, valuta bene la scuola materna, le insegnanti ed il personale della scuola e poi decidi secondo quello pensi che MAddy preferisca fare.
aledario
07-11-2008, 14:37
Ale ha iniziato la materna a 2 anni e 1/2, camminava appena e portava il pann0lino, [...]Posso assicurarti che non ha subito trami nè danni anzi adorava andare all'asilo.Vedi? questa è la dimostrazione che tanti dei problemi che spesso da genitori guidati dalla preoccupazione di fare il meglio per i nostri figli ci facciamo, sono delle .... :-) :lol:
Quindi ... proprio bello confrontarsi in un luogo dove questa "relatività" delle scelte di ognuno confrontate con i risultati... risulta evidente.
L'unica reale certezza direi di fronte a queste alternative che comunque non sono mai per fortuna scelte definitive ... è quella riassunta nelle ultime parole di una bella canzone di Gino Paoli di qualche tempo fa :
"Le strade sono giuste, anche quelle sbagliate... Basta non essere certi... mai!" Ah... il titolo della canzone?!? "Cosa farò da grande" ;-)
gigliorosa
07-11-2008, 15:59
Io sono nella tua stessa situazione, cara Valeria, almeno per quanto riguarda l'età delle nostre adorate pinguinelle.
Letizia ha iniziato il nido da 3 settimane e già ha fatto dei progressi. Nonostante mangi lì solo da pochi giorni (dopo un'estenuante inserimento) ha già cominciato a: 1) tenere il cucchiaio in mano e sbatterlo sulla tavola, 2) voler assaggiare tutto quello che c'è sulla tavola. Per lei sono progressi molto grandi, visto che non ne vuole sapere di mangiare da sola con le mani o con le posate o tenersi il biberon (al contrario di superMaddy) e che non mangia altro che le sue pappe (complici anche i 4 denti che non ne vogliono sapere di aumentare di numero).
A fine mese avrò il controllo con la npi (dal quale esco regolarmente frustrata come ho già avuto modo di scrivere...) e affronteremo il discorso materna.
Da una parte io vorrei mandarla, soprattutto perchè sarebbe insieme alla sua cuginetta preferita che poi l'anno dopo inizierà le elementari, quindi se rimandassi l'inserimento perderei questa occasione.
Dall'altra però non so se sarebbe prudente una simile scelta. Letizia cammina a mala pena, non spedta come i suoi compagni (è stata inserita al nido tra i suoi coetanei ed è l'unica che non cammina ancora speditamente), non so come affronterei il problema di toglierle il pannolino questa estate. E se non ci riesco? E' piccola! Come potrebbe andare alla materna col pannolino ancora fisso?
C'è da dire che però alla materna avrebbe l'occasione per imparare tantissime cose, tra cui le regole, l'ordine, a tenere in mano in pennarello senza siaccicarmelo sulla tovaglia mentre la sto stirando....(chicca di ieri pomeriggio:chair:)...e anche che la npi mi aveva già ventilato la possibilità di mantenere Letizia un anno in più alla materna piuttosto che al nido.
Insomma, non so se avete capito che ho in testa una gran confusione:confused:.
Appena ho il verdetto della npi vi aggiorno!
valeria sechi
07-11-2008, 19:48
Racheleeeee!!!! Ti uccido!!! Letizia cammina già e non mi hai detto niente.....quando?......come?.......Forse mi sono persa qualche post, ma non ricordo che tu ce lo abbia raccontato!!!! E' FANTASTICOOOOOO!!!!!! Non vedo l'ora di vederla domani, ti avviso te la spolpo di baci!!!!! Bella di zia :up: !!!!
mamma lidia
07-11-2008, 21:58
Io con mio figlio avevo fatto la scelta di mandarlo al nido a due anni, proprio perche' insieme agli altri bambini gli stimoli sono sicuramente di piu' e piu' vari che con il solo ambiente familiare. Certo è anche importante una serena collaborazione con la scuola scelta. ciao:):)
MARIAGRAZIA
08-11-2008, 09:21
Io ho fatto la tua stessa scelta ( forzata dalla terapista ) e' mi sono trovata benissimo :)
valeria sechi
10-11-2008, 10:39
Ragazzi ....è proprio vero che non esiste una ricetta universale :confused: !!!
Grazie infinite a tutti per aver condiviso la vostra esperienza, ne farò tesoro.
E' ancora presto per una decisione, ma vi farò sapere!!!
A settembre Flavio ha iniziato la scuola materna, a 3 anni e mezzo. Io ero molto preoccupata... prima di tutto perche' questa estate non siamo riusciti a togliere il pannolino, e poi perche' sapevo che nella sua classe ci sarebbero stati anche bimbi piu' grandi. E poi le maestre nuove e l'ambiente nuovo e la mensa tutti insieme (anche con i bimbi di 5 anni e mezzo), insomma, la vedevo proprio nera e tutto era fonte di ansia! E invece a due mesi di distanza devo dire che e' stata la scelta giusta (l'alternativa era lasciarlo un altro anno al nido), Flavio ha fatto progressi enormi nel mangiare da solo, nell'esprimere i suoi bisogni , nel parlare e nel socializzare con i bambini. E poi si e' molto affezionato alle sue maestre e all'assistente e la mattina e' veramente felice di andare a scuola. C'e' anche da dire che Flavio e' figlio unico e quindi a casa non avrebbe grossi stimoli quindi la nostra scelta e stata quasi "obbligata". Comunque scegli serenamente e non farti troppi film in testa, spesso la realta' e' meno difficile di come ce la immaginiamo!
Cara Valeria ti racconto semplicemente la nostra esperienza perchè é proprio vero che non ci sono ricette preconfezionate ma che ogni scelta è conseguente al bambino, la famiglia, il luogo in cui si vive etc.
Come sai io lavoro da "sempre": avevo 21 anni quando ho iniziato il mio lavoro a tempo indeterminato in un ente pubblico. Quando é nato Enrico ho deciso di stargli vicina il più possibile e quindi ho utilizzato tutto l'utilizzabile consentito dalla legge e anche di più ;) Sono rientrata in ufficio dopo l'inserimento di Enrico al nido comunale. Aveva quasi undici mesi! Ed io avevo potuto constatare che lì stava bene e quindi affrontare il rientro al lavoro con maggiore serenità.
Abbiamo programmato il suo inserimento al nido per tempo, pensando che per lui fosse la scelta migliore. Il nido comunale ci garantiva la presenza di personale qualificato, l'inserimento in un gruppo di tre anzichè di quattro bambini. Sempre meglio che stare a casa da solo con la baby sitter, come avevamo fatto con Francesco, che è andato al nido a due anni e mezzo. Sicuramente gli stimoli del nido, la presenza di altri bimbi, la possibilità di usare giochi strutturati dà a tutti i bambini maggiori opportunità. Consapevoli che questo avrebbe comportato, come poi é stato, una maggiore frequenza delle malattie alle prime vie respiratorie, con conseguenti assenze dall'ufficio ed evidenti penalizzazioni nel lavoro etc. Al nido e ai primi anni della materna é da mettere in conto. Abbiamo comunque preferito questa soluzione.
Come é andata? Benissimo! Tanto bene che, d'accordo con l'equipe che seguiva il bambino, abbiamo deciso di prolungare di un anno la sua permanenza al nido, tanto l'ambiente era favorevole per lui e rassicurante per noi. Anche l'equilibrio della famiglia é importante per i nostri pinguinetti. Eravamo contenti di come Enrico fosse accolto, delle opportunità che il nido gli offriva, del fatto che i suoi compagnetti comunque avrebbero lasciato un anno dopo, dell'educatrice, meravigliosa, della direttrice, splendida persona. Tuttora quando capita di incontrarci ci baciamo ed abbracciamo con affetto, ricordando la bella esperienza condivisa in quegli anni. Inoltre l'ingresso nella scuola materna coincideva con il compinento del 4° anno di Enrico. Non ci pareva proprio il caso di mandarlo alla scuola materna a tre anni appena compiuti, magari con bambini di tre anni e mezzo e oltre. In quell'occasione decidemmo anche che Enrico sarebbe entrato alla scuola elementare a 7 anni, non uno di più. E' andata così, ma abbiamo deciso NOI, in base alla situazione del bambino. Finora è andata bene. Enrico ha fatto tre anni di materna, cinque di scuola elementare, tre di scuola media. Non ha mai "ripetuto", salvo quell'anno meraviglioso al nido. Per un altro motivo, importantissimo, abbiamo deciso di posticipare l'ingresso nella scuola materna di una anno. Per consentire a Enrico di consolidare le autonomie, il controllo degli sfinteri e quant'altro. Non sarebbe stato possibile per nessuno di noi lasciare il lavoro per andare a cambiare il panno del bambino. Del resto abbiamo sempre voluto evitare a Enrico esperienze in cui potesse sentirsi inadeguato e diverso dagli altri. Per noi è andata benissimo così. Enrico é arrivato alla materna più maturo e autonomo, aveva tolto il panno e non aveva problemi salvo di incontinenza salvo quando rideva parecchio. Allora capitava di peredere qualche goccina, ma è una cosa diversa....
I problemi nella scuola materna sono stati altri e non è questo il luogo giusto per parlarne.
Mi pare che le risposte te le sia già date. :D Non hai il problema del lavoro, Maddy con te sta andando alla grande, a casa ha i fratelli e molte possibilità di confronto e di stimolo.
Fai quel che ti dice il cuore.
Le npi non sono sempre le migliori consigliere. E, in ogni caso, niente e nessuno ti impedisce di provarci, anche per poche ore al giorno, per dare a Maddy la possibilità di giocare con gli altri bambini. Ma fai in modo che le sue diverse competenze nell'ambito dell'autonomia personale non mettano in difficoltà te e lei, nel senso che dicevo prima. Pensa al suo e al vostro benessere. Ti abbraccio.
Cara Valeria Sechi penso che nel frattempo tu abbia maturato una decisione riguardo l'ingresso anticipato di Maddalena alla scuola materna.Volevo comunque raccontarti la nostra esperienza.Giorgio e' entrato alla scuola materna a 2 anni e 9 mesi(e' nato alla fine di Novembre).A dire il vero il suo ingresso in societa' risaliva ai 10 mesi;infatti dai 10 mesi ai 18 mesi circa abbiamo frequentato lo spazio gioco un luogo cioe' dove il bambino con un adulto (nel mio caso ero io) puo' trscorrere del tempo con degli altri bambini senza essere pero' lasciato da solo,passavamo li un paio di mattine a settimana con altri bimbi di eta' compresa dai pochi mesi ai 3 anni.L'anno successivo,pur non essendo ancora rientrata al lavoro,abbiamo scelto di mandarlo all'asili nido anche se solo al mattino fino alle ore 13.Giorgio che fino a quel momento voleva stare esclusivamente con me fece dei grossi progressi,primo riusci' a stare senza di me(prima di andare al nido non riuscivamo neanche a fargli fare psicomotricita poiche voleva solo me).Chiesi di inserirlo nel gruppo dei lattanti poiche' aveva appena cominciato a camminare(20 mesi) e mangiava ancora le pappine, il primo giorno che si fermo' a pranzo prese la polpetta al pomodoro che gli misero nel piatto e comincio' a mangiarla!Dopo natale cioe' circa dopo 3 mesi di frequenza lo hanno ''promosso nel gruppo dei bambini della sua eta ,cioe quelli che sarebbero andati alla scuola materna.Percio' a meno di tre anni e' andato alla scuola materna anche perche' ho potuto fargli fare un'inserimento graduale:prima un ora poi due poi abbiamo aggiunto il pranzo,insomma iu un paio di mesi si e' inserito.Comunque per tutto il primo anno scolastico l'ho portato a casa dopo il pranzo poiche' dormiva ancora al pomeriggio.Con le insegnanti avevo preso l'accordo che Giorgio sarebbe rimasto 4 anni alla materna e che per il primo anno si punasse sull'autonomia personale:andare in bagno(anche se aveva il pannolino veniva portato con gli altri) lavarsi le mani mangiare con le posate ,riconoscere i propi spazi,......Le insegnanti hanno puntato molto sulla manipolazione attraverso molti materiali(avevano fatto persino la pigiatura dell'uva)cosa che a casa non sempre riusciva a proporgli.Insomma una bellissima esperienza(sara' che io lavoro in un asilo nido e credo in queste esperienze).L'unica nota dolente potrebbero essere le malattie,a parte che Giorgio si e' ammalato molto di piu' il primo anno (quando non frequentava niente) che negli anni successivi.A quanto dicevi pero' Maddalena dovrebbe fare qualche mese in primavera quando un po' di malanni non dovrebbero piu esserci.Facci sapere cosa hai deciso per la piccola.ciao.
mariasole
11-01-2009, 01:56
Penso che inserire i nostri bambini in contesto scolastico, che sia nido o scuola dell'infanzia, il più precocemente possibile, se si può, sia per loro una grande opportunità di crescita, di stimoli, di confronto, di relazioni sociali arricchenti, quindi, Valeria, se hai questa opportunità io la sfrutterei!
Penso che male non faccia e se anzi, offre a Maddy nuove opportunità di crescita e maturazione nello sviluppo di sè e della propria identità personale, buon per lei!
Sono anche dell'idea che è bene decidere sin dall'inizio della frequenza del servizio infantile, se si ha intenzione di far iniziare al bambino la scuola primaria un anno dopo, facendogli fare da subito o un anno in più al nido, o due anni dei piccoli alla scuola dell'infanzia, piuttosto che fermarli all'ultimo anno dai grandi, quando la consapevolezza del gruppo di amici e coetanei di riferimento, è maggiore nel bambino.
Comunque a tutti...buona frequenza ricca di salute!!!!
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