Visualizza la versione completa : Se sei down...
Questo è il testo di un messaggio privato che ho ricevuto ieri e che zia Marinella mi ha pregato di girare a voi tutti .
Ciao! Sono la zia di Nicola, un bimbo bellissimo di 2 anni con la sindrome di down. Ieri suo papà mi ha raccontato di essere entrato in una scuola materna privata con l'intenzione di iscrivere il bambino e di esserne uscito con la netta sensazione - non dichiarata dal responsabile della scuola ovviamente-che Nicola non sarebbe stato accolto insieme agli altri bimbi a causa della sua disabilità.
La risposta che l'ha indirizzato verso questo cattivo pensiero è stata che la struttura non era abbastanza grande per accogliere un bimbo come lui.
???
Perchè un bambino down dovrebbe avere necessità di spazi sconfinati?
( Lo ha detto senza conoscere il bambino e non poteva sapere che Nicola ha solo i tratti somatici dei down, per il resto è un bimbo vispo e reattivo esattamente come tutti i bambini normodotati).
Qualcuno di voi sa darmi informazioni sulla legislazione nazionale a cui le scuole materne, soprattutto quelle private, devono attenersi?
Può una scuola privata non accettare un bambino disabile?
Come ci si deve comportare in questi casi?
Grazie per l'accoglienza e per le risposte che sono sicura non tarderanno
Credo che per "abbastanza grande" intendessero dire questo: quando ci sono alunni disabili i rapporti insegnanti/bambini cambiano, per cui, a volte, sono necessarie classi in più per bilanciare questo rapporto...non credo quindi che si riferisse a matrature in se stesse :oops:
non credo proprio, VISTO LA 104/92 :twisted: , che possano rifiutare una domanda di iscrizione di un bambino disabile!...ma possono sconsigliare :oops: :oops: l'iscirizone quello si......cmq...ho messo in pista un paio di direttrici di scuole private per verificare il quesito...anche se pure loro sono in accordo con me...niente rifiuti..al limite si ragiona coi genitori per capire se quella struttura è la più idonea al bambino! :(
Le iscrizioni di bambini disabili non possono essere rifiutate ; anzi nel caso le iscrizioni siano eccedenti, i disabili hanno la precedenza.
il vademecum del coordinamento down è molto utile per le norme scolastiche
http://www.coordinamentodown.it/public/vademecum.pdf
Piero
Il problema, secondo me, non è di tipo legislativo (a norma della 104 non possono rifiutare l'iscrizione) ma di "opportunità" nel senso che se iscritti mal volentieri non so fino a che punti vengono seguiti dopo :(
Una cosa, che però non so se è corrispondente a verità avendo comunque intenzione di optare x la pubblica, che mi fu detta quando si trattò di decidere materna pubblica o privata, è che nella privata non è obbligatorio l'insegnante di sostegno.
In ogni caso, come ha già detto abile, con la 104 si ha la priorità nell'iscrizione a qualunque scuola, cosa che personalmente usai al nido x evitare di essere lasciata a piedi ;)
Purtroppo, anche per esperienza personale, constato che le scuole private (spesso di matrice ultra-cattolica) considerano la presa in carico di un disabile come una scocciatura da evitare e cercano quindi in ogni modo di rifilare la patata bollente alla scuola pubblica.
Di più, mi sembra che in queste scuole private sia molto carente quella cultura della tolleranza, dell'apertura alle diversità (culturali, religiose e relative all'handicap), che invece contraddistingue la scuola pubblica.
Prima di iscrivere nostra figlia alla scuola materna abbiamo sondato un po' il terreno (sia scuole pubbliche che private): all'Istituto Betlemme, o giù di lì, ci hanno chiaramente fatto capire che l'insegnante di sostegno avremmo dovuto pagarcelo noi :shock:
Noi abitiamo in una via in cui c'è un istituto di suore molto rinomato, e tutti quelli che abitano in quella via (tranne noi) portano i bimbi lì.
I genitori di questi bambini sono tutti benestanti, per carità, gente timorata di Dio, però la maggior parte di quelli che ho conosciuto non mi piacciono, perchè hanno un po' la puzza sotto il naso, perchè l'importante per loro è che il proprio figlio cresca in un luogo protetto (dal contatto con gli immigrati, con gli handicappati, con i figli di famiglie a basso reddito).
Poi in realtà i loro figli, così come i padri, sono di una maleducazione non certo inferiore (anzi, è piuttosto vero il contrario) a quelli che frequentano la scuola pubblica.
Con questo non voglio generalizzare, ci saranno (lo spero) anche scuole private in cui il clima è diverso, ma se "il 95% dell’integrazione dei ragazzi in situazione di handicap è tutta statale" (ricerca UIL scuola) ci sarà un motivo?????
Credo che forse convenga rivolgersi alla scuola pubblica, che purtroppo si trova un po' in difficoltà (anche perchè i pochi soldi che c'erano nelle casse dello Stato sono stati usati per finanziare le private, ma almeno così le gerarchie ecclesiastiche sono contente :evil: ), ma rimane cmq il luogo dove la legge viene rispettata e c'è una certa attenzione (per abitudine, per dovere istituzionale, ecc.) alla disabilità.
aledario
22-01-2008, 12:52
all'Istituto Betlemme, o giù di lì, ci hanno chiaramente fatto capire che l'insegnante di sostegno avremmo dovuto pagarcelo noi :shock: Claudio, se tu fossi un po' più amante della tradizione religiosa e delle Sacre Scritture, pensando a come era stato "accolto" proprio a Betlemme un altro Bambino un po' "particolare" :-) (te lo ricordo in sintesi: niente albergo per la mamma in procinto di partorire... solo una grotta-stalla, fortunatamente provvista di riscaldamento animale ;-) ...ma non di assistenza sanitaria... nessuna "integrazione" del neonato, ma ghettizzazione immediata nel ceto povero, tutti pastori quelli che venivano da quelle parti, a parte tre scienziati un po' matti che seguivano una stella ma che si sa... erano tutti extracomunitari :twisted:, uno addirittura negro :shock: e dopo un po' ... anche tentativo di soppressione fisica ... da parte del potere costituito nella legalità :- ) avresti capito senza problemi il perchè del "rifiuto" :lol:
A parte gli scherzi... sono d'accordo nel non generalizzare ... sono d'accordo anche con la scelta della scuola pubblica ;-), per tutta una serie di motivazioni, ma credo anche che non si debba "demonizzare" chi di fatto nella storia e nella cultura del nostro Paese è da sempre in prima linea sul fronte dell'integrazione e soprattutto del riconoscimento del valore della diversità, attraverso strutture a volte (ed altre volte come giustamente fai notare tu, no!) ma soprattutto attraverso una cultura ed una presenza personale e capillarmente diffusa che permea anche le realtà tipicamente "laiche". :-D
Le direttrici messe in pista hanno risposto all'unisono: nessun bambino può essere rifiutato a priori (sia normodotato che disabile) per il "diritto allo studio"..e poi ci si aggiunge pure la 104...
elly12345
22-01-2008, 17:50
La mia breve esperienza con Giulia, 4 anni e mezzo, e' stata fino ad ora in scuole private.
Due anni di nido e due di scuola materna .... ho pensato inizialmente che iscrivendo Giulia fuori dal mio Comune avrei avuto meno difficolta' a farlo in una scuola privata .... e così e' stato.
Per me il nido e' stato un luogo davvero idilliaco, il tutto grazie alla fantastica direttrice ( per me una confidente , quasi una mamma) e alle "signorine ", la scuola e' di Comunione e Liberazione, frequentata sicuramente da molta gente benestante ma anche da altri .... vedi noi... ero l'unica col Pandino in quel piccolo parcheggio pieno di mega suv.... cio' nonostante l'accoglienza che ha avuto Giulia e' stata stupenda, sia da parte della struttura che dai bimbi e genitori .
Mi sono venuti incontro su molte e cose.. anche dal punto di vista economico ... e in cuor mio ho pensato che lo spirito cristiano e' proprio quello ... giusto?! credo almeno ....
Alla scuola materna ..anch'essa privata , anch'essa di natura cristiana ( ma non CL) non ho avuto le stesse sensazioni .... ne per quanto riguarda l'integrazione, ne per quanto riguarda le cose di carattere pratico tipo le ore di sostegno etc....
Comunque credo, che non si possa generalizzare e legare il fatto dell'inserimento positivo dei nostri bambini nella scuola solo a " Privato " o " pubblico " ma che maggior parte del merito o dei difetti sia da attribuire alle persone che gestiscono la struttura e sulle idee che loro hanno a riguardo dei nostri bambini e della disabilità.
marinella
23-01-2008, 04:53
Grazie Lory!!!
scusate se non vi ho risposto subito, ma come avrete capito dall'intercessione di Loredana, ho avuto un pò di difficoltà a capire il funzionamento di questo spazio!
Finalmente sono riuscita ad entrare: non vedevo l'ora di ringraziare tutti per le immediate risposte che avete inviato al quesito posto.
Copio il materiale e lo invio al papà di Nicola che sarà ben felice di sapere che esiste in rete questo meraviglioso gruppo di auto-aiuto: sono certa che, leggendovi, vorrà a conoscervi e confrontarsi direttamente con voi.
grazie ancora a Loredana che mi ha immediatamente accolta e messa a mio agio, e grazie infinite a Piero, Paola, Dards, Laura ed Elly per i consigli preziosi e per avermi messo a parte delle loro storie.
Tornerò prestissimo a trovarvi. Un bacio ai vostri ragazzi.
marinella
ma io nn so...ma dove siamo arrivati?
sn la sorella di Arturo (un ragazzo k sdd) e mia madre mi diceva ke quando doveva iscrivere mio fratello alla scuola materna, le maestre si sn addirittura rifiutate di accettare l'iscrizione...ma io dico...questo nn è vero e proprio razzismo????
Cioè nn esiste una legge in cui dice ke i bambini down nn possono andare in un certo tipo di scuola...bah...
se continuiamo così ke faremo? andremo a finire nell'epoca di hitler dove si eliminavano le persone disabili xkè "inquinavano la razza"???
scusate x la sfogo...cmq marinella sxo ke risolverai il tuo problema x tuo figlio...un grosso in bocca al lupo e facci sapere :)
Come vi ha detto Paola, il problema non è tanto di carattere legislativo, quanto di opportunità.
Secondo me dovete fidarvi molto della vostra impressione, e se vi pare che Nicola non sarebbe accolto in quella scuola con calore ed entusiasmo, non esitate a cambiare rotta... Ci sono scuole private che, per mantenere un certo "livello" e per non avere rogne amministrative, cercano di disincentivare le iscrizioni di bambini disabili, a dispetto dei tanti contributi che prendono dallo Stato italiano del quale devono quantomeno rispettare le leggi. :evil: :evil:
Se fosse per noi adulti, verrebbe davvero di fare una battaglia di principi e insistere per l'iscrizione ma... ne vale la pena? vale la pena di piazzare i nostri figli in un ambiente poco accogliente fin dall'inizio? Nonostante che sia tanto bistrattata e a corto di fondi, la scuola pubblica italiana è ancora un'ottima palestra di vita e di integrazione, poichè vi si trovano bambini di tutte le classi sociali, di diverse razze, di diversi assetti cromosomici, di differente livello culturale. Al momento non c'è niente di meglio per imparare a sviluppare comportamenti adattativi e capire che al mondo siamo tutti diversi. Le scuole private, in virtù dello "sbarramento economico", difficilmente possono garantire questo tipo di scuola di vita, e per le nostre famiglie secondo me l'aria di omogeneità e di omologazione che vi si respira non è certo l'ideale... Poi, come hanno già detto, vi sono ottime scuole private che hanno attuato buone esperienze di integrazione, ma dall'approccio che avete avuto non mi pare questo lo spirito che anima la direzione della scuola che citate :(
Se invece ci sono altre ragioni per cui vorreste davvero iscrivere Nicola in quella scuola (vicinanza a casa o simili), allora cercate di fare il possibile, di documentarvi sulla tipologia di scuola (che dovrebbe essere almeno paritaria!), sulle modalità per avere un insegnante di sostegno e un'assistente comunale, sulle problematiche che potrebbero sorgere in seguito continuando la scuola elementare in quel plesso, ecc.
Un grandissimo esperto della materia di integrazione scolastica è l'avvocato Salvatore Nocera, che gratuitamente elargisce importantissimi consigli a noi genitori di bambini disabili. Se decidete di andare avanti per questa strada e volete conoscere i vostri diritti vi consiglio di contattarlo all'indirizzo e-mail nocerasalvatore@aliceposta.it
Powered by vBulletin™ Version 4.2.5 Copyright © 2024 vBulletin Solutions, Inc. All rights