fred1972
26-08-2008, 20:32
Buon giorno dott D' Ovidio,
sono il papà di un bimbo down di 1 mese e mezzo, affetto da una grave cardiopatia (canale atrioventricolare completo di 18 mm, con valvola unica e insufficienza di grado moderato, ipertrofia ventricolare, e conseguente scompenso polmonare e circolatorio da controllare attraverso la somministrazione di farmaci).
Leggo che in riguardo alla legge che regola l' argomento, una sentenza della corte di cassazione (17-05-2006) attribuisce l' indennità di accompagnamento anche ai minori, in tenera età, tenuto conto che detti bambini possono trovarsi in uno stato tale da comportare, per le condizioni patologiche del soggetto, la necessità di un' assistenza diversa e più intensa rispetto a quella occorrente a un bambino sano (nonostante, anche un bambino sano non sia grado, a pochi mesi, di compiere i normali atti della vita quotidiana).
Se già la Sindrome di Down richiede cure particolari e più intense fin dai primi giorni di vita, rispetto a quelle richieste da un bimbo sano, la cardiopatia di mio figlio richiede la necessità di un' assistenza ancor più assidua: per esempio, per non affaticare troppo il cuore, lui deve mangiare, anche ora che ha 1 mese e mezzo, ogni 2/3 ore, poco alla volta. Di per se solo questo basterebbe a far capire la necessità di un' assistenza "speciale" e molto più intensa. Se poi aggiungiamo i frequenti spostamenti per le visite specialistiche, la somministrazione più volte al giorno di medicine a lui vitali, a me sembrerebbe ovvio che dovrebbero sussistere agli occhi di qualunque commissione, in virtù della sentenza citata, i presupposti per concedere tale beneficio.
vorrei sapere :
1) se , nella sua opinione, la mia analisi è corretta, e se, statisticamente, ai bimbi affetti da sindrome di down e da cardiopatia di tale grado, dell' età di mio figlio, viene normalmente concesso il beneficio dell' accompagnamento, oppure no.
2) Su quali aspetti, nel referto del medico di base da allegare alla domanda, è opportuno porre l' accento per sottolineare la necessità di un' assistenza diversa e maggiore rispetto ad un bambino sano, e aumentare le possibilità di accoglimento della domanda.
3) Se è più opportuno consegnare, allegato insieme alla domanda, un riassunto generale del medico di base, tutti gli esami specialistici a cui il bimbo è stato sottoposto (sono tanti, e temo di sovraccaricare la commissione di informazioni), o entrambe.
4)Sempre in base alla sua esperienza, se di solito viene concesso il beneficio del contrassegno per l' automobile e l' esenzione al pagamento del bollo dell' autol oppure no.
La ringrazio moltissimo per la sua attenzione.
sono il papà di un bimbo down di 1 mese e mezzo, affetto da una grave cardiopatia (canale atrioventricolare completo di 18 mm, con valvola unica e insufficienza di grado moderato, ipertrofia ventricolare, e conseguente scompenso polmonare e circolatorio da controllare attraverso la somministrazione di farmaci).
Leggo che in riguardo alla legge che regola l' argomento, una sentenza della corte di cassazione (17-05-2006) attribuisce l' indennità di accompagnamento anche ai minori, in tenera età, tenuto conto che detti bambini possono trovarsi in uno stato tale da comportare, per le condizioni patologiche del soggetto, la necessità di un' assistenza diversa e più intensa rispetto a quella occorrente a un bambino sano (nonostante, anche un bambino sano non sia grado, a pochi mesi, di compiere i normali atti della vita quotidiana).
Se già la Sindrome di Down richiede cure particolari e più intense fin dai primi giorni di vita, rispetto a quelle richieste da un bimbo sano, la cardiopatia di mio figlio richiede la necessità di un' assistenza ancor più assidua: per esempio, per non affaticare troppo il cuore, lui deve mangiare, anche ora che ha 1 mese e mezzo, ogni 2/3 ore, poco alla volta. Di per se solo questo basterebbe a far capire la necessità di un' assistenza "speciale" e molto più intensa. Se poi aggiungiamo i frequenti spostamenti per le visite specialistiche, la somministrazione più volte al giorno di medicine a lui vitali, a me sembrerebbe ovvio che dovrebbero sussistere agli occhi di qualunque commissione, in virtù della sentenza citata, i presupposti per concedere tale beneficio.
vorrei sapere :
1) se , nella sua opinione, la mia analisi è corretta, e se, statisticamente, ai bimbi affetti da sindrome di down e da cardiopatia di tale grado, dell' età di mio figlio, viene normalmente concesso il beneficio dell' accompagnamento, oppure no.
2) Su quali aspetti, nel referto del medico di base da allegare alla domanda, è opportuno porre l' accento per sottolineare la necessità di un' assistenza diversa e maggiore rispetto ad un bambino sano, e aumentare le possibilità di accoglimento della domanda.
3) Se è più opportuno consegnare, allegato insieme alla domanda, un riassunto generale del medico di base, tutti gli esami specialistici a cui il bimbo è stato sottoposto (sono tanti, e temo di sovraccaricare la commissione di informazioni), o entrambe.
4)Sempre in base alla sua esperienza, se di solito viene concesso il beneficio del contrassegno per l' automobile e l' esenzione al pagamento del bollo dell' autol oppure no.
La ringrazio moltissimo per la sua attenzione.