Visualizza la versione completa : In attesa dei risultati
magic lamp
14-06-2008, 02:44
Aspettando i risultati scolastici, che usciranno domani mattina, vi dico che l’anno si è concluso con un grande salto in avanti di Maria Chiara, che nelle ultime due settimane si è sentita tanto sicura di sé da farsi interrogare alla lavagna ogni volta che c’era matematica. E’ riuscita a svolgere espressioni algebriche e problemi di geometria IN AUTONOMIA, senza i consueti strumenti (tabelle numeriche, facilitazione e così via), spiegando i passaggi e gli enunciati a voce. La situazione di benessere dovuta alla fiducia dell’insegnante che non ha mai dubitato delle sue capacità l’hanno spronata a fare questo ulteriore passo che non ci saremmo aspettati così presto. Il percorso fatto finora, le strategie che l’hanno aiutata ad acquisire un sempre maggior controllo del suo linguaggio e degli atti motori, la sicurezza derivata dai buoni risultati ottenuti ha fatto questo piccolo miracolo. L’autonomia è sempre l’ obiettivo finale, ma sappiamo che ci vuole il giusto tempo. Ancora una volta Maria Chiara ci ha sorpreso.
Mi piacerebbe tanto conoscervi di persona e spero che prima o poi ci sia l'occasione.
Complimenti a Maria Chiare e alla sua mamma!:ponpon:
Io vi ammiro moltissimo, e mi piacerebbe davvero tanto che Martina potesse raggiungere dei risultati cosi' sorprendenti nell'ambito scolastico . Ma... vorrei farti una domanda a bruciapelo , visto che non vi conosco personalmente e che io ho problemi con martina nel rapporto con i coetanei . Maria Chiara come lo vive .?
Conosco una mamma che ha un figlio di 18 anni . Questo ragazzo ora frequenta l'università e so che va davvero benissimo . Ricordo , quando aveva l'età di Martina scriveva dei temi stupendi, suona il pianoforte . La mamma mi raccontava che quando aveva l'età di Martina non staccava mai con i compiti . Si portava in spiaggia i cerchi per fare il metodo pea per la matematica . Io ci ho provato con Martina ... a seguire il metodo pea ma mi faceva un pena tremenda a vederla sempre sui quaderni e ho lasciato perdere anche perchè non vedevo risultati e spendevo un sacco di soldi . Questo ragazzo è molto solo e complessato .
Il mio metro di paragone è Dario ... lo so è Dario è Unico ma Dario ha tanti amici , è sereno e dall'esterno non lo vedo complessato . Certo non va all'università ... ma credo sia felice .
magic lamp
14-06-2008, 17:56
La vita di Maria Chiara è quella di un’adolescente, fatta, per carità, non solo di studio e di impegno intellettuale, ci mancherebbe. La sua settimana è ricca di diverse attività, oltre la scuola. Ci tiene moltissimo a frequentare un gruppo formativo di coetanei presso i salesiani, e quest’estate farà l’aiuto animatrice all’Estate Insieme, si è iscritta al coro del polo liceale e ogni lunedì pomeriggio aveva un paio d’ore di prove. Inoltre, due volte alla settimana va in piscina. Lo studio l’ha impegnata, si tratta pur sempre di un liceo, ma non le assorbe tantissimo tempo. Il fatto è che per studiare è velocissima, lei (come altri ragazzi disabili che conosco) usa una funzione visiva particolare, per cui ha una lettura velocissima. Quindi per studiare una lezione le basta leggere velocemente una o due volte. Se deve fare una produzione scritta o un’analisi testuale usa il computer con una leggera facilitazione, e questo richiede ovviamente più tempo. Per la matematica usa delle tabelle numeriche dove indica le cifre e i simboli che le servono e poi scrive a mano sul quaderno. In genere, per fare i compiti ci mette una media di un paio d’ore al giorno. E poi si prende il suo tempo per giocare a Wii sport o ascoltare musica.
Tutto il nostro percorso di CF è stato assolutamente rispettoso delle esigenze di divertimento, di riposo e di vita normale di Maria Chiara. Fin dall’inizio, ormai otto anni fa, la CF è stata praticata per un tempo limitato, 20-30 minuti, però possibilmente ogni giorno, così da acquisire sicurezza e diminuire la facilitazione. I buoni risultati che otteneva anche a scuola grazie a queste strategie, poi, sono stati la base delle sue sicurezze e dei suoi ulteriori progressi. E ti dirò che Maria Chiara è una persona assolutamente serena, felice di quello che fa e con tante belle prospettive per il suo futuro. Noi non abbiamo ambizioni per lei, è lei stessa che sceglie la sua strada e la percorre con consapevolezza e determinazione.
Spero anch’io che sia possibile incontrarci, prima o poi, tanto più che ho una figlia che studia vicino a Firenze. La prossima volta che veniamo in Toscana ci potremo vedere.
Bravissima Maria Chiara, un' altro anno scolastico degno di nota
gigliorosa
16-06-2008, 16:11
Carssima Renza, sono felice per te, e per Maria Chiara, che, lo dico per chi non la conosce personalmente, mi sembra una ragazza felice e solare.
Permettimi i dirti che da te voglio imparare una cosa che vorrei applicare anche con Gabri: la fiducia in lui e nelle sue possibilità.
Un abbraccio!
magic lamp
16-06-2008, 16:54
Non è facile per noi mamme, Rachele, tirarsi indietro e far sentire ai figli che abbiamo fiducia nella loro capacità di camminare da soli, non l’ho ancora imparato bene nonostante l’esperienza con quattro figli. Se potessi tornare indietro con quello che ho acquisito in questi anni, sicuramente con mio figlio maggiore mi comporterei diversamente, lasciandogli più spazi di autonomia e soprattutto confermandolo nella sicurezza di sé, cosa che non ho fatto a suo tempo. Devo molto al NPI che ha seguito Maria Chiara e che mi ha insegnato a fidarmi e a non assillare tanto, ma ormai mio figlio era già grande. Non è mai tardi per riflettere e ricominciare, magari ascoltando le esigenze di Gabriele e venendosi incontro. Gli errori (se si può chiamare errore un comportamento che in gran parte è dovuto alle circostanze della vostra vita) si possono sempre trasformare in esperienza da cui imparare e andare avanti.
Non sono riuscita a chiamarti Renza sono in partenza ... quasi una fuga perchè sono stanchissima e sono un po' incasinata e credo sia un discorso da affrontare a mente riposata . Sono piena di dubbi soprattutto riguardo alla scuola . Sto lasciando martina molto libera in questo periodo anche lei ha bisogno di riposare e abbiamo accantonato i compiti ... anche il pensiero .
Pero' io ci penso naturalmente ... e penso a questo ragazzo che conosciamo bene e che sta frequentando l'università . Sicuramente gli servirà per il suo bagaglio culturale , per la sua autostima ... ma io credo che faccia davvero tanta fatica perchè è molto solo . Ma in futuro tutto questa fatica in questa società gli verrà ripagata ?
Ho letto il post di Elena e di quel cliente del supermercato un episodio come tanti ma che ci fa capire che ancora di lavoro ne va fatto per l'integrazione e che purtroppo di gente cretina ne è pieno il mondo . Non so se una ditta ,anche con le assunzioni obbligatorie assumerà mai un ragazzo down dottore , ingegnere ... non credo ... non lo so !! E se questo ragazzo avesse passato la vita sui libri per avere una laurea e non fosse accettato come ingegnere solo perchè la società non crede che un down possa essere ingegnere ... allora per la sua autostima sarebbe un disastro ! Forse è un periodo per me di sfiducia ein realtà mi basterà rigenerarmi per avere di nuovo fiducia mai oggi non se sono completamente certa .
magic lamp
16-06-2008, 20:26
Sono usciti i tabelloni con i voti di fine anno, Maria Chiara è stata promossa con la media del 7 e in matematica ha avuto 10!! E' molto felice di come è andata, adesso ha già iniziato l'attività di animatrice e si può godere le vacanze. Anche Giuseppe, l'altro ragazzo con sdd che frequenta lo stesso liceo in un'altra sezione, ha avuto una buona media e alcuni voti molto alti. Anche lui, come Maria Chiara, segue la programmazione standard.
Non abbiamo idea di quello che sarà il futuro lavorativo e personale di Maria Chiara, per adesso sta facendo quello che le piace e che ha scelto, i risultati le danno molta soddisfazione e stimolo a continuare per questa strada. D'altronde, qualche anno fa non avrei mai pensato che arrivasse fin qui. Credo che la cosa più saggia sia valutare le varie possibilità quando sarà il momento, senza però porre dei limiti in partenza. Certamente la sosterremo nei suoi desideri, dandole tutti i supporti necessari e combattendo come sempre contro i muri mentali per veder tutelati i suoi diritti.
scusate ma sono rimasta molto colpita...
torno da scuola con un'ottima pagella di mio figlio grande, quello non down che finisce le elementari...ho un po' di magone perchè ora è il turno di quello down che comincerà l'anno prossimo...penso che una pagella così alle elementari (a meno che nn abbia il terzo, sospirato figlio) non la vedrò più...ho già avvisato le maestre che ora il facile è finito, ora comincia il difficile...
..mi collego e leggo nell'ordine di
Maria Chiara che svolge espressioni algebriche e problemi in autonomia
un ragazzo che va benissimo all'università
Martina che addirittura si porta i compiti in spiaggia
sempre Maria Chiara che è velocissima a leggere e ad imparare grazie ad una speciale funzione visiva...(sa di superpotere..altro che disabile!!!!)
liceali che seguono la programmazione standard...
ma io vi faccio i miei complimenti!!!!!
Siete davvero bravissimi ragazzi!!!!Ma siete daun davvero????? Che sia che il vero e unico daun ce l'ho io????
Come diceva una mia vecchia conoscenza:'beata la vostra mamma!!!!!!!!!'
E poi mi sorgono un po' di curiosità: cos' è il CF? Corso Feurenstein?E il metodo PEA?è sempre relativo al F?
gigliorosa
16-06-2008, 22:17
Maria Chiara: BRAVA!!!!
Sono sicura che Gabriele l'anno prossimo quasi quasi ti raggiungerà....
Ma scusate, i nostri figli, nella loro sfortuna, hanno la fortuna di poter evitare di studiare noiosissime materie che non serviranno poi MAI nella vita di tutti i giorni, e non parlo della loro vita, ma della vita della gran parte dei normodotati, e di venire ugualmente promossi!
Ma chi gliela fa fare tutta questa fatica per niente? Perche' appunto anche nelle migliori delle ipotesi si dovessero laureare, chi mai assumerebbe un down in incarichi di alta responsabilita'? Bisogna essere realisti, forse non lo faremmo nemmeno noi. E allora, giusto che imparino la storia e la geografia, l'essenziale della matematica e tutte le cose che danno una cultura di base, ma poi che se ne fanno delle espressioni algebriche, laboratori di chimica, latino,e quant'altro?
Lasciamoli vivere sereni e con le giuste speranze per il futuro, senza troppe illusioni, che di porte sbattute in faccia ne avranno gia' lo stesso....
...Lasciamoli vivere sereni e con le giuste speranze per il futuro, senza troppe illusioni, che di porte sbattute in faccia ne avranno gia' lo stesso....
Ventatona di ottimismo!
mah!
qui mi pare di vacillare pericolosamente: piatto di destra, piatto di sinistra. Sono del resto una bilancia io.
Tutta la faccenduola del lasciamo perdere le cose che non serviranno mai nella vita, ammetto però che mi fa orrore, e non poco...
non è lasciar perdere ... è essere realisti ... è diverso ...mi trovo completamente d'accordo con Elena. E vi dirò di piu' fino a qualche anno fa ... in questo forum ero soprannominata "simulator". Poi ho cozzato contro la scuola e mi sono "tagliata" con la "Forbice" e da allora ho ridimensionato le mie aspettative . E saper di poter raggiungere obiettivi quali l'autonomia , la serenità ,la stima in se stessi ,in questa società, credimi davvero sarà già una vittoria .
Martina che addirittura si porta i compiti in spiaggia
F?
No assolutamente no, li seppelirebbe sotto tre metri di sabbia. Stavo parlando di quel ragazzo che conosco che ora ha 18 anni e all'età di Martina si portava i compiti in spiaggia ... faceva il medoto pea con cerchi , triangolo ecc...
Il metodo pea è una boiata tremenda , molto faticoso e a martina non ha insegnato nulla , ha sprecato tantissimo tempo e noi un sacco di soldi per niente .
L'insegnante di sostegno che ha ora le ha insegnato le addizioni e le sottrazioni il prossimo anno faranno il resto e soprattutto andando a prendere il caffè alla machinetta Martina ha imparato ad usare i soldi.
Sono uno di quei «muri mentali», Renza, lo sai... ma mi sgretolo e faccio i miei più sinceri complimenti a Maria Chiara! Bravissima :)
Intanto complimenti a Maria Chiara per la sua super-pagella! :) Adesso pensa a goderti le vacanze, come stai già facendo, che di sicuro te le sei meritate! :)
Ma scusate, i nostri figli, nella loro sfortuna, hanno la fortuna di poter evitare di studiare noiosissime materie che non serviranno poi MAI nella vita di tutti i giorni, e non parlo della loro vita, ma della vita della gran parte dei normodotati, e di venire ugualmente promossi!
Ma chi gliela fa fare tutta questa fatica per niente?
sì, anche noi tacitamente con Lucrezia abbiamo usato ed usiamo questo metro, di concentrarci sugli apprendimenti essenziali e di lasciarle il resto della giornata per fare esperienze per lei più gratificanti. La bambina è già stata tanto penalizzata dalla sfortuna e altrettanto lo sarà per forza di cose nel suo percorso di vita, e non parlo tanto dell'ambito lavorativo, che semmai potrà essere un riempitivo, quanto del resto.
Mentre tornavamo dal meeting toscano, per esempio, io e mio marito la esortavamo ad appisolarsi, e lei ci ha chiesto di poter stare zitta ma sveglia, "che mi piace pensare, immaginarmi quando sono grande e faccio 4 bimbe..." e giù di descrizioni sul futuro dei suoi sogni. Strizzatina al cuore d'ordinanza per noi, che ci conferma nella nostra convinzione di garantirle con le unghie e con i denti un'infanzia normale, fatta di giochi in spiaggia, di vacanze, di esperienze con gli amici e di relazioni, anche di scuola e di studio - certo - ma con tempi adeguati a lei.
Ora, quello di Maria Chiara e della CF (ne abbiamo parlato nell'altro thread) è un percorso alternativo e controverso, che come ho già spiegato non ci convince e non ci sentiamo pertanto di percorrere, ma quantomeno Renza ci rassicura sul fatto che come numero di ore impiegate nello studio non differisce da un percorso "normale". Di sicuro (e mi riferisco al ragazzo che fa l'università) non caricheremo nostra figlia di aspettative tali da indurla a sprecare quel po' di positivo che la vita le ha lasciato (la possibilità di scegliere come impiegare il proprio tempo in modo non obbligatoriamente produttivo o finalizzato alla produzione) sulle equazioni. Da amante della matematica, dopo averla abbondantemente studiata e ristudiata in tutte le salse nel mio percorso di vita, penso di poter rassicurare Lucrezia sul fatto che c'è di meglio da sperimentare nella vita, e se non fosse che tanto studio mi ha permesso di guadagnare per poter mantenere lei e il resto della tribù, potendo fare un rewind forse anche io userei quelle ore altrimenti. ;)
aledario
17-06-2008, 11:01
Perche' appunto anche nelle migliori delle ipotesi si dovessero laureare, chi mai assumerebbe un down in incarichi di alta responsabilita'? Bisogna essere realisti, forse non lo faremmo nemmeno noi. [...] Lasciamoli vivere sereni e con le giuste speranze per il futuro, senza troppe illusioni, che di porte sbattute in faccia ne avranno gia' lo stesso....Quanto dice Elena credo meriti una seria riflessione comunque, al dilà di quello che sia il nostro pensiero sul tema.
Da un lato infatti ci sta l'arricchimento culturale ed intellettivo che comunque lo studio è in grado di donare a chi lo "pratica"... anche se fine a se stesso... un po' come il piacere in sè di leggere un bel libro. Dall'altro c'è l'indubbia fatica cui la stragrande maggioranza dei nostri ragazzi sono costretti, quando si confrontano con esso, specialmente nelle materie che necessitano di maggiore livello di "astrazione". Se poi ci sono delle persone che, come ci racconta Renza di Maria Chiara, traggono piacere (e risultati) da questo tipo di studio... credo che proprio in questo stia la discriminante più fondamentale. Fare una cosa che "piace" è da sempre e per chiunque l'unica reale motivazione capace di mettere in secondo piano parecchie (anche se non tutte) difficoltà. Fare una cosa che non piace, per senso del dovere o per costrizione o per chissà quale altro motivo, è una strada che nemmeno adulti normodotati e consapevoli riescono spesso a "seguire", e che se imposta può portare a conseguenze comunque indesiderate e controproducenti... delle piccole "bombe ad orologeria" ad innesco ritardato. E qua è importante ovviamente che un genitore sia estremamente onesto con se stesso nel riconoscere le aspirazioni ed i desideri del proprio figlio, senza "sovrapporgli" le proprie aspirazioni ed i propri desideri... tutto qui!
Sui titoli di studio... vi lancio una provocazione aggiuntiva, rispetto a quanto scritto qua sopra da parte di Elena...
Un titolo di studio "normale", ufficialmente riconosciuto, e non un attestato di profitto a seguito di Programma Individualizzato... apre comunque degli scenari inquietanti in prospettiva delle possibilità di lavoro dei nostri raga. Non solo per "far valere" quel titolo di studio si costringerebbero i nostri raga a "misurarsi" senza alcuna speranza ovviamente (e su questo non esiste proprio il dubbio, perdonatemi, ma è così!) con i coetanei "concorrenti"... già mi vedo genitori che dopo aver combattuto tutta la vita scolastica a fianco dei propri figli per far valere i propri diritti... lo devono fare anche ... nel mondo del lavoro... ma se è così... si può parlare di "vera" autonomia? Un ragazzo normale non ha bisogno di un genitore alle spalle che gli "spiani la strada"... e combatta per lui, per dimostrare quanto lui vale... c'è qualcosa che non torna in questa sorta di accanimento rivendicativo che a me non è mai piaciuto e non mi appartiene! Ma a parte questa considerazione "filosofica"... ce n'è una ancora più importante e molto più "concreta". I nostri ragazzi "laureati" o "diplomati"... rischiano secondo me proprio a causa di questo loro titolo di studio... di poter accedere con molta più difficoltà all'esperienza lavorativa, in quanto come ben sapete, nella nostra legislazione sul tema, se un lavoratore è sottoinquadrato ci mette un attimo a fare una causa lavorativa... e quale datore di lavoro assumerebbe su queste basi un down "laureato" per poi assegnargli le mansioni semplici che invece saprebbe ragionevolmente svolgere... con il rischio di ritrovarsi un down con uno stipendio da manager? ;-) Se gli attualmente pochi :(... datori di lavoro disponibili a "mettersi in gioco", rischiando di pagare uno stipendio (basso, per livello di inquadramento certo... ma sempre uno stipendio che comunque non "renderà" loro in termini di lavoro "restituito" come se lo avessero dato a una qualsiasi persona a 46 cromosomi) ad una persona down... fossero addirittura costretti a mettere in conto stipendi da diplomati o laureati... con i conseguenti "automatismi" di carriera... quante persone credete troverebbero un impiego? Già è difficile così riuscire a "convincere" i datori di lavoro che questa strada può essere percorsa con soddisfazione di entrambe le parti... figuriamoci diversamente! E poi... un ragazzo diplomato o laureato (se con pieno "merito", e non in maniera edulcorata o comunque facilitata da compassione, favoritismo al contrario, "downfilia")... secondo voi ha diritto a rimanere nelle "liste speciali" previste dalla legge 68/99 per il "collocamento mirato"? Secondo me ... onestamente, no! Se vogliamo un aiuto sul piano del riconoscimento dei diritti... dobbiamo essere intellettualmente onesti.Un ragazzo in grado di laurearsi, e che non abbia handicap fisici, a che titolo potrebbe avvalersi di tale legge?
Insomma... un po' di provocazioni-riflessioni... magari scomode o inopportune per alcuni di voi... ma credo con fermezza, profondamente oneste... anche se magari "colorate" di toni meno accesi e di colori meno piacevoli alla vista...
Del resto in natura... il verde ed il rosa "puri"... sono molto rari... molto più delle loro "varianti" contaminate da grigio, marrone e così via... ma non per questo danno vita a realtà meno "belle". Un abbraccio a tutti
condivido tutto quanto scritto da Sandro ... ha espresso il mio pensiero ... io prima mi sono autoincasinata con le parole . Approvo e sottoscrivo :D
magic lamp
17-06-2008, 12:15
Caro Sandro, le tue considerazioni sono senz’altro giuste: è vero che il mondo del lavoro non è ancora pronto ad affrontare un nuovo rapporto con la disabilità ( e neanche il mondo della scuola, ti assicuro che nelle votazioni di Maria Chiara non c’è stato nessun regalo, anzi… i voti che ha avuto sono stati arrotondati in basso, nonostante avanzasse qualche mezzo voto qua e là anche dal primo quadrimestre…).
Vorrei aggiungere uno spunto ulteriore, da persona che mantiene un sano realismo e non fa ipotesi campate in aria per un futuro lontano (nel senso che facciamo un passo alla volta). Se pensiamo che solo 40 anni fa negli USA i neri erano ancora discriminati sugli autobus, nelle scuole e così via, e oggi abbiamo un candidato di colore alla Casa Bianca, in pochi anni si è verificato un cambiamento che allora sembrava impossibile. E per fare un esempio più vicino a noi: chi, solo pochi anni fa, avrebbe creduto che un down frequentasse un liceo con programmi standard, e invece per due di loro è stato possibile, e il prossimo anno se ne aggiungerà un’altra, Chiara, la figlia di una mia collega? Molte volte penso a quel ragazzo di Siracusa, Fulvio Frisone, al destino che avrebbe avuto se la mamma si fosse fermata alle diagnosi… a quest’ora sarebbe ricoverato in un istituto per gravissimi. Allora, non per vedere tutto rosa, ma con una ragionevole prudenza e buon senso, sta a noi genitori per primi cogliere i segnali al di là delle apparenze, e aiutare i nostri figli a manifestare le loro inclinazioni.
Quanto dice Elena credo meriti una seria riflessione comunque, al dilà di quello che sia il nostro pensiero sul tema...Fare una cosa che "piace" è da sempre e per chiunque l'unica reale motivazione capace di mettere in secondo piano parecchie (anche se non tutte) difficoltà...
Ecco si su questi spunti mi sento piu' a mio agio e allora spero che piaccia al Franz di domani anche un po' di poesia, così poco spendibile nella vita di tutti i giorni, ma così importante per colorare di un verde, se non "puro", almeno un po' brillante, il propri orticello ;-)
aledario
17-06-2008, 14:22
... spero che piaccia al Franz di domani anche un po' di poesia, così poco spendibile nella vita di tutti i giorni, ma così importante per colorare di un verde, se non "puro", almeno un po' brillante, il propri orticello ;-)Poco spendibile? Stai scherzando Rita? ;-) Sai quante ragazzine potrà conquistare a suon di versetti in rima baciata? :- Scherzo ovviamente ... ma è ovvio che sono d'accordo con ciò che scrivi, pur nella consapevolezza che ciò che "piace" o "non piace", non è in nostro potere di determinare. A noi solo il compito di mostrare ciò che di bello ci può essere al mondo... sperando che possa essere di "gradimento" per i nostri figli, e muovere in loro le molle della curiosità e della passione dell'umana natura... anche se ..."daunesca" ;-)
Maria Chiara è stata promossa con la media del 7 e in matematica ha avuto 10!!
Complimenti a Maria Chiara. Sara felicissima, immagino.
Vorrei però fare una considerazione un po' OT: 10 in matematica, ma anche in altre materie, mi sembra un tantino eccessivo, indipendentemente dal corredo cromosomico.
Questi prof. sono diventati troppo buoni!
magic lamp
17-06-2008, 16:17
Da prof (ormai ex) ti dico che anche io ho dato un paio di 10 in tutta la mia carriera, a dei ragazzi che avevano sempre eseguito delle verifiche esatte, dimostrando impegno costante e interesse per la mia materia. Non è che siamo diventati più buoni, solo che le direttive ministeriali degli ultimi anni ci hanno fatto abituare a utilizzare tutta la gamma dei voti, da 1 a 10. Quindi il 10 non si dà per bontà ma per merito. Sono finiti i tempi quando per un compito tutto giusto prendevamo non più di 8. D’altronde, i professori di una volta non davano di più, ma abbondavano nell’uno meno meno. Ma credo che, vista l’età media dei genitori di questo forum, pochi ricordano quei tempi.
........Sono finiti i tempi quando per un compito tutto giusto prendevamo non più di 8. D’altronde, i professori di una volta non davano di più, ma abbondavano nell’uno meno meno. Ma credo che, vista l’età media dei genitori di questo forum, pochi ricordano quei tempi.
Ti assicuro Renza che 19 anni fà (ebbene sì è da così tanto tempo che ho finito le superiori :angry:), i miei prof. a volte davano anche 10 e cmq per un compito sbagliato non sono mai scesi sotto il 3. il mio voto peggiore un 4 con una fila intenibaile di meno durante la prima superiore.
Se volessimo si potrebbe aprie una discussione sui metodi di valutazione odierna e di un tempo, (con tutto il rispetto verso una Ex Prof, che non conosco e quindi non posso giudicare), c'erano e ci sono prof. che i voti non sanno metterli e mai sapranno metterli (vedi prof.di educazione fisica che lascia il debito ad una ragazzina con l'esonero per seri problemi ad un ginocchio).....
Complimenti a Maria Chiara per la sua pagella e sopratutto per il 10 in matematica (penso proprio che un prof.mette 10 in pagella il voto sia veramente meritato)
Siete davvero bravissimi ragazzi!!!!Ma siete daun davvero????? Che sia che il vero e unico daun ce l'ho io????
Tranquilla dai...con il mio sono in due :lol: :lol:
Per Maria Chiara: adesso rilassati un po' e goditi le meritate vacanze :D
Sono usciti i tabelloni con i voti di fine anno, Maria Chiara è stata promossa con la media del 7 e in matematica ha avuto 10!!...................
........... Anche lui, come Maria Chiara, segue la programmazione standard.
Scusate ma io non riesco a capire: i voti sono riferiti al PEI?
Che significa programmazione standard?
Tranquilla dai...con il mio sono in due :lol: :lol:
io ci metto una fidanzata ;)... certo, se la dovranno litigare! :D
Scusate ma io non riesco a capire: i voti sono riferiti al PEI?
Che significa programmazione standard?
significa che segue il programma degli altri ragazzi di prima liceo scientifico, senza piano individualizzato, facendo le verifiche con il metodo della comunicazione facilitata.
io ci metto una fidanzata ;)... certo, se la dovranno litigare! :D
L'altra ce la metto io! certo è un po' più vecchia, ma gallina vecchia buon brodo, no? ;)
so per certo che gli ultimi quindici giorni di scuola Maria Chiara ha fatto le interrogazioni di matematica alla lavagna DA SOLA senza facilitazione spiegando a voce i vari passaggi che faceva, ecco il perchè del suo 10 in matematica.
La facilitazione deve portare all'autonomia, anche Emanuele le risposte di storia, geografia e scienze o di grammatica me le dà in perfetta autonomia senza facilitazione, è solo questione di proporre il giusto metodo per le verifiche e cioè per scelte (tipo i quiz), infatti a lui piace perchè dice che sono come i quiz di Gerry Scotti di cui va matto.
Comunque alla faccia dell'astratto anche Emanuele ha OTTIMO in matematica in pagella è la materia che preferisce oltre all'informatica naturalmente.
Vi leggo ribadendo di non avere la consapevolezza del problema (vista l'età di Lety) dell'approccio dei nostri cuccioli allo studio ed alle loro difficoltà. Senza dubbio faccio i complimenti a Maria Chiara ed anche ad Emanuele e comprendo l'orgoglio di una madre (down o no) di vedere dei voti simili sulla pagella del proprio figlio...
"NOI" SIAMO UN PO' "LORO"...è una "suggestione" che con altri termini ed in altri spazi è già stata data....quanto conta LA NOSTRA ASPETTAVIA rispetto alle LORO POSSIBILITA'..o meglio non credete che spesso noi genitori vogliamo che loro "arrivno a certi livelli" perchè questo soddisferebbe "il nostro ego.."
Mi è capitato di pensarci con la PRIMA PAGELLA DI GAIA (normo)..tutti "ottimo"..lo sapevo..la vedo, la conosco, conosco le sue potenzialità...EPPPURE prima di sapere i suoi voti pensavo che se anche avesse avuto un solo distinto avrei potuto viverla come un fallimento: io ero una da ottimo (almeno prima del liceo...hhihi, ma sono stata una da 30 all'Università)..mia figlia non può non essere da ottimo! questo era quello che dentro di me sentivo e che dentro di me cercavo di cancellare...LE SUE CONQUISTE SONO SUE E NON MIE ED ESSENDO SUE POSSONO/DEVONO ESSERE DIVERSE DALLE MIE!
vi chiedo quanto le pagelle dei vostri figli (cf non cf non mi interessa faccio un discorso a 360 gradi) sono un pò anche vostre????
più proseguo in questo cammino, più capsco razionalmente (il cuore prima o poi ci arriverà) che Lety sarà Lety, coi suoi tempi ed i suoi spazi, con le sue gioie e le sue mazzate..e coi suoi limti meravigliosamente innegabili...
"NOI" SIAMO UN PO' "LORO"...è una "suggestione" che con altri termini ed in altri spazi è già stata data....quanto conta LA NOSTRA ASPETTAVIA rispetto alle LORO POSSIBILITA'..o meglio non credete che spesso noi genitori vogliamo che loro "arrivno a certi livelli" perchè questo soddisferebbe "il nostro ego.."
Mi è capitato di pensarci con la PRIMA PAGELLA DI GAIA (normo)..tutti "ottimo"..lo sapevo..la vedo, la conosco, conosco le sue potenzialità...EPPPURE prima di sapere i suoi voti pensavo che se anche avesse avuto un solo distinto avrei potuto viverla come un fallimento: io ero una da ottimo (almeno prima del liceo...hhihi, ma sono stata una da 30 all'Università)..mia figlia non può non essere da ottimo! questo era quello che dentro di me sentivo e che dentro di me cercavo di cancellare...LE SUE CONQUISTE SONO SUE E NON MIE ED ESSENDO SUE POSSONO/DEVONO ESSERE DIVERSE DALLE MIE!
che i nostri figli vengano influenzati dalla nostra personalità, in tutte le sue sfaccettature, è naturale ed è giusto che sia così. Abbiamo un patrimonio di esperienza e di valori da trasmettere alle generazioni future, e non possiamo far altro che passare loro quello di cui siamo portatori. Poi loro faranno il loro percorso e decideranno liberamente che cosa ritenere e che cosa no, che cosa utilizzare, che cosa cambiare, contro cosa ribellarsi.
Fare in modo che i nostri figli non vengano plasmati sulle nostre aspirazioni, soprattutto quando sono più malleabili e sensibili alle nostre, anche involontarie, manipolazioni, è una grossa responsabilità di noi genitori.
Tutti siamo stati figli e tutti sappiamo quanto ci si senta in colpa per non essere riusciti in qualcosa che per i nostri genitori era importante, o almeno che noi avevamo percepito come tale.
Noi che abbiamo un figlio disabile possiamo essere avvantaggiati o svantaggiati in questo, nel senso che possiamo diventare genitori più maturi e capire che TUTTI i nostri figli sono altro da noi, che i loro fallimenti non sono i nostri e così non lo sono i loro successi, oppure possiamo caricare maggiormente di aspettative i nostri figli "normo". Talvolta loro stessi possono sentirsi responsabili di darci tutte le gratificazioni che non possiamo avere dal fratello con sdd, in particolare quelle scolastiche (per coloro che non hanno facilità ad effettuare gli apprendimenti di base).
Come è naturale per una persona molto sportiva trasmettere ai figli i valori dello sport, per chi ha avuto tanto dalla scuola, come me, è fisiologico trasmettere ai figli che la scuola è importante, che la scuola non è la vita ma può essere un'ottima palestra di vita, dove puoi sperimentare il successo, l'insuccesso, la crescita personale, la frustrazione, la relazione. E' vero, però, è difficile gratificare giustamente un'ottima pagella, senza far apparire che ci teniamo così tanto, e viceversa è difficile far capire che una bella pagella è importante ma non vitale, senza un po' sminuire un risultato che al bambino o al ragazzo è costato tanta fatica. E' un po' lo stesso discorso della bocciatura... non è facile far capire che non è una tragedia, cercando però contemporaneamente di far leva sul senso di responsabilità che impone di non stare a scuola a bighellonare un anno intero. Fare i genitori è una gran fatica, e lo si capisce quando lo si diventa... sarà per quello che tutti diventiamo più indulgenti rispetto agli errori fatti, a suo tempo, dai nostri? ;)
Cara Laura ti rispondo riguardo il discorso delle aspettative dei voti dei nostri figli (non sono capace riportare le quote).
La mia prima figlia è stata bocciata in seconda superiore e poi, terminata la terza, ha lasciato gli studi.
La mia seconda si è diplomata ragioniera, ha iniziato la facoltà di matematica ma poi ha deciso che voleva lavorare con i disabili ed ora è una semplice OSS.
La mia terza fin dalla prima elementare è sempre andata al massimo (ottimo, 100 al liceo, 110 e lode la laurea)
etc. per Nicola che fa ingegneria e per Davide che ha perso due anni di scuola per passare dal liceo artistico al classico dopo anni che non studiava affatto.
Morale: non ho mai avuto nessuna pretesa nei confronti dei miei figli, ognuno ha preso il voto che si meritava bello o brutto e così pure sarà per Emanuele.
Non ho mai perso ore con loro per aiutarli a studiare (con sei sarebbe stato impossibile).
Li abbiiamo responsabilizzati sul fatto che studiare era il loro "lavoro" ma accettando completamente ogni loro crisi e difficoltà. Mai li ho giustificati davanti ad un insegnante.
Senza dire che per me sono tutti ugualmente bravi e preziosi. Martina senza diploma, Micaela che bada i vecchietti in una casa di riposo, Valentina che sta già traducendo un romanzo di una autrice polacca (è laureata in russo e polacco) Nicola con le sue caratteristiche, Davide pure. Emanuele credo abbia comunque diritto come gli altri figli di poter esprimere la sua "DIVERSA INTELLIGENZA" TUTTO QUA, SENZA NESSUNA ASPETTATIVA O PROIEZIONE come non le ho avute per i suoi fratelli.
Il futuro non ci appartiene ma l'impegno di oggi può renderlo un pò migliore.
Un figlio comunque vale per quello che è non per quello che fa o dimostra di sapere.
A me basta vedere la gioia negli occhi che brillano di Emanuele quando si sente amato per come è, COSI UNICO E SPECIALE come unici e speciali sono i suoi fratelli.
michele.rioda ti quoto in tutto.
So che è banale e comodo quanto scrivo, ma hai espresso esattamente il mio pensiero..
I miei figli sono molto piccoli, la prima inizierà la materna a settembre, ma mi auguro di riuscire ad operare con loro con la tua stessa naturalezza e saggezza. Complimenti!!
p.s: Per dirla tutta la mia storia "clinica" con il mondo "scuola" è un'accozzaglia di errori e passi falsi coronati da lieto fine... non sono mai stata seguita dai miei, entrambi spesso assenti per lavoro, per alcuni anni me la sono cavata per il rotto della cuffia, bocciata un anno, ripartita con motivazione l'anno seguente, diplomata con 58, laureata con 110 ...(ma senza lode...)
I miei mi hanno appoggiata sempre... sostenendomi anche e soprattutto durante le mie belle sbandate adolescenziali... e credendo sempre nelle mie potenzialità... Il loro tatto, la comprensione mostratami in diversi episodi spiacevoli che mi hanno vista protagonista in anni bollenti, mi hanno insegnato molto e credo , anzi sono sicura, che con i miei figli adotterò il loro stesso atteggiamento.
Da insegnante mi viene da pensare: perchè questo metodo della C.F, essendo così ... efficace (anche se preferirei usare "miracoloso"), a nessuno è mai venuto in mente di proporlo a TUTTI i bambini e ragazzi che frequentano la scuola in ogni ordine e grado, che non brillano ... per così dire .. di luce propria?? Avremmo risolto gran parte dei casi di abbandono scolastico... o no? Che ve ne pare?
Concordo con quanto scrive dldrlz e aledario!
Complimenti sinceri a Maria Chiara, che fatica raggiungere questi obiettivi!! O meglio: per me sarebbe stato praticamente impossibile ... alle superiori (ex-magistrali) non ho mai superato la media del 7!
Buone vacanze!!!
Volevo aggiungere, riallacciandomi al post di Laura74, che credo molto nel libero arbitrio, ho sempre fatto profondamente mio il motto “VIVI E LASCIA VIVERE” e non è lapalissiano affermarlo.. nelle amicizie, con il mio compagno, con i miei affetti… Sosterò i miei figli incondizionatamente nelle scelte che prenderanno, li consiglierò ovviamente durante il loro cammino, ma mai con coercizione, e mai, proprio mai, di questo sono sicura, proietterò i miei desideri su di loro… Credo non esista errore più grande per un genitore!!
Faccio anch' io i miei complimenti a Maria Chiara per il 10 in matematica e le auguro buone vacanze.
Adesso che ci penso anch' io alle superiori avevo 10 in matematica, sommando però le due pagelle annnuali in una ( 5+5 ).
magic lamp
18-06-2008, 19:29
Cara Laura, credo che tutti i genitori siano contenti davanti a una bella pagella. Ma i figli ci educano ad accettarli anche se i loro risultati non corrispondono alle nostre aspettative. Nel caso di Maria Chiara, la sua pagella ci fa felici, non tanto per i voti in sé, ma perché smentisce le previsioni della sua diagnosi e ci conferma che la strada che abbiamo scelto, contrastata e ostacolata da chi pensa di avere delle certezze scientifiche inamovibili, è quella giusta e apre nuove prospettive anche a tanti altri.
Spero anche io un giorno di avere le vostre sicurezze...mi spiego: anche io sono ASSOLUTAMENTE convinta che le loro scelte, di ENTRAMBE le mie figlie, debbano essere assolutamente libere...e ve lo dice una "costretta" a frequentare lo scientifico anzichè le magistrali come avrebbe voluto..e che, per questo motivo, si è trovata ad annaspare per 5 anni in una scuola che assolutamente non le si addiceva e che ancora oggi "odia" e "disprezza" quando le passa davanti, nonostante siano passati anni e anni! la scelta universitaria è stata mia e fortemente voluta nonostante le pressioni per farmi cambiare indirizzo..ma ero più grande e mi sono imposta!
rispetto al discorso scuola (che ripeto riporto per la figlia a 46 cromosomi non a quella a 47), quando parlavo di "falllimento" (termine forte mi rendo conto, ma è per meglio rendere l'idea leggendo, se ci vedessimo davanti ad un caffè tutti insieme userei termini diversi perchè ci potremmo spiegare con più calma), intendevo un fallimento personale (eventualmete mio) NON della mia cucciola...è come se il giudizio lo dessero ANCHE di me, non solo di lei.
(enfatizzo i termini proprio per fare meglio comprendere il concetto). e' ovvio che RAZIONALMENTE so che un eventuale distinto NON è un fallimento della bambina e nemmeno una bocciatura lo sarebbe...però non nego che quest'anno (primo anno di elementari) è stata una prova per me rispetto all'ambito scolastico. Forse inconsciamente sto "facendo" le prove per quando Lety approderà nell'ambiente scolastico???? ci ho anche pensato e può essere...
per Crsitina: approvo, anzi STRA QUOTO, quanto dicevi rispetto alla difficoltà di gratificare MA NON ESALTARE i risultati scolastici..anche questo mi è riuscito difficile quest'anno: avrei gioito per ogni voto, ma avevo paura di far fraintendere il mio intento, avevo paura di fare scattare in mia figlia quella che io definisco "l'ansia da prestazione"...lungi da me. la scuola deve essere un ambito formativo e non un'ossessione!
non lo so ragazzi, forse mi faccio troppe "seghe" mentali...
anche il mio patato ha preso la pagella tutti ottimo e distinto.
Siamo tutti felicissimi, ha fatto cose che nessuno si aspettava (tanto meno :evil: psicologa e logopedista).
Sa leggere e scrivere in stampato maiuscolo tutte le lettere dell'alfabeto.
legge e scrive i numeri , fino al 10 fa sottrazioni e addizioni con il materiale.
Per tutti noi sono cose, che a inizio hanno , non ci sognavamo nemmeno.
Ale ci ha messo tutto sè stesso e questi risultati sono SOLO SUOI.
anche il mio patato ha preso la pagella tutti ottimo e distinto.
anche noi l'abbiamo appena presa, con gli stessi risultati, e con la stessa soddisfazione per lei! :D
Scusami le domande Renza, ma di CF ne so veramente poco:
1 - per i soggetti che utilizzano la CF come viene misurato il QI: con i test normali o con test appositamente modificati?
2 - i soggetti che utilizzano la CF ottengono punteggi più elevati in questi test rispetto agli altri soggetti con sdd che non la usano?
magic lamp
20-06-2008, 00:08
Caro Claudio, per persone con disturbi di linguaggio i test normali non sono adatti, e non possono dare risultati attendibili, perché in realtà misurano quello che non sanno fare. La nostra ASL, che aborre la CF, usa ancora i soliti test, e quando la nostra psicologa dell’ASL doveva scrivere la diagnosi funzionale, io mi sono rifiutata di sottoporre Maria Chiara ai test QI, per evitarle una frustrazione. Dopotutto, non mi interessa che venga classificata con un numero. Invece ho suggerito alla psicologa di usare altri strumenti di osservazione: ad esempio, le ho portato Maria Chiara e abbiamo lavorato, così che potesse rendersi conto del suo livello di produzione quando lavora con la CF. E poi è andata a scuola un paio di volte a vedere come opera con gli insegnanti. Alla fine ha scritto nel PDF che i risultati con la Comunicazione Facilitata sono molto diversi da quelli ottenuti in autonomia. Anche nel PEI è scritto che viene utilizzata la CF nel lavoro didattico.
Ci sono alcune tesi di laurea che confrontano la produzione in CF e senza. Ad esempio, una ragazza si è laureata in psicologia e per la tesi ha sottoposto un gruppo di ragazzi con problemi di linguaggio (fra cui mia figlia) ad una prova di comprensione del test WISC-R, prima con la CF, e poi a voce. Le risposte con la CF erano complete, coerenti e originali; quelle a voce inesistenti o quasi.
Un’altra ragazza che si sta laureando in scienze della formazione ha fatto uno studio con le prove MT di lettura e comprensione, chiedendo ai ragazzi di rispondere con facilitazione e in autonomia. Anche in questo caso, le risposte date con una facilitazione alla spalla sono risultate quasi sempre corrette.
Scusa l'ignoranza in materia.
Mentre leggevo qua e là sulla cf mi è sorto un dubbio.
Accanto alla cf si continua sempre a stimolare il linguaggio verbale?
magic lamp
20-06-2008, 14:39
Certamente non bisogna mai perdere di vista gli obiettivi dell’autonomia, e quindi il linguaggio orale va comunque sempre stimolato. Anzi, si è visto in moltissimi casi che la CF aiuta a sviluppare il linguaggio parlato.
CONFERMO !!!!!!!!!!!! Da quando ha iniziato la C.F. Emanuele sta sviluppando alla grande anche il linguaggio orale, se ne è accorto persino il logopedista!!!!!!!!!!!!!!!!
Abbiamo l'appuntamento a Mestre il 14 Luglio....
è un viaggio ma vogliamo conoscere per poter scegliere...
Grazie Renza.
Ciao
spero che poi vorrete anche voi condividere sul forum le vostre impressioni e sensazioni!
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